Lavoratori in divisa da fatica coloniale

Un paio di foto che testimoniano che questi lavoratori erano armati...

Sono convinto anch'io, per molte ragioni, di una partenza volontaria in Africa come MVSN in cerca di lavoro. Mi rimangono però dei dubbi (destinati a rimanere tali) legati alla sua mobilitazione e sollevati da questi decreti che vanno a completare il richiamo della cl.1913 di 1° e 2° grado (cioè le ferme di 18, 12 e 6 mesi).


A confermare la mobilitazione di quella classe ci sarebbe poi questo telegramma di Badoglio, il quale si riferisce appunto solo ai gradi 1° e 2° di ferma ( lo trovate anche qui, www.regioesercito.it/campagne/etiopia/comunmsp1.htm ), mentre i restanti dovrebbero essere stati richiamati in virtù di quanto sopra.

Le notevoli forniture di armi spedite ad Addis Abeba da talune fabbriche europee nettamente identificate, i provvedimenti di mobilitazione presi dal Governo etiopico, il discorso recentemente pronunciato dal Negus, impongono l'adozione di altre misure di ordine precauzionale per garantire la sicurezza delle nostre Colonie dell'Africa Orientale. Il Duce, Ministro delle Forze Armate, ha ordinato la mobilitazione della Divisione «Sabauda» (Cagliari) e la mobilitazione delle prime due Divisioni Camicie Nere: la Divisione «XXIII Marzo» e la Divisione e «XXVIII Ottobre». Queste due Divisioni sono comandate rispettivamente dai Generali divisionali Bastico e Somma e dai Vice Comandanti Generali brigadieri Galamini e Moscone. Sono stati mobilitati inoltre i Battaglioni Camicie Nere di Palermo, Cuneo, Ravenna e Forlì. Per portare altre unità metropolitane sul piede di guerra sono stati chiamati alle armi i congedati della classe 1913 che avevano fatto sei mesi soltanto di servizio militare. Con questo provvedimento la classe del 1913 è al completo sotto le armi, così come quelle del 1911 e del 1914. In Eritrea l'Alto Commissario ha battuto il «Chitet» per la II Divisione indigena. E' in corso la formazione di una nuova Divisione, che si chiamerà «Sabauda II», al comando del Generale Porta, ed è in corso anche la ricostituzione dei Battaglioni Camicie Nere. Tutte queste operazioni si sono svolte con assoluta regolarità. - 7 maggio XIII.


Tornando alla nostra discussione. Sono grato del fatto che i vostri contributi hanno permesso di restringere il campo a due categorie: operai militarizzati (o centurie di lavoratori, ex militi compresi) e CC.NN. lavoratori. La seconda opzione, in relazione ai particolari della foto, sembra più aderente perché rimangono tracce di fregi che indicano un qualche inquadramento ufficiale, cosa che le centurie non avrebbero dovuto mantenere pur annoverando tra loro CC.NN.
Infine una domanda, giusto per evitare ogni equivoco: posso escludere ogni riferimento a personale del Regio Esercito?

Edited by CulturalHeritage - 26/6/2018, 17:47

Secondo me sì.

Ottimo! Posso chiederti una spiegazione sull'assorbimento da te citato delle Centurie LL, verso
la metà del 1937, nelle nuove Legioni CCNN Lavoratori. Grazie.

Dal libretto che ho già citato sopra "La costruzione dell'Impero - Il lavoro e l'assistenza sociale"), leggo che nelle Legioni CCNN Lavoratori vennero "opportunamente inquadrate ... anche altre centurie di lavoratori, già poste alla dipendenza diretta dell'autorità militare (Ispettorato del Genio)...", e che "nei reparti lavoratori MVSN devono essere ESCLUSIVAMENTE (virgolettato nel testo) inquadrati TUTTI i lavoratori che operano nell'Impero.
Le Legioni cominciano a formarsi nei primi mesi del 1937.

Nel secondo link da me segnalato con le vicende del legionario Stefano Simonelli c'è un passaggio nel foglio matricolare proprio tra 1936 e 1937 che forse riflette quanto dici (passaggio dalle centurie lavoratori ad un reparto legione della MVSN) ma non sono sicuro di interpretare correttamente il documento, ti segnalo il punto...



