Le formazioni Partigiane

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view post Posted on 25/6/2008, 07:39
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Prendo spunto dalla bella discussione iniziata nella stanza "armi" per lanciare una proposta di approfondimento originale su un argomento poco conosciuto e ancor meno trattato in rete.
Pur non potendosi considerare unità militari in senso stretto, le varie formazioni partigiane si dotarono - o furono dotate - di uniformi, equipaggiamenti, distintivi e "gradi" e di una funzionale organizzazione gerarchica che ne fece unità organiche in grado di operare autonomamente e in molti casi in concorso fra esse.
In almeno un caso tale organizzazione fu mutuata dalle unità militari di provenienza, è il caso delle Divisioni "Venezia" e "Taurinense" che - all'indomani dell'8 Settembre 1943 - disobbedendo agli ordini superiori e non accettando la resa ai tedeschi costituirono insieme la Divisione italiana Partigiana "Garibaldi" che operò in Montenegro e fu rimpatriata l'8 Marzo 1945 "armata ed efficiente".
Molte unità minori - di varia estrazione politica - operanti sul territorio nazionale si dotarono di peculiari segni di riconoscimento ed è proprio su questi particolari distintivi che vorrei aprire una discussione e un approfondimento.
In questo o in altri topics possono trovare spazio l'organizzazione delle varie formazioni italiane e non (storia, appartenenza politica, azioni di combattiemnto, etc.), le uniformi, gli equipaggiamenti, i distintivi, etc.
Nessuno spazio invece - poichè non compete a questo Forum - sarà dedicato a discussioni o considerazioni di altro genere, limitandosi la nostra analisi alle sole dotazioni di queste formazioni para-militari che nel bene e nel male hanno contribuito a scrivere una delle pagine più intense e tragiche della nostra Storia recente.
A voi dunque - se riterrete - di ampliare la conoscenza di questa particolare e pressochè sconosciuta materia. Max
 
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-Milite Ignoto-
view post Posted on 25/6/2008, 09:12




Urka, sarebbe davvero una bella iniziativa, infatti poco si conosce sull'organizzazione delle formazioni partigiane, però per non creare confusione bisognerebbe prendere ciascuna formazione singolarmente e analizzarne l'organizzazione gerarchica, il teatro operativo, i comandanti e relativi nomi di battaglia ecc.ecc. per poi passare ad un altra.
Magari creando pure una stanza apposita.
 
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view post Posted on 25/6/2008, 09:51
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Nessun problema a creare uno spazio apposito dove approfondire l'argomento, purchè sia giustificato da un congruo numero di topics aperti e discussi.... :)
 
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-Milite Ignoto-
view post Posted on 25/6/2008, 14:35




Facciamo un piccolo sondaggio per avere un idea su quanti se la sentono di partecipare a questa iniziativa.
Da parte mia non c'è una grande preparazione sull'argomento però possiedo una discreta fonte bibliografica soprattutto per quanto riguarda le formazioni partigiane quì nella mia zona, non ho documenti o foto originali da poter utilizzare in eventuali discussioni però ho parecchi libri illustrati ecc.ecc.
Quindi nel limite delle mie capacità posso contribuire ad aprire ed intervenire in eventuali discussioni.
Per esempio, si potrebbe cominciare analizzando la 28° Brigata Garibaldi " Mario Gordini " e il suo comandante Arrigo Boldrini detto Bulow, penso sia una fra le più conosciute.
Qualcun altro che se la sente?
 
