Dijon 1871

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giusepin
view post Posted on 3/2/2015, 19:28




L’anno che vedeva Roma unita all’Italia, Garibaldi era del tutto inerte perché tenuto ancora sotto controllo nella sua isola affinché non commettesse qualche altro colpo di testa. Dopo che la Francia entrò in guerra con la Prussia, il Nizzardo augurava di tutto cuore una sonora sconfitta alla Francia di Napoleone III per ciò che gli aveva fatto nel ’49 e nel ’67. L’augurio di Garibaldi fu esaudito con la disfatta che l’imperatore subì a Sedan il 2 settembre 1870 con la capitolazione di 88.000 uomini, restando egli stesso prigioniero.
Due giorni dopo, a seguito delle pretese della Prussia che esigeva di annettersi tutto il territorio dell’Alsazia-Lorena, in Francia vi fu uno scatto d’orgoglio e venne proclamata la Repubblica con un nuovo governo per impedire che ciò avvenisse. A questo punto, il vecchio leone di Caprera si metteva a disposizione del nuovo assetto politico francese offrendo quanto resta di lui mettendo da parte ogni rancore personale. Dopo vari tentennamenti, le autorità francesi accolsero la sua richiesta e un suo esponente di rilievo fu mandato nell’isola per ingaggiarlo. Garibaldi accettò ciò che gli veniva proposto e, eludendo ancora una volta la vigilanza, si imbarcava per Marsiglia dove arriva il 7 ottobre. Dovunque passasse per raggiungere la sua destinazione, erano ovazioni in suo onore. È superfluo ricordare che la sua decisione di combattere per la Francia repubblicana non fece altro che coinvolgere nel suo destino anche parecchie centinaia di «camicie rosse», a lui sempre fedeli. A Dôle gli viene assegnato il comando dell’Armata dei Vosgi che sarà composta da un coacervo di formazioni (Francs Tireurs du Rhône, de Gàud, de l’Isère, Alsaciens de Paris, Explorateurs de Graj, Compagnie de Colmar et d’Oran, Enfants perdus de Paris, de la Montagne, Ours de Nantes, Cacciatori delle Alpi, di Marsala, Carabinieri Genovesi, eccetera) e formata da uomini e donne dalle provenienze e fogge più disparate e politicamente diverse (francesi, spagnoli, italiani, polacchi, greci, algerini, egiziani e altri ancora), e, ironia della sorte, anche ex zuavi pontifici che ostentavano sul petto la Croce di Mentana decretata da Pio IX e concessa loro per le vittorie del sessantasette, proprio contro Garibaldi.
Per la cronaca, quel conflitto fu una vera catastrofe: dei 903.951 uomini che combatterono per la Francia repubblicana, 138.871 furono i morti, 143.000 circa i feriti e 474.414 i prigionieri; del 1.200.000 uomini messi in campo dalla Prussia e dai suoi alleati, 44.781 persero la vita e 89.732 furono i feriti. In quel disastro, dove la Prussia la fece da padrona, una serie di vittorie furono ottenute dalle formazioni «garibaldine» e la più conosciuta fu quella ottenuta da Ricciotti Garibaldi, messo dal padre a comandare la 4ème Brigade, il 23 gennaio 1871 a Digione nella quale fu conquistata la bandiera del 61° reggimento prussiano Pomerania che il garibaldino Tito Strocchi, consegnò al comandante che a sua volta la presentò al padre.
Ad armistizio concluso, il ritorno in patria degli italiani fu drammatico. Il Governo avanzava infatti una proposta affinché quei volontari fossero trattati come criminali per aver combattuto senza autorizzazione e procedeva quindi all’arresto e all’eventuale disarmo di quanti ripassavano il confine. Lo stesso Ricciotti Garibaldi subì il sequestro della sciabola. Ma non solo. Sembra anche che fosse stato proposto il ritiro della pensione ai volontari già dei Mille, stata loro accordata nel 1865. Come andarono poi a finire le cose, non lo so.
Questo preambolo,forse un po’ troppo lungo, per giungere all’oggetto di questa discussione.
Mentre il Governo italiano metteva in atto una serie di misure contro chi aveva combattuto a favore della vecchia alleata, forse perché non più monarchica, una commissione nominata dalle signore di Lione, fece coniare per i Franchi Tiratori della 4a Brigata comandati da Ricciotti Garibaldi da P. Metral di Lione, una Stella d’argento commemorativa a ricordo della presa della bandiera prussiana e delle località dei combattimenti da essi sostenuti che, è bene sottolinearlo, furono le uniche vittorie «francesi» di tutto il conflitto (Baigneux - Messigny – Dijon - Crepant - Autun - Chatillon - Pouilly), insegna sormontata dal monogramma RG del comandante a lettere intrecciate che fa da sostegno all’anello per il nastro.
Per suo padre, questo lusinghiero giudizio del generale tedesco Kettler: «Se Garibaldi fosse stato alla testa di una delle armate francesi, la bandiera del 61° non sarebbe stata l’unica perduta per noi nella guerra del 1870-71».

