REGGIANE RE 2002

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sparviero3
view post Posted on 10/11/2008, 21:51




CITAZIONE (jolly46AB @ 10/11/2008, 19:26)
Sulla monografia del 5° Stormo citata è pubblicata la stessa foto con la descrizione dell'emblema. Nessuna altra spiegazione.
Ho verificato anche su "Il Walzer del 102° Gruppo" ma anche lì niente.

E' evidente che la monografia edita nel 1984 è la "fonte" da cui sono state successivamente riprese le notizie sul distintivo.

Possibile che fosse il "nuovo" distintivo di Stormo (od almeno una proposta) tenuto conto che il 5° era stato ricostituito nel maggio 1942 riunendo due gruppi che non erano quelli originari dello stormo e che continuarono ciascuno ad inalberare il proprio emblema.
Il 101° il papero in picchiata ed il 102° il grillo con chitarra ed il motto "walzer".
Significativa l'iconografia che vede riuniti l'arco (caccia), la bomba (assalto) ed il silurotto (aerosilurante) ad evidenziare i compiti previsti per il reparto (se non ricordo male senza andare a verificare, mi pare di ricordare prove del Re.2002 con silurotto sulla base di Furbara).

Dal libro di Govi già menzionato, risulta che l'aereo aveva effettuato delle prove a Furbara il 2 giugno 1943 ( manca poco più di un mese al primo impiego operativo del velivolo in Sicilia nei giorni dell'invasione!) con una bomba antinave da 740 kg. L'aereo aveva fatto fatica, dopo un laborioso decollo a raggiungere i 6.000 metri previsti ( il motore sarà uno dei più grossi problemi per il RE 2002 ...e non solo per il RE 2002, per poi effettuare la manovra di affondata, e provveduto a 1500, a 700 km di velocità massima prevista, ad eseguire lo sgancio. L'aereo si era comportato egregiamente bene, tenuto conto che, nello stesso periodo, si erano verificati, sempre a Guidonia, due incidenti mortali con aerei in affondata ( Mc 202 e S.A.I 403). Gli avvenimenti successivi non diedero la possibilità di continuare gli esperimenti: sbarco in Sicilia degli alleati il 10 luglio, caduta del fascismo il 25 successivo e infine l'armistizio dell' 8 settembre con l'Italia divisa in due.

Con riferimento alla iconografia racchiusa nell'emblema, e ben evidenziato da te, senz'altro le tre specialità a cui lo Stormo si rifaceva nella tradizione, sono significativamente rappresentate, ed è plausibile che quello riportato sulla naca motore dell'aereo di Cenni ( peccato che al momento risulti essere l'unica foto esistente...ma mai dire mai..) fosse appunto come ipotizzato "una proposta", resta il mistero, ancora senza chiave di lettura, del motto di origine veneta "faso tuto mi"
 
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sparviero3
view post Posted on 12/11/2008, 20:05




CITAZIONE (-Milite Ignoto- @ 10/11/2008, 18:10)
Questo è l'unico che fino ad ora sono riuscito a trovare e che ha volato nella 239^ Squadriglia, MOVM alla memoria.

SEGANTI Carlo Tenente A.A.r.n.
nato a Venezia il 29 gennaio 1917
morto a Capo Scarenica (Grecia) il 12 luglio 1942
Cielo della Grecia e del Mediterraneo, giugno 1940 - luglio 1942.

Il tenente Carlo Seganti,come Amleto Monterumici, di cui si è discusso a proposito del MC 202 esposto al Smithsonian Air and Space Museum di Washington , è anch'egli un "asso" essendogli stati accreditati cinque abbattimenti. Le notizie raccolte finora non ci aiutano a capire la genesi del motto " faso tuto mi" all'interno della 239^ squadriglia, o del 102° gruppo o del 5° Stormo di Giuseppe Cenni. Ma la ricerca continua...magari dall'interno dell'A.M.I? Penso però che sia giusto inserire un omaggio anche a questo valoroso e generoso militare morto nella ricerca di un compagno disperso durante un'azione di guerra.

