Che fucile è’?

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view post Posted on 27/5/2021, 12:45


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Ad un mio amico hanno portato questo fucile dicendo di averlo trovato nel greto del Piave. Non ci credo: per quanto rugginoso è troppo in buono stato. Secondo me è stato trovato ristrutturando qualche vecchio casolare.

Il diametro interno della canna liscia è di 1,5 cm. Il fatto che sia fissata al meccanismo con un dado e che un lato della culatta sia in parte tagliata per permettere l’inserimento di una cartuccia di adeguate dimensioni mi fa pensare ad un adattamento ad uso fucile da caccia.

Ho ragione? Questi lavori venivano fatti a livello artigianale o c’erano delle aziendine specializzate? Ma come funzionava l’estrazione della cartuccia sparata? E il meccanismo originale di che fucile è?

Un’ ultimissima cosa: un oggetto del genere chiaramente non funzionante può essere detenuto o bisogna denunciarne il ritrovamento?

Grazie
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view post Posted on 27/5/2021, 13:33
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Castello, otturatore e meccanismo del grilletto sono di un fucile modello '91 italiano...
Non sono un esperto ma se la ruggine non blocca completamente le componenti rendendole un blocco unico...con un'ottica un po' restrittiva, potrebbero essere considerate da qualche tutore dell'ordine "parti d'arma" e quindi andrebbe denunciato il ritrovamento...
 
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view post Posted on 27/5/2021, 13:52


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Buon pomeriggio.
Per le mie esperienze, l"ottica restrittiva"è di solito la prassi. Anche la sola canna, o il tamburo di un revolver, o un otturatore sono parti d'arma. Sempre meglio essere prudenti
 
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view post Posted on 27/5/2021, 14:00


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Allora dico al mio amico che dica a chi glielo ha mostrato che se ne disfi. Per quattro pezzi mangiati dalla ruggine non val la pena di perdere tempo in scartoffie. Grazie
 
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view post Posted on 1/6/2021, 12:33


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CITAZIONE (64adriano @ 27/5/2021, 14:33)
Castello, otturatore e meccanismo del grilletto sono di un fucile modello '91 italiano...
Non sono un esperto ma se la ruggine non blocca completamente le componenti rendendole un blocco unico...con un'ottica un po' restrittiva, potrebbero essere considerate da qualche tutore dell'ordine "parti d'arma" e quindi andrebbe denunciato il ritrovamento...

come argutamente notavi solo quelle parti paiono attribuibili ad un Carcano, la canna invece non pare proprio quella con cui è nato... Riutilizzo civile forse ?
 
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view post Posted on 1/6/2021, 12:38
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Mi riesce poco comprensibile come sia possibile caricare questa eventuale arma...con la canna liscia di quel diametro come fa ad adattarsi una pallottola a bossolo metallico calibro 6.5?
Forse più che un fucile era una sorta di ordigno usato come trappola...se ne sono visti altri...
 
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view post Posted on 1/6/2021, 12:44


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ipotizzerei vi abbiano montato una canna camerata ed atta a sparare un'altro calibro... probabilmente liscia. Conoscere i diametri interno/esterno in volata aiuterebbe
Escluderei l'ipotesi " trappola " , di norma non hanno canne così lunghe....
Comunque direi che solo una cosa è certa: non è una canna Carcano
 
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view post Posted on 1/6/2021, 14:40


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Come detto da gianni 62
è un riutilizzo civile e dalle misure che indica "potrebbe" essere un cal.28 (fucile da caccia a canna liscia) e la canna (che non è quella originale) ma semplicemente un tubo del diametro appropriato per ospitare o con piccole modifiche alla meglio quella cartuccia.
Nel post guerra era prassi riutilizzare questi ritrovamenti per uso caccia appunto trasformandoli alla meglio, poi c'erano armaioli che facevano anche dei bei lavori.... altri no.
Un elenco di trasformazioni viste:
Mauser il cal.16
Steyr cal.32
Enfield cal.36
Vetterli cal.28
 
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view post Posted on 1/6/2021, 17:06


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In Veneto è piuttosto comune trovare steyr 95 in calibro 32, visti almeno una decina di conoscenti cacciatori, visto personalmente un k98 ma non ricordo se 32 0 36.
 
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view post Posted on 1/6/2021, 18:22
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CITAZIONE (slgm @ 1/6/2021, 18:06) 
In Veneto è piuttosto comune trovare steyr 95 in calibro 32, visti almeno una decina di conoscenti cacciatori, visto personalmente un k98 ma non ricordo se 32 0 36.

ricordo quando ero sfollato in provincia di Pisa il fratellastro di mio nonno, (ex fiamma nera) con un 16 ricavato da non so che cosa,
So solo che diceva che era un ricordo migliore di quello dei polmoni (rovinati dai gas), e che aveva nascosto la sua doppietta con delle favolose canne belghe e consegnato poi quello quando avevano requisito le armi ai cacciatori.
 
