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view post Posted: 8/7/2020, 10:40 La caduta di Berlino - L'ultima battaglia di Hitler, di Werner Haupt, nuova edizione ampliata - Bibliografie, Editoria e Web militare
La caduta di Berlino - L'ultima battaglia di Hitler, di Werner Haupt, nuova edizione ampliata

Un classico della storia militare, bilanciante l’accuratezza della ricostruzione storica degli ultimi combattimenti per Berlino dell’aprile-maggio 1945, dallo sfondamento sovietico sull’Oder sino alla battaglia di Seelow e la difesa finale della capitale del III Reich, e le avvincenti vicende di un pugno di carristi della Panzer-Division “Müncheberg” e volontari francesi dell’SS-Sturmbataillon “Charlemagne”, tra gli ultimi difensori di Berlino. Questa edizione presenta una traduzione rivista e annotata a cura del Wehrmacht Research Group, ed è integrata da nuove dettagliate mappe delle operazioni, fotografie dell’epoca in azione, immagini attuali dei luoghi dei combattimenti, e di illustrazioni a colori.

F.to 15x23, 278 pagg., ill bn e col, brossura plastificata opaca, edito da Italia Storica Edizioni storico-militari, Genova 2020. Euro 25,00.

Un estratto dal primo capitolo del libro: "Le truppe della «Krasnaya Armiya» in questo 16 aprile partono all’attacco della capitale del R..., di Berlino. Il 1° Fronte Bielorusso, sotto l’alto comando del Maresciallo Zukov, attacca dalle sue posizioni a sud di Schwedt giù fino a Gross-Gastrose, valendosi anche della testa di ponte sulla riva occidentale dell’Oder a sud di Kustrin, profonda dieci e larga cinquanta chilometri. Il 1° Fronte Ucraino del Maresciallo Koniev passa ugualmente all’attacco su tutta l’ampiezza del suo fronte tra Gross-Gastrose giù fino ai Sudeti. Il peso dell’offensiva si addensa nella testa dì ponte di Kustrin dove il Maresciallo Zukov ha impegnato non soltanto i 140 grossi riflettori per l’abbagliamento dei difensori tedeschi, ma anche la massa dei suoi reparti di carri armati. Le prime trincee, bunker e buche individuali vengono letteralmente polverizzate. La fanteria sovietica, baionetta inastata, assalta le posizioni fatte a pezzi. I russi credono di poter passare senza resistenza. Ma nelle trincee frantumate, nei bunker rasi al suolo, nelle buche e nei crateri c’è ancora vita. Uomini ricoperti di fango, spruzzati di sangue, zuppi di acqua piazzano le mitragliatrici, lanciano granate, imbracciano fucili. È un frastuono, un martellamento, uno schianto solo all’incontro dei russi. I pochi sopravvissuti nelle trincee si stringono insieme per resistere sino all’ultima cartuccia, fermano i russi, falciano le prime file. Ma non sono in grado di trattenere la marea rossa, vengono travolti dalla massa umana che prosegue irresistibilmente. E i gruppi d’assalto dell’Armata Rossa continuano l’attacco verso l’occidente. Finché di colpo le granate tedesche si infittiscono, i precisi cannoni PAK aprono vuoti sempre maggiori tra gli assalitori, le mitragliatrici pesanti intervengono, uno sbarramento stradale non distrutto impedisce il cammino, le mine esplodono. I russi indugiano, si arrestano, cercano copertura. La prima ondata del nemico è fermata. Quando la seconda si affanna a consolidare il terreno guadagnato, viene a sua volta dispersa dal fuoco concentrato dei difensori. Sono passati pochi minuti e lo slancio dei russi è già infranto. I soldati dell’XI Corpo SS si difendono disperatamente. Essi che per mesi non han conosciuto licenze, che han coperto, battendosi, il cammino dalla Russia centrale fino alle rive dell’Oder, che appena hanno munizioni nelle giberne e galletta nel tascapane, questi uomini si ergono saldi e rispondono colpo su colpo. Pochi minuti dopo il principio dell’assalto, il primo grande attacco sovietico è già stroncato. I soldati nelle uniformi feldgrau e verde kaki si scagliano, si mordono l’un l’altro, si abbattono coi badiletti, con le bombe a mano, coi Panzerfaust. Il Maresciallo getta in campo i suoi Reggimenti corazzati, le Divisioni di élite dell’Armata Rossa. I T-34 e i carri Stalin avanzano rullando, s’inerpicano sulle trincee sconvolte, sulle case in macerie, schiacciano i morti sul terreno, sferragliano imponenti sulle posizioni tedesche bombardate e distrutte. La lotta si ingrandisce sempre più e diventa la più formidabile battaglia della guerra dell’Est."

