Giacomo Minetti Carabiniere Genovese, Garibaldino e ufficiale del REI

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view post Posted on 2/8/2015, 19:23
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Mi unisco al coro dei complimenti per i ritrovamenti e per la ricerca sul personaggio. D'accordo con molti sul consiglio un buon restauro presso personaggi specializzati per non distruggere reperti così importanti e tutto sommato, dalle tue descrizioni sul ritrovamento, non così in cattivo stato.
Tralascio la parte italiana di cui tutti ti hanno parlato ricordando comunque di attingere informazioni a due ottime opere sull'argomento, ovverosia il volume di Stefano Ales sulle uniformi piemontesi fino al '70 e quelli di Cantelli sulle uniformi umbertine. A proposito splendida la foto con le uniformi della Ricotti.
Vado alle uniformi garibaldine. In effetti la giubba rossa, pur essendo indiscutibilmente garibaldina si ascrive al Corpo Volontari Italiani costituiti nel 60-61 e durati ben poco. Il taglio e la foggia è piemontese e di questo modello esistono diversi esemplari nei musei italiani. Mi incuriosisce l'assenza di un distintivo di grado al paramano in quanto, al momento del passaggio dall'Esercito Meridionale al Corpo Volontari, se ho letto bene il nostro era già tenente. Se non erro la giubba ha un profilo nero. Corretto? O ho letto male la foto?
Più vicina all'uniforme dell'Esercito meridionale è l'immagine del tuo avatar, che sarebbe cosa gradita se avessi voglia di postarlo in grande.
Ti chiederei anche se per caso hai trovato un diario, o delle memorie del Minetti; dico questo perché sto cercando di risolvere uno strano arcano circa la tenuta dei Carabinieri genovesi del Medici che sembra avessero un diversa blusa rispetto a quella adottata dai carabinieri genovesi a Palermo e che poi continuarono a portare a Milazzo e ................. forniture permettendo fino a Napoli.
Ti ringrazio fin d'ora ed a tua disposizione per eventuali informazioni sulla parte garibaldina.
Andrea
 
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view post Posted on 3/8/2015, 11:48


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Gentile Andrea,
Ti ringrazio del riscontro al mio thread e soprattutto del tuo contributo nel cercare ove possibile di inquadrare storicamente la giubba rossa ritrovata.
Non ce l'ho sottomano, ma rivedendo le mie foto confermerei una bordatura scura, o nera, sul fondo delle maniche e sul collo.
L'assenza del grado da sottotenente nelle maniche resta un'incongruenza visto che il GM era stato promosso a ufficiale già nell'esercito meridionale a partire dall'8 ottobre 1860. Potrebbero essere stati staccati successivamente ma non ricordo alcun segno sulle maniche...Oppure la giubba è precedente (?).
Il fregio sopra il berretto come si collocherebbe?
Non essendo un esperto, ho raccolto un pò di foto di giubbe garibaldine dal web ma non ne ho trovata alcuna che somigliasse a questa.
Se hai qualche foto di esemplari simili, di foggia piemontese come suggerisci tu, mi piacerebbe poterne vedere qualcuna.
Come da tua richiesta ti allego la foto della miniatura in nostro possesso la cui giubba è ben diversa.
Ti confermo infine che finora non ho recuperato altro materiale cartaceo su di lui, nè tanto meno un diario, ma non dispero di ritrovare qualche altra tessera di questo mosaico, da condividere con voi appassionati!

Giorgio

https://s29.postimg.cc/o9z5x0ycn/image.jpg

GM_Miniatura

Edited by Giorgio-Mi - 16/10/2015, 17:05
 
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giusepin
view post Posted on 4/8/2015, 08:26




Per Viotti.
In riferimento alla tenuta dei Carabinieri Genovesi ti propongo ciò che rilevo da: Volevamo fare l'Italia di Camillo Saccomanno - Memorie segrete di un giovane patriota genovese dai moti mazziniani alla presa di Roma, a cura di Attiio Bislenghi (Ed. De Ferrari).

Pag. 73 (si riferisce al '59):Da una pubblicazione recente, parlando di noi, si legge: "come dovevano essere belli in quelle loro eleganti divisi di un azzurro delicato che rendeva più fini i loro profili signorili, adornate di bottoni dorati, splendenti ai raggi del sole, e con quei loro berretti pure azzurri con su incrociate due carabine". La verità è che la divisa cui accenna l'egregio scrittore fu adottata nella campagna dell'anno seguente, mentre nella campagna del 1859 noi s'indossò la modesta dovisa del fantaccino dell'esercito piemontese e per unica variante avevamo un berretto nero con fascia di velluto color di sangue con sopra due carabine incrociate su coccarda dai colori dell'Otalia. Fu solo termnato il periodo di combattimento che una divisa speciale che ci era stata destinata ci raggiunse a Bergamo, divisa ch'era identica a quella dei nostri bersaglieri, compreso il cappello piumato: solo differenziava nel colore delle mostreggiature, ch'erano verdi-

Pag. 94 (si riferisce al '60 sped. Pianciani): La spedizione a cui io dovevo prendere parte si apprestava energicamente e per queste, volendo costituire due compagnie di Carabinieri Genovesi, (...) Fu pure fissata una divisa, limitata ad una giacca e ad un cappello così detto alla calabrese, sulla cui fronte era una coccarda italiana con carabine incorciantesi (...)