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view post Posted on 3/6/2021, 18:37
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CITAZIONE (lupo volante @ 1/6/2021, 19:22) 
CITAZIONE (slgm @ 1/6/2021, 18:06) 
In Veneto è piuttosto comune trovare steyr 95 in calibro 32, visti almeno una decina di conoscenti cacciatori, visto personalmente un k98 ma non ricordo se 32 0 36.

ricordo quando ero sfollato in provincia di Pisa il fratellastro di mio nonno, (ex fiamma nera) con un 16 ricavato da non so che cosa,
So solo che diceva che era un ricordo migliore di quello dei polmoni (rovinati dai gas), e che aveva nascosto la sua doppietta con delle favolose canne belghe e consegnato poi quello quando avevano requisito le armi ai cacciatori.

Caspita che storia, ma eri sfollato proprio te?
 
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view post Posted on 3/6/2021, 21:51
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CITAZIONE (The hunter j @ 3/6/2021, 19:37) 
CITAZIONE (lupo volante @ 1/6/2021, 19:22) 
ricordo quando ero sfollato in provincia di Pisa il fratellastro di mio nonno, (ex fiamma nera) con un 16 ricavato da non so che cosa,
So solo che diceva che era un ricordo migliore di quello dei polmoni (rovinati dai gas), e che aveva nascosto la sua doppietta con delle favolose canne belghe e consegnato poi quello quando avevano requisito le armi ai cacciatori.

Caspita che storia, ma eri sfollato proprio te?

Quando iniziarono i bombardamenti (che avrebbero distrutto quasi metà della città) mio nonno tra le altre cose richiamato e assegnato al controllo della posta militare, stabilì che tutta la famiglia fosse messa al sicuro.
Tutti gli uomini della famiglia erano alle armi: Mio padre capo meccanico di IIª classe è a bordo del Vittorio Veneto, i miei due zii rispettivamente sottotente di artiglieria e tenente di fanteria sono uno in Grecia e l'altro al comando della compagnia di protezione all'area che oggi è il porto industriale di Livorno e che allora ospitava già diverse industrie.
Si mette in contatto con il cugino, l'ultimo erede della famiglia Piazza, signori di Soiana e Soianella, figlio del fratello di sua mamma, la padrona del mulino.
Chiede ospitalità per sé, la moglie e le due figlie. con mia mamma che aveva già me e mio fratello.
La casa era quanto restava della casaforte della famiglia, aveva i serbatoi dell'acqua piovana, il forno per panificare e un certo numero di stanze....ma eravamo pur sempre un bell'ingombro...mio nonno tornava a casa sovente facendo la spola tra la casa di Livorno e questa, mio zio badava alla casa di Livorno quando aveva dei cambi.
Quando cominciò a delinearsi l'andamento della guerra, Dopo l'8 settembre, con il ritorno definitivo di nonno, e anche del fratello "artigliere", l'affollamento si intensificò e quindi nella ridistribuzione entrarono in gioco i legami di famiglia, anche per avere spazi di manovra per sfuggire ai rastrellamenti tedeschi.
E quindi gli spostamenti degli adulti tra la casa della sorellastra e quella del fratellastro, erede del mulino (ormai fermo da anni) dove viveva appunto "Zio Dante" con la moglie, il mulino dove mi nonno era nato. Si andava a piedi, ma le gambe erano buone e ci si spostava comunque tra Soianella, Santermo e Cevoli.
Noi bimbi e mamma siamo rimasti a Soianella fino al 46, (ho fatto lì la prima elementare) tornati a Livorno tutti insieme in un grande appartamento dove c'era posto per tutti, comprese prima una e poi l'altra moglie dei miei zii.
Mia mamma aveva seguito il marito, tornato dall'internamento (NON riconosciuto come "prigionia" a causa della cobelligeranza, ma prigionia fu) in pessime condizioni di salute fino all'ospedale dalla Croce Rossa Militare di Torino. (dove morì a gennaio 47 con il grado di capo di Iª classe e una croce al merito di guerra) noi vivevamo dai nonni guardati e seguiti a scuola dal nonno che liberatosi degli altri impegni seguiva e guidava la tribù. raggiungemmo mia mamma nel 48, Ma le vacanze scolastiche, -da giugno a settembre - per me Fino al 54, erano appunto al mulino. dove Zio Dante mi aveva mostrato orgogliosamente il 12 facendomi apprezzare il lavoro delle canne, che ricordo ancora come bellissimo e appunto il 16 ad una canna, il cui calcio credo di aver riconosciuto in uno dei fucili le cui foto girano per il forum....
Sono stato un po' (tanto) graforroico, ma sai com'è, toccando certi pulsanti scattano delle molle...
 
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view post Posted on 4/6/2021, 08:33
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Bellissima storia, grazie per averla condivisa con noi :b:
 
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view post Posted on 4/6/2021, 12:32
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Già visto in altra sede e GIÀ AVUTE le risposte alle domande.
Ciao
Andrea
 
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view post Posted on 11/6/2021, 16:55
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Se a qualcuno può interessare come curiosità, esistevano aziende che, a livello locale, trasformavano in fucili da caccia i vecchi Vetterli modificando la canna: da rigata a liscia, e più larga in modo da alloggiare una comune cartuccia cal. 12. Tra queste aziende su tutte era la Manifattura Italiana di Armi che sto studiando attualmente, poi forse anche Duina e Lorenzotti, ma anche molte altre piccole e specializzate in armi civili.
 
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