Trousers, Utility, Cotton Sateen, OG-107, 2 paia

Ciao Waldmann, la tenuta "Utility" in sateen di cotone OG-107 costituva la tenuta da combattimento standard delle truppe americane all'epoca del loro primo arrivo in Vietnam e continuò ad essere usata come tale sino alla completa distribuzione della "tropical combat uniform", ovverossia sino al 1965/1966, poi progressivamente il suo impiego venne limitato alle truppe di seconda linea. Attorno al 1968 la tenuta "utility" venne infine completamente soppiantata dalla "tropical" anche per quanto riguardava il personale appartenente alle unità di supporto e di servizio, ciò per ovvie ragioni di standardizzazione e di comodità (prova a indossare una OG-107 in una giornata estiva e ti renderai conto di come sia insopportabilmente pesante...). Per quanto riguarda la "patta" di chiusura ho notato che su quasi tutti gli esemplari di produzione più recente (anni '70 per intenderci) è presente la cerniera a lampo, su quelli più vecchi invece i bottoni ma non è una regola fissa, dovrei controllare meglio gli esemplari che ho in "magazzino"...

Tieni presente comunque che la tenuta "Utility" in cotone venne usata indistintamente come tenuta da "fatica" sino alla seconda metà degli anni '70 da tutte le truppe americane dislocate nelle zone a clima temperato in Europa, in Asia (Giappone, Corea) e ovviamente negli Stati Uniti, ciò fino alla sua completa sostituzione con la OG507 "durable press" in cotone/poliestere.

RIP-STOP

Edited by rip-stop - 21/10/2010, 12:43

Come ha già detto Buzz, i pantaloni vanno abbinati a una camicia "utility" OG107, quelle del tipo classico con due tasche pettorali. Non mi risulta che in Vietnam la tenuta "utility" e la tenuta "tropical" fossero mescolate tra loro, anzi, ritengo che questo "mix" non fosse affatto permesso. La tenuta "utility" poteva andar forse bene per la vita di caserma e di guarnigione ma come uniforme da combattimento per climi tropicali era assolutamente inadatta, sia per la pesantezza del tessuto sia per la sua scarsa praticità. Venne invece impiegata su larga scala dalle truppe dell'ARVN (l'esercito sud-vietnamita) che ne produsse un gran numero di copie locali impiegando generalmente una stoffa di cotone più leggero e confortevole e adattandone la taglia alla corporatura media asiatica. Le truppe dell'ARVN avevano inoltre il vezzo d'indossare le loro "utility" in maniera molto attillata, adattando la lunghezza dei pantaloni in modo tale che l'orlo inferiore restasse fuori dagli scarponcini da combattimento (un po' alla francese per intenderci). Prova pure a usare la tua OG107 giocando a soft-air in una calda giornta di luglio, dopo di che benedirai l'invenzione della "tropical"... e del tessuto "rip-stop"!

RIP-STOP

Ricollegandomi a quanto detto da Saigon70 inserisco questa famosa immagine che ritrae un soldato del 2° battaglione, 8° reggimento, 1a divisione di cavalleria aerea durante le operazione nella valle di Ia Drang nel novembre del 1965; indosso a questo "trombettiere" si riesce a notare abbastanza bene la classica camicia "utility" OG107 provvista d'insegne "full colour" (almeno per quanto riguarda il "name tag").

Ecco invece una foto del sottotenete Cyril R."Rick" Rescorla, capo plotone della compagnia Bravo, 2° battaglione, 7° reggimento cavalleggeri, 1a divisione di cavalleria aerea, scattata la mattina del 16 novembre 1965 nella zona di atterraggio X-ray, valle dello Ia Drang. Anche Rescorla indossa chiaramente una tenuta "utility" OG107.

Dopo la guerra del Vietnam Rick Rescorla si laureò in letterattura presso la Oklahoma University. Per un certo periodo si dedicò alla carriera accademica poi, annoiato dalla routine, passò a lavorare nel settore della security diventando più tardi vice-presidente per la sicurezza della Morgan Stanley Brokerage. La mattina dell'11 settembre 2001 Rick Rescorla si trovava come ogni giorno nel suo ufficio al 44° piano della seconda torre del World Trade Center di New York; pochi minuti dopo l'attacco terroristico alla prima torre, Rick, quale responsabile della sicurezza aziendale, diresse l'evacuazione degli oltre 2700 dipendenti della Morgan Stanley assicurandosi che tutti avessero lasciato il proprio posto di lavoro. Rick Rescorla stava risalendo le scale della torre insieme ad una squadra di pompieri per effettuare un ultimo controllo quando l'edificio, colpito dal secondo aereo, crollò sopra di lui. Solo sei dipendenti della Morgan Stanley, tra cui lo stesso Rescorla, perirono nel corso del tragico attentato alle torri gemelle. La storia di Rick Rescorla è riportata anche nel libro di Harold G. Moore e Joseph L. Galloway "Nessuno ha lasciato il Vietnam" edito in Italia da Piemme.

RIP-STOP

Edited by rip-stop - 21/10/2010, 20:20