Iniziamo dalla corretta denominazione Pistola a Rotazione Modello 1874, ti allego un piccolo mio articoletto sull'arma, una foto e uno schema tecnico..spero bastino a soddisfare i tuoi interrogativi sull'arma.
PISTOLA A ROTAZIONE MOD.1874 CAL.10,35
La prima pistola a rotazione dell'Esercito Italiano era stata la Lefaucheux ad azione singola con cartucce a spillo, all'inizio degli anni '70 la rivoltella progettata da Chamelot e Delvigne aveva dimostrato la sua affidabilità, si trattava di un'arma a castello chiuso che consentiva l'uso di potenti cartucce a percussione centrale, era dotata di un efficace, robusto e semplice meccanismo di funzionamento a doppia azione ed era di facile smontaggio e manutenzione grazie alla possibilità di rimozione di una cartella laterale che dava accesso al meccanismo.
Un progetto di tale validità fu recepito dall'esercito svizzero e da quello francese che con alcune variazioni l'adottarono, l'arma svizzera slanciata e dotata di scanalature di alleggerimento sul tamburo fu calibrata per la cartuccia cal.10,4 a percussione anulare e denominata mod.1872, il mod.1873 francese calibrato per il cal.11 a percussione centrale ha un aspetto più tozzo con tamburo massiccio e canna a due ordini(ottagonale e tonda).
Nel 1874 l'Esercito Italiano decise di adottare l'arma, nel calibro 10,35 a percussione centrale, per dotarne la cavalleria. Ne vennero commissionati 12.000 esemplari, la metà dei quali realizzati dalla ditta Pirlot Freres di Liegi, e i restanti fabbricati dalla Società Siderurgica Glisenti.
La "Pistola a rotazione modello 1874" cal.10,35 è a castello chiuso e meccanismo a doppia azione; è lunga 290mm. con una canna ottagonale avvitata al castello da 160mm.Pesa scarica 1150 gr. Il tamburo a 6 camere presenta scanalature di alleggerimento al centro è forato per accogliere il tubetto che reca posteriormente la corona dentata su cui agisce il meccanismo di rotazione. Il tubetto, che accoglie l'albero del tamburo, non è presente sugli esemplari belgi che presentano un tamburo monopezzo, ma costituisce una modifica realizzata in Italia allo scopo di poterlo sostituire in caso di consumo della corona dentata e per poter sottoporre il pezzo a tempera ottenendo una maggiore resistenza all'usura. Posteriormente alle scanalature di alleggerimento il tamburo presenta sei fresature in cui si impegna un risalto del grilletto per assicurare l'arresto del tamburo ed il suo allineamento con la canna. Sul lato destro dell'arma si osserva il canale guida con la bacchetta di espulsione e, dietro al tamburo lo sportello di caricamento che ruota all'indietro assicurato in chiusura da una molla a lamina.
A sinistra troviamo la cartella amovibile che consente l'accesso al meccanismo, assicurata posteriormente da una vite ed anteriormente da un'appendice ad incastro, presenta tre fori in cui si inseriscono le teste dei tre perni principali fissati alla parete destra del castello. Il ponticello è unito ad incastro al castello,
L'asse del tamburo, dotato di testa zigrinata per l'estrazione è munito di una molla di attrito che impedisce libero movimento al tamburo.
Il meccanismo di sparo è, come già detto, sistema Chamelot Delvigne, presenta un massiccio cane dotato di un percussore robusto, sulla parte inferiore del cane stesso agiscono la molla principale e i robusti elementi della catena di scatto che consentono l'azione singola e la doppia azione e provvedono alla rotazione del tamburo.
L'arma è finita con lucidatura, le guancette sono in noce e sulla coccia è presente un anello portacorreggiolo; è robusta, ben fabbricata e calibrata per una munizione ragionevolmente potente. Nata "giovane" ed al passo con i tempi la '74 ebbe una vita operativa lunga anche in relazione al fatto che la mod.1889 era calibrata per la stessa cartuccia, i due modelli furono affiancati per lungo tempo è l'arma prese parte, anche se in ruolo secondario, alla I°GM. Nel 1888 quando era già evidente l'eccessiva lunghezza dell'arma comparve il mod.'74 corto con canna da 114mm.non è chiaro se alcune armi furono fabbricate con queste caratteristiche o se ci si limitò ad accorciare alcune '74 già in dotazione, il tipo accorciato ebbe comunque vita effimera essendo del 1889 l'adozione del nuovo modello.
Dati tecnici
Calibro: 10,35mm.
Lunghezza: 290mm.
Lunghezza canna: 160mm.
Rigatura: 4 righe destrorse
Peso scarica: 1150 gr.
Capacità tamburo: 6 colpi
Ciao giacomo