Regia Torpediniera Stocco, Una torpediniera attraverso la Storia

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 21/5/2010, 19:34
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
1,552
Location:
GENOVA

Status:



La bella cartolina della torpediniera Stocco è stata motivo di studio di una nave che ha vissuto da protagonista due importanti momenti della vita nazionale

Il 3 novembre 1918, autorizzato dal Presidente Vittorio Emanuele Orlando, Thaon de Revel ordina alla corazzate Emanuele Filiberto e ai cacciatorpediniere Sirtori, Stocco e Orsini di salpare per Fiume per portare sostegno alla popolazione di etnia italiana come richiesto dai patrioti fiumani che avevano attraversato l’Adriatico ancora in guerra per chiedere soccorso in funzione anticroata. Le navi attraccano a Fiume il 4 novembre tra l’esultanza popolare.
Peraltro il Contrammiraglio Guglielmo Rainer non concesse lo sbarco agli equipaggi, il 15 novembre la città venne occupata da due battaglioni serbo croati provenienti da Zagabria che verranno sloggiati il 17 novembre da sopraggiunte truppe italiane.

Particolarmente rilevante la partecipazione ai primi atti di guerra ostili ai tedeschi.

La sera dell’8 settembre 1943 la torpediniera Stocco stava rientrando a Brindisi da una missione di scorta naviglio mercantile diretta ai porti della Dalmazia. Il 13 settembre le torpediniere “Stocco” e “Sirtori” vengono inviate a Corfù per partecipare alla difesa dell’isola dove il colonnello Luigi Lusignani che comandava il 18°fanteria della Divisione Acqui si opponeva alle intimazioni di resa fatte dalle forze germaniche. La torpediniera “Sirtori” riportò gravi danni, tanto che fu necessario portarla ad incagliarsi. La “Stocco” che aveva effettuato una vigorosa azione antiaerea contro quattro velivoli germanici il giorno 14 settembre ricevette l’ordine di incrociare lungo la costa meridionale dell’isola fino al limite dell’autonomia, e rientrare poi a Brindisi
Per contrastare gli sbarchi messi in atto dalle forze tedesche il 24 settembre fu nuovamente inviata da Brindisi la torpediniera “Stocco”, che fu tuttavia affondata dai bombardieri tedeschi, che subirono una perdita per la reazione antiaerea del vascello.

image



Francesco Stocco
Cacciatorpediniere
Sigla SO Motto “Una Fides”

Cantiere Odero - Sestri
Impostazione 1916 Varo 1917 Completamento 1917
Dislocamento a pieno carico 865 tonnellate
Dimensioni
Lunghezza 73,5 metri
Larghezza 7,3 metri
Immersione 2,9 metri
Apparato motore 4 caldaie 2 turbine 2 eliche
Potenza 16.000 HP
Velocità 30 nodi
Combustibile 160 tonnellate di nafta
Autonomia 2.100 miglia a 14 nodi
Armamento
6 pezzi da 102/35 mm.
2 pezzi da 40/39 mm.
4 tubi lanciasiluri da 450 mm.
Equipaggio 78