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view post Posted on 25/6/2008, 15:14
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Beh, Milite, intanto potresti buttar giù qualche notizia, aggiungere un paio di immagini e cominciare da lì..... sempre ricordando quale sia l'oggetto della nostra analisi ed evitando quindi di proporre informazioni già ampiamente riportate su altri siti (basta andare su Google e digitare un paio di parole chiave per rendersi conto di quanti siano i siti sull'argomento...) se non a corredo del nostro studio.
Ricordiamo: uniformi, equipaggiamenti, distintivi, struttura/organizzazione e area di interesse.
Altre informazioni (incluso lo studio dei vari personaggi) esulerebbero dagli scopi di questo Forum e sono, come detto, facilmente reperibili sul web. Max
 
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p3zi
view post Posted on 25/6/2008, 17:19




Appoggio in pieno l'iniziativa e anche, in futuro, l'apertura di un'eventuale spazio apposito nel nostro forum.
Tutte le considerazioni di prammatica le ha già fatte il buon Max e quindi non aggiungo altro.
Mi sento di fare solo una piccola nota.....furono formazioni che, irregolari o meno e nel bene e nel male, operarono militarmente
sul nostro territorio aiutate e sostenute dagli alleati.
Negare la loro esistenza non parlandone, negando quindi la storia, per il solo fatto di essere un "esercito" irregolare mi sembra senza senso.
A noi il compito e il piacere di studiarne e discuterne gli equipaggiamenti e quant'altro...ad altri, non di questo forum, l'esprimere giudizi storico/politici.

Ben venga quindi questa bella idea. ;)
 
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view post Posted on 25/6/2008, 20:37
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Arma Azzurra

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Direi che la "Garibaldi" rappresenta una situazione particolare ed atipica.
Nella sostanza e tenuto conto delle circostanze rimase comunque una grande unità del Regio Esercito tanto è vero che una volta rientrata in Italia fu contratta a reggimento che, finita la guerra, fu inquadrato nella divisione di fanteria "Folgore".

Riguardo a formazioni specificatamente partigiane direi che un ruolo preminente lo ebbe la "Maiella".
 
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peniakoff
view post Posted on 25/6/2008, 22:21




GRANDI!!!! BELLISSIMO!!!!...eh...scusate l'entusiasmo!...ci sto! e alla grande!...sulla 28° di Bulow ho un sacco di materiale fotografico...beh insomma...un 200 foto le ho!depredate all'Istituto e ad alfonsine...tanti amici reduci e molti contatti...per la Divisione Garibaldi ho un vicino di casa che era commissario politico della compagnia comando del gen. Ravnich...se qualcuno in casa ha "La divisione partigiana garibaldi" di Stefano Gestro (Mursia) o "L'armata stracciona" dello stesso autore controlli all'indice dei nomi "Fernando Celli"...dello stesso personaggio è su emule un' intervista (non vi dico chi l'ha fatta:)) dal titolo impronunciabile "SMRT FASIZMU!"...anche per l'8° Garibaldi ho diverse foto e sono piuttosto amico con la figlia del comandante Tabarri e con la moglie...comunque trovo che giudizi a parte la legge non faccia grosse differenze tra partigiani ed esercito regolare. Ufficialmente tutte le formazioni partigiane d' Italia erano fedeli al Re e a Badoglio...dico ufficialmente...poi io non sarei andato a dirlo a un Garibaldino!...tant'è che ancor' oggi ad esempio, per la Combattenti e Reduci, non fa differenza se si è stati a fronte del nemico come regolari o come partigiani...per far parte dell' Associazione l'importante è esserci stati!...bello!bello!...dai!dai! da dove iniziamo?!?...
 
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-Milite Ignoto-
view post Posted on 26/6/2008, 09:48




Dai peniakoff TACA BANDA
che noi ti seguiamo.
 
