Cingolo "Churchill Tank"

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view post Posted on 2/1/2018, 18:11
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Per pronunciare un giudizio equo sulla questione, bisognerebbe intendersi bene sul concetto di "qualità" quando riferito a un mezzo corazzato... I carri di produzione britannica, tanto per fare un esempio, non erano certo dei fulmini di guerra: la loro protezione e il loro armamento rimasero sempre inferiori a quelli dei pariclasse americani, sovietici o tedeschi e per quanto riguarda l'affidabilità meccanica alcuni modelli (come il Crusader o il Covenanter) erano delle autentiche trappole. La mitologia corrente celebra il Tigre o il Pantera come i migliori carri da combattimento della seconda guerra mondiale, ma non si trattava di mezzi esenti da difetti, tutt'altro: il Tigre era un carro estremamente sofisticato e costoso, che quindi che richiedeva molte attenzioni e un'assidua manutenzione; il Pantera da parte sua (almeno nelle prime versioni) era afflitto da una lunga serie di noie meccaniche che andavano dalle rotture della trasmissione agli incendi del motore. Col progredire del conflitto e la sempre maggiore carenza di materie prime strategiche, la qualità dei materiali impiegati nella fabbricazione dei carri tedeschi andò peggiorando in maniera sensibile, specialmente per quanto riguardava la resistenza della corazzatura e il precoce logoramento dei principali organi meccanici che andavano fuori uso dopo poche ore di funzionamento.

Più che di "qualità" si dovrebbe perciò parlare di "efficacia" o di "efficienza". Il T-34 sovietico, tanto per fare un esempio classico, poteva a ragione ritenersi un carro armato inferiore al Tigre o al Pantera tedesco per quanto riguardava armamento e protezione, ma era un mezzo da combattimento che si adattava in maniera ideale alle proibitive condizioni d'impiego del fronte orientale; inoltre, essendo un veicolo basato s'un progetto relativamente semplice, si prestava ottimamente ad una produzione industriale di massa. E' necessario per altro sapere che i tecnici sovietici erano ben consci dell'inferiorità del T-34 rispetto ai carri tedeschi, ma l'esigenza di assegnare la massima priorità alla quantità rispetto alla qualità fecero accantonare numerosi progetti di miglioramento. Quando verso la fine del 1944 cominciarono ad apparire i primi esemplari del T-44, armato con un cannone da 85mm (ma già predisposto per ospitare un pezzo da 100mm), esso apparve da subito come un carro da combattimento estremamente moderno che anticipava di almeno di una generazione l'avvento dei futuri Main Battle Tank. Per non creare rallentamenti o interruzioni sulla catena di montaggio del T-34, la produzione del T-44 rimase limitata a soli 1.800 esemplari, veramente una goccia nell'oceano se raffrontato con il numero complessivo di mezzi corazzati sfornati dall'industria pesante sovietica nel corso del conflitto. Come si vede, nel caso dei carri sovietici (e di quelli americani) le esigenze della produzione industriale standardizzata su grande scala ebbero il sopravvento rispetto alla pura ricerca tecnologica, e ciò non a causa di deficienze tecniche "congenite" ma piuttosto per motivi squisitamente strategici.

Lo Sherman è stato sempre criticato per la sua carente protezione e l'armamento inadeguato, ma dal punto di visto dell'affidabilità meccanica era un carro senza dubbio eccezionale, capace di sostenere sostenuti ritmi d'impiego senza bisogno di revisioni. Dovendo scegliere se disporre di tre carri Tigre di cui due fermi in officina e 10 carri Sherman sempre pronti al combattimento, forse anch'io avrei scelto dieci carri Sherman... Tra l'altro, lo Sherman Firefly, col suo pezzo da 17pdr., non aveva nulla da invidiare come potenza di fuoco al Pantera tedesco, e si potrebbe esprimere un giudizio analogo acnhe per il T-34/85 armato con il pezzo da 85mm se non fosse che le caratteristiche balistiche della munizione erano inferiori a quelle del 17pdr. inglese.

