Alcañiz inaugura ‘Francone’, la mirada italiana sobre la Guerra Civil en España

« Older   Newer »
  Share  
lancieri novara 5
view post Posted on 31/12/2009, 16:54 by: lancieri novara 5
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
1,552
Location:
GENOVA

Status:


Come detto in altra sede, in questi giorni ho preso contatto con uno dei due figli di Francone: l'Ing.Giancarlo, persona di squisita gentilezza con il quale ho intrapreso un fitto carteggio (elettronico, ma sempre carteggio) e che mi ha fornito una vera montagna di materiale fotografico e documentale tra cui un eccellente libro, curato da Lui e dal fratello che riunisce parte delle fotografie "spagnole" più rappresentative.

image


Michele Francone è un personaggio di tutto rispetto sia sotto il versante umano che per l'intensa esperienza bellica. Militare di carriera, appassionato di musica, fotografia e innamorato del suo mestiere di geniere esperto in ponti e collegamenti telegrafici, Francone ha lasciato una discreta destimonianza della Guerra d'Etiopia, cui pure aveva partecipato. Ma è la sua partecipazione alla Guerra di Spagna che viene documentata con oltre 2500 scatti che ritraggono militari italiani, sfilate, generali e donne al lavatoio, distruzioni e lavori eseguiti dai genieri, bambini, ragazze, messe e scampagnate. Il suo è un racconto fotografico di un'esperienza intensamente vissuta, racconto che non scade mai nella propaganda, ma piuttosto ricerca una dimensione umana nel mezzo di un'immane tragedia.
Interessante anche il carteggio che Francone mantenne tornato in Italia con amici e senoritas, molti degli amici sono appassionati di musica che hanno apprezzato le esibizioni della Banda del Genio diretta da Francone stesso.

image



Unisco alcune note biografiche del personaggio:

Michele Francone, nasce a Bosconero ( Torino ) il 2 marzo 1913, inizia a lavorare molto giovane, ma non abbandona gli studi: consegue la licenza media e frequenta la scuola di musica, di cui era appassionato e predisposto, presso la banda municipale di Bosconero,. L’altra grande passione è la fotografia. Nel 1932 Francone, all’eta di soli 19 anni si presenta volontario a Vercelli nel 1° Reg.to del Genio Minatori e Zappatori, con una ferma volontaria di due anni. Al termine di questo periodo viene promosso sergente (Marzo 1934) e, successivamente, il 29 di Agosto 1935, parte da Napoli per Massaua (Eritrea) destinato alla campagna dell’Africa Occidentale. In Africa Francone (promosso nel frattempo Sergente Maggiore ) partecipa a tutte le fasi cruciali della conquista dell’Etiopia guadagnandosi un encomio solenne ed una croce di guerra nella prima battaglia del Tembien a passo Uarieu. (gennaio 1936). Dopo la presa di Addis Abeba rientra in patria il 27 agosto 1936. Francone lascia una notevole memoria fotografica della Guerra d’Etiopia, anche se di mole ridotta rispetto a quella spagnola. Rientrato in Italia ritorna a Pavia, presso il 3° Regg.to Genio in qualità di istruttore e qui permane sino al 21 Settembre del ’37 giorno della partenza da Gaeta per Cadice.. In Spagna il Serg. Magg. Francone viene aggregato alla divisione “ Littorio “ Btg. Genio, 3° Compagnia Telegrafisti del CTV (Corpo Truppe Volontarie ) e, successivamente dal 4 Marzo 1938, alla 2° Compagnia Telegrafisti. Al termine delle operazioni in terra spagnola si imbarca a Cadice il 31 maggio del ‘39 in compagnia di altri 20.000 soldati del CTV e sbarca a Napoli il 6 giugno.
Dopo l’avventura spagnola inizia un periodo particolarmente importante per la sua vita privata e professionale. A Pavia viene ammesso alla scuola allievi ufficiali del Genio, alla fine del 1939 si diploma Geometra e nel maggio del 1940 si sposa. Il 4 ottobre del 1940 viene ammesso all’Accademia militare di Modena e da questa esce, il 4 luglio 1941, con il grado di Sottotenente.
A fine ‘41 viene destinato , con la 4° Armata, alle operazioni militari in Alta Savoia e lì rimane per quasi tutta la guerra. Ritornerà in Italia solo nel giugno 1944 e verrà destinato a fare l’istruttore delle truppe di leva dell’esercito della RSI nella scuola di addestramento situata presso la caserma Passalacqua di Tortona ( Alessandria ). Il 1°Marzo del ‘45 , durante una esercitazione tattica ed in circostanze mai chiarite, per lo scoppio di un cannone riporta una frattura comminuta della gamba sinistra . Malgrado l’amputazione dell’arto MicheleFrancone muore dopo pochi giorni, il 6 Marzo 1945, presso l’Ospedale civile di Tortona,

