Volontari 1860

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alb(erto)
view post Posted on 9/9/2010, 15:12




ordinato!
(sono spesso di difficile reperimento, di testi recenti sul Risorgimento
citerei solo il Villari e quello di Eva Cecchinato sui Garibaldini)

grazie della dritta!

alb
 
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view post Posted on 9/9/2010, 16:05


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Bravo l'hai acchiappato al volo! image
 
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view post Posted on 9/9/2010, 17:40


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Circa i libri: mi spiace ma io mi affido sempre e solo ai vecchi testi, cioe' quelli scritti fino agli anni Trenta, quando gli studiosi di storia (in particolare quella militare) sapevano fare il loro mestiere. Dopodiche' gli storici italiani hanno prodotto (con alcune ottime eccezioni, sia chiaro) solo le solite boiate piu' o meno revisionistiche, impregnate solo di preconcetti politici, e utili solo a soddisfare le cricche universitarie. Naturalmente il tutto scritto con quelli che Federico Zeri argutamente definiva "i fumosi contorsionismi verbali degli arruffoni nostrani". Si riferiva alla storia dell'arte, ma la definizione calza bene in generale. Tacciamo poi per carita' di patria sui patetismi neoborbonici et similia.
Il volume dei garibaldini della Cecchinato e' certamente una di quelle buone eccezioni, cosi' come pure ci sono delle ottime miscellanee di convegni, con contributi molto interessanti.
Sulla bibliografia risorgimentale bisognerebbe aprire un topic apposito... image
 
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alb(erto)
view post Posted on 10/9/2010, 08:39




Sono pienamente d'accordo con te....... il panorama dell'editoria moderna è in generale deprimente
e anch'io ho una predilezione per le fonti d'epoca
in particolare diari e memoriali, spesso più interessanti persino dei testi più prettamente storici
(che talvolta, comunque risentono dei gusti/sentimenti dello storico,
succede anche con le fonti dirette evidentemente, ma spesso è facile incrociarle e fare la media).
Le relazioni di convegni, oltre ad essere spesso di difficile reperimento
(in particolare per uno come me, che non è minimamente al corrente dei convegni stessi)
purtroppo sono spesso molto autorefenziali, ne ho diverse in cui i relatori si citano in continuazione
dando per scontato che il lettore/uditore sia a perfetta conoscenza della sostanza della citazione).

Io sono appassionato anche di diari e memoriali di esploratori e viaggiatori
ed anche in quel caso con gli anni trenta finisce l'offerta

alb
 
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view post Posted on 10/9/2010, 13:18


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CITAZIONE (alb(erto) @ 10/9/2010, 09:39)
Io sono appassionato anche di diari e memoriali di esploratori e viaggiatori
ed anche in quel caso con gli anni trenta finisce l'offerta

alb

Be' in quel caso c'e' anche una motivazione storica, l'epoca delle grandi esplorazioni e' stato l'Ottocento e i primi 20 anni del Novecento, non molto oltre. Comunque sono con te circa i diari e i memoriali. image
 
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alb(erto)
view post Posted on 10/9/2010, 13:35




pienamente d'accordo........ la mia era principalmente un'amara constatazione
sul panorama delle nuove edizioni, l'argomento rimane affascinante
ma pochi riescono ad ri editarli
(con tutta la passione per il fantasy che c'è attualmente fra i giovanissimi,
se solo scoprissero quanto può essere fantastica la vera storia degli uomini.....)
attualmente sto leggendo i diari dell'esploratore artico Nansen
e sono già un paio di volte che mi ritrovo al capolinea dell'autobus
dopo aver saltato la mia fermata, da quanto ero preso dalla lettura :D

alb
 
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view post Posted on 12/9/2010, 10:45


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Ti capisco in pieno! image
 
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view post Posted on 13/9/2010, 18:02


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Mi e' arrivata l'edizione del 1928 del Cesari, mi pare non vi siano altri elementi. image
 
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view post Posted on 9/10/2010, 14:53


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CITAZIONE (alb(erto) @ 9/9/2010, 16:12)
ordinato!
(sono spesso di difficile reperimento, di testi recenti sul Risorgimento
citerei solo il Villari e quello di Eva Cecchinato sui Garibaldini)

grazie della dritta!

alb

Ti e' poi arrivato il libro? image
 
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alb(erto)
view post Posted on 11/10/2010, 09:04




Arrivato!
Ha visto tempi migliori..... ma è stato un ottimo acquisto
Mi sono anche spolverato le memorie dell'Anfossi....
fra poco completerò una piccola scheda storico/uniformologica

a presto!
alb
 
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alb(erto)
view post Posted on 11/10/2010, 10:26




Eccomi con la scheda!

