Alberto Caminiti, La guerra russo-giapponese - 1904-1905

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view post Posted on 22/5/2008, 16:41

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Autore: Alberto Caminiti
Titolo: La guerra russo-giapponese - 1904-1905
Editore: Fratelli Frilli Editore
Prima edizione: dicembre 2007
Pagine: 178
Disponibile sul catalogo generale di "Tuttostoria" con il codice 075G092

Questo piccolo e agile volumetto, edito da una piccola casa editrice genovese, non vuole essere nulla di più di un riassunto degli eventi che caratterizzarono un conflitto troppo spesso dimenticato ma che, dal punto di vista tattico e militare, prefigurò sotto molti aspetti quelli che sarebbero stati i tipici scenari bellici della prima guerra mondiale, sia per quanto concerne le operazioni terrestri che navali. Si trattò di un conflitto particolarmente aspro e sanguinoso i cui episodi culminanti furono costituiti dall'assedio di Port-Arthur (durato circa sei mesi e conclusosi con la capitolazione della base navale russa), la celeberrima battaglia navale di Tsushima (il primo scontro navale della storia durante il quale venne fatto un largo impiego delle comunicazioni radio per impartire gli ordini tra le unità e per dirigere il tiro delle artiglierie) e nella grande decisiva battaglia di Mukden, nella Manciuria orientale, che costò qualcosa come 90.000 caduti tra i russi e quasi 50.000 tra le forze dell'esercito giapponese.

Le conseguenze del conflitto russo-giapponese, conclusosi con il trattato di pace firmato il 6 settembre 1905 a Portsmouth (New Hampshire) in seguito alle forti pressioni britanniche e statunitensi, furono incalcolabili: la disastrosa disfatta russa aprì crepe profonde nel grande impero continentale zarista e di fatto spianò il cammino a quegli sconvolgimenti interni che nel 1917 porteranno alla Rivoluzione d'Ottobre e alla tragica fine della secolare dinastia dei Romanoff; in Giappone la vittoria, costata enormi sacrifici sia sul piano umano che su quello economico, lasciò insoddisfatti gran parte dei vertici militari e politici della nazione, alimentando un sentimento di profonda ostilità verso gli Stati Uniti la cui ingerenza nelle trattative di pace venne interpretata come un intollerabile attentato alla politica estera nipponica; tale risentimento, unito alle mire egemoniche giapponesi su buona parte delle regioni dell'Asia Orientale, si sarebbe spento solo quarant'anni più tardi tra le ceneri di Hiroshima e Nagasaki.

Dal punto di vista squisitamente militare, la guerra russo-giapponese introdusse molte di quelle innovazioni tattiche che trovarono poi larghissimo impiego nel corso della "Grande Guerra" in Europa: si trattò del primo conflitto nel quale i contendenti fecero un uso estensivo dei sistemi di difesa basati su linee trincerate protette da barriere di filo spinato, del massiccio fuoco di preparazione dell'artiglieria e della guerra sotterranea di mina e contromina, ma fu anche il primo conflitto nel quale si assistette alle inutili carneficine degli assalti frontali alla baionetta e a quegli insensati bagni di sangue nella quale verranno poi inghiottiti migliaia di soldati nelle Fiandre e sul Carso. Nel corso degli attacchi contro le difese di Port-Arthur, ad esempio, le truppe nipponiche soffrirono circa 94.000 perdite tra morti, feriti e dispersi: quasi 15.000 uomini caddero nel corso di una sola giornata nel tentativo di espugnare una singola posizone fortificata russa (quota 203). In campo navale, oltre alle radio-comunicazioni, si fece un vasto ed efficace impiego degli sbarramenti minati, delle torpediniere e dei siluri mentre le moderne navi da guerra giapponesi (gran parte delle quali costruite in Gran Bretagna e talune presso i cantieri di Sestri Ponente in Italia) ebbero facilmente ragione del più antiquato naviglio zarista, gran parte del quale aveva afrontato un epico viaggio di 20.000 milgia attorno al globo (dalle basi navali del Baltico sino allo stretto di Corea) solo per essere annientato dalle brillanti manovre dell'ammiraglio giapponese Togo.

Come già detto, si tratta di un volumetto che ha nella sinteticità il suo maggior pregio e che per quanto non scevro da qualche ingenuità consente di farsi un'idea di massima delle cause, degli effetti e dei protagonisti di questo conflitto la cui importanza in campo storico e militare è passata in subordine innanzi alla successiva grande catastrofe della prima guerra mondiale.
Per chi volesse approfondire eventualmente l'argomento consiglio vivamente di leggere lo splendido e appassionante libro di Frank Thiess "Tsushima - il romanzo di una guerra navale" edito parecchi decenni fa da Einaudi ma probabilmente oggetto di ristampe più recenti.

RIP-STOP

Edited by rip-stop - 23/5/2008, 07:28
 
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