Posts written by Vielle

Partigiani di Valgrande
di Nico e Lino Tordini
Alberti Libraio Editore, anno 2021

due volumi per un totale di 698 pagine.
In lettura...opera molto dettagliata che finalmente riesce a fornire un quadro completo dei fatti che si svolsero nella zona.

Dal sito dell'Editore:

Le pagine di questo libro ricostruiscono fedelmente, giorno per giorno, il tragico rastrellamento nazifascista che ha insanguinato la Valgrande nel giugno 1944.
Esse forniscono un contributo fondamentale alla verità storica, restituendo a caduti e superstiti di quell’evento il ruolo di costruttori di storie, e di Storia, che spetta loro di diritto.

Questo libro, frutto di più di sei anni di lavoro e di ricerca appassionata da parte degli autori sul rastrellamento della Val Grande del giugno 1944, intende fornire un ampio contributo alla ricostruzione della verità storica, in un racconto corale che abbraccia tutta l'epopea resistenziale del Verbano e dell'Ossola, e restituire a caduti e superstiti, attraverso le loro testimonianze (molte delle quali inedite), il ruolo di costruttori di storie, e di Storia, che spetta loro di diritto.

Un libro non per soli cultori di storia: cronaca incalzante di una spietata caccia all'uomo, aspri combattimenti, eccidi efferati, atti eroici, coraggiosa lotta per la sopravvivenza, storie di uomini e donne i cui destini si intrecciano in una vicenda umana di riscatto ed onore cui la Val Grande fa da incomparabile scenografia.

Il libro ricostruisce dettagliatamente il rastrellamento nazifascista che ha investito nel giugno 1944 le formazioni partigiane insediate in Val Grande, impervia area montuosa tra il Verbano e l’Ossola, oggi area wilderness più grande d’Italia.

Uno dei fatti più rilevanti di tutta la Resistenza italiana, per la ferocia e la metodicità con cui fu pianificato e realizzato: nel corso delle due settimane di rastrellamento la Val Grande fu teatro di aspri combattimenti, incendi, distruzioni, fucilazioni, eccidi, che causarono circa 300 morti fra partigiani e civili.

Il libro si propone di fornire un quadro sinottico degli eventi, completo e dettagliato, quale risultato dell’analisi comparata e critica del materiale già pubblicato e diffuso, integrato con documenti inediti, testimonianze del tutto nuove o mai rese pubbliche, sopralluoghi sul campo.

Esso ricostruisce fedelmente giorno per giorno il rastrellamento, analizzandone premesse e motivazioni, seguendo in parallelo i movimenti e le azioni delle forze in campo, e contestualizzando le testimonianze e le biografie dei singoli protagonisti che lo hanno vissuto all’interno del quadro d’insieme in modo che questo ne risulti arricchito e precisato nei dettagli assumendo i connotati di una vicenda corale. Questa impostazione ha permesso di fare chiarezza su alcuni episodi-chiave del rastrellamento, di ricostruire nei dettagli il contesto e la dinamica di altri finora solo sommariamente documentati, di far emergere fatti ignoti dal grande valore storico e umano.

http://www.albertilibraio.it/index.php/nov...ni-di-valgrande

La vicenda è narrata nel bel volume di Matteo Incerti e Valentina Ruozi "Il bracciale di sterline. Cento bastardi senza gloria. Una storia di guerra e di passioni" pubblicato una decina di anni fa.
In rete c'è anche una bella intervista al piper David Kirkpatrick che quella notte suonò la cornamusa durante l'attacco.

Grazie mille per il suggerimento. Ricordo che anche a me era piaciuto.
Buona serata.
LV

Grazie, ricordo che lo vidi circa quaranta anni orsono (ricordo il generale tedesco col monocolo) e da allora, nonostante le ricerche, non ho avuto modo di recuperarlo. Era l'ultima speranza ma tenterò comunque nel sito che mi è stato indicato.
Grazie ancora per l'attenzione e il suggerimento.
LV

Salve,

cerco qualche lettore che sappia cortesemente indicarmi se sia possibile e come reperire in rete il film: Vittime dell'odio e dell'amore

Regia di Compton Bennett. Un film con Marius Goring, Maria Schell, Gabrielle Dorziat. Titolo originale: So Little Time. Genere Drammatico - Gran Bretagna, 1952 .

