Mitragliatrice Perino 1908 6,5 Carcano

Ho deciso di mettere a disposizione le foto della mitragliatrice Perino che fa bella mostra di se al museo di Rovereto.
E’un’arma da me poco conosciuta ma che una volta vista dal vivo mi ha affascinato moltissimo sia per la rarita’ che per la bellezza del’oggetto.
La sua progettazione da parte di Giuseppe Perino tecnico d’artiglieria , risale al 1898 la macchina raffigurata e’ nella versione adottata in numero limitato ( 150 esemplari ) dal Regio esercito nel 1908.
Pertanto verra’ denominata “Mitragliatrice pesante Perino mod.1908”
L’arma era in calibro 6,5 Carcano e poteva sparare le stesse cartucce del fucile.
Pesava 27 kg e sparava con cadenza teorica di 450 colpi minuto , caricatori a lastrina da 25.
Il treppiede nel primo tipo pesava 56!! Kg. Ridotto poi a solo 17 kg nel modello 1910.
La mitragliatrice ( prima arma automatica italiana) era ben costruita e con soluzioni meccaniche all’avanguardia.
Fu realizzata presso l’arsenale miliatre di Terni ma come avviene spesso in questo nostro paese
Fu scelta un’altra arma meno efficiente piu’ costosa ma con un nome molto piu potente…….
Insomma come nel caso della pistola 1910 …una vergogna!!

[IMG][/IMG]
[IMG][/IMG]
[IMG][/IMG]
[IMG][/IMG]
[IMG][/IMG]

Edited by 91ts - 22/11/2014, 18:31

Grazie di averla postata..... per il resto purtroppo non è una novità allora come oggi c'era chi speculava e su ogni tipo di fornitura.
Ciao
Roberto

Che per caso anche questa è una Perino?
L'ho fotografata al museo della caserma Milano sul Montegrappa

Ciao, direi che si tratta di una Schwarzlose alleggerita 07-12, resa "portatile" con supporto mod. 1917, se la memoria non mi inganna....


Ciao Vittorio, in effetti manca il coperchio con tutti i relativi meccanismi, ma anche così fa la sua figura....



Uploaded with ImageShack.us

Perino in postazione

[IMG][/IMG]

Edited by 91ts - 22/11/2014, 18:33

Altre immagini della nostra Perino ......



Una variante quntomeno scomoda..... ome gli sara' passato per la mente di trasformare una mitragliatrice pesante in mitraglitrice dass'alto!

Altro disegno caruccio....

[IMG][/IMG]

Edited by 91ts - 22/11/2014, 18:35

Un estratto dallo studio sulla mitragliatrice Perino di FRANCO CABRIO

not comment!

La sfortuna del mod. 1910 della mitragliatrice Perino, inoltre, si concretizza
proprio nell’anno in cui fu proposto il nuovo modello della mitragliatrice Fiat:
era il 1910, poiché dal mod. 1910 della mitragliatrice Fiat derivò il mod. 1914,
adottata dal R. Esercito dopo 4 interminabili anni di esperimenti, prove e addirittura
acquisti di prototipi.
Quando la Fiat venne a sapere che gli inglesi non avrebbero più inviato in
Italia le Vickers mod. 1911 già pagate aumentò il prezzo già pattuito da £ 4.500
a £ 5.800 per arma, imponendo una commessa di almeno 200 armi. Si pagarono
così le mitragliatrici Fiat più delle Vickers, mentre la stessa Fabbrica di Terni
ufficialmente dimostrava che la Fiat mod. 1914 non poteva superare il costo di
£ 2.400.
Quello che inizialmente poteva essere una protezione ed un incentivo nei
confronti della industria italiana si tramutò in un danno all’Erario e “il problema
delle poche mitragliatrici a disposizione del R. Esercito”, ritenuto da parte
della classe politica una “questione prematura”, si trasformò in un drammatico
ritardo.
Perino aveva veramente realizzato una arma innovativa e funzionante ma la
sua invenzione non fu mai più presa in considerazione, nemmeno nei momenti
più critici della guerra.

Agli Alpini Rambo gli fa un baffo!

Prima di tutto complimenti a 91 TS per le belle e rare immagini. La Perino "pare" essere migliore della Fiat (non che ci volesse molto), ma forse la via più semplice per colmare rapidamente il vuoto di armi automatiche sarebbe stato produrre le Vicker sotto licenza. Armi sicure e sperimentate sono rimaste in servizio per lungo tempo, mentre la Fiat era così palesemente inadatta che non giunse alla II GM, se non nella versione ampiamente riveduta, e comunque tutt'altro che brillante.
La mania di adottare armi di concezione nazionale rifiutando le produzioni su licenza ci portò a dolorose delusioni nel campo degli armamenti "di terra, di mare e dell'aria..". Le malelingue potrebbero dire che adottando e producendo su licenza c'era " meno trippa per i gatti.." e quindi il prodotto nazionale veniva adottato non solo per motivi di prestigio, ma più spesso di profitto.
Basta pensare agli anni '30, mentre moltissime nazioni (tra cui la potente Gran Bretagna, dotata di un prestigio industriale di tutto rispetto) adottava il FM cecoslovacco ZB 30 e derivati noi realizzavamo la "prestigiosa" Breda 30..dotata di oliatore come un piatto d'insalata...risultato Bren e ZB 30 hanno prestato un ottimo servizio e sono rimasti in servizio fino a non molto tempo fa (sia pure in modelli riveduti e ricalibrati) mentre le Breda...beh erano le Breda.
Analoghe considerazioni valgono per altre armi, mezzi corazzati, artiglierie, aerei, armamenti navali, motori, apparecchiature RT, ecc, eccc, ecc...

Un caro saluto a tutti giacomo

Ciao gian! Anche mio suocero in Grecia ne era contentone, diceva che bastava lavarla con la nafta per togliere ogni traccia di grasso e olio impastato a polvere e usarla a secco per avere ottimi risultati....di fatto si tratta di un'arma che cumula una serie di difetti inemendabili. Che sia parte di una memoria condivisa e ormai sia entrata nella "storia" del nostro esercito nella II GM non vuole dire che non si potesse fare di meglio o che non si potesse produrre su licenza chi un ottimo prodotto lo aveva già realizzato.

Ciao giacomo