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| Caro Sergio, riprendiamo dopo tanti anni una discussione mai più portata a termine. Condivido in pieno quanto dici, perché hai ragione. Ciò premesso, però, per noi studiosi le convenzioni valgono poco. Quello che conta sono i regolamenti, le circolari, le istruzioni, insomma i documenti ufficiali. Se un dato oggetto viene adottato in un dato momento, per noi quel dato momento è ciò che ne determina l'identificazione e "convenzionalmente", per distinguerlo da altri oggetti simili adottati in momenti diversi, si dovrebbe usare la sua "data di nascita". Nella fattispecie, poi, la cosa riveste particolare importanza in quanto tra l'adozione del grado e la pubblicazione della "Istruzione" sono passati 10 mesi. All'epoca, ma anche ora, non serve usare l'anno di adozione per identificare un capo di abbigliamento, perché quando viene sostituito ne prende il posto e non ci si può sbagliare. Come quando ai nostri tempi, tu ufficiale del genio ed io di fanteria, avevamo la "drop" e la "diagonale": non potevamo sbagliare perché altri modelli non ce n'erano. Anche il catalogo di Cigna non fa molto testo, in quanto con quei codici loro identificano il proprio prodotto. Correttissima, invece, la definizione delle bustine perché è la medesima definizione del Giornale Militare Ufficiale. Un caro saluto, Renzo
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