Leggo con ritardo questa discussione, che ritengo interessantissima, e vorrei contribuirvi anche io.
Sono da anni grande appassionato (direi addirittura fanatico) di Paolo Caccia Dominioni, un incredibile personaggio che desta l'ammirazione di tutti, sia per la sua figura di grande soldato e patriota, sia per quella di scrittore e di artista, al punto che nessun termine sarebbe sufficiente a descriverlo compiutamente.
Per questo mi permetto di mostrare qualche pezzo della mia collezione che penso sia inedito e come tale incontrare il vostro interesse.
questo è il quadretto che incornicia uno schizzo originale degli ippocastani e della glicine davanti all'ingresso della casa di Gabria di Vipacco, dove PCD abitò per alcuni anni negli anni Cinquanta.
Ecco il disegno originale, fotografato senza vetro.
Il disegno fu pubblicato assieme ad altri su un articolo scritto da PCD per La Domenica del Corriere del 7 settembre 1958, che intendeva rievocare 42 anni da quei tragici avvenimenti (la settima battaglia dell'Isonzo). Ecco la riproduzione dell'articolo:
Il disegno riporta la didascalia: Paracarri e alberi di Gabria con le ferite di 42 anni fa.
Nell'articolo PCD scrive, in proposito:
E la glicine? E gli ippocastani? La glicine era diventata enorme, fu necessario tagliarne le ramificazioni che minacciavano di soffocare la casa. Ma sono rimaste le spire che avvolgono gli ippocastani. Questi sono sopravvissuti e i buchi delle schegge si sono irrimediabilmente dilatati in ogni senso mentre i tronchi non hanno troppo prosperato e si capisce.
Allego anche l'immagine della casa di Gabria, fotografata 3 anni fa, con il disegno fattone da PCD.
Seguono immagini di particolari dell'ingresso, di uno stipite del cancello, con scolpita su un capitello la data 1838, e del progetto di sistemazione dell'ingresso di casa Pauletich (era la proprietaria di tutta la casa e PCD occupava con la famiglia solo l'appartamento al 2° piano).
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Seguiranno a breve altri contributi.
Edited by centauro48 - 2/3/2021, 23:47