Esploratore Carlo Mirabello, La lunga carriera dell'esploratore

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view post Posted on 26/9/2010, 16:14
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Mi sono recentemente aggiudicato una eccellente immagine dell'esploratore Carlo Mirabello, impiegando l'ottimo volume dell'USMM per la storia operativa credo di avere realizzato una buona scheda che illustra l'intensa attività del vascello dai giorni della Grande Guerra alla prestigiosa crociera nei mari del Nord fino all'epilogo che vede la nostra nave colare a picco durante il servizio scorta.

Un caro saluto

image



R. Esloratore “Carlo Mirabello”
Motto:
“AUSPICE TANTO PATRIAE IURA TUEOR IN UNDIS”
“SOTTO TANTO AUSPICIO DIFENDO IN MARE I DIRITTI DELLA PATRIA”
Cantiere: Ansaldo - Genova
Impostazione: 10 dicembre 1914
Varo: 21 dicembre 1915
In servizio: 24 agosto 1916
Dislocamento:
Normale: 1.820 Tonn.
Pieno carico: 2.040 Tonn.
Dimensioni:
Lunghezza: 103,7 (f.t.) mt.
Larghezza: 9,7 mt.
Immersione: 3,7 mt.
Apparato motore:
4 caldaie tipo Yarrow a tubi d’acqua
2 gruppi turbine Parsons
2 eliche tripala
Potenza: 44.000 HP
Velocità: 32 nodi
Combustibile: 375 Tonn. di nafta
Autonomia: 2.800 miglia a 12 nodi, 2300 miglia a 15 nodi
Armamento:
8 pezzi da 102/45
2 pezzi da 76/40
2 mitragliere Colt da 6,5 a.a.
4 tubi lanciasiluri da 450 mm. In impianti binati
Sistemazione per posa mine
Equipaggio: 8 ufficiali – 161 sottufficiali e comuni
Costituiva una classe, di 3 unità, assieme alle unità gemelle Carlo Alberto Racchia, Augusto Riboty.
Progetto del Colonnello Soliani, fu impiegato come conduttore di flottiglia e nel 1938 classificato cacciatorpediniere. Fu fra i migliori conduttori italiani. Partecipò all'attività bellica durante due guerre mondiali.