Purtroppo non sono riuscito a far entrare nel formato
tutto quanto mi ero appuntato:
avanza, e lo riproduco separatamente qui,
un piccolo esempio delle difficoltà incontrate dall'Anfossi
e dello spirito con cui gli alti ufficialii piemontesi
si accingevano a combattere la Prima Guerra d'Indipendenza

"Traggo dalle Memorie della Campagna di Lombardia, dell' Anfossi uno scambio di battute con il suo superiore nell'esercito piemontese,
in cui prestava servizio come ufficiale nel 1848 (la famiglia era di Nizza).
L'Autore ha appena ricevuto la notizia della morte del fratello, mentre cerca, fra ministeri e stati maggiori,
l'autorizzazione a passare al diretto servizio del Governo Provvisorio di Milano.

Rinnovai le preghiere cogli accenti ispiratimi dal dolore; invano: esse furono rigettate con queste parole:
La consiglio di stare nella mia brigata, ne sarà più felice, ed anziché appoggiare la di lei dimanda,
le dichiaro che vado al ministero onde oppormi che simile permesso le sia conceduto.

- Persistendo nella negativa, io ripresi,
ella mi costringerà a chiedere un congedo per andare ad offrire i miei servizi al governo di Lombardia
- Ed egli soggiunse: Ella vuole andare a Milano per mettersi come suo fratello alla testa dei rivoluzionari;
se ne pentirà: badi che quella è una carta che non guadagna!
"

Aggiungo anche che l'uniforme raffigurata e descritta nelle Memorie dell'Anfossi
(fonte principale della scheda, oltre quanto riportato dal Cesari)
non sembra molto somigliante a quella che ha dato inizio a questa digressione
(che è comunque tratta da schizzi di Durand Branger,
e potrebbe essere stata composta in modo un poco confusionario)

albimage
 
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view post Posted on 15/10/2010, 16:30
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Bravo Alberto! Ottimo lavoro! E bravo Almart, credo che noi non ci conosciamo. Se mi permettete, Alberto lo sa, mi sto scornando da anni sulle "camice rosse" che di rosso avevano poco, nel senso che in pochi l'hanno portata nonostante l'agiografia risorgimentale. Comunque l'illustrazione francese è interessante per i due siciliani. Non risulta vi fossero "vivandiere" nella campagna del '60, mentre abiamo notizie su queste nella campagna del '66. Anche se il tutto risale ad una fotografia in cui è ritratta una vivandiera dei carabinieri genovesi................. Ma Cenni ne propone una -nei suoi quaderni- quello che volgarmente viene chiamato "Codice Cenni" parolaccia non di poco conto. E Cenni la presenta in camicia rosso!!!!!!!!! Bha?!!??
Per quanto riguarda la "compagnia, o Battaglione della morte" Tra i corpi del '60 non se ne fa cenno, anche se ben ricordo, mi sembra che nel campano si creò una formazione di questo nome. Mainsomma si sta parlando di cose a campagna avvenuta e napoli conquistata. Quindi ci andrei con i piedi di piombo. Comunque ocmplimenti al vostro lavoro
Andrea

Pardon i volontari calabresi. Anche se mi sembrano tutti un po' idealizzati
 
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alb(erto)
view post Posted on 15/10/2010, 16:42




Bentornato Andrea!

Come al solito interessanti precisazioni.......
Confesso che una delle cose che mi ha lasciato perplesso, rispetto alla bontà dell'immagine postata
è che sia stata realizzata in base a schizzi di Branger, probabilmente senza possibilità di contatto diretto fra i due, con finalità "giornalistiche".
La possibilità che l'incisore non abbia saputo interpretare correttamente gli schizzi, o che li abbia accostati in modo "caotico" è elevata.
A ben guardare, se non fosse per il teschio, sembrerebbe piuttosto un Bersagliere Livornese del 48/9, detti anche loro della morte....... (poi sul torace avevano la croce tricolore, ma fra un teschio e una croce, magari in disegnino piccolo piccolo, l'errore è comprensibile).

alb
 
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27 replies since 26/8/2010, 12:54   3048 views
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