Caccia Aquilone, Ostro e Borea, La sfortunata classe turbine

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view post Posted on 6/1/2010, 19:28
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Nel rientrare ho trovato l'apprezzamento per il lavoretto fatto con le cartoline. Le restanti tre sono riferite tutte a caccia della stessa classe Turbine, classe sfortunata che perse nei primi periodi della guerra la gran parte dei suoi componenti. Li ho dunque riuniti in un'unica scheda e invito, chi interessato ad approfondire la Battaglia del Convogli espere ad andare qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_del_Convoglio_Espero
purtroppo le cartoline trovate sulle bancarelle sono finite, spero di trovarne altre per poter continuare, o di acquisire immagini di ottima qualità e completarle con il lavoro di ricerca.

Nel concludere vorrei ricordare tutti i valorosi marinai che hanno perso la vita sulle navi di cui abbiamo trattato. Onore ai marinai d'Italia, spesso mandati a battersi in condizioni impari.

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La classe Turbine era costituita da 8 unità: Aquilone, Borea, Espero, Euro, Nembo, Ostro, Turbine, Zeffiro. Furono impostate nel 1925 e consegnate nel 1927-1928. Dislocavano 1560 tonnellate con carico normale, dotati di 3 caldaie e turbine da 40.000 cavalli che imprimevano una velocità di 36 nodi. L’armamento principale era costituito dai classici 4 pezzi da 120/45,raggruppati in due impianti binati: soluzione più leggera degli impianti singoli ma più rigida e vulnerabile. I caccia Turbine disponevano di 6 lanciasiluri e 3 mitragliere antiaeree da 40/39. Erano simili alla precedente classe Sauro, ma leggermente più grandi. Erano solo tre metri più lunghi e pesavano circa centocinquanta tonnellate in più (maggiore dotazione di nafta), però raggiungevano velocità più elevate, a conferma che la crescita in dimensioni delle unità sottili migliorava efficienza e prestazioni. Anche questi caccia, dopo l’installazione delle prime centrali di tiro sulle altre unità sottili della Flotta, sistemarono, a partire dal 1933 tali apparecchiature.
Servizio
Le unita della Classe all'inizio del conflitto erano in servizio presso il Comando Navale della Libia e presso la Circoscrizione del Basso Adriatico e del Mar Ionio. Turbine (caposquadriglia), Aquilone, Euro e Nembo erano inquadrati nella I Squadriglia Cacciatorpediniere nella base di Tobruk. Espero (caposquadriglia), Borea, Zeffiro e Ostro erano inquadrati nella II Squadriglia Cacciatorpediniere nella base di Taranto.
Le navi di questa categoria erano già assai superate, piccole e vecchie com'erano, quando scoppiò la guerra. Esse vennero impiegate in azione, ma per esser rapidamente sterminate. L'Espero fu il primo, affondato al largo delle coste libiche dall'incrociatore leggero australiano Sydney il 28 giugno 1940 nella cosiddetta Battaglia del Convoglio Espero. Sorpreso da una formazione nemica e colpito alle prime salve, la nave si immolò manovrando per proteggere la ritirata delle altre due unità che l'accompagnavano, le gemelle Ostro e Zeffiro, consentendo loro di disimpegnarsi e di raggiungere Bengasi e difendendosi accanitamente prima di colare a picco. Il suo comandante, Enrico Baroni, inabissatosi con l'unità, venne decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.
Dopo una settimana, il 5 luglio, all'interno della baia di Tobruk lo Zeffiro venne affondato e l'Euro danneggiato da un aerosilurante Swordifish della Eagle, che affondò anche un mercantile. Dopo 15 giorni, il 20 luglio, gli inglesi ripeterono l'attacco nel Golfo di Bomba, colando a picco un altro trasporto e soprattutto i cacciatorpediniere Ostro e Nembo. Questi aerei, basati a terra, l'anno dopo affondarono anche due cacciatorpediniere della Classe Sauro, rivelandosi quindi assolutamente micidiali, visto che erano solo una squadriglia di una dozzina di aerei. Fino alla fine dell'estate 1940 la Royal Air Force possedeva solo un reparto sperimentale di aerosiluranti.
Altri due unità, Borea e Aquilone, vennero distrutti, la notte del 17 settembre 1940: l’Aquilone per urto contro mina aviolanciata mentre esce dal porto di Bengasi nella cui rada aerei siluranti facenti parte del gruppo di volo della portaerei Illustrious colpiscono il Borea.
Dopo il 1940 la classe si era quindi ridotta ad appena 2 navi, che vennero a quel punto assai meno impiegate, e ridotte ad un ruolo marginale.
Le ultime due unità sopravvissero fino all'armistizio, ma non alla fine della guerra, in quanto l'Euro, già danneggiato durante la battaglia del convoglio Duisburg, venne affondato da aerei tedeschi dopo l'8 settembre, quando dall'Egeo tentava di raggiungere l'Italia meridionale, mentre il Turbine, catturato dai tedeschi nel porto del Pireo, venne affondato da aerei americani nel settembre 1944, dopo che era stato inquadrato nella Torpedoboote Ausland della Kriegsmarine e ribattezzato TA 14.
Tutte queste navi, eccetto l'Espero, vennero colpite da aerei e dimostrarono che effettivamente il loro armamento antiaereo fosse del tutto insufficiente a garantirne l'incolumità, come del resto accadeva anche per le altre navi della categoria del periodo prebellico. Queste unità furono anche sfortunate a trovarsi in diverse situazioni che non avrebbero lasciato scampo nemmeno ad altre più moderne unità, ma nell'insieme dimostrarono di essere troppo vecchie e piccole per sopravvivere alle minacce e ai danni della guerra aeronavale moderna.
Caratteristiche generali della classe Turbine:
Tipo : Cacciatorpediniere
Dislocamento: 1715 tonnellate
Lunghezza: 93,2 metri
Profondità: 3,9 metri
Larghezza: 9,2 metri
Propulsione 3 caldaie Yarrow e 2 turbine Parsons, 40.000 HP
Autonomia: 3200 miglia a 14 nodi e 660 a 33 nodi
Armamento principale: 4 x 120/45 in due impianti binati
Armamento secondario: 3 mitragliere Vickers-Terni da 40/39 AA sostituiti poi con 2 cannoni da 40/39 mm AA e 2 mitragliere da 13,2 mm
Siluri : 6 lanciasiluri in impianti tripli da 533 mm.
Sistemazioni per la posa delle mine con 52 mine e per il lancio di cariche di profondità
Equipaggio: 145
Velocità: 36 nodi