rs1_008rs1_009[IMG][https://s15.postimg.cc/b1hocl0q3/Copia_di_rs1_008.jpg/IMG]

Continua…

Giusepin
 
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view post Posted on 3/2/2015, 19:46


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Accidenti..............!! E in tutti questi anni di ricerca nei mercatini Francesi, non l'ho mai vista prima!! :wacko:
Marco
 
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view post Posted on 3/2/2015, 20:37
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CITAZIONE (GMTO @ 3/2/2015, 19:46) 
Accidenti..............!! E in tutti questi anni di ricerca nei mercatini Francesi, non l'ho mai vista prima!! :wacko:
Marco

Non è così facile da reperire... ;)
Ancora complimenti per il pezzo e l'esposizione!
Luca
 
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giusepin
view post Posted on 4/2/2015, 08:40




Mi cuso per la terza volta ma lka mia incapacità mi ha portato a creare inutilmente due nuove discussioni per inserire un particolare della Stella di Digione.
Sarò quindi grato al moderatore se vorrà cancellarle.
Grazie.
Giusepin

Copia_2_di_rs1_008
 
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giusepin
view post Posted on 4/2/2015, 10:35




Finora non sono riuscito a reperire documentazione sulla distribuzione della Stella di Dijon (che dovrebbe essere stata coniata all’armistizio del 28 febbraio 1871), e cioè se essa avvenne in forma ufficiale o ufficiosa, e neanche se fosse stata accompagnata da un qualche diploma. Ciò che si sa è che lo stesso Ricciotti Garibaldi non era presente alla consegna se, come scrive nelle sue Memorie “…Ciò mi privò del piacere di vedere e ringraziare una Commissione nominata dalle signore di questa città che avevano offerto ai Franchi Tiratori della 4a una stella commemorativa della presa della bandiera del 61° Reggt. Prussiano…” (Ricordi della Campagna di Francia 1870-71 – Roma 1896, pag. 141).
C’era un’altra questione controversa da appurare, se cioè la Stella fosse stata coniata (frappé) in argento oppure, come si evince da più di un testo francese, per esempio quello di André Souyris-Rolland “Guide des ordres, décorations et médailles mlitaires 1814-1963 –Parigi 1991, che sostengono essere in “maillechort” che è una lega di zinco, rame e nichelio che imita l’argento.
Qualche tempo fa sono riuscito ad avere in fotocopia gli allegati dell’edizione francese delle memorie di Ricciotti Garibaldi (che nella versione italiana non ci sono) che a pagina 165 dice (traduco): “In occasione della nostra riunione per il 25° anniversario, qualcuno dei nostri compagni d’armi della 4a brigata ci manifestarono il loro dispiacere di non più possedere l’insegna commemorativa della presa della bandiera, offerta dalle Dames Lyonnaises. La matrice di Lione era stata distrutta. Valeva la pena farne una nuova per qualche medaglia soltanto? Il prezzo sarebbe salito a più di 40 franchi al pezzo. Desiderando ciononostante dare soddisfazione alla richiesta dei nostri compagni, impiegammo il mezzo più pratico, che fu di ordinare a una bigiotteria (bijoutier nel testo che si potrebbe tradurre anche orafo) di Nizza un certo numero d’insegne in metallo dolce con il nastro, riproduzione esatta di quelle che erano state distribuite nel 1871”.
Posso quindi ipotizzare che quelle distribuite nel ’71 fossero state coniate in argento mentre quelle del 1896 furono ottenute per fusione. Quella che qui ho riprodotto è in argento e appartenuta a un garibaldino milanese con altro cimelio a ricordo di quella Campagna.
Qui sotto propongo due fotografie dove si riconosce la nostra Stella. La prima, di un garibaldino dei Mille che si trova su di una lapide in un cimitero della provincia di Milano, che è la prima a sinistra mentre all’estrema destra sembra di vederne una delle tante commemorative coniate per quel conflitto (notare divisa e armamento francese); la seconda, che spicca sulla Camicia Rossa del garibaldino Carlo Lazzarini conservata nel Museo di Mentana.
Accennavo prima al 25° anniversario. Vedremo cosa ci riserverà questa data.
Continua…
Giusepin

