Medaglia commemorativa 221 Legione CCNN, Quale nastro?

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view post Posted on 30/6/2012, 19:07
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Ho la medaglia in oggetto (questa per capirci)
http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME61J/22
che, stando a wikpedia, era corredata di nastro nero...ma la medaglia in mio possesso, come quella in foto, ha solo il foro, non l'asola solita per il nastro da 37mm. Che nastro ci va e come metterlo? Manca qualche "pezzo"?
 
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view post Posted on 9/10/2017, 09:46


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Molto interessante questa medaglia.
Nel Casolari viene datata 1936, al dritto l'incisione dello scultore Carlo Rivalta, che si può ammirare in svariati altri modelli coniati dalla M. Nelli inc. Firenze, tra i quali la medaglia gemella di questo modello, coniata per la 321° Legione "Fasci italiani all'estero", che differisce unicamente per il numero arabo della legione, 321° anziché 221°.
Il nastrino nero era assicurato tramite anello di sospensione fissato all'appiccagnolo triangolare.
 
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view post Posted on 9/10/2017, 10:58
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alla medaglia (che ha il classico forellino apposito) deve esserci attaccato un "anellino" o terminale...non so come chiamarlo
...a cui poi dovrebbe a sua volta essere attaccato un anello grande a sufficienza per il nastro, che, per questa medaglia è CONFERMO il classico nastro nero.
Tuttavia se ti mancano i 2 pezzi necessari (o finché non li troverai, magari "cannibalizzando" qualche medaglia in bronzo di minor pregio) la medaglia può restare temporaneamente anche senza... :P :P

stiamo cioè parlando del normale e diffusissimo "sistema" usato nelle medaglie per dotarle di nastro
 
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view post Posted on 9/10/2017, 11:09


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E' sul serio più facile a "farsi", che a dirsi...!
Rimarrebbe solo il dilemma etico di rimontare dei pezzi ex novo su una medaglia d'epoca, sarebbe importante assicurarsi quantomeno che anelli di sospensione e soprattutto il nastrino siano compatibili e soprattutto d'epoca.
Per completezza, esiste un altro modello completamente diverso della medaglia commemorativa per la 221° Legione, recante al dritto il profilo di Rodolfo Graziani e firmata dall'incisore Publio Morbiducci.
Anche questa medaglia viene datata nel 1936, coniata in bronzo argentato o argento. Curioso il fatto che praticamente in contemporanea siano state confezionate due medaglie, presumibilmente da due ditte diverse per la stessa legione.
 
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view post Posted on 9/10/2017, 11:11
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Ma se la cannibalizzione avviene per es. da una medaglia religiosa in bronzo (di nessun valore) e l'anellino magari lo prendi da una med sportiva d'epoca...l'etica sparisce
 
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view post Posted on 9/10/2017, 12:16


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Questo è un aspetto molto soggettivo, personalmente l'etica non scompare mai, soprattutto considerando che questi cimeli prima che oggetti che concorrono nella costruzione di una collezione, sono testimonianze di uomini e storie.
Ti porto un esempio: qualora entrassi, mettiamo, in possesso di una medaglia proveniente dal Sudafrica e quindi presumibilmente appartenuta ad un prigioniero la troverei verosimilmente spoglia di nastrino o di eventuali optional tipo barretta, gladi, pugnali ecc.
Ora, quali sarebbero in questo caso i parametri di "completezza" del cimelio? Ma soprattutto qual'è il ruolo del nuovo "proprietario" della medaglia?
Personalmente credo che il dovere (e privilegio) in quanto possessori di un pezzo simile sia la salvaguardia del cimelio nella sua integrità (e dunque anche nelle eventuali mancanze), poiché oltre alla difesa del mero pezzo di metallo dalle insidie del tempo proteggiamo un percorso che l'ha portata fino a noi, una storia di uomini che la ottennero "per conquisto e non per acquisto" per dirla alla D'Annunzio. Se vi mettessi il suo nastrino, costoso coevo e magari anche bellissimo, interferirei con il burrascoso flusso di eventi che ha fatto sì che finisse nelle mie mani, non sarebbe più "integra" perché anziché una testimonianza del passato la renderei uguale a tutte le altre, uscite dalla ditta che la coniò 70 anni fa.
Personalmente interverrei su di una medaglia esclusivamente se avessi la certezza che eventuali mancanze si siano verificate in tempi recenti e che in passato fosse corredata dai vari annessi e connessi, concentrandomi invece molto di più sulla sua storia, sul bagaglio di testimonianze che può comunicarmi anche attraverso le sue imperfezioni. In conclusione l'etica, per dirla alla Dávila, spesso si riduce ad un gesto di lealtà :)
 