I quattro cacciatorpediniere classe “Sirtori”, ordinati nel settembre 1915, furono una riproduzione migliorata della classe “Pilo”, ossia una seconda serie del tipo “Indomito” migliorato.
Lo scafo rimase praticamente invariato, meno l’estrema prora che fu provvista di rostro; il dritto di prora risultò più slanciato per cui fu accresciuta la lunghezza fuori tutto.
Molto diverso fu invece l’armamento in quanto il calibro da 76 fu abolito e vennero sistemati sei pezzi da 102/35; i quattro lanciasiluri laterali singoli da 450 furono sostituiti con due impianti binati laterali. Invariato rimase il numero delle mitragliere antiaeree da 40/39.
Alcuni miglioramenti di secondaria importanza furono introdotti nell’apparato generatore e negli elettrogeneratori; tali miglioramenti, le maggiori dotazioni e il maggior calibro delle artiglierie, aumentarono sensibilmente il dislocamento di queste unità rispetto alla classe “Pilo”.
La velocità contrattuale di 30 nodi fu ampiamente superata da tutte le unità con un dislocamento medio di 685 tonnellate; la più veloce risultò l’Orsini con 33,6 nodi.
I “Sirtori” potevano trasportare 10 torpedini Bollo sistemate a poppa e furono dotati delle consuete apparecchiature per il dragaggio in corsa e la lotta antisommergibile (anche il rostro era ritenuto un’arma efficace contro il sommergibile).
Dopo la fine della guerra 1915-18 i cannoni da 102/35 furono sostituiti con i più moderni 102/45; questo ammodernamento ed altri perfezionamenti introdotti aumentarono sensibilmente il dislocamento a pieno carico, che all’inizio della Seconda Guerra Mondiale superava le 880 tonnellate.

Attività R.N. Stocco

Entrò a far parte dell’Armata il 9 luglio 1917 e per tutta la durata del conflitto 1915-18 operò in Alto Adriatico effettuando operazioni di appoggio a nostri monitori, ricognizioni offensive e crociere di protezione.
Il 10 febbraio e il 4 maggio 1918 fece parte delle forze di copertura ai MAS che forzarono i porti di Bucari e Pola. Il 2 luglio insieme con unità similari, ebbe un vivace scontro con siluranti austriache che furono costrette a ripiegare su Pola; lo Stocco, ripetutamente colpito e con morti e feriti a bordo, seppe in quel frangente evitare con pronta manovra due siluri lanciatigli contro.
Dopo l’Armistizio, l’unità concorse alla protezione dei connazionali a Fiume ed effettuò l’occupazione di Cherso. Rimase in quelle acque fino al 1921 per la protezione del traffico nazionale, svolgendo crociere di vigilanza e assicurando i collegamenti con Trieste e Venezia; passò quindi alle dipendenze del Comando M.M. di Brindisi alternando tale dislocazione con permanenze a Saseno (1921). Rimase inattivo a Brindisi fino all’estate 1923 quando entrò a far parte della 2° Squadriglia Ct della Forza Navale del Mediterraneo.
Fino al marzo 1927 fu dislocato a Taranto e a Messina disimpegnando scarsa attività locale; entrò quindi a far parte della 5° Squadriglia dell’Armata seguendone l’attività addestrativi che si svolse prevalentemente nel Tirreno. Dopo un anno passò alla Divisione Speciale con la quale fu molto attivo in Adriatico ed effettuò una crociera nel Dodecanneso (1929).
Dopo il declassamento a torpediniera fu inviata in Tripolitania ove sostò un anno circa.
Nel 1931-33 fu dislocata a Taranto e Messina per poi raggiungere La Spezia (4° Squadriglia Torpediniere); dal 1934 allo scoppio del Secondo Conflitto Mondiale fu assegnata alla 1° Squadra quale unità adibita a rimorchio di bersagli.
Nel corso della guerra fu assegnata al 5° Gruppo Torpediniere di Taranto per servizi di scorta nel Golfo e successivamente al 3° Gruppo di Brindisi per la difesa del traffico con l’Albania e la Grecia. Occasionalmente effettuò anche missioni antisommergibili, di ricerca e di assistenza a naufraghi. All’8 settembre 1943 aveva effettuato 157 missioni di scorta e 17 missioni di vario genera percorrendo circa 69.000 miglia. L’unità andò perduta il 24 settembre 1943 a ponente di Corfù in seguito a reiterati attacchi di velivoli germanici che la immobilizzarono provocandole numerose vie d’acqua; prima di affondare, lo Stocco riuscì ad abbattere uno degli aerei attaccanti.

Fonte: USMM I cacciatorpediniere italiani 1900-1971 Roma 1971

Saluti giacomo
 
Top
0 replies since 21/5/2010, 19:34   963 views
  Share