Il Colonnello De Lorenzo.

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carpu65
view post Posted on 20/3/2011, 22:50




Una foto del Colonnello (non ancora Generale e capo del SIFAR) Giovanni De Lorenzo,risalente ai primi anni 50.
De Lorenzo,in impeccabile monocolo,indossa un battle dress di sartoria.
Interessante il modo in cui il distintivo di grado è sistemato sul basco (è regolamentare?)
Fregio e mostrine,di che corpo sono?

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view post Posted on 20/3/2011, 23:22
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33° reggimento artiglieria campale inquadrato nella divisione folgore, il grado è sistemato in uno dei frequenti modi in cui generalmente veniva collocato,Battle Dress ritoccata in sartoria ma conforme al mod.1955, per quello che si vede.
https://miles.forumcommunity.net/?t=35567092

Edited by 64adriano - 21/3/2011, 00:17
 
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carpu65
view post Posted on 21/3/2011, 00:25




55?
Dai baveri si direbbe un 48.
Poi nel 1955 De Lorenzo era già al SIFAR.
 
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view post Posted on 21/3/2011, 00:44
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Con i baveri non ci si capisce ma nulla :D

P.S.: all'inizio avevo scritto 49 poi ho avuto un ripensamento...ed ho corretto.
 
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carpu65
view post Posted on 21/3/2011, 02:08




Dicevo baveri,perchè si vede chiaramente un occhiello.
Ora,il modello 48 poteva essere chiuso fino al collo (volendo) quello 55 invece no; al di là della foggia aveva i baveri tipo giacchetta.
Avendo il battle dress di De Lorenzo l'asola,mi pare probabile che sia un modello 48.
Un altro elemento è costituito dal fatto che il giubbetto mod 55 iniziò ad essere distribuito verso il 56-57,e a quell'epoca De Lorenzo era già il potentissimo capo del SIFAR (oltre che,credo,già Generale).
L'apetto della foto è poi decisamente giovanile,perciò penserei sia stata scattata nei primissimi anni 50.
 
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view post Posted on 21/3/2011, 10:06
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Un giorno bisognerà affrontare il discorso riguardante i Battle Dress italiani, i modelli e le infinite varianti sia quelle di fabbrica sia quelle risultato dei ritocchi eseguiti in sartoria.

A volte sia in foto che dal vero mi sono trovato davanti dei modelli che mi hanno suscitato non pochi interrogativi.

Il primo modello di giacchino fu il 1946 collo rovesciato tipo BD britannico, due piegoni sotto alle tasche, quattro pieghe dietro la schiena e soffietti ai lati,cinturino chiuso da una lingua ed una fibbia; a questo fece seguito il modello 1948 tutto invariato rispetto a prima tranne il bavero che era concepito per restare aperto e l'abolizione delle due pieghe sotto alle tasche sostituite da una cucitura centrata rispetto alla tasca.
In fine il modello 1955 più lungo in vita dei precedenti, baveri con una linea più evoluta, cinturino senza lingua, niente soffietti alle spalle niente piegoni, polsini con un solo bottone e fibbiette ai fianchi.

Questo in breve un riepilogo, per motivare la mia incertezza circa il bavero di De Lorenzo, il bavero della mod. 49 è un'evoluzione della 46 ,che mira ad assecondare una tendenza spesso riscontrata dalle foto d'epoca, cioè portare il bavero aperto ( l'ultimo bottone slacciato a mostrare la camicia con la cravatta, in alcuni casi il bavero veniva modificato dal sarto per ottenere un bavero aperto),conserva la caratteristica di avere la punta del bavero più in dentro rispetto a quella del colletto (somiglia molto al Pattern 1949 britannico che conserva anche l'asola sul bavero).
Il bavero della 55 invece ha le punte del bavero e del collo allineati e che si toccano, caratteristica questa presente nella foto in oggetto,da qui il mio dubbio, qui evidentemente l'intervento del sarto ha fatto giustizia del poco elegante bavero del modello 1949, però mi sono chiesto se era possibile che la giacca fosse stata completamente tagliata e cucita ex novo? Guardando le tasche che conservano il tipo di fodera con allacciatura nascosta del modello standard ho avuto qualche dubbio, in oltre mi sono chiesto come abbia potuto il sarto ricavare un bavero più ampio la dove la stoffa non è sufficiente (va rifatto tutto il petto).

Questo è quanto, per dirimere la faccenda bisognerebbe vedere una foto che arrivi fino alla vita, comunque probabilmente dovrebbe trattarsi di una Mod. 46 o 49 modificata in sartoria.