E' previsto qualche passaggio in TV?

Ringrazio per l'attenzione e cordialmemente saluto.

Vielle

Angelo del Boca (che credo non abbia bisogno di presentazioni) nel suo volume: La scelta (ed.Neri Pozza, 2006), scrive che tra i documenti dei partigiani morti nei rastrellamenti invernali ecc. rinvenuti nel marzo del 1945, vi erano anche dei fogli, una specie di dizionario con una cinquantina di nomi. Alla voce "mitra", leggo: "Abbreviazione di pistola-mitragliatrice. E' una delle parole che identificherà la nostra epoca e la nostra guerriglia in particolare. La più grande ambizione di una recluta è di buttar via il fucile per un mitra. Ce ne sono di vari tipi ma il più pratico è lo Sten. Il Beretta è forse più preciso ma è molto delicato. Quanto al Thompson, è troppo pesante, poi è raro. Serve ai comandanti (come il parabellum russo) quale segno di distinzione. Ha un calibro 12 e un fuoco preciso fino a 400-500 metri. Lo Sten, al contrario, è efficace dentro un raggio di 50-80 metri. E' fatto per il corpo a corpo, per l'imboscata. A guardarlo è un catenaccio. Ma non si inceppa mai, anche dopo averlo tenuto sottoterra o nell'acqua. Dicono costi in America meno di un dollaro. Ad avere un mitra fra le mani non ci si sente più soli; è come se, a sparare, si fosse in dieci. E in fondo è così.

Ho appena sentito il tecnico.
Mi dice che: "Da quello che vedo non credo possano mettere un trojan direttamente, al più possono linkare una pagina che lo contiene. Tu non hai fatto niente quando si è aperto il sito in questione, giusto?".
Io non ho fatto nulla quando si è aperto il sito, ho subito chiuso e cancellato il messaggio.
Mi ha controllato il pc e mi dice che dovrebbe essere tutto a posto.
"il browser è aggiornato, assai improbabile che possano avere sfruttato una vulnerabilità per lanciare qualcosa in automatico".

Ora sto eseguendo un ulteriore controllo ma non dovrebbero esserci problemi.

Ergo: se anche si è aperto il link ma poi non si ha fatto altro, non dovrebbero esserci problemi.

Ciao,
io l'ho comprato come e-book (non credo ci sia in cartaceo) e l'ho stampato per averlo anche su carta.
Non è corposissimo per cui si può fare.

Il volume di Rues, invece è in cartaceo e contiene le tre versioni (italiana, tedesca e inglese, nello stesso volume).

L

Salve, per il volume di Raphael Rues, indico anche il link di Insubrica Historica:

https://insubricahistorica.ch/blog/2020/08...rica-historica/

https://insubricahistorica.ch/publishing/


per il volume di Raffaella Mazzarelli, tento di nuovo di indicare il link con l'estratto:

https://www.amazon.it/SS-POLIZEI-REGIMENT-...ormat=1&depth=1

Riesci ad aprire i link?

VL

Buonasera,
non lo so se è la stanza corretta (se non lo è, sposto).

Segnalo due libri_
il primo di Raffaella Mazzarelli sulla composizione e operazioni del SS-Polizei 15 in Piemonte e Lombardia di cui qui si può vedere una anteprima:
http://stealth-prod-files.s3.amazonaws.com...bhh3NGsafZQM%3D

Il secondo è di Raphael Rues: Storia della SS-Polizei in Ossola e lago Maggiore 1943-1945. SS-Polizei. Operazioni e crimini di guerra. Ediz. italiana, tedesca e inglese

Il gen. Li Gobbi dal minuto 19,04:

Il primo volo di liberazione.

Nel libro “A posto siamo – in montagna con i partigiani della Servadei” scritto da Pier Salvadori, edito nell’agosto 1945, si accenna al “Volo della Liberazione” : “Il 24 aprile (1945 n.d.r.) ...misteriosamente compare vicino ai garibaldini un messaggero della nostra S.I.A.I. (che la solidarietà dell’ing. Marchetti trasformò per noi in azienda di distribuzione carburanti e di noleggio macchine) sotto forma di “S 79” che si alza dal campo di Vergiate; le ali sono tinte in rosso; subito D’Artagnan espone il tricolore alle Tre Strade, per facilitare il riconoscimento delle linee nostre. L’ “S 79” prende quota, poi investe con raffiche le posizioni nemiche; si spera che bombardi un pochettino, ma piovono invece manifesti. Dopo il suo volo inaugurale, “primo volo di liberazione” il pilota – un garibaldino in gamba – del nostro II battaglione (...)”