Info:
www.facebook.com/italiastoricaedizioni/
[email protected]

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view post Posted: 10/2/2020, 11:16 NUOVO: Richard Siegert, L’ultimo Tiger. I combattimenti di un equipaggio di Panzer nella Festung Posen, 1945 - Bibliografie, Editoria e Web militare
CITAZIONE (GiovanniOreste @ 6/2/2020, 10:00) 
Molto interessante!!! Lo comprerò senz'altro!

Grazie Giovanni! Lo trovi direttamente presso l'editore ITALIA Storica oppure nelle librerie specializzate e online!
view post Posted: 30/1/2020, 10:24 NUOVO: Richard Siegert, L’ultimo Tiger. I combattimenti di un equipaggio di Panzer nella Festung Posen, 1945 - Bibliografie, Editoria e Web militare
NUOVO: Richard Siegert, L’ultimo Tiger. I combattimenti di un equipaggio di Panzer nella Festung Posen, 1945

Queste memorie sono un documento unico sui disperati combattimenti nella “Fortezza Posen” nel gennaio-febbraio 1945, quando la città di Posen (oggi Poznań, in Polonia) fu dichiarata piazzaforte da difendere sino all’ultima cartuccia dal Comando tedesco, visti attraverso dal giovane soldato Richard Siegert, incorporato nella guarnigione della Festung quale puntatore dell’unico Panzer VI “Tiger” tra il pugno di corazzati ivi presenti. La città, circondata e stretta d’assedio dall’Armata Rossa, fu difesa allo stremo da un raccogliticcio insieme di truppe, dai coraggiosi Allievi Ufficiali di Fanteria della Scuola Cadetti cittadina a unità territoriali e Volkssturm, che contesero palmo a palmo alle truppe d’assalto sovietiche appoggiate da carri armati, semoventi, artiglieria e aviazione tattica i quartieri e le fortificazioni della città. Il “Tiger” di Siegert fu una delle pietre angolari della difesa, intervenendo nei punti focali della battaglia e distruggendo con il suo potente 88 mm almeno diciassette carri armati T-34 e JS-2 “Stalin” e semoventi SU-152 e diversi cannoni controcarro nemici, continuando a combattere anche quando, immobilizzato, fu posto a difesa della Cittadella, l’ultimo punto di resistenza tedesco. Il resoconto di Siegert è poi testimone della resa della piazzaforte, delle atrocità subite dai civili e dai soldati tedeschi presi prigionieri, e delle durissime condizioni nei campi d’internamento sovietici.

Formato 15x23, 104 pagg., ill. bn e colori, profili a colori e mappe, Euro 16,00. Edito da Italia Storica, 2020.

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view post Posted: 20/1/2020, 09:08 PANZERJÄGER! Storia, reparti e armi delle truppe controcarro tedesche nella seconda guerra mondiale - Bibliografie, Editoria e Web militare
CITAZIONE (ardenne @ 16/1/2020, 23:57) 
Grazie per l'informazione contatto la casa editrice per una copia

Grazie a te! Contattaci a ITALIA Storica, Genova, via e-mail a [email protected] o tel. 348 670 8340 oppure mandami un messaggio privato! :D
view post Posted: 13/1/2020, 10:20 PANZERJÄGER! Storia, reparti e armi delle truppe controcarro tedesche nella seconda guerra mondiale - Bibliografie, Editoria e Web militare
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Disponibile la prima opera completa in italiano sui reparti controcarro tedeschi Panzerjäger nella seconda guerra mondiale!

