Il giubbotto di pelle nasce come indumento per gli automobilisti, già nella 1° g.m., poi esteso al personale navigante di aeronautica, con infinite varianti.
Nel 1931 viene inserito nel Regolamento:
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Questo è l'estratto, dal mio libro sulla Baistrocchi:
Il regolamento del 1931 già prevedeva un giubbone di pelle nera per ufficiali dei reparti automobilisti. Successivamente il giubbone subì delle modifiche, tra l’altro fu aggiunta una pelliccia interna per i soli carabinieri motociclisti (G.M.U. 821/35), in seguito (G.M.U. 84/36), fu esteso anche al personale dei carri armati, dei carri veloci ed ai militari della compagnia pompieri del genio (a quest’ultimi fu distribuito il giubbone senza pelliccia). Il corpo era a taglio ampio, doppio petto con un doppia fila di quattro bottoni grandi di legno verniciati nero, sul davanti c’erano due tasche a taglio verticale. Sotto le ascelle erano applicati tre occhielli verniciati neri. La parte posteriore era ricavata in un sol pezzo. Il giubbone era provvisto di una cinta in cuoio con una fibbia rettangolare doppia di metallo ossidato. Il bavero doveva essere chiuso grazie ad una martingala della stessa pelle. Le maniche, forgiate a raglan, erano in tre pezzi uniti tra loro mediante due cuciture, all’estremità inferiore portavano la martingala con asola e, in corrispondenza sulla manica c’era un piccolo bottone di legno verniciato nero. Internamente le maniche erano provviste di un polsino con elastico. Il busto era rivestito internamente di flanella color marrone. Il giubbone era confezionato con pelle di montone nera opaca, conciata al cromo di circa 1 mm di spessore. Naturalmente, per questi tipi di capi di vestiario, come anche gli impermiabili per ufficiali, c'è sempre stata una grande varietà.
Salvo che non si trovi, per quelli forniti dal Commissariato Militare, un timbro a data, è difficile stabilirne il periodo di costruzione. Non essendo un capo facilmente deteriorabile, almeno per quelli poco o nulla utilizzati, rimasero nei magazzini per anni.
Altra considerazione. Essendo materiale acquistato dal Commissariato Militare, con un "
capitolato", suppongo, per quanto fossero precisi i capitolati, possano esserci delle differenze tra i vari fornitori.
Per le mostrine, in mancanza di foto d'epoca che ne verifichino l'uso, penso sia un qualcosa di reducistico. Cosa diversa i distinitivi di grado. Ne ho visti, sicuramente, originali realizzati, in metallo.