Scorta allo stendardo

Probabilmente al 3° genio la situazione è più o meno ancora la stessa. Quanto al reggimento artiglieria a cavallo, ho sentito più volte che ci si stupisce dato che lo si ritiene unità "di prestigio". In realtà i capicorso d'accademia e i giovani ufficiali più promettenti vengono assegnati a unità di natura tutta diversa...

La costituzione del "gruppo bandiera" non è cambiata, stando ai regolamenti. Alfiere (sottotenente più anziano, o tenente più giovane, se ben ricordo), aiutante maggiore in prima, due sottufficiali (possibilmente marescialli) di scorta. Per gli Istituti, alfiere e scorta provengono dagli allievi in istruzione, fermo rimanendo l'aiutante maggiore. La Nunziatella (e forse anche la Teulié) prevede appositi cordoni distintivi per i membri del gruppo bandiera, a riprova dell'importanza della funzione.

Il Reggimento sembrerebbe in fase di declino, almeno per le sue funzioni di "custode delle tradizioni della Artiglieria italiana". Vedo che ora alle manifestazioni la Batteria a cavallo riesce a schierare... un pezzo da 75/27. Già quando si ridusse a schierare una Sezione (due pezzi) le cose parevano messe maluccio per chi, come me, era solito veder manovrare la batteria su quattro pezzi. Però in tempo di economie tutto aiuta. Anche i tempi tecnici della "presa di posizione al galoppo" sembrano essersi assai dilatati. L'unica cosa che al Reggimento sembra aumentare sono le dimensioni del pennacchio di aigrettes del colonnello comandante, o di alcuni colonnelli, almeno.

Certo che la coccarda sul chepì ci vuole. Il fregio appoggia sulla coccarda (diametro 58 mm. circa secondo il regolamento del 1997). Veterinario aiutante maggiore potrebbe esistere in una ipotetica unità di tutti veterinari composta. Inoltre l'aiutante maggiore (in prima. Il Reggimento ha avuto anche aiutanti maggiori in seconda, quando era costituito da più Gruppi. Aiutante in seconda era quello di ogni Gruppo) porta galloncino al bavero.
L'uniforme del gruppo bandiera della fotografia rientra tra quelle, credo mai regolamentate, che potremmo definire "di alta rappresentanza". In Cavalleria (prima Arma ad adottare questo tipo di uniformi specificamente rivolte all'equitazione) si usa il cinturone San Brown con spallaccio. Le batterie si sono adeguate, adottandolo, così come hanno adottato la bandoliera per armi mod. 91 (il moschetto era ancora portato sotto la bisaccia alcuni anni addietro. Oggi non so).
Personalmente farei vestire il gruppo bandiera, nelle occasioni solenni, con l'uniforme "simil storica" della batteria a cavallo (o di quel che ne resta. Un pezzo?), che viene sempre schierata nelle cerimonie.

Notevoli anche i paragrafi dei regolamenti che prescrivevano che la bandiera di guerra, se viaggia in treno, lo deve fare in uno scompartimento riservato di prima classe, insieme con il colonnello comandante, l'alfiere e l'aiutante maggiore. I due sottufficiali di scorta viaggiano in uno scompartimento attiguo (ancora così nel Regolamento sul servizio territoriale e di presidio, edizione 1972).

La moda militare ha sempre seguito, pur a distanza di anni, quella "borghese". Ne consegue che se la gente, oggi, non porta cappello, tendenza anche nel "militare" sarà di liberarsene, prima o poi. Segno dei tempi, come dicevo, le forze di polizia "civilizzate" che mal sopportano anche berrettini tipo baseball.

Ci sono state epoche in cui la moda borghese prendeva ispirazione da quella militare...certo oggi non è più così...anche se certi dettagli provenienti dall'abbigliamento militare sono ancora utilizzatissimi anche dai civili...

Vero. Stavo per scriverlo nel post precedente, ma poi ho tolto per non appesantire. Direi anzi che il "casual" e l'abbigliamento "outdoor" attuali devono molto alla moda militare.

ripensando che fino al 1965 il basco c'era anche in versione estiva ..... ed anche le bustine