Questa è la prima opera enciclopedica in italiano dedicata alle truppe controcarro tedesche nella seconda guerra mondiale. Il testo ne descrive l'organizzazione, le dotazioni in armi, mezzi e uomini, gli ordini di battaglia, le tattiche, l'armamento e il relativo munizionamento, dalle origini nella grande guerra alla nascita della Panzerabwehrtruppe nella Reichswehr allo sviluppo dei Panzer Abwehr Kanone (PAK) della Wehrmacht e relativi trattori ruotati, semicingolati e cingolati al combattimento ravvicinato dei corazzati nemici ai semoventi controcarro, dai primi Panzerjäger I alla serie Marder ai Ferdinand/Elefant e Hornisse/Nashorn sino agli Jagdpanzer IV e Panzer IV/70, dagli Jagdpanther, Jagdpanzer 38 (t) e Jagdtiger, agli altri cingolati o ruotati dotati di pezzi PAK di serie, sperimentali o improvvisati, all’uso controcarro degli Sturmgeschütz III e IV ai mezzi di preda bellica, inclusi i semoventi Fiat-Ansaldo italiani. Con approfondimenti sulle difese fisse controcarro comprese le Pantherturm, sulla mimetizzazione e i simboli tattici dei semoventi Panzerjäger, sulle uniformi degli equipaggi dei Panzerjäger, e sulla formazione e le innumerevoli battaglie combattute su ogni fronte da tutti i reparti controcarro indipendenti della Wehrmacht e Waffen-SS e le schede biografiche e le azioni degli “assi” dei Panzerjäger e degli insigniti del Panzervernichtungsabzeichen per il combattimento ravvicinato dei corazzati maggiormente decorati.
Il testo è completato da centinaia di fotografie in bianco e nero e a colori, in gran parte inedite, provenienti da archivi militari e di ricercatori storici e collezionisti di tutto il mondo, e da 33 dettagliati profili a colori concessi dalle Éditions Caraktère.

In calce, il sommario dell'opera e recensione apparsa su "Armi e Tiro" di dicembre 2019.

Formato 21x26, ben 736 pagg. completamente illustrate e con 96 pagg. a colori, copertina plastificata opaca, brossura cucita.
Prezzo di copertina 65,00 Euro >>> SCONTO PER GLI UTENTI DEL FORUM MILES 54,00 Euro spedizione tracciabile inclusa! Pagamento Paypal, IBAN, Conto Corrente Postale.

ORDINI E INFO: ITALIA Storica, Genova, via e-mail a [email protected] o tel. 348 670 8340



LE ORIGINI NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE


Capitolo I
LE TRUPPE CONTROCARRO DELLA REICHSWEHR


Capitolo II
LE ARTIGLIERIE CONTROCARRO E IL LORO IMPIEGO


Capitolo III
LE ARMI CONTROCARRO INDIVIDUALI


Capitolo IV
IL MUNIZIONAMENTO


Capitolo V
TRATTORI D’ARTIGLIERIA


Capitolo VI
I SEMOVENTI CONTROCARRO
PANZERJÄGER I
Il 4,7 cm PAK (t) AUF GESCHÜTZWAGEN 35R(f) OHNE TURM
SD.KFZ. 132 MARDER II
MARDER I E ALTRI DERIVATI DEL BAUKOMMANDO BECKER
SD.KFZ. 131 MARDER II
SD.KFZ. 139 MARDER III G
SD.KFZ. 138 MARDER III H e MARDER III M
STURMGESCHÜTZ III E STURMGESCHÜTZ IV
SD.KFZ.164 HORNISSE/NASHORN
TIGER (P) SD.KFZ.184 FERDINAND/ELEFANT
SD.KFZ. 162 JAGDPANZER IV
PANZER IV L/70 (V) - PANZER IV L/70 (A)
JAGDPANZER 38(t) HETZER
Sd.Kfz. 173 JAGDPANTHER
Sd.Kfz. 186 JAGDTIGER
SCHWERER PANZERSPÄHWAGEN 7.5 cm SD.KFZ. 233
SD.KFZ. 251/9 KANONENWAGEN “STUMMEL”
PAK 40/4 RSO
SD.KFZ. 251/22 e SD.KFZ. 234/4
I SEMOVENTI ITALIANI


Capitolo VII
LE DIFESE CONTROCARRO FISSE


CONCLUSIONI


COLORAZIONE E SIMBOLI TATTICI DEI SEMOVENTI CONTROCARRO


LE UNIFORMI DELLE TRUPPE CONTROCARRO TEDESCHE


La carriera militare di un Panzerjäger attraverso il suo Wehrpass
Gli Assi dei Panzerjäger e Sturmgeschütz
Gli Assi dei PAK
I decorati del Panzervernichtungs-Abzeichen
per la lotta ravvicinata controcarro
Le unità Panzerjäger indipendenti della Wehrmacht
Le unità Panzerjäger indipendenti delle Waffen-SS