Dijon_002Dijon_003
 
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giusepin
view post Posted on 4/2/2015, 18:07




Nel 1896 dunque, i superstiti della 4a Brigata si ritrovarono a Digione per commemorare il 25° anniversario dei loro trascorsi. In questa occasione fu deciso di fondare un Comitato permanente dei superstiti che in effetti fu fondato il 19 e 20 gennaio con sede al n° 24 di Rue Musette a Digione. Si stilò anche uno Statuto che era composto di 25 articoli. In una nota si legge che tutti gli obiettivi previsti furono raggiunti salvo uno cioè quello che riguardava l’art. 7 che recitava: “D’ottenere dal governo una medaglia commemorativa per i superstiti della campagna 1870-71 e procurare di far riconoscere la medaglia-insegna della 4a brigata da parte del ministro della guerra”. Solo dopo 40 anni il Governo della Repubblica, con decreto del 9.11.1911, istituì una medaglia che per anni fu osteggiata con la scusa che non si voleva ricordare una cocente sconfitta. Il nastro fu voluto di colore nero e verde perché il primo ricordasse il dolore, e il secondo la speranza.
Dijon2_004 Dijon2_003
È probabile che in attesa delle decisioni governative il Comitato, che riuniva in sé anche i superstiti delle altre brigate dell’Armata dei Vosgi, provvide da sé con il far coniare la medaglia che presento, assente in parecchi libri di faleristica francese, che ricorda nello stile quella del 1871, ma di dimensioni decisamente diverse. È una mia supposizione, sia ben chiaro, ma non ho trovato notizie precise su di essa.
rs1_010 rs1_011
In conclusione, mi sono chiesto quante potessero essere state mai le Stelle di Digione fatte coniare nel 1871, e quante di quest’ultima. Purtroppo non sono riuscito ad appurarlo, ma forse c’è la possibilità di sapere qualcosa per la prima. Intanto si sa chi i componenti la 4a brigata, alla sua istituzione del 27.10.1870 erano 663, non so quanti ne rimanevano tre mesi dopo alla firma dell’armistizio. Contrariamente però a quanto scrissi precedentemente e cioè che non sapevo se questa insegna fu consegnata con o senza diploma, posso ora confermare che essa era accompagnata da un diploma vero e proprio che si può vedere sul sito di Beaussant Lefèvre di Parigi che ne vendette una copia nel novembre 2012. Il diploma è molto bello e riporta anche il disegno della decorazione in questione. È poi interessante perché si legge: “Oggetto: Duplicato del Diploma del 1871. N° 1-12-02”. Il duplicato fu rilasciato a un cittadino francese che è datato 1.12.1901. Posso pertanto supporre, e sperare, che in qualche archivio di Digione sia conservata la documentazione relativa con la lista degli insigniti nel 1871.

Credo di aver detto tutto ciò che era di mia conoscenza con la speranza di non avervi tediato.
Giusepin
 
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Furiere Maggiore
view post Posted on 4/2/2015, 19:08




CITAZIONE
Ad armistizio concluso, il ritorno in patria degli italiani fu drammatico. Il Governo avanzava infatti una proposta affinché quei volontari fossero trattati come criminali per aver combattuto senza autorizzazione e procedeva quindi all’arresto e all’eventuale disarmo di quanti ripassavano il confine. Lo stesso Ricciotti Garibaldi subì il sequestro della sciabola. Ma non solo. Sembra anche che fosse stato proposto il ritiro della pensione ai volontari già dei Mille, stata loro accordata nel 1865. Come andarono poi a finire le cose, non lo so.

... interessante disamina della decorazione, sicuramente rara.

Non mi risulta che i nostri andarono senza essere autorizzati, visto che ci andò anche Garibaldi e i suoi figli. In Italia sorsero diversi comitati che inviarono materiali di soccorso alle popolazioni e durante la guerra gli italiani, inteso come governo e giornali, "tifarono" per fa Francia - non tanto per il il ricordo del 1867 - ma per quello del 1859.

Una bella occasione per andarmi a rileggere il Sacerdote e il Bizzoni... che ho da qualche parte in biblioteca.

Bella disamina di due belle e significative medaglie ...

