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| | CITAZIONE (Ruggero.pettinelli @ 12/3/2014, 09:02) Per finitura a bastoncino si intendono proprio quei segni circolari, anche se in realtà quella non è una finitura a bastoncino, ma sono semplicemente i segni di una fresa che ha completato il lavoro di messa in piano delle superfici. La finitura a bastoncino, infatti, viene eseguita con un bastoncino (appunto) e generalmente non viene mai brunita, ma lasciata in bianco, per ragioni estetiche. Tipicamente, vengono finiti a bastoncino i fianchi del monoblocco di culatta dei sovrapposti, e i corpi dell'otturatore delle carabine bolt-action di lusso. Avendo in mano l'arma posso dire che i segni circolari non sono quelli di una fresa, la finitura è troppo liscia. Secondo me, ottenuta proprio a bastoncino, che se non sbaglio, si ottiene facendo roteare per mezzo di un trapano un bastoncino ricoperto di materiale abrasivo premendolo sul pezzo. Il risultato sono questi segni, che non avevo mai visto prima su di un arma militare. Appena posso cercherò di fare foto migliori dei particolari. Ciao Alberto. | | | |
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| CITAZIONE (Ruggero.pettinelli @ 13/3/2014, 06:42) Sui revolver 1889 per ufficiale, in effetti, ogni tanto si incontrano, nella produzione Glisenti. I Toschi sono più tirati via. In effetti confermo che l'interno della cartella della mia Glisenti postata ha la stessa finitura... Sono stato assente un paio di giorni per motivi di lavoro e non ho potuto seguire la discussione. Il porta correggiolo è di fattura artigianale. Per me è una cosa interessante per l'ingegnoso sistema usato...  | | | |
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| | Come promesso posto una foto dell'interno della Glisenti del 1894 paragonati con quello di una Mida del 1918, le differenze sono notevoli.  Ciao, Alberto | | | |
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| | Dalla 1874 sino alle armi utilizzate nella 2GM il calibro ufficiale delle rivoltelle italiane è stato il 10,40.
L'unica eccezione sembra siano stati alcuni revolver destinati alle truppe coloniali in 8 Lebel.
Anzi se per caso qualcuno ha notizie certe su quest'ultimo revolver........
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| maurizio77 |
| | CITAZIONE (kanister @ 29/6/2014, 18:45) Dalla 1874 sino alle armi utilizzate nella 2GM il calibro ufficiale delle rivoltelle italiane è stato il 10,40.
L'unica eccezione sembra siano stati alcuni revolver destinati alle truppe coloniali in 8 Lebel.
Anzi se per caso qualcuno ha notizie certe su quest'ultimo revolver........ Tempo fà se ricordi avevo postato il Mio revolver a 9 colpi in calibro 8 Lebel del modello distribuito in certe quantità agli Ascari . | | | |
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| | NO, non lo ricordavo. Comincio a perdere colpi, ora vado a cercarla.
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| maurizio77 |
| | CITAZIONE (kanister @ 30/6/2014, 16:03) NO, non lo ricordavo. Comincio a perdere colpi, ora vado a cercarla. Il titolo della discussione era : Una rivoltella "quasi italiana"..per Ascari d'Africa | | | |
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| | Ti ringrazio. In effetti mi ha solleticato il fatto di aver ritrovato l'articolo della rivista TACarmi citato nel corpo della discussione.
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| CITAZIONE Come promesso posto una foto dell'interno della Glisenti del 1894 paragonati con quello di una Mida del 1918, le differenze sono notevoli. Sì, la finitura dei Mida è generalmente sommaria. Inoltre, nella foto che hai postato si evidenzia la differenza nella sede per il bocciolo di rotazione del tamburo, che nella cartella del Mida è più grande per tenere conto della sicura di secondo tipo, interna. | | | |
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| | Fotografala e ne riparliamo.
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| CITAZIONE Il proprietario mi ha detto di averla fatta restaurare non essendo un esperto in materia...
non è che pulendola hanno eliminato il marchio sul corpo? Può essere. In tal caso, bel restauratore del menga! Oppure, può anche essere che il marchio fosse stato già abraso in precedenza. Ho notato che in alcuni casi di ricondizionamento dei bodeo tipo A, i marchi del produttore originale venivano abrasi. In alcuni casi, perché veniva apposto un nuovo marchio (vedi i bernardelli Guardia di finanza), in altri casi, invece no. Comunque mi associo a kanister, postaci delle foto! | | | |
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| 29 replies since 9/3/2014, 16:47 1719 views |
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Armi da fuoco italiane