| | Pistola Beretta Roma Mod. 90 | |
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| | Da qualche giorno è entrata in collezione questa pistola Beretta.
Si tratta della poco conosciuta Modello 90 detta anche "Roma" dalla ragione sociale appunto "BERETTA ROMA".
E' un'arma che si rifa' nelle linee generali alla Walther PP e PPK una novita' assoluta nel modo di disegnare le pistole della casa gardonese.
Fu la prima pistola Beretta a doppia azione, progettata negli anni sessanta ed entrata in produzione nei primi 70, non riscosse il successo sperato forse perche propio troppo lontana dall'immaginario delle armi corte Beretta.
Costruita con molta cura con ottimi materiali e bellissime finiture rimase sempre la Cenerentola di casa Beretta sino alla fine della produzione che non fu mai continuativa ma sporadica.
Per quanto riguarda le versioni so solo che ne fu fatta una serie con l'Hold Open , la mia e' senza e che forse furono costruiti dei prototipi in 9 corto e 9 ultra.
Scordavo ......l'arma e' in 7,65 Br o 32ACP .
Non se ne vedono molte in vendita ma debbo dire che quelle che ho visto sono tutte in ottime condizioni , alcune addirittura sembra non abbiano mai sparato.
I prezzi sono molto invitanti e direi che in collezzione ci sta molto molto bene.
Chi avesse ulteriori notizie e' il benvenuto.
Ciao Fabrizio
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Edited by 91ts - 22/11/2014, 09:46
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| | complimenti, molto bella e soprattutto molto rara e interessante!
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| -Milite Ignoto- |
| | Complimenti, di sicuro non può mancare in una tematica completa "Beretta"......
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| | Bell'esemplare,
complimenti arma corretta per completare il tema Beretta, anche se la modello 90 è la Beretta meno Beretta di tutte.
Un saluto giacomo
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| | Lo spaccato
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Edited by 91ts - 22/11/2014, 09:47
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| | Ciao a tutti.
Intervengo solo ora perchè quando non ho niente da fare e le discusioni languono vado in giro a cercare argomenti interessanti.
In effetti la Beretta 90 (Roma) credo che non sia stata accolta bene in quanto era, all'epoca, l'unica Beretta a carrello chiuso. Io ne ho una che ho portato addosso per più di 10 anni (quando la Prefettura concedeva il P.A. per D.P. anche a noi sbirrazzi), e ne ho sempre apprezzato la leggerezza. Allo sparo è un pò "nervosa" proprio a motivo della sua leggerezza, ma evidenzia una buona precisione. E' talmente simpatica che mia moglie (che tra l'altro spara meglio di me!!!) mi ha diffidato dal disfarmene.
L'ultima volta che sono stato in poligono mi si è rotta la spinetta elastica che tiene la chiavetta di smontaggio, quella che sta sul fusto verso la volata della canna con conseguente volo del carrello e della molla di recupero. Li ho semplicemente raccolti, rimontati e sostituita la spinetta con un chiodo dopo di che ho ricominciato a sparare.
La 90 è come la Moto Guzzi, se si sfascia mentre cammini ti siedi sul marciapiedi, la ripari e riparti.
Ciao a tutti
Iwottopq
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| comandantedistazione |
| | La Beretta 90 venne progettata nel momento in cui la linea 70 era ormai considerata passata e la linea 80, che ben aveva conquistato il mercato commerciale, aveva manifestato le difficoltà ad inserirsi nel panorama militare e la serie 51 non dava le garanzie sperate e il Ministero dell'Interno aveva già inoltrato richiesta di nuove caratteristiche.
La sua progettazione tenne conto di talune caratteristiche ritenute necessarie per i tempi in corso, prima tra le quali la doppia azione.
Nonostante queste buone prerogative, l'equipe progettista si buttò su modelli già rodati come le tedesche PPK e HSC.
Ciò non fu ben accetto dalla direzione della Casa produttrice (tra l'altro, ben ancorata alle proprie tradizioni e, diciamolo pure, poco fiduciosa della consociata insediata a Roma) che bloccò subito gli svolgimenti progettuali limitando l'esemplare in calibro 7,65.
Sembra che la linea dovesse anche tentare la via di esemplari in cal. 9 corto e, forse, anche in 9 ultra.
Nel frattempo, gli studi progettuali e la produzione di prototipi del modello 92 era già avviato su basi e dati certi e fondati.
Ciò determinò la conclusione dell'avventura della Beretta 90.
Inoltre, la Beretta 90 non mostrava la robustezza e la rusticità del modello che,da tempo, era il riferimento dellla casa gardonese ovveroo il modello 34.
I pezzi già prodotti e in via di produzione furono completati e posti in vendita ma il suo prezzo di mercato superiore ai modelli di pari caratteristiche non tentò le Pubbliche Amministrazioni.
I pochi fruitori, fidatisi della pistola soprattutto in base alla progenia, non furono mai completamente convinti del modello nonostante la qualità fosse comunque buona e il funzionamento pari almeno alle coeve.
Per quanto mi riguarda, si tratta di un esemplare interessante che può avere il suo angolo d'interesse in una raccolta Beretta oppure in un contesto di picole semiautomaatiche degli anni '70-'80.
b.d.
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| angelus823 |
| | Ciao a tutti...ho aggiunto anche io questo gioiello alla mia collezione
e trattasi proprio del modello di cui sopra (senza hold open)..
Mi sapreste illuminare sullo smontaggio di questa arma??
Vi ringrazio infinitamente!
p.s. non vedo alcune foto in vari post...credo sia da attribuire alla discussione un pò datata?
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| 8 replies since 3/11/2009, 17:28 14030 views |
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Armi da fuoco italiane
