Le ultime sigarette del Guardiamarina Giulio Porcelli

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view post Posted on 10/11/2013, 09:36
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Giulio Porcelli era un Guardiamarina imbarcato sul Regio Sommergibile Narvalo che la notte del 14 Gennaio 1943 fu affondato al largo di Malta dopo essere stato colpito da aerei inglesi e danneggiato in maniera grave immobilizzandolo.
Mentre erano in corso i preparativi per l'autoaffondamento sopraggiunsero delle navi inglesi che terminarono il lavoro colandolo a picco.
Per una beffa del destino a bordo del Narvalo che proveniva da Tripoli erano imbarcati anche undici ufficiali inglesi prigionieri , purtroppo Giulio Porcelli fu tra gli ufficiali italiani che perirono mentre i caduti inglesi furono otto.
Quando alla famiglia vennero riconsegnati gli effetti personali che aveva lasciato nel porto di Augusta c'era anche questo portasigarette in pelle che conteneva ancora alcune Serraglio ed una confezione di Minerva.
Le foto ed altri cimeli che ho trovato li postero' a breve nella sezione apposita del Forum.

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AntonioMartino94
view post Posted on 12/11/2013, 14:05




reperto veramente significativo, oggetto quotidiano che il caduto usava abitualmente e per questo ancora più carico di Storia.
 
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carpu65
view post Posted on 12/11/2013, 17:13




Serraglio!
Le facevano a Tripoli?
 
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view post Posted on 12/11/2013, 17:30
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Un bell'oggetto e con una sua storia, complimenti!
 
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foch
view post Posted on 12/11/2013, 21:12




CITAZIONE (carpu65 @ 12/11/2013, 17:13) 
Serraglio! Le facevano a Tripoli?

"Serraglio" fu una marca di sigarette prodotta sempre e solo in Italia, dal 1901 al 1981 -quindi piuttosto longeva.
Solo il nome era esotico. Altra sigaretta prodotta in Italia, ma dal nome esotico era la Giubek -ribattezzata Giuba nel 1936 a seguito della campagna contro i nomi stranieri e prodotta fino al 1947.

Le due sole sigarette prodotte dalla Regia Manifattura Tabacchi di Tripoli furono la GARIAN e la MEHARI

Nel 1932 apparve la sigaretta CIRENE, ma era prodotta in Italia e la produzione ne venne dismessa nel 1942, per comprensibili motivi. Altra produzione nazionale ("coloniale" solo nel nome) era la sigaretta marca A.O.I.

Consiglio vivamente di visitare il sito Cigarette Packs Collection di Giorgio Cozzi (www.popescu.galle) contenente immagini e notizie di tutte le marche prodotte non solo in Italia (Regno e Repubblica), colonie e territori di occupazione; ma anche in altri paesi.

Foch
 
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view post Posted on 13/11/2013, 16:34
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Reperto carico di storia! Onore al caduto!
 
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view post Posted on 13/11/2013, 17:43


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CITAZIONE (foch @ 12/11/2013, 21:12) 
Consiglio vivamente di visitare il sito Cigarette Packs Collection di Giorgio Cozzi (www.popescu.galle) contenente immagini e notizie di tutte le marche prodotte non solo in Italia (Regno e Repubblica), colonie e territori di occupazione; ma anche in altri paesi.
Foch

Perdonatemi per l'O.T.: avete mai sentito parlare delle famigerate MILIT (m....da :blink: italiana lavorata in tubetti!)? Chi le ha fumate e me ne ha raccontato ha detto che erano proprio pessime, come da ... nome :wacko:
Un pensiero al povero Guardiamarina Porcelli, R.I.P.
Saluti.
l'Artigliere
 
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carpu65
view post Posted on 13/11/2013, 18:33




Si,le MILIT erano famose.
Credo fossero distribuite gratuitamente ai soldati.
Assolutamente pestifere,erano persino peggiori della nazionali.
A quei tempi,e fino agli anni 50 circa,fumare buone sigarette era un lusso.
Venivano vendute dai tabaccai "sciolte o a pacchetti",cioè potevi entrare in tabaccheria e comprare tre Camel.
In quell'epoca fumavano quasi tutti,e potendolo fumavano molto.
Una cosa comune,che oggi grazie al cielo si vede raramente,era "il marchio" del tabacco che rendeva giallastre l'interno delle dita che reggevano la sigaretta (per non parlare dei denti).
Comune l'immagine del soldato ferito a cui veniva data da fumare una sigaretta (ai giorni nostri sarebbe una cosa da pazzi).
I risultati purtroppo si sono poi visti anni dopo con l'alta incidenza di tumori. :(
 
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view post Posted on 13/11/2013, 18:45
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".........Venivano vendute dai tabaccai "sciolte o a pacchetti",cioè potevi entrare in tabaccheria e comprare tre Camel......"