GLOSSARIO
BIBLIOGRAFIA



Edited by Achtung Panzer! - 27/1/2020, 11:04
view post Posted: 22/9/2018, 17:52 CACCIATORI DI UOMINI L'SS-SONDERKOMMANDO "DIRLEWANGER" - Bibliografie, Editoria e Web militare
Appena uscito:

a cura di Andrea Lombardi
CACCIATORI DI UOMINI
L'SS-SONDERKOMMANDO "DIRLEWANGER"
La più spietata unità antipartigiana di Hitler

Il Sonderkommando “Dirlewanger”, passato alla storia per le sue efferatezze e per la personalità del suo comandante, l’SS-Oberführer Dr. Oskar Dirlewanger, venne costituito nel 1940 come un Battaglione composto di bracconieri coscritti. I primi incarichi del Sonderkommando furono in Polonia fino al 1942, e successivamente Dirlewanger e i suoi furono impegnati per due anni in azioni antipartigiane nel difficile territorio della Russia centrale, tra paludi inospitali e foreste tetre, combattendo senza dare né chiedere quartiere un nemico feroce e elusivo. Quindi il Sonderkommando partecipò alla sanguinosa repressione della rivolta di Varsavia nell’agosto-ottobre 1944, e infine venne chiamato in Slovacchia a sedare un’altra insurrezione. Portato a livello divisionale ai primi del 1945, con l’approssimarsi della fine della guerra ciò che restava dell’unità fu impegnato nella difesa di Berlino durante l’avanzata finale sovietica del marzo-aprile 1945, finendo annientata nella sacca di Halbe.

Il documentato testo del libro, integrato da ben 270 illustrazioni e cartine, approfondisce inoltre la carriera militare di Oskar Dirlewanger nel periodo della prima guerra mondiale – dalla guerra di trincea sul fronte Occidentale nel 1914-1917 all’occupazione dell’Ucraina del 1918 – e durante la repressione delle rivolte comuniste e anarchiche in Germania nel 1918-1921, e presenta stralci di interviste di veterani del Sonderkommando essenziali per comprendere la capacità di comando di Dirlewanger sui suoi spietati “cacciatori di uomini”.

Formato 15x23, copertina plastificata opaca, 404 pagg., 270 ill. bn e colori, cartine e riproduzioni di documenti. Euro 29,00

Edito da ITALIA Storica, Genova.

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view post Posted: 31/5/2018, 12:55 Pierluigi Romeo di Colloredo SÜDFRONT Il Feldmaresciallo Albert Kesselring nella campagna d'Italia - Bibliografie, Editoria e Web militare
Pierluigi Romeo di Colloredo


SÜDFRONT
Il Feldmaresciallo Albert Kesselring nella campagna d'Italia, 1943-1945


La campagna combattuta in Italia dal settembre 1943 al maggio 1945 tra l’esercito tedesco ed i suoi avversari angloamericani è stata tra le più dure della Seconda Guerra mondiale. L’invasione di quello che Churchill aveva definito il ventre molle dell’Europa si tramutò presto in un incubo, dimostrandosi molto più lunga, difficile e sanguinosa di quanto i comandi alleati avessero mai potuto prevedere. Il maggior ostacolo all’invasione alleata fu il genio del Feldmaresciallo Albert Kesselring.
Kesselring fu il protagonista di una delle più grandi ritirate fatte combattendo negli annali della storia militare, un comandante che, di fronte a un nemico di gran volta superiore nel numero e nell'equipaggiamento, che aveva il dominio indiscusso del mare e dell'aria, senza poter contare su rinforzi di alcun genere, aveva opposta una resistenza ininterrotta, passo dopo passo, dalle coste meridionali della Sicilia sino alla valle del Po, in battaglie divenute leggendarie: Salerno, Cassino, Anzio e Nettuno, la Linea Gotica, fino a quando le sue truppe vennero travolte dalla disfatta generale della Germania senza esser state sconfitte sul campo. Gli alleati riuscirono finalmente a passare il Po solo quando Berlino era ormai in mano all’Armata Rossa.
Malgrado tutto fosse a suo sfavore, Kesselring riuscì ad ottenere un’incredibile vittoria tattica, riuscendo a tenere lontane dai confini del Reich due armate alleate per ventun mesi, guadagnandosi un posto tra i grandi condottieri della storia militare tedesca a fianco di Federico II, Moltke e Manstein.


