Un libro davvero importante., Crimini partigiani...

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view post Posted on 6/1/2020, 19:50


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Vorrei parlarvi di un imponente tomo che ho quasi finito di leggere...un opera monumentale, nella quale l autore (va detto di parte perché decisamente persona di destra) ha ricostruito di persona, con interviste (fingendosi appartenente all anpi così da conquistare la fiducia degli intervistati) ricerche negli archivi, nelle procure e quant altro, la storia nazionale, taciuta, dei progetti e degli obiettivi che a fine guerra il partito comunista, aveva riguardo l italia.
Centinaia di schede,da nord a sud di capi partigiani e gregari ciò che hanno fatto, il tutto documentato passo passo...devo dire che la lettura di questo libro, che consiglio caldamente, vi lascerà a bocca aperta e cambierà il modo di vedere quel pezzo di storia per sempre.
Ribadisco, lo scrittore è di parte, ma qua si tratta di un opera monumentale densa di fatti, foto e nomi documentati e alcuni, quelli delle mie zone, so per certo essere successi realmente...
Il libro non si limita a citare le stragi compiute dai personaggi citati, ma alla lunga fa si che nel lettore si chiarisca un piano politico su scala nazionale, che comprendeva la trasformazione della polizia di stato in polizia democratica del popolo e tanti altri fatti interessantissimi...consiglio caldamente la lettura, perché raramente un libro mi ha colpito in questo modo, per di più mi piacerebbe anche sapere il parere di altri del forum dopo averlo letto...si trova online abbastanza facilmente.IMG_20200106_190347

Corredato da un infinità di schede e foto..IMG_20200106_191223

Lungi da me volere fare polemiche, ma visto che l opera non è una stupidaggine mi piacerebbe davvero che qualcuno esperto lo leggesse...perché a me mi ha lasciato di sasso per la sua accuratezza e per quello che infine fa capire..IMG_20200106_191056

.IMG_20200106_193541IMG_20200106_193341IMG_20200106_193239

..,IMG_20200106_191127IMG_20200106_191034
 
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view post Posted on 6/1/2020, 19:53


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Dopo l'attentato a Togliatti il 14 luglio del 1948 la base operaia e partigiana si impossesso rapidamente di fabbriche e piazze.....fu il PCI e la CGIL che fermò l'ipotetica insurrezione altro che fanfaronate su ipotetiche polizie popolari e similari. A tempo perso c'erano stati gli accordi di Yalta con Baffone....estrapolare singoli fatti dal contesto non agevola la Storia ma il rancore degli sconfitti.
 
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view post Posted on 6/1/2020, 19:56


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CITAZIONE (Maxim28 @ 6/1/2020, 19:53) 
Dopo l'attentato a Togliatti il 14 luglio del 1948 la base operaia e partigiana si impossesso rapidamente di fabbriche e piazze.....fu il PCI e la CGIL che fermò l'ipotetica insurrezione altro che fanfaronate su ipotetiche polizie popolari e similari. A tempo perso c'erano stati gli accordi di Yalta con Baffone....estrapolare singoli fatti dal contesto non agevola la Storia ma il rancore degli sconfitti.

Io posso solo dirti leggi questo libro visto che di questo si parla e poi dimmi che ne pensi, altrimenti parliamo di storia generica...
 
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view post Posted on 6/1/2020, 20:01
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CITAZIONE (Maxim28 @ 6/1/2020, 19:53) 
Dopo l'attentato a Togliatti il 14 luglio del 1948 la base operaia e partigiana si impossesso rapidamente di fabbriche e piazze.....fu il PCI e la CGIL che fermò l'ipotetica insurrezione altro che fanfaronate su ipotetiche polizie popolari e similari. A tempo perso c'erano stati gli accordi di Yalta con Baffone....estrapolare singoli fatti dal contesto non agevola la Storia ma il rancore degli sconfitti.

Fu Togliatti etc. o la consapevolezza che c'erano gli Usa (e proprio anche in seguito agli accordi di Yalta, che fissavano certi confini)?
 
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view post Posted on 6/1/2020, 20:04


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Da chi è edito il libro?

Poi uno che "si finge dell'ANPI per conquistare la fiducia degli intervistati" non ha un buon viatico.

Infine, belle la memorialistica, belle le testimonianze, bello tutto. Ma le fonti orali, se non supportate da altro materiale e da riscontri puntuali, lasciano il tempo che trovano... O le orecchie a cui piace ciò che dicono.