Per quanto riguarda i mezzi corazzati italiani, noi putroppo facemmo la classica figura dei vasi di coccio in mezzo ai vasi di ferro. La nostra industria non disponeva di attrezzature e macchinari pesanti per la produzione di carri armati oltre un certo peso e certe dimensioni, per non parlare della possibilità di dare avvio ad una produzione di massa per la quale non disponevamo nè di impianti, nè di materie prime, nè di risorse. L'M-15/42 pesava 15 tonnellate, lo Sherman e il T-34 almeno il doppio e il Panther arrivava a 45 tonnellate... Nel 1940 i nostri carri potevano ritenersi adeguati alla media rispetto a quelli in servizio presso gli altri paesi belligeranti (Unione Sovietica esclusa) ma un paio di anni dopo erano già irrimediabilmente superati in tutti i tre fattori chiave, ovvero mobilità, armamento e protezione. Quanto al semovente da 75/18 a al "Bassotto", si trattava appunto di semoventi d'artiglieria che potevano essere rapidamente convertiti all'utilizzo come semoventi anticarro, ma disponendo dell'armamento prinicpale fisso in casamatta erano soggetti a parecchie limitazioni nell'impiego pratico in combattimento. Per inciso, il veicolo corazzato tedesco che si aggiudicò il primo posto in classifica per quantitativo di carri avversari distrutti non fu nè il Pantera, nè il Tigre, nè il Tigre Reale, bensì il molto più umile Sturmgeschutz III, un mezzo concepito come "cannone d'assalto" per l'accompagnamento della fanteria che alla fine si dimostrò un vero e proprio "tuttofare".

Appoggio in pieno quello che dici, e come infatti ho precisato la loro inferiorità numerica fu alla base della loro totale disfatta. Ma stabilire il migliore è sempre una mera questione di punti di vista. Meccanicamente il T34 inizialmente aveva grossi difetti, sia nei cingoli che nella trasmissione. Infatti prevaleva grazie alla rivoluzionaria corazza. Ma dal 42 in poi distruggere un T34 era semplice così come lo era distruggere uno Sherman.

Nell' 1 contro 1, i tedeschi regnavano sovrani; certo che se poi uno mette in campo 100 carri contro 10 allora le cose cambiano. Ma gli alleati, pur avendo una superiorità numerica invidiabile, subirono nei vari scontri più perdite di carri dei tedeschi.
Ma ribadisco, stabilire quale fosse il migliore dipende esclusivamente dal parametro che si usa.
Io personalmente reputo il Panther un carro eccezionale.
Il vero problema tedesco fu un errore tattico/strategico (non saprei come altro definirlo) nel creare decine e decine di carri diversi in tutto(*) invece che per esempio concentrarsi sulla produzione di carri realmente efficienti, quali il Panther, il Jagdpanther e magari anche il Panzer IV con la corazza finalmente inclinata e magari portata a 100mm.

(*utilizzando componenti in comune con altri carri avrebbero risolto metà dei problemi di produzione)

Alcuni carri progettati o addirittura prodotti sono semplicemente assurdi:
Maus, E100, Jagdtiger (a cosa serviva quando c'era in campo già l'eccellente jagdpanther ?), King Tiger.... Tutte balene spiaggiate che nel confronto diretto avrebbero trapassato ogni carro avversario, ma nella pratica si rivelarono uno sforzo logistico incredibile, che poi vedrà l'abbandono del mezzo per mancanza di carburante.
 
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view post Posted on 2/1/2018, 23:07
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CITAZIONE (rip-stop @ 2/1/2018, 10:57) 
Nell'esercito inglese, il compito di fornire supporto corazzato alle formazioni di fanteria veniva generalmente assegnato alle brigate carri indipendenti (Indipendent Tank Brigade) che infatti erano equipaggiate in prevalenza con i carri da fanteria (Infantry Tank) quale appunto il Churchill. Nel corso della guerra furono create 11 brigate carri indipendenti (ognuna su 3 battaglioni) di cui però una buona parte destinata all'addestramento. Secondo l'organico previsto a partire dal novembre 1943, ogni battaglione di una brigata carri comprendeva 52 carri da fanteria, 11 carri leggeri (solitamente M4/M5 Stuart), 6 carri per il supporto ravvicinato, 6 carri anti-aerei e 2 carri da osservazione, per un totale di 38 ufficiali e 670 uomini di truppa. Questo tipo di organizzazione subì vari cambiamenti e rimaneggiamenti nel corso del conflitto. La 25th Tank Brigade che operò in Toscana era proprio una formazione corazzata indipendente con compiti di supporto alle formazioni di fanteria.
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Grazie alle ricerche fatte in rete e nei volumi a mia disposizione, ma sopratutto alle vostre preziosi ed appassionanti informazioni credo di poter affermare (di sicuro posso e mi piace immaginarlo) che nella zona del ritrovamento sia passato il reggimento corazzato "North Irish Horse" ( facente parte della 25th Tank Brigade) per lo più equipaggiato con carri Churchill.

