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Non è detto che ci sia un criterio unico dal quale non sia possibile derogare. Dipende dalle circostanze. L’ultima MOVM a militari dell’Arma che trovo in Rete è quella alla memoria del tenente Marco Pittoni, caduto in conflitto a fuoco con rapinatori, a Pagani, Salerno, il 6 giugno 2008.
Incidono fattori diversi, credo, per il prevalere, forse, e recente, del valor civile: la diversa “sensibilità” della Società attuale, più lontana di un tempo dalla “militarità”, specie per le forze di polizia (militarità quasi ovunque depotenziata in Europa: Gendarmerie Nationale, Guardia Civil, Guarda nacional Republicana, Marechaussee…). Poi l’uscita dell’Arma dai ranghi dell’Esercito (2000) per diventare quarta Forza Armata. Ancora: la istituzione della medaglia al valore dell’Arma dei Carabinieri (2000). Da ultimo, la non più rilevante “differenza” economica che il valor militare apportava alle magre finanze di vedove e orfani in epoca di pensioni più scarse di adesso. Non conosco a quanto ammonta oggi il “soprassoldo”: ancora negli anni 60/70 era discreto, ma riservato al solo valor militare. Ritengo comunque che l’ufficio pubbliche relazioni, l’ufficio storico o il Museo, se interpellati, siano in grado di fornire risposta definitiva circa l’esistenza di norme e criteri per la concessione di decorazioni al valore: militare, civile, dell’Arma). |