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Cacciatorpediniere Aquilone
Cantiere di costruzione: Odero – Sestri Varato il 3 dicembre 1927
Sigla di identificazione: AL
Note operative:Durante i collaudi a mare l’Aquilone, alle prove a tutta forza della durata di quattro ore, mantenne la media di 39,48 nodi, battendo tutti i primati di velocità sino ad allora raggiunti dai cacciatorpediniere italiani. Dal 1929 al 1932 effettuò crociere in Mediterraneo. Dislocato a Tobruk, dove si trovava all'inizio della II G.M., svolse attività antisom, di intercettazione e di scorta costiera. 17 Settembre 1940 alle 20.15 i cacciatorpediniere Turbine e Aquilone lasciano il porto di Bengasi diretti a Tripoli. Alle 20.45 due mine scoppiano al centro e a poppa dell'Aquilone, di 1715 tonnellate. Gli scoppi provocano l'immediato sbandamento e affondamento dell'unità. L'Aquilone si trova posato su un fondale di 13.15 m in posizione 32°06'28" N e 20°01'30" E. Le mine erano state probabilmente lanciate in mare nel corso della notte durante un attacco aereo. L'attacco ha comportato anche la perdita del cacciatorpediniere Borea, di 1715 tonnellate. Questo alle ore 01.00 subisce lo scoppio di una bomba al disotto della chiglia mentre si trova ormeggiato alla banchina del porto di Bengasi. L'affondamento avviene in breve tempo.

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Cacciatorpediniere Borea (II)
Costruito nei cantieri Ansaldo di Sestri Ponente, venne impostato il 29 aprile 1925, varato il 28 gennaio 1927 e consegnato alla Marina il 19 novembre 1927
Sigla: BR Motto: "Romanamente"
Fu per breve tempo assegnato alla 5a Squadriglia Cacciatorpediniere e nel marzo 1928 entrò a far parte della la Squadriglia della quale seguì l’attività addestrativa che si svolse prevalentemente nel Tirreno. Effettuò una missione a Ibiza (Baleari) nel 1928, un’altra a Tripoli nel 1929 e nell’estate 1930 fu con la squadriglia ed altre unità della Squadra in crociera nell’Egeo toccando Nauplia, Salonicco, Rodi ed altre isole del Dodecaneso.
Fra l’ottobre 1936 ed il novembre 1938, durante la guerra civile spagnola, oltre alla normale attività di Squadra e dipartimentale, effettuò alcune crociere di vigilanza (4 nell’autunno 1936 con base a Trapani), di repressione del contrabbando di guerra (3 nell’estate 1937) e alcune missioni di scorta e di controllo con base alle Baleari (estate 1938).
Alla fine del 1938 fu per breve tempo distaccato a Tobruk; nella primavera 1939 partecipò alle operazioni in Albania e nell’autunno dello stesso anno fu nuovamente a Tobruk per turno con unità similari.
L’attività durante il conflitto 1940-43 fu di breve durata e si limitò a due missioni di scorta fra la Sicilia e l’Africa Settentrionale.
La notte del 17 settembre 1940 era attraccato alla banchina nel porto di Bengasi. Alle ore 01.00, durante un attacco aereo britannico sul porto, una bomba scoppiò sotto la chiglia dell'unità provocando una via d'acqua. La nave affondò rapidamente.
Fu ufficialmente radiato dai ruoli del Naviglio Militare il 18/10/1946