Molto interessanti anche le vostre carrellate sulle caratteristiche, pregi e difetti dei diversi carri nell'intero scenario bellico...

CITAZIONE (64adriano @ 2/1/2018, 16:42) 
Per quanto riguarda l'eventuale restauro e conservazione, ti sconsiglio l'uso di spray trasparente...piuttosto userei PARALOID, diluibile in acetone e perfettamente rimovibile con lo stesso solvente, in più puoi ottenere la concentrazione che vuoi ottenendo un liquido che penetra perfettamente in ogni porosità e che può ricoprire tutta la superficie schermandola e senza alterarne l'aspetto...

Grazie per i consigli, non conoscevo questo prodotto e lo valuterò al momento del da farsi.
La mia intenzione però sarebbe quella di lasciarlo asciugare qualche mese (in 73 anni sottoterra l'umidità si è incorporata) per far staccare le croste di ruggine, dopodiche lavarlo bene con l'idropulitrice spazzolando all'evenienza con un bruschino e infine, dopo ulteriore asciugatura al sole estivo, massaggiarlo a dovere di grasso togliendo poi lo strato in eccesso con uno straccio.
 
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view post Posted on 3/1/2018, 09:51

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CITAZIONE (Firestone @ 2/1/2018, 18:11) 
Appoggio in pieno quello che dici, e come infatti ho precisato la loro inferiorità numerica fu alla base della loro totale disfatta. Ma stabilire il migliore è sempre una mera questione di punti di vista. Meccanicamente il T34 inizialmente aveva grossi difetti, sia nei cingoli che nella trasmissione. Infatti prevaleva grazie alla rivoluzionaria corazza. Ma dal 42 in poi distruggere un T34 era semplice così come lo era distruggere uno Sherman...

All'epoca in cui entrò in produzione (settembre 1940), il T-34 sovietico superava quanto corazzatura, mobilità e protezione qualsiasi altro carro da combattimento allora in servizio. Certo, presentava ancora alcuni dfietti non di poco conto, come l'inaffidabilità della trasmissione e un'ergonomia alquanto discutibile, ma nessun mezzo corazzato del tempo poteva vantare un simile equilibrio tra mobilità, protezione e armamento (un cannone da 76mm quando il calibro standard dei carri dell'epoca non superava i 47mm...). Naturalmente nel 1942 i tedeschi avevano già adottato opportune contromisure nei confronti della minaccia costituita dai T-34, prima introducendo una nuova versione del PzKpfw IV armata di un cannone da 75mm, in seguito (settembre del 1942) mettendo in servizio il Tigre (che però era stato progettato inizialmente come carro pesante "da rottura" e solo successivamente divenne un temibile mezzo da combattimento nel duello carro contro carro). Il Panther arrivo solo molto più tardi, nel luglio del 1943, e da allora come carro medio ebbe pochi rivali nella sua classe, per quanto fosse comunque vulnerabile alla penetrazione sui fianchi dello scafo e della torretta. E' assodato che all'epoca della battaglia di Kursk il divario tecnologico tra i carri tedeschi e quelli sovietici pendesse sensibilmente a favore dei primi (il T-34/85 non era ancora apparso in servizio) ma non dimentichiamo che il grosso delle forze corazzate della Wehrmacht era equipaggiato ancora con i PzKpfw III e PzKpfw IV, i carri Tigre e Pantera costituivano ancora una risicata minoranza del totale e fin troppo spesso la loro disponibilità in campo non superava il 40% degli organici a causa dei frequenti guasti ed avarie che affliggevano questi modelli.