Carlo Seganti nacque a Venezia il 20 gennaio 1917 e poi la famiglia si trasferì a Forlì. Arruolatosi nella Regia Aeronautica, Carlo fu assegnato alle scuole di volo per piloti da caccia, venendo assegnato a fine corso al 2° Gruppo C.T. del 6° Stormo, ma dopo l'inizio della guerra chiese di essere trasferito al 97° Gruppo Bombardamento a Tuffo e, in seguito alla 238a Squadriglia del 101° Gruppo, sempre sugli Ju 87 Stuka. Con il riequipaggiamento del 2° Gruppo con i re 2001, Seganti ottenne di tornare alla sua vecchia unità. Fu impiegato in molte missioni di scorta ai bombardieri che colpivano Malta. Partecipò anche alla Battaglia di Mezzo Giugno, in scorta agli aerosiluranti. Il 12 luglio 1942 tutta la squadriglia (la 358a) partecipò ad un'operazione su Malta, da cui non rientrò un pilota. Il comandante del Gruppo, Col. Quarantotti, organizzò una missione di ricerca con quattro aerei, due dei quali rientrarono subito per inconvenienti tecnici. Gli altri due, pilotati da Quarantotti e da Seganti, non fecero più ritorno. Gli fu concessa la Medaglia d'Oro al Valor Militare.
La città di Forlì onora la sua memoria con il nome di una via: quella che conduce all'aeroporto.
Notizie più dettagliate per chi ha la fortuna di ritrovare la pubblicazione le può avere consultando: Aitollo Luciana, "Un eroe dimenticato: Carlo Seganti, pluridecorato asso della Regia", in "Ali Tricolori", supplemento ad "Aerei nella Storia" n. 23 2002;

infine la motivazione della M.O.V.M concessagli:
Audacissimo ed eroico combattente dell' aria sempre cercava la lotta ed il combattimento lì dove il nemico era più numeroso ed aggressivo.
Benchè cacciatore, si offriva volontario per un reparto di bombardamento a tuffo nell'intento di colpire più duramente il nemico riuscendo, in ben cinquanta azioni in picchiata, a portare i suoi colpi micidiali su terra e sul mare.
Rientrato nella specialità caccia in immutato ardore combattivo e destinato sul più duro fronte aeromarittimo, sosteneva combattimenti nel corso dei quali abbatteva personal mente 5 avversari e molti altri in collaborazione.
Anima ad esempio dei compagni del suo Gruppo non desisteva dalla lotta nemmeno con l'apparecchio gravemente colpito.
Rientrato da un aspro combattimento, nel corso del quale un suo compagno era caduto in mare, partiva alla sua ricerca, nonostante le avverse condizioni del tempo, ma dal generoso tentativo non faceva ritorno.
Esempio fulgidissimo di eroismo cosciente, di inflessibile volontà di lotta e di sublime spirito di sacrificio.
Cielo della Grecia e del Mediterraneo Giugno 1940-Luglio 1942
 
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Paolo Etienne
view post Posted on 13/11/2008, 17:14




QUOTE (sparviero3 @ 12/11/2008, 20:05)
Il tenente Carlo Seganti,come Amleto Monterumici, di cui si è discusso a proposito del MC 202 esposto al Smithsonian Air and Space Museum di Washington , è anch'egli un "asso" essendogli stati accreditati cinque abbattimenti. Le notizie raccolte finora non ci aiutano a capire la genesi del motto " faso tuto mi" all'interno della 239^ squadriglia, o del 102° gruppo o del 5° Stormo di Giuseppe Cenni. Ma la ricerca continua...magari dall'interno dell'A.M.I? Penso però che sia giusto inserire un omaggio anche a questo valoroso e generoso militare morto nella ricerca di un compagno disperso durante un'azione di guerra.