Per quanto riguarda la Polizia, beh, sappiamo bene com'è andata.

E*
 
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view post Posted on 6/1/2020, 20:19


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L’autore del libro con la sua nuova opera continua nella sua delirante azione iniziata anni fa con altre simili pubblicazioni. I suoi scritti sono stati definiti da uno storico come un lavoro dilettantesco con l’obiettivo di fare scoop giornalistici in quanto manca, spesso, un lavoro di ricerca e di contestualizzazione dei dati. L’autore non usa un metodo scientifico di indagine, con la raccolta del materiale utilizzabile, con lo studio delle fonti dalle quali lo ha prelevato. Tanto meno utilizza una correttezza di linguaggio e non esclude attacchi personali o polemici così come ha previsto la sentenza della Corte di Cassazione Penale 47506/2016 a proposito della sanzionabilità della condotta diffamatoria. L’autore ha dichiarato di essere consapevole del rischio di essere denunciato e di aver già subito sei processi “superati”, ma le cose non stanno proprio così.

Gianfranco Stella è già stato condannato in via definitiva a pagare un risarcimento danni al partigiano reggiano Nemesio Crotti “Iside”, comandante della 26” brigata Garibaldi reggiana, per diffamazione avendolo accusato, senza prove, di aver organizzato la morte di don Carlo Terenziani.

Gianfranco Stella è anche stato condannato a pagare un risarcimento danni a Carlo figlio di Arrigo Boldrini “Bulow” per averlo diffamato, definendolo un cialtrone e rivolgendo accuse allo stesso Bulow.

Malgrado le condanne subite, a cui non ha dato esecuzione, continua nella sua opera per denigrare la Resistenza. La tecnica è sempre la stessa: lanciare accuse eclatanti ed infamanti, con una palese sufficienza e approssimazione, senza fornire prove.Passa il tempo a lanciare accuse gravi, non provate e quindi calunniose ed inaccettabili. Non vedo perché buttare 25 euro per un libello. Mi scuso per il tono polemico che mal si addice al forum e la chiudo qui; ognuno è libero di credere per vero ciò che vuole , penso solo che la Storia sia altro e che certi libri siano solo spazzatura.
 
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view post Posted on 6/1/2020, 20:21
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Dal punto di vista scientifico questo libro vale solo per la carta su cui è scritto. Dalle pagine fotografate non si vedono note, andrebbe vista (ammesso che esista) la bibliografia e poi il metodo di indagine mi pare che abbia poco di storico e molto di scandalistico. Poi, de gustibus... "Il sangue dei vinti" docet
 
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view post Posted on 6/1/2020, 21:05


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CITAZIONE (niemand @ 6/1/2020, 20:01) 
CITAZIONE (Maxim28 @ 6/1/2020, 19:53) 
Dopo l'attentato a Togliatti il 14 luglio del 1948 la base operaia e partigiana si impossesso rapidamente di fabbriche e piazze.....fu il PCI e la CGIL che fermò l'ipotetica insurrezione altro che fanfaronate su ipotetiche polizie popolari e similari. A tempo perso c'erano stati gli accordi di Yalta con Baffone....estrapolare singoli fatti dal contesto non agevola la Storia ma il rancore degli sconfitti.

Fu Togliatti etc. o la consapevolezza che c'erano gli Usa (e proprio anche in seguito agli accordi di Yalta, che fissavano certi confini)?

Mosca sapeva bene come dovevano andare le cose, che c'erano accordi, e che non si doveva esagerare...

Ci sarebbe molto da dire, ma si andrebbe OT...
 
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view post Posted on 6/1/2020, 21:48
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Mancani le fonti documentarie... già! Sarà forse perchè chi ha ucciso non lascia certo testimonianze e chi è morto molte volte è anche sparito.

Pochi anni fa ho partecipato ad un incontro tra ricercatori di vari colori circa i famosi morti del Monte Manfrei.
Per cominciare una ex staffetta escluse che qualcuno fosse stato ucciso ma nel corso della discussione le sfuggì che i partigiani avevano iniziato fucilando una decina di S.Marco. Quindi nel giro di 10-15 minuti si smentì da sola.
E poi, quando uno degli intervenuti esibì documenti emessi all'epoca dai locali carabinieri e provenienti dall'Archivio di Stato un altro degli intervenuti saltò su dicendo che erano documenti falsi. A quel punto con gente che nega l'evidenza cosa si può fare?
 
