Strichtarn

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iannima
view post Posted on 12/1/2011, 14:56




Dopo aver a suo tempo elucubrato sull'equipaggiamento Blumentarn dei primi anni '60 è giunto il momento di parlare del suo successore: lo Strichtarn.
I nomi variano: in generale in Occidente viene chiamato mimetica a pioggia (raindrop) data la sua caratteristica di corte striscie marroni su un fondo verde chiaro. In tedesco valse il soprannome (non ufficiale) di: "ein Strich kein Streich", letteralmente: "una striscia, nessuna striscia". Le fonti disponibili indicano che fu introdotto a partire dal 1965, e provato prima con le Grenztruppen e poi esteso a tutte le forze armate in un modo o in un altro. Non è chiaro perchè abbiano avuto quest'idea di cambiare dal Blumentarn esistente. Taluni sostengono che lo Strichtran sia il primo esempio di mimetica digitale (come quella di moda adesso) la cui funzione non è di nascondere il profilo di un oggetto statico, ma di confondere la sua forma in movimento...
Sarà :unsure: ... a me suona più plausibile che produrre una mimetica Strichtarn fosse tecnicamente più facile e meno costoso che una Blumentarn...
Un paio d'anni fa, scoprii un set completo, giacca, pantaloni e cappuccio/telino da elmetto, intonso, datato 1966. In pratica è tuttora il pezzo di Strichtarn più vecchio documentato tra la comunità dei collezionisti DDR. Ecco alcune foto:
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Dettaglio dei bottoni rimuovibili con gli anelli arruginiti che hanno macchiato l'interno:
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il cappuccio abbottonato al colletto:
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Il nastrino interno per stringerlo in vita e l'elastico per stringerlo in fondo. Particolari poi non più visibili insieme in versioni successive dello Strichtarn.
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I pantaloni rinforzati sul ginocchio e sulla seduta
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notare i bottoni grigi di plastica sulle varie pattine
La data:
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Edited by iannima - 12/1/2011, 17:02
 
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view post Posted on 12/1/2011, 15:08
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Genosse ! Finalmente ! Sono curioso di conoscere le varie versioni di questa mimetica. :)
 
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view post Posted on 12/1/2011, 16:17
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L'uniforme strichtarn ebbe una vita molto longeva, in quanto venne usata praticamente fino al 1990, con leggerissime modifiche nell'equipaggiamento.

Le modalità d'impiego erano diverse, dato che la stessa veniva usata sia dall'esercito nei suoi vari compiti, che dalla Volksmarine, che dalle Grenztruppen. Queste ultime erano quelle col carico più leggero, in quanto in pattuglia erano solitamente sprovviste sia dell'elmetto (calzavano invece la solita bustina) che della maschera antigas (forse parcheggiata nella vettura), in quanto visti come oggetti prettamente bellici e per questo critici da portare sulla linea di confine (ricordiamo che ufficialmente le Grenztruppen non facevano, dal 1974, parte dell'esercito!).

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La versione più classica di un soldato in strichtarn è rappresentata sul Keubke-Kunz:

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Il soldato indossa frontalmente il portacaricatori per Ak47 e la relativa baionetta, a tracolla ha la borsa con maschera antigas (classica SChM 41M di fabbricazione sovietica), sulle spalle, arrotolata, la tuta "ABC" di protezione in caso di attacchi chimici, alla cinta la borraccia e la paletta.

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L'equipaggiamento completo comprende anche lo zaino, in realtà formato da due zaini di dimensioni e forma identiche, con contenuti simili (ricambio personale, gavetta, ecc.), che venivano portati in spalla allacciati l'uno all'altro. Sul primo (Teil 1) stava arrotolata la tenda (zeltbahn) individuale del soldato, sull'altro (Teil 2) una coperta. Solitamente questi due zaini venivano lasciati sui rispettivi veicoli, di modo da mantenere leggero il soldato e non sovracaricarlo eccessivamente.
Di fatto, l'esercito NVA era pensato per azioni lampo, e non prevedeva pertanto il bisogno di fornire i propri uomini di grosse provviste o strumenti individuali per più di 24/48h sul campo (nel grande schema di una guerra tra blocchi l'NVA avrebbe funzionato da testa di ponte per rompere e penetrare in Occidente, seguita e rinforzata dall'esercito sovietico in forze).

