Le armi dei partigiani

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sciatore91
view post Posted on 19/10/2017, 11:55 by: sciatore91


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CITAZIONE (ghirghi @ 13/10/2017, 23:45) 
CITAZIONE (sciatore91 @ 13/10/2017, 09:26) 
Si sentono spesso testimonianze di partigiani che raccontano gli approvvigionamenti di armi e munizioni dalle casermette montane Chissà quanto si poteva trovare in quel lasso di tempo che va dall'abbandono delle stesse da parte della vecchia guarnigione (es GAF) all'arrivo dei tedeschi, periodo in cui sono rimaste totalmente incustodite.

Adesso che leggo, una cosa mi sono sempre chiesto, abbiamo appurato che i partigiani di elmetti e baionette non li utilizzassero più di tanto; quindi una volta catturati al nemico venivano comunque presi non abbandonati in subito sul posto dell'azione?

Le cose sono leggermente diverse.
Anche in superiorità numerica, dovevamo sempre seguire la regola del “mordi e fuggi”. Non eravamo mai nella condizione di poter avere le munizioni necessarie a sostenere una sparatoria per un tempo sufficientemente lungo. Pochi minuti di fuoco e per noi tutto era finito. Tenete presente che la dotazione media individuale era di cinque/sei lastrine.
Gli elmetti e le baionette che giungevano nei distaccamenti, erano di quei militi che abbandonavano i reparti per passare alla resistenza.
Indossare un elmetto, però, ti faceva riconoscere come un ex RSI. La qual cosa era grandemente sconsigliata perché quelli che venivano in rastrellamento, erano particolarmente feroci nei confronti dei loro ex compagni che si erano allontanati. Come si rendevano conto della situazione, se ne liberavano subito.
La baionetta e le armi bianche non erano nemmeno prese in considerazione.
Quanto sopra era la situazione tipica della fascia appenninica Ligure.

Ti ringrazio molto per la spiegazione.
Un saluto!
 
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