Un piccolo corollario finale che conferma il discorso iniziale: un giacchino in mio possesso ha a tutta prima le caratteristiche di una modello 1949 ma un più attento esame mi ha rivelato dei dettagli che non tornano.
Ci sono delle asole chiuse, l'abbottonatura è stata modificata, che modello era originariamente? la scelta si restringe assai se non è un mod. 49 ci rimane solo il mod. 46 ma questa aveva le due pinces sotto le tasche qui c'è la cucitura del modello 49, il mod. 46 aveva la falsa abbottonatura fino alla punta del bavero qui non sembra che il bavero sia stato così pesantemente modificato, ma anche fosse che fine avrebbero fatto le pinces (smontare tutto il cinturino sostituire l'abbondanza di stoffa con una cucitura unica, scucire parte delle tasche tutti interventi ingiustificati e che lascerebbero dei segni che qui non ci sono)? Dunque c'è qualcosa che mi sfugge, qualche modello intermedio o variante che il testo di Ales-Viotti non riportano.

Le mie cognizioni si sono fatte più approfondite grazie ai tre volumoni ma ci sono dei punti che restano oscuri e che specie il terzo volume non aiuta a chiarire, invito chi possiede quell'opera ad esaminare attentamente sia il repertorio fotografico (che spesso viene didascalizzato in modo un poco generico quanto alla datazione) sia il materiale fotografato e trarre le sue considerazioni anche in relazione a quanto da me esposto.

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carpu65
view post Posted on 21/3/2011, 16:25




Tutto giusto.
Ma in questo caso abbiamo elementi certi.
De Lorenzo fu nominato Generale di Brigata nel 1954,e capo del SIFAR nel dicembre 1955.
Quindi,è evidente che la foto è precedente al 1954.
De Lorenzo nei primi anni 50 comandò,con il grado di Colonnello il 33esimo Reggimento d'Artiglieria Folgore,poi (53-54) venne trasferito all'ufficio operazioni del Comando Forze terrestri alleate sud Europa,dislocato a Verona.
La fotografia quindi deve essere stata scattata tra il 1950 ed il 1953,quando comandava il 33esimo Reggimento d'artiglieria Folgore,ed in ogni caso PRIMA della nomina a Generale avvenuta nel 55.
Ora,come faceva De Lorenzo prima del 1955 ad indossare un giubbetto.... mod 1955?
Personalmente non credo neppure che il battle dress della foto sia un modello di confezione aggiustato.
A parte che quel tipo di ufficiali si faceva fare tutto in sartoria,De Lorenzo era noto per l'eleganza un pò ricercata da gagà e per il taglio delle sue divise.
Io stesso tempo fa ho parlato con un sarto militare della mia città (autodefinitosi "il mago dei giubbetti") che mi ha confermato che la stragrande maggioranza degli ufficiali (e sottufficiali) di carriera si faceva confezionare il battle dress dal sarto.
 
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view post Posted on 21/3/2011, 19:27
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Carpu, mi sembra con la disamina precedente di avere escluso che si tratti di un modello 1955, se poi hai le date che scandiscono la cariera di De Lorenzo non ci sono dubbi tanto più che fregio e grado sono sottopannati di robbio.

Per quanto riguarda i giubbetti di sartoria mi piacerebbe averne qualcuno per le mani perché, purtroppo, fino ad oggi me ne sono capitati solo di modificati da modelli d'ordinanza con aggiunte di fodere, trasformazioni di baveri tasche e fibbie varie (a me sono toccati quelli della minoranza che voleva risparmiare :cry: ).
 
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carpu65
view post Posted on 21/3/2011, 20:53




Probabilmente dipende anche dal grado e dall'epoca.
Considera che negli anni 50 e 60 i sarti militari non costavano molto,quelli dell'unione militare poi avevano anche un sistema di rateizzazione conveniente.
Un giubbetto costava meno di un ordinaria completa,invernale o estiva,ed il buon panno da truppa "color camomilla" del dopoguerra era certamente economico.
Così,tra riadattare un giubbetto di confezione e farselo tagliare e cucire su misura,molti (anche considerando il fisico non apollineo di gran parte degli Ufficiali) preferivano farselo fare.
Del resto ancora fino al 1966 (da una statistica pubblicata all'epoca dal settimanale "Panorama" ) l'80 % degli Italiani andava dal sarto (c'e' ne erano migliaia,d'ogni prezzo e qualità ed ovunque).
Consideriamo anche che molti Ufficiali superiori il giubbetto lo indossavano ancora meno che l'ordinaria; per passare in rassegna i reparti,alle manovre ed alle parate,quindi per questi non era neanche un "capo da sbattere".
Certo,ufficiali di complemento,molti sottufficiali,anche qualche ufficiale di carriera (specie verso la fine dei 60-inizio 70) almeno del giubbetto se ne impippavano,e al massimo si facevano aggiustare quello pret a porter.
La persona con la quale ho parlato,titolare di una sartoria militare di Messina (l'unica rimasta;fino a qualche anno fa erano almeno cinque)mi ha detto che confezionava parecchi giubbetti per ufficiali di ogni grado,e che fare un buon giubbetto,bilanciato,calibrato,di giusta lunghezza,specie per persone corpulente,è meno semplice di quanto si pensi.
Mi ha detto che c'erano alcuni trucchetti di taglio per "snellire",ma non ho indagato.
 
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8 replies since 20/3/2011, 22:50   1185 views
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