Buonasera, complimenti per aver trattato questo argomento a me molto caro, penso che bisognerebbe parlare molto di più dei Vigili, ex Guardie Municipali. A giorni uscirà il mio libro sulla storia delle Guardie Municipali della mia città, dove ho inserito diverse notizie sull'origine dei corpi delle guardie municipali nel sud'Italia, oltre ad aver inserito notizie su come venivano gestiti questi corpi all'indomani dell'Unità d'italia.
leggendo l'articolo di carpu65, relativo a: (
Almeno fino agli anni 50 (ma credo anche dopo) i Comuni dovevano inviare i bozzetti delle uniformi dei Vigili Urbani alle locali autorità militari per l'approvazione (generalmente ai Carabinieri).
Si volevano evitare divise troppo simili a quelle militari,con conseguenti confusioni (il tutto è riportato in un bell'articolo del settimanale "Epoca",del 1955,che risponde all'interrogativo di un lettore sul perchè non si adottasse un uniforme unica per tutti i Vigili Urbani d'Italia) volevo precisare quanto segue.
Con l'Unità d'Italia, le amministrazioni comunali (sindaco) dovevano inviare, al momento della costituzione del Corpo, alla Prefettura tre copie dei bozzetti dell'uniforme delle guardie (sia municipali che campestri) e di tutte le corporazioni (bande, convitti, ecc) che vestivano uniforme presenti nel territorio comunale. Sul retro o sul fianco del bozzetto, molte volte venivano apposte delle spiegazioni sui colori delle varie buffetterie, affinché tutto fosse molto preciso e dettagliato. La Prefettura, dietro nulla osta, inviava i bozzetti al Comando della Divisione Militare Territoriale, quest'ultimo, se nn rilevava nulla di strano o di somigliante con le uniformi dell'esercito, delle guardie di PS e di Finanza, emetteva nulla osta e rinviava il tutto alla prefettura. (le tre copie - 1 alla prefettura - 1 al Comando D.M.T e 1 di ritorno al Comune).
Stessa prassi, nel momento in cui si decideva di sostituire o modificare l'uniforme.
Questa prassi di invio e/o richiesta della prefettura, nel momento in cui veniva a conoscenza di nuove uniformi istituite, è andata avanti fino alla 2^ GM, da quella data non ho trovato alcun bozzetto, ne materiale d'archivio che facesse pensare ad invio di detto materiale.
Solo semplici risposte di amministrazioni comunali ad interrogativi posti dalle varie prefetture. (mosche bianche).
Tornando al periodo 1860 - 1940, per far capire che questi nulla osta non era così rigidi, in molti casi le uniformi di molti corpi di GM e VU dopo, sono state molto simili, se non ugualissime a quelle dei CC e PS. Per citarne una, nel mio Comune nel 1925 venne autorizzata da prefettura e Comando D.M.T., gli alamari modello ufficiale dei CC., nel 1930 il Tenente della tenenza scrisse al podestà chiedeno il perché il Comadante vestiva uniforme con le doppie bande rosse e gli alamari al bavero, il Podestà rispose che l'uniforme era stata approvata da prefettura e C.D.M.T. (a seguto di altro carteggio, il podestà venne incontro al tenente e invio una modifica degli alamari, i quali vennero ridotti della metà e la doppia banda dei pantaloni divenne una).
Chiedo scusa per la stesura, ma ho scritto tutto velocemente e mentre scrivevo mi venivano in mente tante e tante altre cose.
Un caro saluto a tutti i forumisti
Posto una foto (bozzetto) inviato alla prefettura, dove si può leggere il nulla osta concesso dal C.D.M.T. Mi scuso se ho occultato qualcosa, ma è materiale d'archivio dove ho pagato solo riprodurre e non divulgare.