Due pagine da manuali di anni diversi riguardo al contenuto e ai modi di alloggiamento dei Teil 1/2:

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Ecco una ricostruzione di una uniforme strichtarn con Teil 1 in spalla nei primissimi anni '70 (più tardi discuteremo sui dettagli che permettono di datare le strichtarn):

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Lo zaino con arrotolata (secondo le istruzioni) la Zeltbahn:

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La tenda aperta:

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Poteva essere usata sia come tenda individuale, utilizzando corde e paletti che venivano portati all'interno dello zaino, che, abbottonata, come poncho o impermeabile.

Vediamo l'interno dello zaino: due falde impermeabili richiudibili, sotto le quali è alloggiato un paio di guanti strichtarn a tre dita. Nel caso specifico lo zaino è marcato E=1980, ma la tonalità ed il disegno delle linee sono ancora degli anni '70 e non '80. Particolarità: il marchio MfS invece che NVA.

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Più sotto:

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Un paio di salviette/asciugamani:

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Doppio ricambio di biancheria intima:

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Sempre doppio ricambio di calze...

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...e pezze da piedi (fußlappen):

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Qualche kragenbinde per il colletto...

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...e fazzoletti:

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Un versatile scaldacollo (chiamato in gergo "Oma", ossia "nonnina", per l'apparenza da vecchia quando portato alzato su naso e orecchie):

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Un primo soccorso con bendaggi e qualche pillola generica:

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Gavetta e posate:

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Picchetti e corda della tenda, nel loro astuccio sempre mimetico:

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E poi una torcia, del tutto simile a quelle tedesche della Seconda guerra, non proprio da regolamento in questo zaino ma pratica e spesso e volentieri utilizzata:

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Infine tutto il sistema montato e pronto all'utilizzo:

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Un paio d'immagini anche della maschera antigas e relativa borsa:

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iannima
view post Posted on 12/1/2011, 17:54




Non so se sono solo io... :rolleyes: ma faccio fatica a risollevarmi da terra dopo questo bombardamento... :lol: Sarà la strategia socialista dell'attacco difensivo...
Scherzi a parte, Drugo è stato molto esauriente. Vediamo se mi riesce di aggiungere qualche dettaglio...
C'è una MONTAGNA di materiale Strichtran, borse, giberne astucci vari. Collezionisti inveterati hanno imparato a non ritenere di aver visto tutto perchè dietro l'angolo ci può sempre essere qualche cosa di inusitato... Il bello di questa roba è che fu rovescioiata sul mercato del surplus militare negli anni '90 a tonnellate ed è tuttora largamente disponibile spesso a prezzi irrisori. Di tutte le uniformi DDR questa è il livello di spesa più basso. Guardando attentamente si trova praticamente tutto.
Limitandomi alla divisa effettivamente vestita dai soldati, e lasciando da parte l'equipaggaimento vario, cercherò di distinguere l'evoluzione negli anni.
Esistono DUE fasi principali con una terza che è solo degna di una nota a piè di pagina, anche se meglio sarebbe dimenticarsela proprio (come vedrete)... :rolleyes:

La PRIMA fase è caratterizzata dei bottoni A VISTA sulle pattine delle tasche della giacca e dei pantaloni.
Tutte le foto postate fino ad ora sono di quel tipo, inclusa quella bellissima del nostro ufficiale politico che mostra tutta la grinta ed il fiero cipiglio di chi è pronto a respingere le insensate aggressioni del decadentismo borghese con un mero sguardo... :lol:
Anche la mia del '66 è di questo tipo.
Ci sono però variazioni... Quella mia del '66 è una taglia 48 (cioè la mia in teoria) ma ci vuole uno due volte la mia stazza per portarla. L'uniforme era sicuramente ancora intesa come qualcosa da portarsi SOPRA un'altra uniforme, e quindi si doveva abbondare in vita, alle maniche e alle gambe per rendere fattibile e agevole lo sfilare e infilare questa roba sopra l'uniforme di servizio sottostante.
Negli anni, ci si sposta verso un'uniforme che può (e deve) ANCHE essere portata sopar qualcos'altro, ma che deve essere portabile da sola con solo la biancheria di sotto. Quindi le dimensioni si riducono.
 