image



La Guerra e le Immagini

Cadice il 26 Settembre 1937. Da questo momento inizia l’avventura spagnola di Francone, inquadrato nel Btg.ne Genio del CTV ai comandi del Col. Romolo Lastrucci, divenuto poi Generale nel corso della campagna di Spagna.
Michele opera dapprima al Nord, nei pressi di Soncillo, a ridosso delle Asturie e partecipa alla fase finale della conquista delle provincie del Nord con la presa di Gijon. Nei mesi successivi da Ottobre a Dicembre ‘37 deve ritornare sul fronte dell’Aragona poiché le forze repubblicane hanno contrattaccato sulla linea del rio Gallego, tra Huesca e Zaragoza. Molte fotografie sono scattate da lui sulle trincee delle desolate campagne del cosiddetto Vertice Crucetas, tra Zuera,Villanueva e S.Mateo de Gallego. In qualità di esperto in telecomunicazioni ha poi modo di aggirarsi in tutta la zona del fronte dove opera il CTV e riesce a cogliere i momenti più significativi della vita dei soldati immersi nel fango e impegnati in una logorante guerra di posizione. I soldati italiani vengono in seguito acquartierati nelle retrovie della Castilla lungo una linea che va dalla regione della Rioja fino alle vicinanze di Madrid e che tocca Almazan , Siguenza e Jadraque. Assieme agli italiani ci sono i tedeschi della legione Condor e Michele conosce alcuni colleghi tedeschi Il 7 marzo 1938 inizia la grande offensiva dell’Aragona che porterà il CTV ad occupare , il 14 marzo, Alcaniz e, successivamente , tutta la bassa Aragona sino al mare di Vinaroz. Le tappe della grande battaglia dell’Ebro sono tutte fotografate da Michele, a cominciare da Fonfria e Alcaniz per finire a Calaceite, Andorra, Gandesa e Caspe. Poiché la guerra si sposta verso sud, nel tentativo, parzialmente fallito di prendere Valencia ( offensiva Levante ), egli trascorre i caldi mesi di giugno ,luglio e agosto nella zona di Albentosa e sulle impervie montagne della Pena Salada ( Linea 23 Julio ) . Dalle retrovie di Teruel, ormai in mano ai nazionalisti, c’è il ritorno a Baguena ( fine Agosto 38) , e poi nei quartieri invernali della Rioja ( Haro, Logrono, Fuenmayor e Oyon ) per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 1938.
Il soggiorno nella regione della Rioja, come quello finale ad Alcoy, sono i più fotografati ed anche quelli dove Francone stringe più amicizie. Questi mesi invernali trascorsi nella Rioja costituiscono sicuramente un momento di ricarica per il morale dei soldati , di riorganizzazione delle truppe del CTV e di preparazione per l’affondo finale della Catalogna.
La conquista della Catalogna è vista , attraverso le fotografie, come un esempio di guerra lampo, resa possibile dalla rapida avanzata dei mezzi motorizzati e dalla perfetta organizzazione ed efficienza del Genio militare che rende possibile tale strategia. Tutte le tappe del CTV sono documentate: Fraga,Lerida,Igualada,Martorell,Matarò,Arenys,Palamos, Gerona,e, infine, Barcelona, in occasione della sfilata delle truppe vittoriose davanti a Franco il 28 febbraio 1939. Conquistata la Catalogna la guerra può dirsi terminata. Le truppe del CTV al comando di Gàmbara vengono inviate a Segovia, Avila e infine a Toledo, con il compito di tenere la città e di ristabilire i collegamenti con Madrid, capitale che si appresta a capitolare a Franco senza più combattere. Siamo a fine marzo 39. Francone documenta le truppe del CTV sulle alture di Toledo con il gen. Gàmbara e poi la permanenza degli italiani nella città con le rovine dell’Alcazar completamente distrutto. Rimane da prendere Valenza, ultima sede del governo repubblicano.Il CTV ha il compito di penetrare da sud , passando da Albacete ed Alicante. Alicante viene occupata il 1°Aprile del 39, proprio nel giorno in cui, da Madrid, Franco proclama la fine della Guerra civile.
Il Rgt. del Genio agli ordini del Gen. Lastrucci (appena promosso da Mussolini dopo la vittoria in Catalogna) viene destinato ad Alcoy, città industriale dell’entroterra di Alicante gravemente distrutta da feroci combattimenti e, soprattutto, da violenti bombardamenti italiani. Ad Alcoy i genieri italiani rimangono per oltre un mese e , oltre a mantenere l’ordine nella città , stabiliscono buoni contatti con la popolazione e contribuiscono alla sua prima ricostruzione dalle rovine della guerra.
Da Alcoy i soldati partono per sfilare a Madrid il 19 Maggio 1939. Dopo Madrid il ritorno dei legionari italiani è graduale. Il più corposo di questi avviene il 29 maggio, da Cadice, in compagnia di oltre 3000 soldati spagnoli guidati da Serrano Suner e chiamati da Mussolini a sfilare a Roma con i soldati italiani. Michele Francone documenta tutte le immagini del suo ritorno: la partenza dal molo di Cadice con il saluto di Queipo de Llano, la traversata in mare con la scorta della marina militare, lo sbarco a Napoli con il saluto del Re , la sfilata a Roma, in via Nazionale davanti al Duce ed , infine, la posa della corona all’Altare della Patria in piazza Venezia.

I testi soprastanti sono tratti da quelli che introducono il Libro MICHELE FRANCONE Percorso nella guerra civile spagnola El camino en la Guerra Civil (1937 - 1939)
Il libro si può richiedere all'Istituto di studi storici Gaetano Salvemini o direttamente all'Ing. Giancarlo Francone [email protected]

image

La banda del Genio diretta da Francone a Baguena

image

Militari italiani a Ojon 1937

image

Francone con alcuni commilitoni, a destra un militare della Legione Condor

image

Francone e alcune donne al torrente



Saluti giacomo

 
Top
20 replies since 21/12/2009, 11:08   3713 views
  Share