Concordo nella vendita delle sigarette "sciolte" inserite in sacchettini, ma solo per le sigarette Italiane, quelle "straniere" (Camel) erano vendute solo a pacchetti sigillati.
Ciao. Federico.
 
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AntonioMartino94
view post Posted on 13/11/2013, 18:57




Le Milit, citando a memoria Rigoni Stern, erano date alla truppa, i Cappellani le distribuivano a iosa, mentre gli Ufficiali fumavano Macedonia (che erano già migliori).
All'epoca si fumava tanto, anzi un uomo doveva fumare per essere tale. Curiosità: nella prima guerra mondiale esistevano corrispettivi delle Milit?
 
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carpu65
view post Posted on 14/11/2013, 02:58




CITAZIONE (arditoXXVII @ 13/11/2013, 18:45) 
".........Venivano vendute dai tabaccai "sciolte o a pacchetti",cioè potevi entrare in tabaccheria e comprare tre Camel......"

Concordo nella vendita delle sigarette "sciolte" inserite in sacchettini, ma solo per le sigarette Italiane, quelle "straniere" (Camel) erano vendute solo a pacchetti sigillati.
Ciao. Federico.

L'abitudine di vendere le sigarette "sciolte" cessò per problemi igenici,ti risulta?
 
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view post Posted on 14/11/2013, 07:18
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CITAZIONE (carpu65 @ 14/11/2013, 02:58) 
CITAZIONE (arditoXXVII @ 13/11/2013, 18:45) 
".........Venivano vendute dai tabaccai "sciolte o a pacchetti",cioè potevi entrare in tabaccheria e comprare tre Camel......"

Concordo nella vendita delle sigarette "sciolte" inserite in sacchettini, ma solo per le sigarette Italiane, quelle "straniere" (Camel) erano vendute solo a pacchetti sigillati.
Ciao. Federico.

L'abitudine di vendere le sigarette "sciolte" cessò per problemi igenici,ti risulta?

Non saprei dirtelo, però potrebbe essere possibile.
Mi ricordo che poi confezionavano pacchetti da dieci sigarette.
Ciao. Federico.
 
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foch
view post Posted on 14/11/2013, 16:16




In risposta a Carpu e così "a naso", escluderei siano state preoccupazioni igieniche a determinare la fine della vendita di sigarette sciolte presso i tabaccai. Più verosimile la concomitanza di due altre cause : l'elevarsi del tenore di vita nell'Italia degli anni 1960 e la convenienza di Monopolio Tabacchi e tabaccai a promuovere la vendita in pacchetto intero.

Aggiungo che fino al 1945 i pacchetti di sigarette nazionali erano unicamente da 10 pezzi. Ricavo questa notizia da un gustoso articolo su Repubblica del dicembre 2010 a firma di un grande tabagista e corregionario di Carpu : Andrea Camilleri. (Testo disponibile in rete : L'Ultima Sigaretta/2)

Aggiungo, inoltre, (anche questo per personale ricordo) che dai tabaccai si potevano acquistare ancora negli anni Sessanta le lamette da barba sfuse ! Era proprio un'altra Italia...

Foch
 
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view post Posted on 14/11/2013, 16:27
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Le lamette da barba "sfuse" (le più economiche) erano ricavate da una bandella in acciaio che era arrotolata su di un aspo, uno ne acquistava quante gliene servivano, veniva spezzato il nastro al numero richiesto poi venivano piegate a fisarmonica ed avvolte in un pezzo di giornale.
Ciao. Federico.
 
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foch
view post Posted on 14/11/2013, 17:48




Delle "economiche" tra le le lama da barba descritte da ardito non ho ricordo. Il mio di ricordo si riferiva a lame del tipo normale (l'onnipresente americana Gillette, o le nazionali Bolzano, Bartali e altre), per vendere sciolte le quali il tabaccaio apriva la confezione da 5 o 10 pezzi e ne estraeva 1/2/3 lame -secondo la richiesta (e la... borsa) del cliente.
Proprio come per le sigarette...

Foch

 
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30 replies since 10/11/2013, 09:36   2979 views
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