Ciao Sparviero, molto interessante tema sugli aerei Reggiane 2002 e quanta informazione che io disconobbi. Questo modello che fu chiamato Ariete e il modello Falco (Re2000) furono prodotti anche in Ungheria?

image
http://www.avrosys.nu/
http://www.avrosys.nu/aircraft/Jakt/111J20.htm

reggiane 2000 Falco, svedesco?

http://www.clubfreccetricolori.com/clubfre...02/RE2002-6.jpg
 
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-Milite Ignoto-
view post Posted on 13/11/2008, 17:25




Ciao Paolo, quì puoi trovare informazioni sul Reggiane 2000 prodotto su licenza in Ungheria.
La Svezia invece si limitò a comprarne 60 esemplari che rimasero in linea fino al 1945
http://it.wikipedia.org/wiki/Reggiane_Re.2000
 
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Paolo Etienne
view post Posted on 13/11/2008, 17:52




QUOTE (-Milite Ignoto- @ 13/11/2008, 17:25)
Ciao Paolo, quì puoi trovare informazioni sul Reggiane 2000 prodotto su licenza in Ungheria.
La Svezia invece si limitò a comprarne 60 esemplari che rimasero in linea fino al 1945
http://it.wikipedia.org/wiki/Reggiane_Re.2000

Cio Milite Ignoto, grazie mille per questa informazione :woot:
 
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sparviero3
view post Posted on 13/11/2008, 18:25




CITAZIONE (Paolo Etienne @ 13/11/2008, 17:14)
CITAZIONE (sparviero3 @ 12/11/2008, 20:05)
Il tenente Carlo Seganti,come Amleto Monterumici, di cui si è discusso a proposito del MC 202 esposto al Smithsonian Air and Space Museum di Washington , è anch'egli un "asso" essendogli stati accreditati cinque abbattimenti. Le notizie raccolte finora non ci aiutano a capire la genesi del motto " faso tuto mi" all'interno della 239^ squadriglia, o del 102° gruppo o del 5° Stormo di Giuseppe Cenni. Ma la ricerca continua...magari dall'interno dell'A.M.I? Penso però che sia giusto inserire un omaggio anche a questo valoroso e generoso militare morto nella ricerca di un compagno disperso durante un'azione di guerra.

Ciao Sparviero, molto interessante tema sugli aerei Reggiane 2002 e quanta informazione che io disconobbi. Questo modello che fu chiamato Ariete e il modello Falco (Re2000) furono prodotti anche in Ungheria?

(IMG:http://www.avrosys.nu/aircraft/Jakt/111J20_112-1257.jpg)
http://www.avrosys.nu/
http://www.avrosys.nu/aircraft/Jakt/111J20.htm

reggiane 2000 Falco, svedesco?


http://www.clubfreccetricolori.com/clubfre...02/RE2002-6.jpg

Ciao Paolo Etienne, si tratta di un Re 2002 della Luftwaffe: alla Luftwaffe i Re 2002 vi arrivarono in tre modi 1) requisiti dalla catena di montaggio della Officine Reggiane dopo l'armistizio e non ancora consegnati alla Regia; 2) aerei di nuova costruzione di produzione Reggiane o Caproni ; 3) requisiti dopo l'8 settembre sugli aeroporti del nord tra quelli appartenenti a reparti della Regia. Purtroppo una discussione su Re 2002 si trova in altro topic. ti invio l'indirizzo che riguarda proprio un aereo RE 2002 tedesco; c'è qualcosa di interessante a mio modesto parere.
per quanto riguarda l'altra domanda affermativo! il Re 2000 fu prodotto principalmente dalla Reggiane per commesse estere. La Reggiane ne costruì 158 esemplari di cui 28 per la Regia, 60 per la Svezia e 70 per l'Ungheria. La MAGAV ,una fabbrica ungherese, su licenza costrui per il suo Paese altri 185 RE 2000 denominati Heja

https://miles.forumcommunity.net/?t=9418954&st=75
 
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Paolo Etienne
view post Posted on 13/11/2008, 19:22