Attività operativa

Consegnato alla Marina il 24 agosto 1916, l’esploratore Mirabello entrò a far parte dell’Armata Navale il 3 settembre 1916 con destinazione Brindisi, destinazione che mantenne costantemente fino alla fine del I conflitto mondiale, eccettuati brevi periodi di lavori e di bacino.
Alle dipendenze del Gruppo Navale B prima e della IV divisione poi eseguì numerose esplorazioni, crociere, missioni di guerra anche fuori dall’Adriatico, trasporto di truppe e servizio postale Brindisi-Valona e viceversa.
Il 17 ottobre 1916 fu inviato a Corfù a disposizione del generalissimo serbo Putnik, che trasportò il giorno successivo a brindisi col seguito e due deputati serbi.
Il 24 ottobre 1916 partecipò ad una missione di intercettazione forze navali nemiche nel Basso Adriatico.
Dopo una missione di protezione a MAS che svolgevano un’azione su Durazzo (25 dicembre 1916) ed un altro viaggio a Corfù, il Mirabello partì il 22 gennaio 1917 alle ore 22 da Brindisi per eseguire uno sbarramento di 80 torpedini Bollo sulla costa albanese a sud di Capo Rondoni, appoggiato da Racchia, Insidioso, Irrequieto, Impavido e Nievo, rientrando il 23.
Al comando del Capitano di Fregata Denti di Piraino prese parte al combattimento navale del 15 maggio 1917. Alle prime ore di quel giorno una formazione austro-ungarica composta da tre esploratori e due cacciatorpediniere attaccò un nostro convoglio di tre piroscafi al largo di Valona e i drifters di servizio nel Canale d’Otranto. Le unità nemiche affondarono il cacciatorpediniere Borea che scortava il convoglio, due piroscafi ed alcuni drifters. Il Mirabello, che si trovava in crociera nel Basso Adriatico, ebbe ordine di ricercare il nemico, mentre altre unità nazionali ed alleate si portavano a tutta velocità incontro alla formazione austro-ungarica, la quale, però, aveva già invertito la rotta dirigendosi verso Cattaro. Durante l’inseguimento gli esploratori austriaci Helgoland, Saida e Novara vennero colpiti dal tiro delle nostre unità.
Gli alleati dovettero lamentare la perdita del cacciatorpediniere francese Boutefeu, affondato per urto contro mina, ed il siluramento ad opera di un sommergibile tedesco dell’esploratore inglese Dartmouth, che tuttavia riuscì a raggiungere Brindisi rimorchiato dal rimorchiatore d’alto mare Marittimo.
Il Mirabello, che aveva partecipato efficacemente all’azione, rientrò a Brindisi nel tardo pomeriggio dello stesso giorno, rimorchiando il cacciatorpediniere francese Riviere che aveva avuto un’avaria in macchina.
Dopo altri tre mesi di normale attività culminati con la posa di torpedini, nei giorni 12,21 e 22 agosto, lungo le coste serbe e albanesi, l’esploratore lasciò Brindisi il 24 agosto diretto a Genova per un periodo di lavori.
Durante il viaggio riuscì ad evitare, con la manovra, due siluri lanciati da un sommergibile nemico nello Stretto di Messina.
Verso la fine di gennaio del 1918 riprese il suo posto nella IV Divisione Navale dislocata a Brindisi, esplicando negli ultimi mesi della guerra una notevole attività.
Il 21 marzo 1918 attaccava col cannone un sommergibile, che però riusciva ad immergersi, e ne continuava per molte ore la caccia con bombe di profondità.
Nella notte sul 13 maggio 1918 effettuò una missione di appoggio a MAS che attaccarono un convoglio nemico nella rada di Durazzo.
Dopo una posa di sbarramenti torpedini davanti a Brindisi effettuata il 20 maggio, il 25 dello stesso mese usciva insieme ai Ct. Bronzetti, La Masa e Poerio, alzando l’insegna del Contrammiraglio Notarbartolo, Comandante la IV Divisione, per dare caccia a cinque unità austriache avvistate dai Ct. Inglesi in crociera.Il 28 maggio portò il predetto Ammiraglio a Valona per assistere alle esercitazioni della IV Divisione.
Possiamo ancora segnalare al suo attivo numerose pose di campi minati: il 28 giugno davanti a Bari, il 2 agosto davanti a Brindisi, l’11 agosto e il 5 settembre lungo le coste albanesi.
L’8 settembre 1918 effettuò un trasporto di truppe da Brindisi a Valona ed il 4 novembre del 1918, giorno della cessazione delle ostilità, prese parte all’occupazione dell’isola di Lissa.
In complesso durante il primo conflitto mondiale l’esploratore Mirabello eseguì 65 missioni di guerra, per un totale di 621 ore di moto, a cui vanno aggiunte altre 145 ore per esercitazioni varie e servizi locali.
Il 5 novembre 1918, lasciata Lissa si recò a Cattaro in rappresentanza della Marina italiana per prendere accordi circa l’evacuazione delle truppe nemiche e la consegna delle unità da guerra austro-ungariche.
Fino ai primi mesi del 1924 il Mirabello svolse attività addestrativa nelle acque dell’Alto Adriatico, vigilando contemporaneamente su quei porti e quelle coste che erano state annesse all’Italia in seguito al trattato di pace.
Durante tale periodo sono da ricordare un periodo di stazione a Fiume nel febbraio 1921 e la missione politica compiuta dall’unità a Sebenico e Spalato dal 26 dicembre 1921 al 6 gennaio 1922, in seguito a gravi incidenti fra marinai italiani e popolazione slava verificatisi a Sebenico il giorno di Natale.
Il 15 marzo 1924 tornò nuovamente a Fiume scortando l’esploratore Brindisi sul quale aveva preso imbarco il Re, che si recava nella città redenta per la cerimonia di annessione all’Italia.
Come posizione organica, l’11 agosto 1919, l’unità aveva lasciato le Forze Navali del Basso Adriatico passando alle dipendenze del Comando in Capo Militare della Dalmazia. Negli anni successivi fu più volte alternativamente alle dipendenze del Comando in Capo Forze Navali Alto Adriatico e dal Comando in Capo Dipartimento M.M. di Pola, per passare poi il 20 marzo 1924 agli ordini diretti del Ministero, dovendo intraprendere una campagna nel Baltico.