Un altro aspetto che non dobbiamo sottovalutare quando discutiamo a proposito della superiorità dei carri tedeschi è quello relativo all'eccellente livello di addestramento dei loro equipaggi. I carristi della Wehrmacht si consideravano alla stregua di un reparto d'elite nell'ambito delle altre specialità dell'esercito, godevano di un'ottima preparazione tattica, conoscevano a fondo tutte le caratteristiche dei propri mezzi di combattimento e conducevano una serie di esercitazioni a fuoco e di manovra particolarmente accurate. Nulla di tutto ciò si poteva dire, ad esempio, degli equipaggi dei carri sovietici che, almeno fino al 1942-1943, ricevevano un addestramento sommario, basato s'un paio d'ore di guida del mezzo e mezza dozzina di colpi sparati in poligono, dopo di che gli uomini venivano assegnati direttamente ai reparti al fronte per "farsi le ossa"... con risultati spesso disastrosi per quanto riguardava perdite umane e materiali a causa della loro inesperienza. Nella fasi inziali dell'Operazione Barbarossa, enormi quantitativi di veicoli corazzati sovietici furono abbandonati in mano nemica per il semplice fatto che gli equipaggi non erano in grado di curarne la manutenzione elementare o di conoscere le istruzioni più banali per il loro corretto impiego, ragione per cui i carri a loro affidati finivano per bloccarsi a cause di avarie dopo aver percorso soltanto poche decine di chilometri.

Quanto ai carri tedeschi di fine guerra (King Tiger, Jagdtiger, Maus, etc.) condivido in pieno il tuo giudizio. Fu proprio per cercare di recuperare lo svantaggio numerico sul campo che i tecnici della Panzerwaffe tedesca cominciarono a trastullarsi con l'idea di realizzare mezzi corazzati super-pesanti invulnerabili all'offesa delle armi avversarie. Naturalmente si trattava di un vicolo cieco tecnologico perchè mezzi corazzati di tal genere, oltre ad essere particolarmente difficili e costosi da realizzare, non avevano alcun reale valore tattico in battaglia essendo praticamente dei mostri d'acciaio inamovibili. In realtà, sin dall'aprile del 1943 i tecnici tedeschi avevano intrapreso lo studio relativo un nuovo programma di costruzioni nel settore dei mezzi corazzati (i famosi carri della serie "E") che, finalmente, avrebbe dovuto tener conto delle esigenze industriali di una produzione di massa, specialmente per quanto riguardava la standardizzazione delle componenti tra i vari modelli. A causa di svariate vicissitudini e problemi burocratici-organizzativi, nessuno di questi progetti però andò oltre il tavolo da disegno o la realizzazione di pochi prototipi incompleti.

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Edited by rip-stop - 3/1/2018, 10:20
 
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view post Posted on 3/1/2018, 10:49
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All'epoca in cui entrò in produzione (settembre 1940), il T-34 sovietico superava quanto corazzatura, mobilità e protezione qualsiasi altro carro da combattimento allora in servizio. Certo, presentava ancora alcuni dfietti non di poco conto, come l'inaffidabilità della trasmissione e un'ergonomia alquanto discutibile, ma nessun mezzo corazzato del tempo poteva vantare un simile equilibrio tra mobilità, protezione e armamento (un cannone da 76mm quando il calibro standard dei carri dell'epoca non superava i 47mm...). Naturalmente nel 1942 i tedeschi avevano già adottato opportune contromisure nei confronti della minaccia costituita dai T-34, prima introducendo una nuova versione del PzKpfw IV armata di un cannone da 75mm, in seguito (settembre del 1942) mettendo in servizio il Tigre (che però era stato progettato inizialmente come carro pesante "da rottura" e solo successivamente divenne un temibile mezzo da combattimento nel duello carro contro carro). Il Panther arrivo solo molto più tardi, nel luglio del 1943, e da allora come carro medio ebbe pochi rivali nella sua classe, per quanto fosse comunque vulnerabile alla penetrazione sui fianchi dello scafo e della torretta. E' assodato che all'epoca della battaglia di Kursk il divario tecnologico tra i carri tedeschi e quelli sovietici pendesse sensibilmente a favore dei primi (il T-34/85 non era ancora apparso in servizio) ma non dimentichiamo che il grosso delle forze corazzate della Wehrmacht era equipaggiato ancora con i PzKpfw III e PzKpfw IV, i carri Tigre e Pantera costituivano ancora una risicata minoranza del totale e fin troppo spesso la loro disponibilità in campo non superava il 40% degli organici a causa dei frequenti guasti ed avarie che affliggevano questi modelli.