Salve sparviero, grazie per tutte le informazioni :woot:

 
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view post Posted on 13/11/2008, 23:01
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Sui Re-2000 svedesi è interessante il fatto che furono in linea contestualmente ai Severski P-35 americani.
I due aerei sono praticamente uguali ed è annosa la questione su chi abbia "copiato".
Resta il fatto che l'Ing. Longhi progettista della Reggiane lavorò a lungo negli USA ed anche alla Severski.
 
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sparviero3
view post Posted on 14/11/2008, 06:50




CITAZIONE (jolly46AB @ 13/11/2008, 23:01)
Sui Re-2000 svedesi è interessante il fatto che furono in linea contestualmente ai Severski P-35 americani.
I due aerei sono praticamente uguali ed è annosa la questione su chi abbia "copiato".
Resta il fatto che l'Ing. Longhi progettista della Reggiane lavorò a lungo negli USA ed anche alla Severski.

Ciao Jolly46AB,
vado a memoria ma credo che sia stata proprio l'esperienza maturata da Longhi presso la ditta aeronautica Uppercu Burnelli Corp.in Usa a portarlo poi a fare il progetto de Re 2000 in Italia. Ma hai dato un ottimo spunto di riflessione e quindi si ritornerà l'argomento.
 
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-Milite Ignoto-
view post Posted on 19/11/2008, 17:58




Oggi ho trovato questo articolo.
http://www.gardanotizie.it/GN_Articolo.asp...ategoria=Storia

E questo è un pò OT ma può servire per fare una panoramica sull'aeroporto di Manduria, come si vede chiaramente gli ulivi che un tempo nascondevano l'aereo di Giuseppe Cenni sono ancora lì.
http://www.450thbg.com/real/biographies/amos/amos.pdf
 
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sparviero3
view post Posted on 19/11/2008, 18:28




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questa è una foto eccezionale per vari motivi e che si riallaccia all'intervento iniziale del topic. E' datata 22 ottobre 1943 l' aeroporto è Manduria: la visita del Re Vittorio Emanuele III accompagnato dal generale Sandalli e da alcuni ufficiali americani al 5° Stormo. Notare, dietro gli avieri schierati sul muso del RE 2002 lo stemma del diavoletto e del "faso tuto mi". Se l'aereo personale di Cenni il n.4 della 239 è andato perduto con il comandante il 4 settembre se ne deve dedurre che lo stemma del diavoletto che è riportato su questo RE 2002 -non era lo stemma personale di Cenni a meno che Cenni il 4 settembre non pilotava l'aereo il suo aereo personale e quindi questa foto ritrae lo stesso aereo del 28 agosto 1943. Comunque un importante passo avanti : le foto del RE 2002 di quel periodo ci sono! e questo è un piccolo contributo dovuto a marcozaga del forum che ha scovato il tutto!
 
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marcozaga
view post Posted on 19/11/2008, 18:57




Un saluto ai forumisti.

Posto alcune foto del Re 2002 scattate in un aeroporto del sud durante una visita di S.M. il re.
Probabilmente si tratta del 101°Gr. 238 Sq. da bombardamento veloce, ricostituita dopo l'8 settembre 1943, dopo aver abbandonato i superatissimi CR 42.


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tutte le foto, anche quelle già postate, sono state scattate all'aeroporto di Manduria nell'ottobre 1943.
Ne ho delle altre che però non ritraggono il Re 2002, ma solo alcuni piloti italiani e ufficiali americani.