Saluti

fm :)
 
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giusepin
view post Posted on 4/2/2015, 19:35




Garibaldi, il vecchio gaucho, dopo Mentana era tenuto in stretta sorveglianza e per varcare il confine dovette eludere la stretta custodia cui era sottoposto. I suoi figli, così come tutti gli altri volontari italiani, andarono in Francia alla chetichella per quello spirito repubblicano che li permeava, trattati poi al pari di mercenari che non erano.
Grazie.
Giusepin
 
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view post Posted on 4/2/2015, 19:45
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La prima, di un garibaldino dei Mille che si trova su di una lapide in un cimitero della provincia di Milano, che è la prima a sinistra mentre all’estrema destra sembra di vederne una delle tante commemorative coniate per quel conflitto (notare divisa e armamento francese)
[/QUOTE]

La sciabola sembra effettivamente quella regolamentare francese per gli ufficiali (la foto non è molto dettagliata e risulta ritoccata all'origine) mentre credo che definire la divisa indossata "francese" non sia corretto, in quanto non è assimilabile a nessuna uniforme prescritta nei regolamenti, e gli stessi gradi all'ungherese sono notevolmente dissimili da quelli regolamentari per gli ufficiali.
Che poi sia stata confezionata o no in Francia questo è un altro discorso.

Ancora complimenti per l'esposizione e la ricerca.

Saluti :)
Luca
 
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Furiere Maggiore
view post Posted on 4/2/2015, 20:01




... l'uniforme indossata in fotografia è assimilabile alla giubba con i distintivi di grado in uso nel CVI del '66.

@ giusepin

... il ritiro della sciabola a Ricciotti è riportato dallo stesso nelle sue memorie ?

Ciao

fm :)
 
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giusepin
view post Posted on 5/2/2015, 10:32




Per Furiere Maggiore e Tirailleur du Po.

Di uniformi non me ne intendo e in questi casi parlerei più di divise o costumi che di uniformi.
Lo stesso Ricciotti ha lasciato scritto che: "Ogni compagnia avendo un uniforme diverso dalle altre diventava una cosa facile distinguerne l'andamento anche quando tutto il corpo era sparpagliato in ordine aperto".

Per la sciabola: "Ma sulla frontiera mi dovevano capitare ancora due incidenti caratteristici. Il primo fu che appena messo il piede in Italia il nostro caro e regio Governo mi disarmò - sequestrandomi la sciabola - l'unica arma che avevo riportata con me. La seconda fu la notizia che il Governo di Thiers aveva emanato un ordine di arresto contro qualunque membro della mia famiglia che avesse osato rimettere piede in Francia. Tante grazie!" (dalle memorie citate a pag. 14 e 142).

Grazie a entrambi per l'attenzione.
Cordialità.
Giusepin
 
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Furiere Maggiore
view post Posted on 5/2/2015, 13:06




CITAZIONE
Di uniformi non me ne intendo e in questi casi parlerei più di divise o costumi che di uniformi.

... beh io invece ne so qualcosa... la foto della lapide ritrae Faustino Tanara, già nei Mille di Marsala, con la giubba rossa e i distintivi di grado utilizzati nella campagna del '66 nella quale il Tanara rivestiva il grado di capitano. Ferito a Bezzecca fu promosso maggiore e nominato cavaliere dell'OMS. In Francia nel '70/71 rivestiva il grado di colonnello, comandò la 1^ legione che venne, in suo onore, denominata Legione Tanara. Per le prove di indiscusso valore fu nominato cavaliere della Legion d'onore francese.

Siccome la foto è relativa al '66, gradi di capitano, è più probabile che la stella sia sia stata aggiunta dopo, con un ritocco ...

saluti

fm :)
 
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giusepin
view post Posted on 5/2/2015, 15:50




Il garibaldino della foto non è Tanara, ma Filippo Erba.
Salutoni.
Giusepin
 
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view post Posted on 5/2/2015, 17:43


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bella e rara medaglia
oltre questa che è estera anche in Italia ci fu un fiorire di medaglie dedicate a Garibaldi che fanno collezione nella collezione. Se c'è qualche utente che ha la possibilità di postare una bella carrellata di medaglie "garibaldine" lo inviterei a farlo, magari creando una discussione apposita per non usicre fuori tema qui.
 
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Furiere Maggiore
view post Posted on 5/2/2015, 21:00




CITAZIONE
Il garibaldino della foto non è Tanara, ma Filippo Erba.

:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

e... questo succede quando le cose si postano a "rate" ... chissà perché a me ricordava Tanara ... :(

... non ha importanza la giubba è quella del modello per gli ufficiali del '66 ...

saluti

fm :)
 
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45 replies since 3/2/2015, 19:28   2537 views
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