GIALLO A PONTE NUOVO DI MAGENTA

Sì, kanister. Il termine deriva da "cartoccio", per la carta, appunto, che costituiva l'involucro che raccoglieva i due componenti, palla e polvere, che in francese fa "cartouche" e da qui "cartuccia".

Beh, cosa vuoi. Anche noi andiamo dal "parrucchiere", ma di parrucche se ne vedono pochine di questi tempi.

In quella vetrina c'era anche questo ... ostensorio. Feticismo?

Sì Giorgio, usava quando ... Berta filava!
Buona domenica.

Con un po' di perseveranza sono riuscito a rintracciare uno stampo Colt's Patent made in London che non ha deluso le mie aspettative. Eccolo

dal quale si ottiene questa palla

con le seguenti misure:

- lunghezza totale, mm 14,23;
- diametro massimo, mm 9,65;
- diametro minimo, mm 9,30;
- peso, gr. 8.

Pertanto una .38 in piena regola e anche questa con una riga di grassaggio deputata poi a comprimersi e aumentare di calibro.

Mi è stato assicurato un prestito per fondere un po' di palle e con queste e con le altre che abbiamo visto daremo fondo a delle prove di tiro di cui vi renderò edotti.

No, solo piombo puro.

A distanza di tempo riapro questa discussione per informare che lo stampo originale Colt London qui sopra NON dà la palla di cui alla foto, che proviene da altro fondi palle, ma uguale a quella che esce dallo stampo americano.

Errore di sbaglio fu …

Approfitto per segnalare che la ricarica delle armi veniva effettuata sostituendo i tamburi con altri carichi portati alla cintura,si estraeva la chiavetta ,si avanzava la canna,si cambiava il tamburo e via. Nel film Gettysburg viene fatto vedere piu' volte.

Grazie per l'intervento.

Avevo letto di questo sistema di "ricarica", ma per le Navies non era poi così semplice e veloce.

La difficoltà sta proprio nell'estrarre la chiavetta di chiusura quel tanto che basta per sfilare la canna e quindi il tamburo per montare quello carico.

A suo tempo provai questa operazione di sostituzione "sfidando" un amico che invece caricava con cartucce combustibili. Ebbene, arrivava sempre prima lui.
Ciò non vuole dire che l'operazione non fosse possibile, anzi, ma non in tempi brevissimi.

Nel film che citi si vedono sequenze di uno che tira con la chiavetta completamente sfilata e ciò, nella realtà, non sarebbe stato possibile. Ma qui siamo nel campo delle fictions in technicolor.

L'operazione di sostituzione era invece molto veloce con le Remington e le Starr che non hanno chiavette da sfilare ma, la prima, un perno facilmente scorrevole in avanti che è poi l'asse del tamburo; la seconda basculando la canna in giù dopo averla liberata dalla grossa vite di ritegno deputata alla bisogna.

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Ecco qui le sequenze di sostituzione tamburo che dicevo più sopra:

I due revolver entrambi cimeli della Civil War

Revolver Remington che ha sparato l'ultimo colpo (le capsule che si vedono sono solo scenografiche)

Cane in monta do sicura e leva di caricamento abbassata

Perno del tamburo sfilato in avanti

Tamburo scarico pronto per essere sostituito da uno carico

Revolver Starr single action modell scarico

Cane in monta di sicura

Svitata la grossa vite la canna può basculare e liberare così il tamburo vuoto per essere sostituito con uno carico

Questo revolver non ha un vero e proprio perno di centraggio del tamburo ma una semplice protuberanza anteriore che ne fa le veci, come viene qui evidenziato

Come si vede, operazioni semplici e veloci non possibili da ottenere con le consorelle Colt.

Ho dimenticato una cosa molto importante.

Ringrazio l'amico TEX per avermi messo a disposizione le due armi.

Grazie vinca e Buon Anno.