Il ten. Aimone Finestra della G.N.R. che “scendeva” dal Verbano con la famosa colonna comandata da Ludwig Stamm (della SS Polizei), nel suo volume “Dal fronte jugoslavo alla Val d’Ossola”, parla invece di un aereo da turismo che sorvolò la città di Arona e, volteggiano sul campo di battaglia, lanciò manifestini con l’annuncio che Milano, in mano alle forze della Resistenza, era stata liberata.

A suo tempo mi parve strano che Alberto Ramelli (fucilato dai tedeschi il giorno stesso, 26 aprile 1945; di lui ho una fotografia ma non sono capace di caricarla, chiedo scusa) potesse pilotare il SIAI Marchetti, come veniva indicato.
Infatti non fu così.
Segnalo, sulla vicenda, i seguenti articoli, con una aggiunta.
La Colonna Stamm, o un troncone della stessa) non passò mai il Ticino e non si arrese a Busto Arsizio ma restò in Piemonte e si arrese a Novara; la loro intenzione era di entrare in Lombardia ma era impossibile passare il fiume.
La colonna che si arrese a Busto Arsizio era comandata invece dal maggiore Hans Schmoller della Luftwaffe – che si suicidò con un colpo di pistola, subito dopo la resa.
Purtroppo nella vulgata popolare la colonna divenne “Stamm” e il suicida venne erroneamente indicato nell’ufficiale SS che invece sopravvisse alla guerra.
Secondo Mario Colombo, Ludwig Stamm morì in Argentina nel 1986.

https://cpcontainer.weebly.com/volo-di-liberazione.html

www.gracpiacenza.com/aviazione_partigiana.html

Il testo è in tre lingue, nello stesso volume: italiano, tedesco e inglese.
Se ti interessa l'argomento, puoi anche consultare l'ebook di Raffaella Mazzarelli "SS-Polizei Regiment 15 in Italia: una documentazione. Piemonte e Lombardia" (non parla solo del 15 ma anche nel 20).
"L'SS- Polizei Regiment 15 fu la principale unità tedesca antiguerriglia che operò in Piemonte e Lombardia alle dipendenze dell'SS-und Polizei Führer Oberitalien West. Non verrà trattato, se non marginalmente, l'impiego dell'unità o reparti di essa in altre zone d'Italia, come a Roma, nell'Italia centrale o nella Zona d'Operazioni del Litorale Adriatico, è invece inclusa nello studio l'attività del I Battaglione dell'SS-Polizei Regiment 20, che, a partire dall'estate del 1944, operò alle dipendenze tattiche del reggimento, e della 10^Compagnia dell'SS-Polizei Regiment 12, che dal febbraio al maggio 1944, operò anch'essa alle dipendenze tattiche del reggimento. Le informazioni sull'attività del reggimento sono tratte da fondi di archivi tedeschi (Berlino - Friburgo - Coblenza e Monaco) e fonti resistenziali" (cit. dal sito IBS)

Io a suo tempo l'avevo acquistato da IBS, costa 7,99 euro ed è immediatamente scaricabile.
ciao Luk.

Segnalo un libro ed una iniziativa che riguardano il territorio dell'Ossola e del Verbano nel periodo 1943-1945.

Il volume di Raphael Rues "SS - Polizei Ossola-Lago Maggiore 1943-1945", ed. Insubrica Historica, 2018.

e la conferenza che si terrà a Baveno il 6 settembre 2019, ore 21, dal titolo "Meina-Lesa-Baveno nel periodo 1943-1945. Analisi delle attività tedesche e fasciste nella zona".

https://insubricahistorica.ch/event/confer...o-6-9-19-21h00/

grazie! Sarebbe davvero un peccato mandare queste riviste al macero, sono veramente interessanti.

Le foto della ritirata delle truppe tedeschi provenienti dalla Liguria e dalle Alpi occidentali sono eccezionali, così come rarissime sono quelle dei fascisti imprigionati a Novara (da pag. 81 nel numero di cui al link).

www.storia900bivc.it/pagine/rivista/impegno1-11.pdf