UNIFORMI DEL GRANDUCATO DI TOSCANA 1816-1860

« Older   Newer »
  Share  
Maggiore R.
view post Posted on 5/8/2013, 13:44 by: Maggiore R.
Avatar


Group:
UTENTE
Posts:
216

Status:


Osservando le immagini della fanteria di linea toscana, emerge comunque chiaramente che la tradizione uniformologica toscana era ben poca cosa, molto esposta alle vicende internazionali che coinvolsero il Granducato. Sino al 1848, le uniformi sono praticamente identiche a quelle austriache (immagino questi toscani a Curtatone e Montanara mentre sparano a soldati identici a loro!); dopo la prima guerra d'indipendenza, si torna alla linea asburgica, sia pure temperata (i pantaloni rossi per truppe di fanteria sono piuttosto francesi). Nell'intermezzo, abbiamo una moda di netta derivazione piemontese, con qualche piccola differenza.

Abbiamo qui: (1) granatieri, fuciliere e cacciatore di linea toscani; (2) granatiere di linea piemontese; (3) Cacciatore e granatiere della brigata Guardie, piemontesi; (4) granatiere della Guardia reale delle Due Sicilie

(1) 9jcf
(2) udk7
(3) wb4y
(4) wq2i

Vediamo i granatieri: come è evidente, la tunica è chiaramente piemontese. Tuttavia, i granatieri di linea toscani portano non il chepì come i loro omologhi sardi, ma il berrettone in pelo, che invece è prerogativa dei granatieri della Guardia sia in Piemonte che a Napoli. Tuttavia, il berrettone è molto più simile al piemontese che al napoletano: mutano solo il pennacchio rosso (assente in Piemonte), il colore delle trecce e dei cordoni (rossi nel regno di Sardegna, bianchi nel granducato di Toscana) e la lunghezza dei cordoni medesimi.
Granatieri e cacciatori portano le spalline (rispettivamente rosse e verdi), come i loro colleghi napoletani, laddove i sabaudi avevano invece i salsicciotti degli stessi colori. I fucilieri invece hanno pure loro le spalline a rollo, ma rosse e non turchine come in Sardegna.
Interessante invece l'equipaggiamento: portano un cinturino bianco (come la Guardia piemontese e, in seguito, la fanteria di linea sabauda), e immagino che sulla placca ci fosse pure uno stemma (l'aquila asburgica? Impossibile dirlo, le immagini non sono chiare). Però portano anche una bandoliera bianca, in ciò simili ai borbonici, che continuarono sino alla fine a far portare alla loro linea gli antiquati bandoliera e budriere bianchi.

Aggiungo un'ulteriore informazione, tratta da un librone (purtroppo non ricordo il titolo) trovato a Bologna sulle uniformi italiane dell'Ottocento: queste uniformi "alla Carlo Alberto" sarebbero state introdotte nel maggio 1848 e ben difficilmente saranno state effettivamente realizzate, considerato che i naturali fornitori, i piemontesi, erano impegnati nel loro sforzo bellico: ogni tunica prodotta era, verosimilmente, riservata ai soldati di SM il re di Sardegna!
Infine: i toscani portarono, dal maggio 1848, dei pantaloni bigi, cosa che i piemontesi re-introdussero solo, credo, nell'agosto dello stesso anno. Si può qui vedere all'opera quella "tradizione pan-italiana" notata acutamente da Carpu circa l'accoppiata turchino-bigio (e confermo: anche Parma vi si conformava).

Edited by Maggiore R. - 5/8/2013, 15:04
 
Top
49 replies since 3/11/2010, 15:11   10592 views
  Share