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Edited by Fante - 21/11/2008, 00:24
 
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sparviero3
view post Posted on 19/11/2008, 19:45




Grazie Marcozaga sono delle foto eccezionali di RE 2002 dopo l'armistizio.Peccato che non è possibile vedere tutta la livrea dei veicoli, ma sono delle foto veramente particolari per il momento storico che rappresentano. Ma andiamo per gradi: in altra parte del forum Regia aeronautica RE 2002 ( dove mi farebbe piacere se tu le potessi inserire anche lì perchè attinenti l'argomento in quanto c'è un topic proprio dedicato al Re 2002) c'è una foto poco nitida del Re 2002 del comandante Giuseppe Cenni datata 28 agosto 1943 campo di Manduria (Ta) e l'aereo è posto in mezzo ad un uliveto come i RE 2002 della foto in commento. Inquesto aeroporto pugliese di Manduria, nella zona estrema della penisola ,il Re il 22 ottobre accompagnato dal gen. Sandalli e da alcuni ufficiali americani passò in rassegna il 5° Stormo ( la 239^ sq vi faceva parte) Penso che le foto, quasi sicuramente , si riferiscono a quell'evento: il re, il generale, gli americani, l'ambiente aeroporto in mezzo ad un uliveto, e gli aerei citati coincidono con la visita riportata sul libro di S. Govi sul Reggiane Re 2002. Ripeto sono foto che per quanto mi riguarda vedo per la prima volta ed è un ottimo intervento da parte tua averle scovate

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Affermativo Marcozaga si riferiscono al giorno 22 ottobre 1943 visita del re al 5° Stormo. Sarebbe interessante conoscere i nomi dei piloti ripresi nella baracca. Alcuni dei piloti del 5° stormo hanno scritto delle belle pagine di storia del periodo cobelligerante e hanno dato tutto e molti hanno sacrificato la propria vita per condurre delle missioni sull'Adriatico con aerei pericolosi per usura e mancanza di ricambi...La foto che hai postato è emblematica di quel periodo vissuto dai piloti. Non erano considerati dei nuovi alleati,ma considerati ex nemici e lo saranno per molto ancora. Voleranno nell'Adriatico a dare aiuti all'esercito jugoslavo e saranno guardati dagli slavi sempre con diffidenza e mai aiutati quando dovevano fare degli scali tecnici nelle zone da essi controllate. Immaginiamo lo stato d'animo di questi coraggiosi piloti. Ritorniamo alla foto: si può ben notare lo stato di usura del pneumatico del RE 2002 di cui si intravede in primo piano la semiala e parte del carrello ( e siamo davanti ad una visita del Re!) e penso che non occorra ulteriore commento ..

Edited by Fante - 21/11/2008, 00:25
 
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-Sagittario-
view post Posted on 20/11/2008, 00:24




Ciao, Sparviero. Ho trascorso qualche tempo a fare ricerche su libri e web per approfondire l'argomento... ed ecco cosa ho trovato sul nostro caro Re.2002 !!



La seconda foto mai conosciuta che ritrae lo stemma col motto "faso tutto mi" ! Per giunta che ci conferma come lo stemma sia riportato su entrambe le fiancate del muso !

Inoltre, dalla comparazione di questa foto con la tua di poco sopra, si deduce che entrambe sono tratte dallo stesso documento messo in rete da una persona che sarebbe interessante rintracciare per chiederne notizie più dettagliate.

La caccia continua...


 
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sparviero3
view post Posted on 20/11/2008, 00:26




Nella foto del 22 ottobre 1943 il re passa in rassegna il 5° stormo all'epoca comandante ad interim del 5° Stormo, era diventato, dopo la morte del Maggiore Giuseppe Cenni, il capitano Carlo Alberto RIZZI comandante del 101° Gruppo promosso da poco maggiore. Nella foto l'Ufficiale che accompagna il Re alla rassegna della truppa è un maggiore e senz'altro tenuto conto delle circostanze di rito è molto probabile che sia appunto il comandante del 5° Stormo Maggiore RIZZI
 
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88 replies since 7/11/2008, 23:14   18316 views
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