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view post Posted on 9/10/2017, 12:21
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CITAZIONE (Alagi @ 9/10/2017, 13:16) 
Questo è un aspetto molto soggettivo, personalmente l'etica non scompare mai, soprattutto considerando che questi cimeli prima che oggetti che concorrono nella costruzione di una collezione, sono testimonianze di uomini e storie.
Ti porto un esempio: qualora entrassi, mettiamo, in possesso di una medaglia proveniente dal Sudafrica e quindi presumibilmente appartenuta ad un prigioniero la troverei verosimilmente spoglia di nastrino o di eventuali optional tipo barretta, gladi, pugnali ecc.
Ora, quali sarebbero in questo caso i parametri di "completezza" del cimelio? Ma soprattutto qual'è il ruolo del nuovo "proprietario" della medaglia?
Personalmente credo che il dovere (e privilegio) in quanto possessori di un pezzo simile sia la salvaguardia del cimelio nella sua integrità (e dunque anche nelle eventuali mancanze), poiché oltre alla difesa del mero pezzo di metallo dalle insidie del tempo proteggiamo un percorso che l'ha portata fino a noi, una storia di uomini che la ottennero "per conquisto e non per acquisto" per dirla alla D'Annunzio. Se vi mettessi il suo nastrino, costoso coevo e magari anche bellissimo, interferirei con il burrascoso flusso di eventi che ha fatto sì che finisse nelle mie mani, non sarebbe più "integra" perché anziché una testimonianza del passato la renderei uguale a tutte le altre, uscite dalla ditta che la coniò 70 anni fa.
Personalmente interverrei su di una medaglia esclusivamente se avessi la certezza che eventuali mancanze si siano verificate in tempi recenti e che in passato fosse corredata dai vari annessi e connessi, concentrandomi invece molto di più sulla sua storia, sul bagaglio di testimonianze che può comunicarmi anche attraverso le sue imperfezioni. In conclusione l'etica, per dirla alla Dávila, spesso si riduce ad un gesto di lealtà :)

Interessante e rispettabilissima concezione la tua, che denota un profondo rispetto per gli oggetti e la storia...tuttavia io in queste cose sono meno "fondamentalista"...un nastrino nuovo messo ove mancava si può sempre ri-togliere in seguito, inoltre molti oggetti hanno subito tante manomissioni da non poter sapere per quale motivo siano giunte a noi in un certo modo...non è detto quindi che si tuteli la "storia vissuta dell'oggetto", magari si tutela lo smontaggio fatto da un bambino che giocava con la medaglia trovata in casa...sono invece contrario a modifiche non genuine, che alterino in modo fraudolento l'oggetto
 
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view post Posted on 9/10/2017, 13:05


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CITAZIONE (muttley72 @ 9/10/2017, 13:21) 
CITAZIONE (Alagi @ 9/10/2017, 13:16) 
Questo è un aspetto molto soggettivo, personalmente l'etica non scompare mai, soprattutto considerando che questi cimeli prima che oggetti che concorrono nella costruzione di una collezione, sono testimonianze di uomini e storie.
Ti porto un esempio: qualora entrassi, mettiamo, in possesso di una medaglia proveniente dal Sudafrica e quindi presumibilmente appartenuta ad un prigioniero la troverei verosimilmente spoglia di nastrino o di eventuali optional tipo barretta, gladi, pugnali ecc.
Ora, quali sarebbero in questo caso i parametri di "completezza" del cimelio? Ma soprattutto qual'è il ruolo del nuovo "proprietario" della medaglia?
Personalmente credo che il dovere (e privilegio) in quanto possessori di un pezzo simile sia la salvaguardia del cimelio nella sua integrità (e dunque anche nelle eventuali mancanze), poiché oltre alla difesa del mero pezzo di metallo dalle insidie del tempo proteggiamo un percorso che l'ha portata fino a noi, una storia di uomini che la ottennero "per conquisto e non per acquisto" per dirla alla D'Annunzio. Se vi mettessi il suo nastrino, costoso coevo e magari anche bellissimo, interferirei con il burrascoso flusso di eventi che ha fatto sì che finisse nelle mie mani, non sarebbe più "integra" perché anziché una testimonianza del passato la renderei uguale a tutte le altre, uscite dalla ditta che la coniò 70 anni fa.
Personalmente interverrei su di una medaglia esclusivamente se avessi la certezza che eventuali mancanze si siano verificate in tempi recenti e che in passato fosse corredata dai vari annessi e connessi, concentrandomi invece molto di più sulla sua storia, sul bagaglio di testimonianze che può comunicarmi anche attraverso le sue imperfezioni. In conclusione l'etica, per dirla alla Dávila, spesso si riduce ad un gesto di lealtà :)