Brossura, formato 15x23, 216 pagine, inserto ill. bn e col. e mappe. Euro 24,00.


Edito da ITALIA Storica, 2018.

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view post Posted: 31/5/2018, 12:51 Pierfranco Malfettani CON LE TRECCE SOTTO IL BASCO - Bibliografie, Editoria e Web militare
Pierfranco Malfettani

CON LE TRECCE SOTTO IL BASCO

Le Ausiliarie della R.S.I.
a Genova, 1944 – 1945

Circondate da uno sproporzionato disprezzo, durante e specialmente dopo la fine della guerra, le Ausiliarie della R.S.I. pagarono pesantemente il fatto di essere state donne schierate senza compromessi con il Fascismo sconfitto. Le Ausiliarie del S.A.F. non furono solo il frutto dell’emergenza conseguita all’8 settembre 1943, ma piuttosto il risultato di un percorso prospettico iniziato tempo prima, e passante attraverso la scuola dell’epoca, i Fasci Femminili, e le organizzazioni giovanili di massa quali l’Opera Balilla e la G.I.L., l’Opera Nazionale Maternità e Infanzia, l’Opera Nazionale Dopolavoro, le Massaie Rurali, e poi i Gruppi Universitari Fascisti. Anche a Genova, città che una consolidata leggenda marxista vorrebbe “rossa”, ci furono donne che si schierarono apertamente con la Repubblica Sociale di Mussolini, anche se esse costituirono una ristretta minoranza rispetto ai numeri raggiunti prima dell’inizio del secondo conflitto mondiale. Questo libro ricostruisce le vicende di quelle ragazze genovesi che ebbero la ventura, e l’onore, di appartenere al S.A.F. della Repubblica Sociale Italiana sulla base di una vasta documentazione d’archivio e delle testimonianze dirette raccolte dall’autore in anni di ricerche e interviste.


Formato 15x23, 210 pagg., numerose ill. in bn e col., 24,00 Euro.
Pagamento Paypal, Conto Corrente Postale o bonifico.


Edito da ITALIA Storica, 2018.

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view post Posted: 31/5/2018, 12:51 Sonia Di Filippo OGNI VILTÀ CONVIEN CHE QUI SIA MORTA - Bibliografie, Editoria e Web militare
Sonia Di Filippo


OGNI VILTÀ CONVIEN CHE QUI SIA MORTA

I REPARTI D’ASSALTO ITALIANI NELLA GRANDE GUERRA ATTRAVERSO LE PAROLE E LE IMMAGINI DEI PERIODICI ILLUSTRATI E DEI GIORNALI DI TRINCEA


“La Domenica del Corriere”, “L’Illustrazione Italiana” e “La Tribuna Illustrata” furono i periodici più letti all’inizio del Novecento nel territorio nazionale. Essi rispecchiavano i costumi di una società unitaria ancora in fase embrionale e catalizzavano i gusti, le aspettative e le notizie dominanti. Nel 1915, con l’entrata in guerra dell’Italia a fianco dell’Intesa, servirono come canale di propaganda per indirizzare il consenso della popolazione. Scopo di questa ricerca è l’individuazione della figura dell’Ardito assaltatore – la nuova tipologia di soldato offensivo che fu creata durante il 1917 con lo scopo di modificare le sorti di una guerra compromessa dopo Caporetto – nella rappresentazione dei periodici dell’epoca. La consultazione dei periodici del tempo è circoscritta ad un arco temporale compreso tra la creazione dei Reparti d’Assalto, e quindi con l’entrata in scena della figura dell’Ardito cioè di un soldato volontario, opportunamente addestrato ad essere prettamente offensivo ed aggressivo che marcatamente si differenziava dai soldati dell’esercito regolare, alla battaglia di Vittorio Veneto con la vittoria finale della guerra da parte del Regio Esercito Italiano.