Sautoni.
Giusepin
 
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view post Posted on 6/8/2015, 18:07
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Giusepin ti ringrazio delle informazioni. la mitica divisa azzurrina, o cilestrina, o come vuoi so che è riferita al 66. Abba ci dice però che a Palermo vennero vestiti di azzurro (SIC) e lo stesso colore lo cita un cronista a Milazzo dopo la battaglia. Che questa uniforme poi riportata in alcuni disegni coevi da personaggi che parteciparono alla spedizione, sia stata effettivamente distribuita è certo. E' certo altrettanto che non fu uniforme di massa, così come che alcuni reparti di carabinieri genovesi indossarono altre tenute. Allo stesso modo se come -dice Abba- fu effettivamente distribuita a Palermo è poco probabile che questa tenuta abbia superato Milazzo, vista la difficoltà di approvvigionamento delle truppe garibaldine in quella campagna. Grazie comunque delle informative e ti terrò informato sui progressi delle mie ricerche che attualmente sono ferme causa lavoro, più cambio di casa.
Per Giorgio la foto che hai postato è più vicina alla tenuta usata nel meridione. perdonami se non ho tempo di postare le foto di cui ti dicevo ma vale quello che ho detto prima ..........
Un caro saluto a tutti
Andrea
 
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view post Posted on 13/11/2016, 17:30


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Cari amici,

riapro questa vecchia discussione, e in particolare gli ultimi commenti sulla giubba garibaldina del mio avo Minetti da parte di Andrea Viotti,

CITAZIONE
Vado alle uniformi garibaldine. In effetti la giubba rossa, pur essendo indiscutibilmente garibaldina si ascrive al Corpo Volontari Italiani costituiti nel 60-61 e durati ben poco. Il taglio e la foggia è piemontese e di questo modello esistono diversi esemplari nei musei italiani. Mi incuriosisce l'assenza di un distintivo di grado al paramano in quanto, al momento del passaggio dall'Esercito Meridionale al Corpo Volontari, se ho letto bene il nostro era già tenente.

per confermare, dopo una recente rivisitazione della giubba naftalinata, mostrata e analizzata insieme ad un caro amico che colleziona uniforme umbertine, che in realtà sopra il paramano vi erano apposti i distintivi di grado da stenente, gradi che ad un certo punto sono stati rimossi ma le cui tracce sono ben visibili nelle foto qui sotto.

IMG_1825_segni_dei_gradi_su_maniche

IMG_1826_segni_dei_gradi_su_maniche

Ora la giubba appare molto vissuta con evidenti e chiari segni di abbondante sudorazione, giustificabile anche dal tessuto piuttosto pesante della stessa.

La mia ipotesi è che questa giubba, dotata dei relativi gradi da stenente, potrebbe essere stata indossata dalla data di nomina a ufficiale del Corpo Volontari dell'Esercito Meridionale (12 ottobre 1860) allo scioglimento del corpo (16 aprile 1862) e relativa fusione e passaggio al REI, con successivo distaccamento dei gradi per cucirli sulla giubba REI.

Che ne pensate di questa ricostruzione?

Giorgio
 
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view post Posted on 13/11/2016, 19:36


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Ciao, direi che è molto probabile sia andata come dici tu.
Il riutilizzo di materiali era molto diffuso ed era considerato in molti casi, doveroso e necessario
 
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view post Posted on 13/11/2016, 20:18


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Tienici aggiornati. Grazie
 
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view post Posted on 18/11/2016, 09:00


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Mi fa piacere che questa mia ipotesi, condivisa da Alè, risulti plausibile.

Ove fosse così, si escluderebbe un utilizzo successivo di tipo reducistico, come era stato ipotizzato, e si rafforzerebbe la possibilità che questa giubba abbia fatto effettivamente la campagna 1860-61.

Grazie per la vostra partecipazione,

Giorgio
 
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view post Posted on 18/11/2016, 09:10


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aspetta... dire che c'era un grado, che poi è stato scucito... e dire che quella giubba ha fatto la campagna 60/61 son due cose leggermente diverse.... il materiale garibaldino, essendo "fuori ordinanza" è sempre problematico..... per lo meno per me🙃
 
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view post Posted on 18/11/2016, 09:20


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certamente Alè, infatti ho scritto che si rafforzerebbe un'ipotesi :wacko: di partecipazione attiva, considerando anche l'elevata usura e sudorazione dell'indumento.

Credo che la sicurezza, senza altri riscontri certi, non ci sarà mai...

Giorgio
 
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view post Posted on 15/12/2016, 18:09
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A proposito delle uniformi dei Carabinieri Genovesi ci sono anche queste due testimonianze:

La compagnia dei Carabinieri Genovesi, rimpiazzata per nuovi arrivi, vi faceva bella mostra nel suo turchino uniforme e col portamento marziale che la distingue. (Menghini, La Spedizione ecc., 148);

[...] Le truppe che ho qui veduto sono Carabinieri genovesi, i quali hanno un’uniforme di tela russa formata da un giacchetto all’ussera con doppia fila di bottoncini bianchi, ed un berretto di panno bleu, fregiato di due carabine ricamate in oro. Tutti quelli che sbarcarono a Marsala portano al braccio sinistro un piccolo gallone in oro sulla foggia di quello per le truppe regolari che segna l’anzianità di servizio [...]. (Dal giornale Movimento di Genova del 4 agosto 1860)

Chissà come era il "gallone in oro" di anzianità.

Giusepin
 
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