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Cacciatorpediniere Ostro
Cantiere di costruzione: Ansaldo Sestri Ponente – Genova Varato nel 1928 Entrato in servizio il 9 giugno 1928
Sigla di identificazione: OT Motto “Allo sbaraglio” Il nome Ostro è un vento da Sud
Fu l’ultimo caccia della classe Turbine ad essere consegnato alla Regia Marina, nel giugno 1928. Svolse attività di squadra nel Tirreno. Con l’Ostro andò a Monaco per i festeggiamenti della colonia italiana. Nel 1930 effettuò una crociera nell’Egeo e Dodecanneso. Prese parte alla Guerra di Spagna nel 1936-37 con missioni anticontrabbando, durante le quali silurò il 13 agosto 1937 una nave violatrice del blocco. Nel 1939 fu assegnata a Taranto. Poco prima dell’entrata in guerra, nell'estate 1939 operò in Albania e in Nord Africa. Dopo l’entrata in guerra del 10 giugno 1940, il 28 giugno entrò in contatto a fuoco con gli incrociatori nemici che affondarono l’Espero, ma riuscì a salvarsi. Il 20 luglio 1940, in porto a Tobruk, fu colpito da un aerosilurante nel deposito munizioni, affondando rapidamente.

Ciao giacomo
 
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view post Posted on 6/1/2010, 19:37
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Ciao Giacomo,
complimenti per il lodevole lavoro che stai conducendo, proprio ieri qui a Taranto ho trovato un rigattiere in città vecchia che aveva parecchie cartoline di unità navali, non me ne sono interessato molto perchè sono fuori dalla mia tematica, se ti interessano posso informarmi, mandami un MP se vuoi!

saluti
Marco
 
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dimonios
view post Posted on 7/1/2010, 23:43




Schede ben documentate ed illustrate, auspico che i moderatori le raccolgano in una sorta di piccolo archivio ad uso e consumo di tutti!

dimonios

Spero di riuscire ad aggiungerne anche io qualcun'altra...
 
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view post Posted on 28/1/2010, 22:13
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Nuova foto dell'Ostro che aggiungo ad integrazione della scheda

Ciao giacomo


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view post Posted on 29/1/2010, 08:23
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Bellissime immagini e schede come sempre.
Bravo!!!

Roberto
 
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view post Posted on 16/3/2010, 16:50
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Aggiungo il Nembo, un'altra nave decisamente poco fortunata..ad un mese dall'inizio della guerra veniva affondata!!

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Cacciatorpediniere Nembo
Classe: Turbine Sigla di identificazione: NB
Costruito a Riva Trigoso, presso i Cantieri del Tirreno entrò in servizio il 14 novembre 1927. Dal 1929 al 1932 effettuò crociere in Mediterraneo. Nel 1934 fu in Mar Rosso assieme al Turbine. Partecipò alla Guerra di Spagna con funzioni anticontrabbando. Durante la seconda guerra mondiale fu utilizzato da subito come scorta per convoglia in Libia. Il 20 luglio 1940 durante un attacco di aereo siluranti inglesi Swordfish, imbarcati sulla portaerei Eagle , nella rada di Tobruk vengono affondati i Cacciatorpediniere Nembo e Ostro ed il piroscafo Sereno. Il Nembo colpito al centro sulla dritta si rovesciò su un fianco, rimanendo affiorante sull’acqua. La nave era al primo impiego di scorta traffico verso l'Africa Settentrionale. Questo ulteriore attacco provocò il quasi totale abbandono di Tobruk come base di rifornimento dell'esercito


Saluti giacomo
 
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view post Posted on 22/10/2010, 19:11
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Mi è capitata un'altra bella immagine dell'Ostro che condivido..tra l'altro del Regio Cacciatorpediniere Ostro ho letto poco tempo fa sull'ottimo "La Regia Marina in Spagna 1936-1939" di Rapallino dell'intensa attività nel corso della guerra civile spagnola. In concorso con il Turbine affondò il piroscafo russo Timiriazev nel Canale di Sardegna. Nella storiagrafia ufficiale dell'USMM non si fa cenno a questo episodio, segno che al tempo della pubblicazione del libro "I Cacciatorpediniere italiani" (1971) la Marina "oscurava" ancora un momento della propria storia in cui il suo comportamento fu a dir poco piratesco..

cordialità giacomo

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view post Posted on 23/10/2010, 14:22
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E' arrivato anche il Turbine, sezionario dell'Ostro nell'azione contro il piroscafo sovietico descritta sopra.

saluti giacomo

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dimonios
view post Posted on 23/10/2010, 16:35




Belle immagini e triste storie che stranamente accomunano queste belle unità della nostra marina

Dimonios
 
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view post Posted on 23/10/2010, 18:24
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Ciao Dimonios,

in effetti sono riuscito a reperire del buon materiale..peraltro ho ancora negli occhi lo splendore e la dotta trattazione dei copricapi riccamente illustrata, trattazione che ho involontariamente oscurato postando il Turbine..scusa Dimonios e complimenti per il tuo splendido post.

Un caro saluto giacomo
 
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9 replies since 6/1/2010, 19:28   2061 views
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