| Ho consultato velocemente la bellissima opera scritta dal Tealdy che lo celebra. La data precisa della partenza non è riportata, ma nel capitolo dedicato alla vicenda dell'A.O. vi si legge: "Ricordo quella sera al treno delle 21,15 in partenza da Torino. In mezzo ad un gruppo di giovani si avvicina al treno Padre Giuliani: i suoi lo tengono a braccetto; egli sorride, saluta or l'uno or l'altro, chiamandoli per nome, conoscitore memore di tutti i suoi giovani prediletti. [...] La guerra non era ancora dichiarata, ma già un buon nucleo di camicie nere erano partite per l'A.O. Egli pensava che quei giovani andavano incontro a sacrifici grandi con tutto l'entusiasmo della loro giovinezza, erano i pionieri della grande opera civilizzatrice dell'Italia..."
La prima data utile che ho trovato è riportata nel seguente passo: "...Egli è giunto da poco e non si dà tregua un istante. E trova ancora il tempo di scrivere a D.Rubino il 4 giugno 1935...". (Il Console Monsignor Michelangelo Rubino era Ispettore generale dei Cappellani della Milizia).
Penso che sia d'obbligo riportare anche la Motivazione per la concessione di Medaglia d'Oro sul campo conferita alla memoria di Padre Reginaldo Giuliani Cent. Cappellano del 1° Gruppo Battaglioni CC.NN. Eritrei: "Dopo lungo accanito combattimento in campo aperto, sostenuto contro forze soverchianti, si prodigava nella assistenza dei feriti e nel ricupero dei caduti.
Di fronte all'incalzare del nemico, alimentava colla parola e con l'esempio l'ardore delle sue Camicie Nere gridando:"dobbiamo vincere, il Duce vuole così"
Chinato su di un caduto, mentre ne assicurava l'anima a Dio, veniva gravemente ferito.
Raccolte le sue ultime forze, partecipava ancora con eroico ardimento all'azione per impedire al nemico di gettarsi sui moribondi, alto agitando un piccolo Crocefisso di legno.
Un colpo di scimitarra, da barbara mano brandita, stroncava la sua esistenza, chiudendo la vita di un apostolo, dando inizio a quella di un martire di Santa Crociata.
Mai Beles 21 Gennaio 1936 XIV"
La data della morte viene riportata come 21 gennaio alle ore 18.00 circa. Alle ore 12.00 dello stesso giorno disse al capomanipolo P.Morglia che si trovava insieme a lui sul Mai Belès: "Caro Morglia, io non potrò tornare, ma sento che dovrò morire qui. Sia fatta la volontà di Dio. Farai sapere al Padre Provinciale come lascerò questa vita terrena".
...continuando nella lettura...
"La notizia di quella morte si propagò rapidamente di bocca in bocca tra i combattenti. Quante e quante pupille si inumidirono di lacrime a quell'annuncio; tutti ebbero la visione di scorgere l'ombra di Lui ripercorrere le linee del fronte, ritornare negli ospedali, fermarsi presso i tukul dei paesi liberati, trattenersi nei bivacchi tra militi ed operai; tutti sentirono ancora la sua presenza el'ultimo salutoche spiritualmente egli dava loro, veniva ricevuto con profondo senso di commozione e di venerazione, mentre tosto gli occhi si levavano verso il cielo ove egli era salito angelo protettore: Egli non era solo più il cappellano del suo battaglione, ma era divenuto il cappellano santo protettore di tutto l'esercito che combatte in Africa Orientale. Di lui ancora il Morglia ha scritto: -L'Eroico Padre Giuliani è morto poverissimo, poichè tutto il proprio stipendio era regolarmente ripartito fra le CC.NN. più bisognose-. Squisita donazione del Ministro di Dio, il quale, secondo la promessa evangelica, riscuoterà oggi il premio, al cento per cento, della grande carità elargita ai suoi fratelli."
Scusate se mi sono divulgato un po' troppo, ma di fronte ad una persona così straordinaria risulta persino difficile "estrapolare" passi di testo da riportare nella discussione...
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