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view post Posted on 26/6/2008, 13:27
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Ciao, avevo già risposto questa mattina al vostro sollecito però chissà dove ho spedito il messaggio!.
Approvo l'iniziativa pienamente e prometto di intervenire lasciando una volta tanto le armi da parte.
Vi faccio tuttavia presente che i miei interventi saranno per quanto possibile critici. Non temete, non parliamo di revisionismo, che è tutt'altra cosa, però non posso accettare inesattezze più che evidenti nei racconti che ci vengono propinati.
Solo per farvi un paio di esempi di cosa intendo vi cito il caso di un grosso capo partigiano che nelle sue memorie afferma di aver visto atterrare e ripartire da un campo di circa 900 metri dei trimotori alleati. La mia reazione è di pensare che o non c'era od era voltato di schiena.
Altro esempio, si parla spesso di mitragliatrici (haia, ricasco sempre li...) americane in calibro 13,2mm quando invece esistono delle foto in cui si identificano delle Browning M2.
La cosa più grave non è che il primo abbia scritto degli strafalcioni, ma che tutti i relatori successivi abbiano continuato a riportarli pari pari, senza porsi il dubbio della necessità di una verifica.
 
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peniakoff
view post Posted on 26/6/2008, 20:04




Ok...allora iniziamo da qualcosa che potrebbe rappresentare "l'inizio"...parliamo di 28° brigata...anzi..parliamo del periodo immediatamente precedente la formazione della brigata vera e propria e di due foto molto famose.

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Qui siamo nella Pineta di Classe. La foto venne scattata da un fotografo alleato e ritrae due partigiani. A sinistra è Ateo Minghelli detto "Regan"...ah, una curiosità...in romagna questo nome di battaglia era piuttosto frequente..contrariamente a quel che si può pensare non c'entra nulla con gli U.S.A....semplicemente in romagnolo regan significa "uragano" o per metafora "drago"...ok...dico che la foto può essere un'inizio perchè qui le uniformi erano state appena consegnate dagli alleati (il P.P.A.) solo a questo piccolo gruppo di partigiani ravennati..gli altri riceveranno le loro battledress molto più tardi, solo dopo la Liberazione di Ravenna e l'inserimento nel fronte alleato e comunque saranno diverse....da notare...Regan era a tutti gli effetti un comandante di distaccamento ciononostante non ha alcuna mostreggiatura distintiva. Indossa una semplice battledress britannica pattern 114656 completamente smostreggiata..quindi evidentemente la 28° non aveva bisogno di particolari distintivi di grado sui ranghi più bassi. Dire bassi poi è relativo visto che nel dopoguerra un comandante di distaccamento verrà equiparato ad un tenente...vabbè...questa idea parrebbe confermata da quest' altra foto...presa nel maggio 45.

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La 28° rientra in ravenna subito prima di essere smobilitata...la parata si svolge per compagnie e sulla destra di ogni compagnia marcia il comandante...in prima fila abbiamo la 10° e il suo comandante "Carlos"...anche lui non sembra indossare alcun segno distintivo di grado. Quindi la butto lì...la 28° prevedeva forme distintive di grado solo per tre figure...il comandante di brigata, il vicecomandante e il commissario politico. Prometto comunque di verificare quest'ipotesi non appena vedrò qualcuno di "quelli di Bulow".
Secondo punto...la ragazza accanto a regan mostra sulla spalla il badge con la scritta "partisan"...a quanto ne so questo venne introdotto quasi subito sulle battledress della resistenza ravennate. Si trattava di un badge molto variabile in forma e dimensioni...veniva fatto dagli stessi partigiani con filo di lana o cotone rosso ricamato su fondo di feltro nero, serge oppure sul tessuto denim delle successive battledress. Anche il tipo di punto variava e si poteva avere sia il punto pieno che un'altra tipologia di punto che non so spiegare altro che con la parola ad occhiello (vabbè che mi sto dedicando ai bottoni, ma non sono ancora una sartina!).
Terzo punto...la stella rossa sul cappello della ragazza col tempo si perde. Come ho detto qui la brigata vera e propria non esiste ancora...e permangono ancora elementi resistenziali generici. Forse anche la presenza di diversi partigiani russi in pineta deve aver influito. Fatto sta che le stelle rosse già a gennaio spariscono e vengono sostituite universalmente con le coccarde tricolore appuntate sul basco britannico. La ragione mi pare ovvia...la 28° era entrata a far parte del fronte alleato e si doveva mostrare fedele non tanto ad un'ideologia politica quanto al re o alla nazione...scegliendo la coccarda scelse la nazione. Le altre unità romagnole invece perdurarono nell' uso della stella rossa.
Quarto punto...il fazzoletto...rosso di solito di raso...venne ritenuto politically correct in quanto richiamo non ad un'ideologia politica, ma al garibaldinismo.
Quinto punto...il cinturone WH...immancabile su qualsiasi partigiano della 28° che si rispetti...ancor oggi i partigiani che ,mannaggia aloro han buttato via TUTTO...rimpiangono solo di aver perduto il loro prezioso cinturone!
 