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view post Posted on 12/1/2011, 18:44
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Genosse Filip, ti manca il kalashnikov e hai tutto :). Sono veramente stupito... anche i fazzoletti d' ordinanza !
 
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iannima
view post Posted on 12/1/2011, 19:00




La second fase inizia a partire dagli anni '80 o forse anche verso la fine dei '70. Anche qui difficile dare date precise di delimitazione. Le tasche adesso hanno i bottoni coperti dalle pattine come si vede in questo bel ritratto di un tenentino dei Mot. Schützen:
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Si trovano spesso foto in cui si nota che un soldato ha l'uniforme con i bottoni visibili e l'altro no. Per cui è bene non cercare di imporre "regole postume" che lasciano il tempo che trovano.
Questo è un Grenzaufklärer, cioè uno di quei soldati di frontiera che andava aldilà del filo spinato a pattugliare i tre quattro metri di territorio DDR da quel lato del muro. Loro pratica specifica era spesso di andare a confrontare qualsiasi visitatore dall'Ovest che si avvicinasse al confine medesimo, e fare foto a tutto spiano...
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Edited by iannima - 12/1/2011, 19:32
 
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iannima
view post Posted on 12/1/2011, 19:47




E per bilanciare il nostro foto-modello :rolleyes: ecco un po' di foto operative mie con le mie fidatissime truppe :lol:
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yuri_andreevich
view post Posted on 12/1/2011, 19:57




CITAZIONE (iannima @ 12/1/2011, 19:00) 

Mitica Praktica...forse l'unico prodotto concorrenziale anche in "Occidente"...

appena tornerò fra le natie montagne non mancherò di far pervenire le foto di una mia Winter Felddienstuniform ;)
 
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iannima
view post Posted on 12/1/2011, 20:21




Grazie Andreji! Stavo giusto per aprire il capitolo della Strichtarn invernale! :B):
Questa è un'uniforme imbottita, di nuovo giacca e pantaloni. La distinzione delle due fasi con i bottoni visibili o meno si ripete. Questa è la versione più vecchia:
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Notate che i polsini sono in misto lana visibili e che non ci sono tasche sul petto. Questo Grenzer porta i baffi che furono autorizzati solo nel 1990 e per di più è fotografato attraverso una breccia del muro, il che ulteriormente dimostra come materiale più vecchio fosse distribuito senza distinzione anche alla fine della DDR.
Questa è invece la versione più moderna con i bottoni coperti e due tasche extra sul petto:
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La giacca di queste uniformi, io la porto tutti i giorni. Sono ottime contro il freddo e non pesano addosso. I pantaloni li metto raramente, ma qualche volta sì :B): :
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Il grosso svantaggio di queste uniformi è che uno non ci può "faticare" dentro: non respirano per nulla e l'unico risultato sarebbe sudore che si ghiaccia. Infatti qunado vado a camminare d'inverno, mi porto l'uniforme nello zaino per la salita e la metto qunado sono in cima, :rolleyes: per difendermi dal freddo...
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... ma per riparare dal vento gelido e star caldi e immobili sono eccezionali :B):
 
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view post Posted on 12/1/2011, 20:33
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Ecco genosse, a proposito della versione invernale, le taglie funzionano come quella "normale" cioè bisogna prenderla più piccola se no veste larga o va bene della taglia normale ? Ne avevo vista una ed ero tentato di prenderla ma non sapevo come regolarmi per le taglie.
 
