Beretta MAB 38/43

E' la prima volta che vedo un'immagine così particolareggiata. Durante la 2^ ww nelle formazioni partigiane non sapevamo nemmeno che esistessero i MAB 43/38 on il calcio ribaltabile. Addirittura erano rari quelli con il calcio in legno. Molto raro e molto bello. Complimenti.

Bellissimo e rarissimo!
Ne ho visto solo un altro fino ad ora, purtroppo senza stampella, è conservato nel museo della fortezza di San Leo.
Se ne hai la possibilità guarda se ci sono marchi Tedeschi o il 4UT.

Riferendomi ad altra discussione (caricatore per MAB) da questa immagine si può notare come
il manicotto per l'inserimento del caricatore sia stato allungato e rinforzato per consentire una corretta impugnatura senza interessare con la mano il caricatore.

Ciao, kanister. Concordo, penso proprio anch'io che con stampella chiusa sia necessaria una migliore presa. Questo però poteva valere anche per i tipi senza stampella a calcio normale.

L'abitudine di impugnare l'arma utilizzando il caricatore mi è sempre sembrata giustificata con lo STEN, in altro modo veramente scomodo.

Anche il MAB, però, veniva normalmente impugnato con la mano sul caricatore, e l'arma non presentava alcuna difficoltà ad esser imbracciata in modo più consono.
Ti assicuro che impugnandolo sul caricatore, anche il MAB era molto più "comodo"
Di questo non si era tenuto conto nei primi progetti.


Ai notato che , gira, gira, parliamo sempre di MAB, STEN, MP. e se aggiungiamo a questi il
mitico "pipisciò" (che conosco molto meno, sempre per il famoso deto: con quattro colpi sparati non puoi conoscere un'arma) abbiamo l'elenco, a mio stretto parere, delle migliori armi automatiche leggere della 2^ww.

Le leggi italiane sulle armi sono state pensate per contrastare efficacemente i gruppi mafiosi od eversivi. Bon! Il legislatore deve aver pensato: con queste regole togliamo alle organizzazioni clandestine la possibilitè di rifornisi di armi. Mi vien da ridere.!!!
Possibile che a nessuno sia venuto in mente, poi, che le armi rigate lasciano la propria firma di identificazione e quindi chi mai si sognerebbe di usare un'arma regolarmente denunciata per commettere un'azione illecita credendo di farla franca?

Ma quando diventeremo adulti. Quando finiremo di "autocastrarci".

Buongiorno a tutti.

Mi inserisco nella discussione per chiedere a ghirghi se era normale impugnare per il caricatore sia il MAB 38 che il 42.
Infatti, provando ad imbracciarli, mi sembra che quella dell'impugnatura sul caricatore sia una posizione che viene più naturale sul 42 che non sul 38.

Riporto poi un commento tratto dal già nominato "Grande atlante delle armi leggere" , Smith e Smith, Albertelli Editore.

-" Il tipo più robusto fu certamente il 38A. Era addirittura PRESCRITTO che , nella posizione "a terra", il suo lungo caricatore potesse servire da appoggio, come il bipiede degli attuali fucili d'assalto.
Nei modelli ridotti, invece, si è riscontrato un indebolimento del bocchettone, data la tendenza a sparare tenendo con la sinistra il caricatore. In determinati casi, si è arrivati addirittura alla rottura (distacco del bocchettone dalla culatta).
Si aggiunga a ciò la scarsa resistenza del caricatore italiano, che non possiede un rinforzo superiore in corrispondenza del bocchettone, e la sua deformabilità rispetto ai tipi stranieri."

A questo punto mi viene il dubbio che il caricatore del modello 38 fosse in realtà, benchè compatibile, diverso e più robusto di quelli dei modelli successivi, se è vero che nel mod.38 era addirittura PRESCRITTO che venisse usato come appoggio.

Che ne pensate?

UBI MAIOR 18/03/2009

Non ho nessuna esperienza personale su quello che noi definivamo "mitra corto". Mai nessun esemplare era giunto nei reparti da mè conosciuti. Ogni mio parere avrebbe soltanto valore teorico, quindi "mi avvalgo della facoltà di ..... astenermi!!!!!"

Ciao. jan