“Mobilisierungskreuz 1912-13” - Medaglia per una guerra che non ci fu

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 3/5/2022, 17:10
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
3,268
Location:
Bitonto (BA)

Status:


Ecco un’esemplare di “Mobilisierungskreuz 1912-13”. Questa decorazione, nota anche come “Erinnerungskreuz 1912-13”, fu istituita l’11 Giugno 1913 (e donata con Decreto Imperiale l’11/07/1913) dall’Imperatore Franz Joseph I in persona. Le origini e le motivazioni della nascita di tale croce commemorativa sono da ricercare, come dice il nome della decorazione stessa, nell’enorme mobilitazione dell’esercito dell’Impero Austro-Ungarico avviata in seguito allo scoppio delle guerre balcaniche, che ne minacciavano pericolosamente i confini meridionali (anche in previsione di un intervento dell’Impero Zarista in appoggio alla Serbia). Ben otto Corpi d’Armata furono mobilitati, e oltre mezzo milione di uomini furono richiamati per affiancare le truppe già in servizio attivo. Nel 1913, in seguito al distendersi delle tensioni, l’allarme cessó e i reparti furono fatti rientrare. Tuttavia, era solo questione di tempo prima che, dopo poco più di un anno dopo, la miccia si riaccendesse con l’uccisione a Sarajevo dell’Arciduca Francesco Ferdinando d'Austria e lo scoppio della Grande Guerra, con conseguenze ben più tragiche per l’intera Europa. La “Mobilisierungskreuz 1912-13” fu distribuita ad oltre un milione di uomini, che ne maturavano il diritto di concessione qualora avessero trascorso un periodo di almeno quattro settimane, dal Settembre del 1912, al seguito di uno dei reparti mobilitati.
La medaglia consisteva in una croce patente di bronzo, con le braccia leggermente incurvate, avente sulle orizzontali le due date "1912" e "1913". Molto comune come decorazione, era facile da trovare sul petto dei militari impiegati nei primi anni della Grande Guerra, avendone questi avuto modo di maturarne il porto nei due anni precedenti; ma con il progredire del conflitto, lo stillicidio di milioni di uomini e l’invio di truppe sempre più giovani e inesperte, questa decorazione ben presto scomparve dai medaglieri delle truppe combattenti.

2173B30E-BFB5-4A3D-BDCA-740AAB3278BC

A4332CB4-1476-4846-B9D7-A2BCA4B94983

C291A03D-A7D1-43C7-86FE-270BF0B6563E

37AC8303-26F6-4722-B92A-CEF53801D52A
 
Web  Top
view post Posted on 3/5/2022, 19:02


Group:
UTENTE
Posts:
190
Location:
Veneto

Status:


Ww2 grazie per l'interesse storia di questa decorazione, volevo chiedere se qualcuno conosce varianti di questa decorazione, e se potesse postare qualche foto grazie
 
Top
view post Posted on 3/5/2022, 21:12
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
3,268
Location:
Bitonto (BA)

Status:


Ti dirò, questo è il mio unico pezzo quindi non posso portare nessun esempio diretto, sia dal punto di vista visivo che nozionistico. Quello che so per certo, peró, è che di per sè esistono diverse varianti riscontrabili in questa decorazione, ma sono appunto varianti dovute alle diverse produzioni che hanno dovuto sfornare come accennato più di un milione di esemplari, rendendo così numerosissimi i pezzi di circolazione e di conseguenza rendendo ogni medaglia “diversa” dall’altra. Non quindi differenze “prescritte” o stabilite da decreto, ma semplicemente dovute molto più probabilmente allo stabilimento, al macchinario, allo stampo e al lotto. Non so se ho reso l’idea. In ogni caso, le differenze visibili più facilmente osservabili sulle varie “varianti”, possono sicuramente essere quelle che riguardano:
-Il materiale del metallo: in “bronzo dorato” nelle prime edizioni, poi sostituito per ragione economiche da leghe più povere quali “l’ottone”, il “kriegsmetall dorato” e persino “kriegsmetall non dorato”.
-La forma della croce: più o meno “spigolosa”.
-Il retro: piatto o incavato
-L’appoccagnolo: più o meno rifinito.
-Le date in millesimi: possono essere incise o riportate.

Nessuna di queste medaglie presentava marchi relativi al produttore, e nessuna incisione in generale era mai riportata sul retro: se qualche esemplare possa mai presentarne qualcuna, era sempre per iniziativa privata.

Ci tengo a sottolineare che queste informazioni sono state in parte tratte da un articolo di recente uscito sulla rivista “Uniformi” a cura di Manuel Noferini. Lo dico perché è difficilissimo trovare informazioni su questa decorazione, anche in lingua inglese, e il suo lavoro di ricerca è stato in questo fondamentale, almeno per quanto mi riguarda, nel aver appreso moltissimo su questo argomento.
 
Web  Top
view post Posted on 3/5/2022, 22:08


Group:
UTENTE
Posts:
190
Location:
Veneto

Status:


Grazie ww2 per la risposta e l'interessante integrazione. Speriamo che all'interno del forum ci sia qualcuno che voglia deliziarci con qualche foto delle varianti grazie

Edited by fabriziocorazza - 4/5/2022, 07:49
 
Top
3 replies since 3/5/2022, 17:10   227 views
  Share