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p3zi
view post Posted on 26/6/2008, 20:53




Beh...complimenti, davvero un bell'intervento. :)
 
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view post Posted on 26/6/2008, 21:22
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Ciao Peniakoff, non conosco quasi niente della resistenza romagnola, però ho avuto occasione di intervistare molti partigiani sia liguri che piemontesi, sia garibaldini che azzurri.
Tutti mi hanno confermato che qui da noi non usavano distintivi di grado, di nessun tipo e che anche i famosi fazzoletti, quando li avevano, li tenevano in tasca. Questa situazione è durata sino alla liberazione. Dopo naturalmente fu un fiorire di distintivi, bandiere, fazzoletti.... e chi più ne ha più ne metta. Era molto comune invece l'uso di conservare le vecchie mostreggiature e distintivi sulle uniformi che venivano "liberate" al nemico, anche perchè potevano essere utili in certi tipi di situazioni, quando era necessario un travestimento ad esempio.
Non parliamo poi di documenti ufficiali, tessere di riconoscimento o simili. Come mi hanno detto in parecchi non c'era nemmeno carta, figuriamoci macchine da scrivere o simili.
Mi diceva anche uno storico che molte relazioni "giornaliere" vennero elaborate dopo il 25/4 per le stesse ragioni, utilizzando diari personali, appunti, la memoria di quelli ancora presenti. Si spiegano così molte incongruenze di date di fatti importanti.
 
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view post Posted on 26/6/2008, 22:11
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Beh, "Regan" non indossa solo un giubbino di battle-dress ma anche un bel paio di pantaloni tedeschi in tessuto mimetico..... :)
 
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peniakoff
view post Posted on 26/6/2008, 22:57




io pensavo a un telo tenda tedesco avvolto attorno alla vita a mo di "sono appena uscito dalla doccia"!....e il cappellino della ragazza qualcuno sa dire che roba è?...quanto ai gradi dei livelli più alti cerano eccome anche se non ho ancora capito bene come funzionassero...parlando di brigate garibaldi il comandante di brigata era contraddistinto dal triangolo con le tre stellette...eccovi qua un noto comandante di brigata...si noti il triangolo a tre stelle sul basco...

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ed ecco qua Tabarri, comandante dell' 8° brigata garibaldi...primo a sinistra...si noti sulla battledress (stavolta pattern 12083) il solito triangolino...l'altro graduato a destra dovrebbe essere il comandante della 36°...

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al momento non ho sottomano foto, ma il vicecomandante doveva avere il triangolino con due stellette, mentre il commissario politico ne aveva una sola. Per i comandanti di distaccamento anche per l' 8° mi par di ricordare (c'ho 95 anni!) che non vi fossero gradi, ma chiederollo..per il resto si noti come l'8° avesse scelto non la coccarda tricolore, ma direttamente la stella garibaldina tricolore portata sulla manica o sui cappelli...ecco poi qualcuno mi deve spiegare cosa diavolo è il badge sulla manica dell'ultimo personaggio a destra...mi ricorda quello della 1st armoured division britannica, ma allora perchè lo stesso personaggio reca anche la stella garibaldina?...ufficiale britannico di collegamento? e che cos'è quel rombo chiaro che spicca sul copricapo del tizio col pizzetto a sinistra?
 
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217 replies since 25/6/2008, 07:39   15293 views
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