Poco prima si dice che è passato alle Centurie Lavoratori, ma tra parentesi viene indicata una 3^ Legione dell'Amara Dessié il che indurrebbe a pensare che non è mai uscito dalla MVSN...a te la giusta interpretazione...

Per chi volesse avere un quadro complessivo dell'opera faraonica che fu la realizzazione del tracciato stradale che l'Italia intraprese nelle regioni da poco conquistate, può giovare la lettura di questo breve saggio:

http://dprs.uniroma1.it/sites/default/files/16.html

Nel capitolo dedicato alla manodopera si fanno interessanti accendi all'inquadramento dei lavoratori in centurie ed al ruolo svolto dalla MVSN...alla nota 139 si dice:

"Le legioni dei lavoratori costituite in aoi sono sei, una per ogni governatorato: la Arnaldo Mussolini nello Scioa, la Reginaldo Giuliani nell’Amara, la Filippo Corridoni nell’Harar, la Luigi Valcarenghi nel Galla Sidama, la Ivo Oliveti in Eritrea e la Luigi Razza in Somalia"

Il che potrebbe in parte spiegare l'uso del termine Legione riferito alle centurie lavoratori...

I F.M. riscritti ex-post, come questo (la stessa calligrafia per tutto il documento, parla chiaro), vanno sempre presi con le pinze.
Non ho mai visto il termine Legione utilizzato per le centurie Lavoratori, o almeno non mi sembra.
Bisognerebbe trovare le normative di riferimento...

Nel saggio da me citato di Stefano Cecini si usa esplicitamente questo termine...bisognerebbe risalire alla fonte che a quanto dice la nota è: Davide Fossa, Lavoro italiano nell’impero, Mondadori 1938, p. 280

Mi pare di non averlo.
Però posso dirti che ho trovato una prima normativa che sancisce (Asmara 26 agosto 1935) la costituzione delle unità lavoratori, che avevano queste tabelle organiche (e rispettive denominazioni):

Le (6) Legioni CCNN Lavoratori erano invece suddivise in (26) Coorti, e non in Centurie.
Da leggere, per gli interessati:

Le sei legioni ebbero uno scudetto metallico sia in versione truppa che smaltato da ufficiali , Perlomeno la " Reginaldo Giuliani" per certo.

Ed ecco qui i labari delle sei Legioni. Dal minuto 0:38 a 1:04 sono ben leggibili.

I "labari vennero offerti dalla Direzione del Partito il 10 ottobre 1937".

E' esatto: il solo Governo Amara ebbe una seconda Legione CCNN Lav., costituita dopo le altre, nei primi mesi del 1938.

...ma nelle unità della MVSN, le coorti non erano suddivise a loro volta in centurie?

nell'opera già citata del Cecini che a sua volta cita il Fossa si legge:

La forte caratterizzazione politica dei rapporti di lavoro è testimoniata anche dall’inquadramento dei lavoratori nazionali dell’aoi nei Reparti lavoratori della mvsn. Si tratta di una sorta di “militarizzazione” della forza lavoro nazionale che le conferisce caratteristiche diremmo quasi di “brigata del lavoro”. Se questa iniziativa ha lo scopo dichiarato di «dare un’impronta di omogeneità alla massa dei lavoratori, per potere addivenire ad un ordinato reclutamento di essi e per rendere più efficace l’opera di
assistenza e tutela dei diritti del lavoro» (ma con quanta efficienza vedremo più avanti), presso i cantieri stradali diventa tuttavia possibile «disciplinare il trattamento degli operai che potranno essere assegnati [...] a qualunque lavoro [...] in qualsiasi condizione di
clima e di ambiente»; né va sottaciuto il fatto che in questo contesto gli operai delle strade fondamentali sono divisi in manipoli, centurie, coorti e legioni, vestiti e «equipaggiati come soldati», anche se con il fucile «70-87, modello 16 di preda
bellica». Pochi infatti «sono armati con il nostro 91».