15x23, brossura, 210 pagg., decine di ill. in bn e col., Euro 26,00
ISBN 9788894292947

Edito da ITALIA Storica, 2018.

arditi.cop
view post Posted: 27/4/2017, 16:08 Erich von Manstein VITTORIE PERDUTE - Bibliografie, Editoria e Web militare
Prima settimana di maggio... coumunque prima di Militalia! :-D
view post Posted: 8/4/2017, 16:56 Erich von Manstein VITTORIE PERDUTE - Bibliografie, Editoria e Web militare
Ciao!!!

@rip stop, grazie! Sì, in effetti negli anni '60- '70 Longanesi, Borghese, Garzanti, etc tradussero quasi tutte le memorie di guerra "best seller" dell'epoca, forse von Manstein benché straconosciuto in USA, UK, etc lo era un po' meno qui in Italia, per il grande pubblico intendo... e bisogna tenere a mente che in quegli anni questi libri vendevano in decine di migliaia di copie, non in DECINE e basta :-D come ora! Passati gli anni '70, l'editoria storico-militare tese a specializzarsi più in libri tecnici e modellistici da una parte, e sulla Guerra Civile dall'altra.

@sven hassel, no, direi più come sopra, von Manstein era stato ampiamente sdoganato da USA etc, era anche lettore in accademie militari NATO, etc... diciamo che "aspettava noi" perché a parte la LEG che però si concentra più in traduzione degli Osprey, attualmente siamo una delle poche case editrici che metta avanti soldi per diritti (quando è il caso) e traduzioni da edizioni storico-militari di rilievo straniere, e non si limiti a ristampare i libri già editi decenni fa di cui sopra, non spendendo in diritti e spesso in edizioni mediocri.

Edited by Achtung Panzer! - 8/4/2017, 18:29
view post Posted: 6/4/2017, 08:41 Erich von Manstein VITTORIE PERDUTE - Bibliografie, Editoria e Web militare
Segnalazione e offerta imperdibile! :D

Erich von Manstein
VITTORIE PERDUTE
LE MEMORIE DI GUERRA DEL MIGLIOR GENERALE DI HITLER
Le memorie di guerra di Erich von Manstein, il più abile stratega di Hitler: dalle vittoriose campagne della Blitzkrieg con il magistrale piano per l’attacco contro la Francia nel 1940 alla travolgente avanzata in Russia durante l’Operazione Barbarossa alla presa della munita fortezza di Sebastopoli e della Crimea, sino ai combattimenti invernali del 1942 e al disperato attacco di soccorso verso Stalingrado e alla leggendaria “controffensiva di von Manstein” durante la terza battaglia di Kharkov nel 1943, e ai combattimenti difensivi del 1944. Un best seller internazionale tradotto per la prima volta in italiano, immancabile nella libreria di ogni appassionato di storia.

Formato 23x15, pagine 450 con numerose foto e mappe, brossura con copertina plastificata, Euro 36,00 - OFFERTA SPECIALE PREVENDITA A SOLI 29,00 EURO SPEDIZIONE COMPRESA PER GLI ORDINI GIUNTI ENTRO IL 26 APRILE E PER GLI UTENTI DEL FORUM, INFO VIA MP O MAIL A [email protected]!

manstein%2Bcop
view post Posted: 25/11/2016, 08:51 FRITZ KEMPE OBERKOMMANDO DER WEHRMACHT IL VERO VOLTO DEL SOLDATO TEDESCO - Bibliografie, Editoria e Web militare
Sì, guarda, in effetti il fotografo, Kempe, autore degli scatti, fu uno dei più importanti fotografi tedeschi anche nella RFT "denazificata", con importanti incarichi e mostre; dall'intro del libro:


L’autore

Fritz Kempe, il curatore dell’opera, nacque a Greifswald, in Germania, nel 1909. Molto dotato artisticamente, entrò nella Wehrmacht come fotoreporter di guerra, distinguendosi rapidamente per la qualità dei suoi scatti. Negli anni 1950-1960, fu uno dei fotografi tedeschi più noti, contribuendo al dibattito sullo sviluppo della tecnica fotografica come una espressione artistica, e sulla creazione di archivi fotografici per la conservazione del patrimonio culturale e storico fotografico nazionale e degli altri stati europei. Fu direttore dell’archivio fotografico statale di Amburgo, città alla quale dedicò il suo capolavoro fotografico Hamburger und ihre Gäste, riunente i ritratti di più di 1.300 personalità cittadine della politica, cultura e società, e ricevette numerosi premi. Morì nel 1988 a Amburgo.
98 replies since 24/5/2010