| | contenitore in piombo per bussola P.8 | |
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| Ciao a tutti. Come alcuni di voi già sanno, sono in possesso di una bussola P.8 Air Ministry recuperata da mio nonno da un aereo Hurricane abbattuto in Libia nel 1941. All'epoca, gli indicatori NWSE e alcune lancette direzionali erano dipinte con vernice al Radio226, elemento radioattivo che dava la luminescenza/fosforescenza quando si pilotava di notte. Il Radio226, oltre ad essere radioattivo per 1600 anni, purtroppo decade anche in gas Radon, dannoso anch'esso per la salute. Mi chiedevo se qualcuno conosce qualche collezionista che magari ha lo stesso mio problema (il Radio226 era usato in tutti gli strumenti di navigazione aerea, bussole, orologi, ecc. a partire dagli anni '30) e che costruisce artigianalmente dei contenitori in piombo in cui custodirla. Grazie a chi potrà aiutarmi. Fabrizio
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| CITAZIONE (cap.med.cpl. @ 13/8/2020, 12:14) il problema della vernice al radio è stato per i verniciatori . Non risultano incidenze di malattie dovute alla radioattività di questi oggetti nel loro uso comune. Se così non fosse dovremmo vedere tumori alla pelle del polso in tutti coloro che hanno indossato per anni e anni orologi dal quadrante luminoso . Non farci giocare i bambini e per il resto non preoccuparti. Mi ero posto il problema perchè la espongo nella vetrinetta del soggiorno, accanto alla TV e praticamente a 2 metri dal divano. Leggendo qua e là, dicevano di metterla in posti non frequentati e lontano dai luoghi di dimora abituale (cioè in cantina...ergo che la espongo a fare?! per farla ammirare ai topi?). Quindi la lascio dov'è? Grazie a tutti
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| | Per come la penso io, eviterei di tenermela. Capitano spesso cose simili al mercatino, nemmeno domando il prezzo. Gli orologi da polso non penso avessero la stessa quantità di materiale radioattivo. Questa cosa l'ho già detta altre volte. Il mio amico di passeggiate domenicali, al mercatino, aveva il suocero che trattava questo tipo di materiale. Sia lui, il suocero, che un suo collaboratore, sono morti dello stesso tumore a distanza di poco tempo. È vero che nei surplus militari c'erano diversi prodotti cancerogeni. Stabilire quali fossero i più nocivi non sono in grado di saperlo ma, nel dubbio, preferisco star lontano da questi ogg
etti!
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| E' una questione che è stata trattata più volte nelle pagine di questo forum, leggi ad esempio qui: https://miles.forumcommunity.net/?t=33939065oppure anche qui: https://miles.forumcommunity.net/?t=61643565Il radio 226 è particolarmente pericoloso in caso di ingestione o inalazione perchè tende a fissarsi alle ossa e a provocare quindi tumori ossei, perciò è bene evitare di smontare o manomettere apparecchi e strumentazioni che contengono tale sostanza. Il livello di radiazione emessa può invece considerarsi trascurabile, anche se esistono differenti pareri a proposito. L'inquinamento naturale da gas radon è invece un problema molto più serio. RIP-STOP
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| | Ma, il gioco, vale la candela?
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| CITAZIONE (cap.med.cpl. @ 14/8/2020, 13:12) il tipo di radioattività lo scopri cercando sul web il Radio . Per la misura della radioattività probabilmente la fonte è troppo piccola per un geiger, i radiologi usano i dosimetri , ovvero, una volta una pellicola fotografica rinchiusa in un astuccio di plastica. Se nell 'ambiente c'era troppa radioattività, a distanza di qualche mese la pellicola era impressionata. Adesso ci saranno altri metodi. Perchè non contatti un tecnico di radiologia ? Sono ben preparati su questi argomenti. Al limite troverai sul web l'indirizzo di associazioni di categoria da contattare. Grazie!
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| | In ospedale si usa ancora il dosimetro. Però fornisce un dato sul lungo periodo e in questa situazione non va bene. Un Geiger invece secondo me sarebbe adatto
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| | Vado un po' OT. Anni fa ho lavorato in un cantiere a Toronto; abbiamo aperto una stazione per la metro nella stessa localita' dove fino agli anni della seconda guerra esisteva appunto una fabbrica di componenti aeronautici, e fra questi strumenti di navigazione ed orologerie. Nei nostri capitolati di gara era segnalata la possibilita' di trovare nei materiali di riporto tracce radioattive dovute alle vernici fosforescenti a base di radium usate nella fabbrica prima e durante guerra. Cosa che puntualmente si e' verificata, abbiamo dovuto fare dei corsi di formazione specifici e fare una bonifica. Fra le tante misure, per ogni bennata dello scavatore, un tecnico specializzato doveva girare attorno alla macchina con il rilevatore. Abbiamo dovuto inviare le terre contaminate in discariche speciali nel Quebec. Insomma abbiamo perso un sacco di tempo ed energie per poter procedere con lo scavo. L'istruttore del corso ha raccontato la storia della fabbrica e di altre simili in Canada e negli USA e della triste sorte toccata a moltissime operaie addette alla pittura dei quadri fosforescenti, conosciute come Radium Girls. Queste ragazze per fare la punta al pennello lo mettevano in bocca o sulla punta della lingua; addirittura alcune si pitturavano le unghie o le labbra con la vernice fosforescente al radium, senza sospettarne le conseguenze. Incuriosito dalla storia avevo letto molto in internet, ed avevo purtroppo trovato conferma da quanto raccontato dall'istruttore. Allego un paio di link riguardanti le Radium Girls, ma in rete c'e' ne sono decine e decine., basta mettere in google "Radium Girls" https://en.wikipedia.org/wiki/Radium_Girlswww.buzzfeed.com/authorkatemoore/the-light-that-does-not-lie
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| 16 replies since 12/8/2020, 13:29 591 views |
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