Il 30 marzo 1924 ricevette a Venezia, nel corso di una solenne cerimonia, la bandiera di combattimento donata dal “Comitato delle Donne Lombarde”. Due giorni dopo lasciò le acque della Laguna per compiere una crociera nel Nord Europa (comandante Capitano di Fregato Wladimiro Pini) rientrando alla Spezia il 9 ottobre 1924 e passando quindi in disponibilità.
I porti toccati furono i seguenti: Venezia, Zara, Brindisi, Messina, Castellamare del Golfo, Algeri, Gibilterra, Lisbona, Corcubion, Brest, Anversa, Bruxelles, Anversa, Flekkefjord, Oslo, Goteborg, Karlskrona, Stoccolma, Turku, Helsinki, Leningrado, Tallin, Riga, Libau, Danzica, Zoppot, stettino, Sassnitz, Copenaghen, Lubecca, Travemunde, Amburgo, Rotterdam, Cherbourg, Portugalete, Almeria, La Spezia.
Il 9 luglio 1925 passò in armamento e sostituì il Riboty come conduttore della I Flottiglia Ct. Dipendente dal Comando in Capo Armata Navale, passando poi, il 1 dicembre 1925, con l’intera flottiglia, nella Divisione Siluranti.
Nello stesso anno partecipò alle manovre navali vincendo la Coppa d’argento Thaon di Ravel per le gare di tiro e la Coppa San Marco per le gare di punteria.
Dall’11 al 24 aprile 1926 effettuò una breve crociera sostando a Tripoli e Malta.
Nel 1927 partecipò alle esercitazioni navali della flotta, quindi negli anni che seguirono alternò periodi di disponibilità a periodi di armamento.
Il 22 aprile 1928 fu a Tripoli per imbarcare i Duchi delle Puglie e trasportarli a Napoli. Dal 15 al 30 giugno dello stesso anno compì una missione nelle acque greche con soste ad Argostoli, Falero e Zante. Fu nuovamente nelle acque dell’Africa settentrionale e dell’Egeo dal 14 giugno al 27 luglio 1939.
Il 15 gennaio 1932 entrava a far parte della Scuola Comando a Taranto.
Con le unità della Scuola stessa svolse fino al luglio 1933 intensa attività addestrativa.
Il 20 agosto 1934 partì da Cagliari per effettuare una breve crociera nel Mediterraneo occidentale durante la quale toccò Port Mahon, Palma di Majorca, Orano e Almeria, rientrando a Cagliari il 5 settembre 1934.
Fu poi dislocato in Libia, dove prestò servizio dal 9 settembre 1935 al 4 settembre 1936, in qualità di Conduttore del Gruppo Navi Sottili di Tobruk.
Dall’ottobre 1936 al settembre 1938 prese parte alla guerra civile di Spagna effettuando missioni di scorta, di controllo e di trasferimento nelle acque del Mediterraneo occidentale e fuori dallo Stretto di Gibilterra. Durante tale periodo toccò Barcellona, Alicante, Valenza, Tangeri, Ceuta, Algesiras, Malaga, Melilla, Alhucema, Huelva, Gibilterra, Siviglia e Larache.
Dal dicembre 1938 al maggio 1940 fu alla dipendenza della Scuola sottufficiali di base a Pola, per le esercitazioni degli allievi.
L’unità era ormai giunta al momento della radiazione; superati da alcuni anni i limiti di età , venne mantenuta in servizio a causa del II conflitto mondiale.
Il 10 giugno 1940, all’entrata in guerra dell’Italia, il Mirabello si trovava a Brindisi alle dipendenze di quel Comando Militare Marittimo.
Svolse attività di scorta ai convogli diretti in Albania e di posa sbarramenti torpedini nel Basso Adriatico e Canale d’Otranto,
Dal marzo 1941 passò quindi agli ordini del Comando Superiore Traffico Albania, sempre con dislocazione a Brindisi.
Il 21 maggio 1941, alle 6,30 del mattino, mentre scortava un convoglio diretto a Patrasso, l’unità urtò contro una mina nei pressi dell’isola di Santa Maura (Isole Ionie).
L’esplosione provocò l’asportazione della prora e gravi danni alla plancia. Rimasto alla deriva, nonostante gli sforzi dell’equipaggio per salvarlo, il Mirabello affondò a sud di Capo Ducato alle ore 12 circa dello stesso giorno.
Radiato ufficialmente dai Quadri del Naviglio Militare con decreto del Capo Provvisorio dello Stato in data 18 ottobre 1946, riportato nel giornale ufficiale-annata 1946-dispensa 28.
 
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view post Posted on 27/9/2010, 12:39
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Inutile ripetermi quindi...image image

Ciao
Roberto
 
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view post Posted on 27/9/2010, 17:13
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E io ringrazio ancora per l'apprezzamento. Se devo essere sincero il motivo per cui faccio queste schede è il desiderio che alcune di esse sollevino in parenti o conoscenti degli imbarcati sui vascelli il desiderio di collaborare, di condividere immagini e notizie..io lancio un osso in fondo scarno: mi procuro immagini e notizie e lo lancio in attesa che qualcuno abbocchi e che a quelle notizie associ un volto, una storia, insomma un afflato vitale che animi gli aridi bollettini ufficiali e note tecniche

comunque grazie di cuore giacomo
 
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view post Posted on 27/9/2010, 17:25
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No sono io a ringraziarti, i tuoi topic sono una fonte di notizie non indifferente e fornite nel miglior modo. Tu sai che a me interessa quasi esclusivamente la prima guerra mondiale eppure è sempre un piacere leggere le tue sfornate informative.
Ciao e ancora grazie.
Roberto
 
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view post Posted on 7/3/2012, 13:06
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Contribuisco con l'inserimento di questa bella foto.

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