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iannima
view post Posted on 12/1/2011, 20:44




Per le taglie ti potrebbe convenire "scendere" di una. Tu porti una 48 in Steingrau (= grigio) come me. Una 48 in Strichtarn estiva ti starà un po' larghina ma non troppo. Quella invernale ti farà assomigliare all'omino Michelin :lol: e qualcuno ti chiederà se hai deciso di diventare un lottatore di Sumo con dieta annessa :lol: ...
Io ti consiglierei una G44 che è quella che porto io per quella invernale. Per quella estiva una SG48 potrebbe essere preferibile visto quanto sei alto. (non esiste una SG44).
In tutte queste uniformi i suffisi -0; -1 etc. non ci sono. Drugo credo abbia una SG48. Non ho mai visto una üg48 ma non è detto che non ci sia...
 
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zampi
view post Posted on 12/1/2011, 20:48




O.O
allucinante ragazzi!
forse la cosa che più mi ha stupito è stato lo zainetto di drugo! pazzesco :D
comunque grazie, effettivamente ha schiarito le idee a chi come me ci capiva(e capisce ancora, diciamolo) ben poco =)
 
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view post Posted on 12/1/2011, 21:02
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Grazie genosse Iannima :).
 
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iannima
view post Posted on 12/1/2011, 21:06




E per finire diamo un po' di regole :B): per portare queste uniformi :rolleyes: ...
La Felddienstuniform si articola in CINQUE possibili forme, via via che la temperatura scende.

Felddienstuniform N. 1 Sommer
Cioè quella estiva di base come portata da Drugo sopra la biancheria con il colletto aperto. Kragenbinde abbottonato al colletto della Strichtarn

Felddienstuniform N. 2 Übergang
Cioè quella di transizione portata in certi periodi in Primavera e Autunno, con l'uniforme grigia (giacca e pantaloni) sotto la Strichtarn leggera (non imbottita) come dal disegno a destra:

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Felddienstuniform N. 3 Übergang
(quella al centro) dove l'uniforme imbottita è portata sulla biancheria. Kragenbinde al colletto e bustina sul capo.

Felddienstuniform N. 4 Winter
(quella a sinistra, in questo caso della Volksmarine). L'uniforme è identica alla precedente ma il colletto di vero topo socialista e il colbacco (pure di vero topo socialista :lol: ) sostituiscono il Kragenbinde e la bustina.

Felddienstuniform N. 5 Winter

Come nelle foto precedenti con quindi l'uniforme grigia appropriata (Stiefelhose per gli ufficiali etc.) portata SOTTO quella imbottita con ancora la pelliccia di topo al collo e in testa :rolleyes:

Della pelliccia di topo si distinguono TRE colori di base (lasciando da parte i Generali)
Grigio scuro: soldati e sottufficiali a ferma di tre anni;
Grigio chiaro: ufficiali e sottufficiali di professione;
Nero: Volksmarine.
:B):
 
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iannima
view post Posted on 12/1/2011, 22:16




E adesso aggiungiamo la nota a piè di pagina a cui avevo accennato prima... :unsure:
Verso la fine degli anni '80 un'ulteriore evoluzione della Strichtarn aveva cercato di seguire le orme sovietiche con le loro uniformi da campo M88. Siccome cambiò anche il sistema di portare lo zaino etc. queste uniformi in generale vanno sotto il nome di UTV =Universal tragegestell e non mi ricordo che altro :rolleyes: che indica appunto gli spallacci etc.
Le differenze sono molteplici ma si riconoscono in primo luogo perchè il grado non era più visibile dalle spalline ma da una pezza di stoffa attaccata alla parte alta della manica. Qui si vedono dei provini generali con anche le previste uniformi di servizio per il 1990, nel breve momento quando qualcuno si illudeva che la DDR continuasse ad esistere anche senza il muro con una NVA al di fuori della NATO.
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La cosa importante da ricordare di queste uniformi UTV è che a parte letteralmente due o tre foto (molto sfocate e scure) di osservatori ad un'esercitazione NATO, NON ESISTE prova che siano MAI state effettivamente utilizzate. Furono però prodotte in larghe quantità e quindi si trovano... A mio avviso sono da evitare perchè in realtà non essendo mai state utilizzate, il loro valore storico è dubbio. Infatti domande su cosa sia o non sia accurato in UTV sono praticamente prive di significato.
 
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74 replies since 12/1/2011, 14:56   6416 views
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