FINE DI UN'EPOCA

Mi rendo conto, leggendo i vostri interventi, che nell'atteggiamento verso l'ombrello militare ognuno di noi è frutto della propria esperienza. La mia viene da alcuni decenni passati in Aeronautica e quindi mi porta a guardare il problema da punti di vista che forse sfuggono a chi ha fatto solo un breve periodo di servizio, magari quando aveva 19 o 20 anni in un contesto "maschile" certificato da visita medica....
Innanzi tutto l'ambito dell'uso dell'ombrello è relegato a ben poche occasioni, se leggiamo bene, a quelle dove si indossa l'uniforme di servizio, l'ordinaria o le varie "da cerimonia", praticamente al personale in servizio presso Comandi, Stati Maggiori, "palazzi" di qualsiasi tipo e non reparti operativi.
In secondo luogo, il concetto di "militare" si è molto trasformato in questi ultimi anni. Voi parlate di aspetti marziali, di uomini che sfidono gli elementi della natura, si citano personaggi appartenenti al passato più che al presente. Ma il presente è anche composto da "militari" ultra-sessantenni (i limiti di età per alcune categorie sono già a 63 anni mentre è in previsione l'innalzamento a 66!!) che pur cercando di mantenere un buon stato fisico sono lontani anni luce dalla baldanza di giovani ventenni. Militare, nel 2013, vuol dire anche essere di sesso femminile, portare una bionda chioma raccolta dietro la nuca, un po' di trucco agli occhi, un leggero rossetto sulle labbra, gli orecchini, una giacca aderente sul petto, una gonna al ginocchio con calze trasparenti, scarpe con il tacco e borsetta, per non parlare della gonna lunga alle caviglie nel caso di alta cerimonia.
Siamo sicuri che questi militari, appena descritti, stonino completamente oppure non apprezzino l'ombrellino nero quando si devono spostare dalla palazzina A alla B sotto la pioggia?