Nizza Cavalleria, ultima carica?

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GENX_
view post Posted on 8/9/2009, 14:01 by: GENX_
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Grande Depressione Padana

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Mi accodo a questo vecchio thread perchè ... non tutto è perduto. Lo scorso giugno ho avuto l’occasione per una velocissima visita al Nizza Cavalleria che, salvato in extremis, è adesso in fase di ricostituzione. Al "nuovo" Nizza saranno affidati compiti di ricognizione ed acquisizione obiettivi o ISTAR - Intelligence, Surveillance, Target Acquisition, and Reconnaissance, come scrive Jolly qui sopra. La dotazione di mezzi dovrebbe includere blindati Freccia e Puma; ad organico completo avrà intorno ai 250 effettivi: pochini per un Reggimento, ma questo è quanto ci possiamo permettere, a quanto pare e comunque ne evita lo scioglimento .

Nel caldo pomeriggio domenicale la caserma si presentava, logicamente, molto tranquilla. Impressione generale di cura ed ordine, ma confesso mi ha dato un poco di malinconia. Una (si, una lei) gentile e carina caporale ci ha accompagnato per un breve giro di visita alla caserma ed al Circolo Ufficiali. Nel cortile principale due blindo Greyhound fanno ala alla blindo Ansaldo color deserto sul monumento a ricordo dei caduti del Reggimento. Alle loro spalle stavano allineati mezzi più moderni (credo AR90 Rover e VM90) con ancora sulle fiancate le tracce degli adesivi KFOR rimossi.


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Due cannoni cc postbellici di provenienza (chiedo conferma) inglese chiudono sul lato sinistro il piazzale.


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Dietro a quest’ultimo vi sono delle nuove costruzioni, edificate su una parte di quella che era la grande piazza d’armi per le esercitazioni a cavallo “de Savoiroux”. Oggi solo circa una metà di quest’area è adibita a campo ostacoli per l'equitazione. Nizza infatti conserva un nucleo di cavalli da sella, il CIM - Centro Ippico Militare, i cui animali sono ospitati nelle scuderie annesse alla Cavallerizza Caprilli, non lontano dalla caserma stessa.


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L’edificio fu realizzato circa un secolo fa e pur essendo una struttura funzionale ad uno scopo preciso non manca di una certa grazia e finezze architettoniche, come le grandi teste di cavallo sugli angoli del tetto. Questo è sostenuto da ampie capriate in ferro le cui piastre non sono saldate, ma unite da chiodi metallici. Bell’esempio di archeologia industriale. L’esterno è stato restaurato di recente mentre l’interno, pur agibile e regolarmente utilizzato, mostra i segni del tempo ed è in attesa di uno o più sponsor che si faccia carico delle spese di restauro. Nonostante la vetustà del fabbricato anche qui si ha una positiva impressione di ordine, cura e cortesia, quest’ultima impersonata dal caporale (un lui, questa volta) in servizio e che ci ha accompagnato nella visita al maneggio.


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A Nizza un augurio di lunga vita ed un grazie per l'ospitalità, al forum un buon pomeriggio.

 
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