Ciao Rip, scusami ma temo tu mi abbia frainteso :D
Non ho mai detto che il T34 fosse un carro orribile, anzi lo stesso generale Guderian lo definì il migliore carro del mondo. E arrivò a dire di copiarne direttamente le caratteristiche per il progetto VK30-02DB e VK30-02M (cioè quello che diventerà poi il Panther). La corazza inclinata a 60 Gradi, i cingoli larghi, la bassa sagoma, il cannone di calibro elevato e soprattutto lungo lo resero il carro leggendario dell'Armata Rossa. Fu un carro fantastico che sapeva fare il suo lavoro egregiamente. Tuttavia dal 42 in poi divenne un mezzo che perse la supremazia a cause del proseguire della tecnologia bellica tedesca nel produrre carri più pesanti e meglio armati.

Il panzer IV non fu poi un carro malvagio, ma anzi fu un carro molto apprezzato dai carristi tedeschi per via delle innumerevoli modifiche ricevute al fine di renderlo sempre competitivo. Il cannone lungo da 75mm, la corazza da 80mm, le Shurzen sui fianchi e intorno alla torretta per le cariche cave.

Per quanto riguarda poi gli equipaggi e gli equipaggiamenti, naturalmente anche con mezzi inferiori i tedeschi potevano avere la meglio su mezzi superiori. Ma sul finire della guerra anche l'alto comando sovietico cominciò ad apprezzare truppe ed equipaggi addestrati, anzichè mandare al macello milioni di uomini.

Vedo in ogni caso tonnellate di info in merito. Su quali libri hai studiato ?
 
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view post Posted on 3/1/2018, 11:29

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Sul fronte orientale la bilancia della supremazia tecnologica nel campo dei mezzi corazzati conobbe numerosi alti e bassi... Nel 1941 i sovietici erano avanti ai tedeschi grazie ai loro T-34 e ai carri pesanti KV-1, per buona parte del 1942 la bilancia si mantenne in equilibrio per poi gradualmente pendere a favore della Panzerwaffe, nel 1943 i tedeschi erano in netto vantaggio grazie all'ingresso in servizio del Tigre e del Pantera, nel 1944 i sovietici riguadagnarono gradualmente il divario con il T-34/85 e successivamente compirono un altro decisivo passo avanti verso la parità con il JS-2, ma nel frattempo il divario numerico tra le forze corazzate tedesche e quelle sovietiche si era allargato così tanto che nessun vantaggio tecnologico dell'industria tedesca avrebbe potuto colmare le perdite subite innanzi allo strapotere dell'Armata Rossa nel campo degli armamenti terrestri.

Per quanto riguarda la mia "preparazione", come ho già detto mi sono appassionato alla storia dei mezzi corazzati sin da ragazzino, quindi nel corso degli anni (anzi, dei decenni...) ho avuto l'occasione di leggere o consultare dozzine di libri, pubblicazioni, monografie, riviste e "bookazine". Se però posso permettermi di consigliarti un volume veramente molto valido, ti segnalo "Armored Champion - The top tanks of World War II" si Steven J. Zaloga: è un libro ricchissimo di dati e d'informazioni, la maggior parte delle quali tratte da fonti e rapporti ufficiali dell'epoca mai fino ad ora pubblicati, che svela molti aspetti poco noti riguardo alla storia dei mezzi corazzati nel corso del secondo conflitto mondiale illustrandone la loro evoluzione con grande chiarezza. E' diventato un po' il mio principale testo di riferimento sull'argomento. Il volume contiene inoltre moltissime tabelle con dati statistici, tavole comparative, tabelle con i dati di produzione che sono pressochè introvabili altrove.

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Edited by rip-stop - 3/1/2018, 13:49
 
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view post Posted on 3/1/2018, 13:23
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Grazie mille :D
Ho appena comprato il volume su Amazon, non vedo l'ora di dargli un'occhiata
 
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view post Posted on 3/1/2018, 13:47

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E' un ottimo libro, se anche tu sei interessato alla storia dei mezzi corazzati vedrai che non ti deluderà!

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view post Posted on 3/1/2018, 14:08
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la tua versione è in italiano o inglese ?
 
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view post Posted on 3/1/2018, 15:08

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Il volume è stato pubblicato solo in inglese, in ogni modo il testo è piuttosto scorrevole e non dovresti incontrare grosse difficoltò nella lettura se conosci la lingua.

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