MIMETICHE, Disamina negli anni

Posto che da regolamento, sulla SCBT75 non andava applicato nessun distintivo di reparto/specializzazione indipendentemente dalla tipologia
“[… è vietato l'uso, in operazioni, di qualsiasi segno distintivo sull'uniforme da combattimento, ad eccezione delle stellette, dei distintivi di grado, dell'eventuale distintivo di nazionalità e dell'eventuale targhetta nominativa […]
Per il personale impiegato in missioni militari per conto dell'ONU o in base ad accordi bi o multilaterali è inoltre consentito l'uso del distintivo indicante la forza o la missione di appartenenza.
E’ obbligatorio l'uso:
- del bracciale internazionale per il personale cui le convenzioni di Ginevra
attribuiscono la Protezione speciale;
- della croce distintiva per Cappellani militari”
quindi erano ammessi solo: stellette, gradi, portanome in velcro, qualifiche di abilitazione ai lanci, quello che identifica la nazionalità ('bananina' tricolore) o il distintivo di nazionalità ONU (scudetto tricolore su fondo blu),
molti comandanti di reparto (soprattutto dei Btg. Mec, alpini e Parà) andarono in deroga e concessero l'uso di distintivi per i reparti, se non addirittura per le cp., da applicare alle SCBT75.
Per economia erano stampati su tessuto (anni 80), poi iniziarono quelli ricamati, ma entrambi erano cuciti.
Gli esempi su velcro sono 'mosche bianche' e tardivi, per non dire usati solo dopo l'introduzione della SCBT92, ma per ragioni di preservarli dai danni del lavaggio, dato che i primi si rovinavano piuttosto velocemente.

Infatti mi riferivo proprio alla bandierina tricolore curva, al brevetto da paracadutista ed ai gradi (graduati di truppa e sottufficiali) che inizialmente si vedono cuciti direttamente sulle maniche...

Modificata come era uso anche tra i paracadutisti...solitamente era portata con pantaloni su cui alle cosce erano cucita le tasche rimosse dai fianchi della giubba...






Quel tipo di buffetteria a che anni è datata? sulla giubba c'è una etichetta con la data?

La buffetteria in tela fu distribuita a titolo sperimentale nel 1990-91, se non ricordo male, alla 3 compagnia fucilieri "Isonzo", la stessa non riporta alcuna etichetta o altra indicazione di contratti etc.

Aggiungo che quello presente sulla giubba dell'uniforme non è un distintivo dei lagunari bensì un m.a.o. (acronimo di Mostrina da Avanbraccio Ordinaria), il distintivo è quello metallico da portare al taschino sx dell'uniforme ordinaria.

Comunque a partire da quando i lagunari ebbero la scbt 75 quel "distintivo" era portata sull'avambraccio...questo non si può negare...

Non sapevo che Mao fosse un acronimo e che significasse "Mostrina Avambraccio Ordinaria"...per altro impreciso...perché quando venne istituito nel 1952 (prima nella versione ricamata e successivamente in gomma)era portato sui polsini del giubbetto che all'epoca era anche uniforme di servizio...ed era considerato propriamente un alamaro e non una mostrina...

Secondo me l'acronimo è una invenzione "najesca" creata a posteriori...per dare una spiegazione pseudo regolamentare a un soprannome che ha origine diversa...

Sì, ho letto anch'io...ma sai come funzionaWikipedia e l'internet in genere, attraverso il copia/incolla, delle leggende metropolitane diventano realtà...

A me questa spiegazione convince poco per la sua imprecisione e per fatto che l'acronimo trova giustificazione solo se riferita a tempi più recenti rispetto all'adozione degli "alamari"...

torno al tread con una foto dell'epoca, e pensare che per me la stranezza e' proprio questa perche' tutte le policrome a due pezzi che ho hanno bottone e due asole in caviglia

venendo alla apertura (o chiusura) in caviglia, penso che il bottone con due asole serviva per stringere il fondo alla caviglia, mentre lo spacco con automatici (ammesso che non esistesse una doppia fila interna parallela ma non le ho mai viste) serviva piu' per aprire il fondo per agevolarne l'indossamento sopra al vestiario con scarponi compresi ai piedi

forse era una peculiarita' di certi corpi? o forse una modifica avvenuta successivamente?

Riprendo la parte riguardante i distintivi di reparto sulle SCBT75, che erano autorizati con 'ampia' deroga al regolamento.
Ecco 2 esempi del 37° Btg. Mecc. Ravenna della Brig. Trieste:
il primo era di Reparto (scudetto rosso con l'aquila nera e lance incrociate del 37°) e parliamo del 1982 circa
il secondo, di qualche anno precedente, della 2a Cp. Cobra (la 1a Cp. Tigri, la 3a Cp. Falchi e la 4a Cp. ???)
entrambi stampe su tela plastificata.

Sprando di farvi cosa gradita, a quelli del 37°, aggiungo lo scudetta della 1a Cp. Tigri del 22° Btg.Fnt. Primaro, sempre anni '80.
In questo Reparto, anzichè direttamente cuciti sulla SCBT, venicano apposti su volantino.