Interessante e rispettabilissima concezione la tua, che denota un profondo rispetto per gli oggetti e la storia...tuttavia io in queste cose sono meno "fondamentalista"...un nastrino nuovo messo ove mancava si può sempre ri-togliere in seguito, inoltre molti oggetti hanno subito tante manomissioni da non poter sapere per quale motivo siano giunte a noi in un certo modo...non è detto quindi che si tuteli la "storia vissuta dell'oggetto", magari si tutela lo smontaggio fatto da un bambino che giocava con la medaglia trovata in casa...sono invece contrario a modifiche non genuine, che alterino in modo fraudolento l'oggetto

Caro muttley72,
Figurati che il mio è un vero e proprio talebanismo che tende a tutelare anche il trasloco o il trastullo di un bambino, il tutto nasce dalle letture d'infanzia de "Cappietto, soldatino di legno"... Insomma sussiste una "tara genetica" :D
Per quanto riguarda i signori che manomettono i cimeli per guadagnare quei 30 euro in più sul noto sito o nelle fiere vabbè, stendiamo un velo pietoso!
 
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view post Posted on 22/10/2017, 16:09


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Mentre scrivevamo a proposito di che nastrino mettere ridevo moltissimo, perché sapevo che mi stava arrivando questa e come puoi ben vedere non ha mai montato alcunché :D
Postimage fa le bizze, altrimenti potrei mostrarti che al dritto la sagoma triangolare dell'appiccagnolo è completamente inglobata dal bronzo, molto curioso.
Attualmente stiamo combattendo contro l'odioso cancro del bronzo, speriamo bene!

DSCF5994
 
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view post Posted on 22/10/2017, 17:37
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:o: c'è poco da ridere...di medaglie dei fasci all'estero mi pare ne esistano di due diverse Legioni (non so se sono più di due...ma due, a memoria, sicuro esistono..quelle citate prima in discussione). E sono entrambe medaglie con "anellatura" per nastro (...magari originariamente assente, ma mettibile)
...questa TUA mi sembra (a naso) un errore di conio, non essendo ben centrata e con l'attacco inglobato nella medaglia (come tu stesso hai notato)...
Potrebbe esistere anche una versione "non portativa" (cioè statica) di queste medaglie e delle altre Legioni di fasci all'estero, ma certo NON è questa TUA e non so quanto un "affare" del genere possa valere...se fossimo nel campo dei francobolli magari di più di quelle normali, ma essendo nella faleristica...credo non valga nulla
 
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view post Posted on 22/10/2017, 20:34


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A me in generale gli errori di conio, come anche i conii stanchi ecc. affascinano molto.
Questa proviene dall'Inghilterra, chissà come c'è finita, se per i flussi del collezionismo o portata a casa da qualche militare inglese... Sul valore non saprei, essendo un vero affare non mi sono posto il problema: in generale direi che in alcuni casi gli errori di conio aumentano il valore di una medaglia (penso alle medaglie settecentesche et similia), in molti altri non aggiungono nulla o addirittura lo abbassano. Certo è che è unica :wub:
Ho idea che condividiamo la stessa passione per i cimeli A.O.I. delle CC.NN., ti confesso che ogni tanto vado a sbavare sulla tua medaglia per il CCXL btg.
 
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Matapan
view post Posted on 22/10/2017, 23:20




Per il cancro del bronzo io immergo per circa 1 giorno la medaglia in una bacinella con acqua distillata ed elimino con stuzzichino da denti in legno le concrezioni.

Ciao
 
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view post Posted on 23/10/2017, 09:45


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DSCF5995

Ciao Matapan, grazie per il contributo. Sto seguendo praticamente la stessa procedura, ho solo il timore di compromettere la patina formatasi nel tempo!
 
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view post Posted on 23/10/2017, 10:36
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CITAZIONE (Alagi @ 22/10/2017, 21:34) 
A me in generale gli errori di conio, come anche i conii stanchi ecc. affascinano molto.
Questa proviene dall'Inghilterra, chissà come c'è finita, se per i flussi del collezionismo o portata a casa da qualche militare inglese... Sul valore non saprei, essendo un vero affare non mi sono posto il problema: in generale direi che in alcuni casi gli errori di conio aumentano il valore di una medaglia (penso alle medaglie settecentesche et similia), in molti altri non aggiungono nulla o addirittura lo abbassano. Certo è che è unica :wub:
Ho idea che condividiamo la stessa passione per i cimeli A.O.I. delle CC.NN., ti confesso che ogni tanto vado a sbavare sulla tua medaglia per il CCXL btg.

Anche io ci sbavo ancora sopra...alla mia
 
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13 replies since 30/6/2012, 19:07   473 views
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