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view post Posted on 6/1/2020, 22:00
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C'è la sua differenza tra il citare qualcosa (soprattutto se detenuto dagli Archivi di Stato) e doversi fidare solo dei discorsi dell'autore.
Il fatto che qualcuno contesti la veridicità delle fonti ha già un valore scientifico diverse dall'impostare un libro sui discorsi carpiti da persone non meglio identificabili e, forse, con una conoscenza approssimativa dei fatti.
Poi sui casi particolari non entro semplicemente perché non li conosco, ma sinceramente non ritengo che ormai si possa davvero nascondere qualcosa di inenarrabile sui fatti del 1945-1948.
 
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view post Posted on 6/1/2020, 22:24


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Per quanto riguarda il capitano bulow ecco cosa scrive l autore:IMG_20200106_221539IMG_20200106_221515IMG_20200106_221152IMG_20200106_221711
 
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view post Posted on 6/1/2020, 23:00


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Riguardo a monte Manfrei : https://www.wumingfoundation.com/giap/2018...onte-manfrei-2/
La staffetta partigiana conferma la fucilazione di una decina di marò distintisi per l'efferatezza e che non ci fu nessuna strage.
 
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view post Posted on 6/1/2020, 23:32


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Che dire, in questo libro, di stragi, e intendo a cento o duecento per volta, soprattutto militari arresisi o intere caserme di allievi ne vengono citate tante(ma tante)...per esempio qua è citata una di un centinaio di brigatisti...sarà tutto falso...IMG_20200106_232508IMG_20200106_232227
 
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view post Posted on 7/1/2020, 07:32


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Lo stile con cui è scritto e la mancanza di note lo qualifica chiaramente. Poi uno è libero di scegliersi le letture che preferisce (per fortuna).

E*
 
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view post Posted on 7/1/2020, 08:50


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Può essere...su Wikipedia riguardo il pezzo citato pocanzi c è scritto:Il Bus de la Lum sarebbe stato teatro di un tragico evento la cui storicità è controversa e al centro di aspre polemiche.

Durante la seconda guerra mondiale inghiottitoio sarebbe stato utilizzato dai partigiani (la resistenza era particolarmente attiva sul Cansiglio) per eliminare i corpi di alcuni soldati della Repubblica Sociale Italiana e militari tedeschi, ma anche civili. La sepoltura all'interno di grotte naturali ha portato talune fonti ad accostare tale evento alle stragi della Venezia Giulia (le Foibe).

Secondo l'associazione Silentes Loquimor, costituita proprio per commemorare le vittime del Bus de La Lum, una relazione del 1949 compilata dai carabinieri di Vittorio Veneto contava oltre 300 vittime, mentre gli speleologi del Centro Italiano Soccorso Grotte, durante le ricerche degli anni sessanta, ne hanno valutato circa 500 (200 soldati tedeschi, 100 militari della Rsi, 200 civili)[4]. La stessa associazione riporta che, nei primi anni cinquanta, furono recuperati i resti di 26 persone, mentre una ricerca effettuata nel 1992 ne ha riportati alla luce altri 68, poi sepolti presso il cimitero di Caneva. Da allora non sono state effettuate ulteriori operazioni a causa degli elevati costi economici[5].

Diverse sono le valutazioni delle associazioni partigiane. Secondo Umberto Lorenzoni, presidente dell'ANPI di Treviso, dal Bus de la Lum «è stata recuperata non più di una dozzina di scheletri»; inoltre, quando il presidente dell'ANPI di Pordenone Bruno Giust aveva chiesto, all'inizio degli anni 1990, l'avvio di ulteriori indagini, «a quell'invito ci fu risposto, dalla presidenza dell'associazione delle vittime, che non era il caso di procedere. Evidentemente perché, a nostro avviso, non c'era nient'altro da trovare». Lo stesso ha concluso che il Bus de La Lum fu utilizzato come luogo di sepoltura improvvisato nel corso degli ultimi mesi di guerra, un convulso periodo «in cui non si poteva provvedere altrimenti»[5].
Il Bus de la Lum è stato dichiarato monumento nazionale su proposta di Onorcaduti[5].

Il 25 aprile 2019, in occasione dei festeggiamenti per l'anniversario della liberazione tenutisi a Vittorio Veneto, il governatore della Regione Luca Zaia ha invitato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a visitare il Bus de la Lum, «nel segno della riconciliazione»[6].
 
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