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| | Potrebbe essere, a norma di regolamento non era prevista, ma si è vista adattata, soprattutto sulle uniformi grigioverdi
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| | Sarebbero sicuramente interessanti da vedere!
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| | La bustina era prevista per gli allievi della Accademia navale non ricordo ora per quale tenuta. Blu, in tela. Quindi in Regia Marina c'era. Nel caso delle foto in questione, belle e interessanti, potrebbe essere che l'ufficiale è pilota ( o osservatore d'aereo, non vedo bene il fregio al petto)? La bustina potrebbe giustificarsi così. Peraltro indossa pantaloni a sbuffo e stivaloni o fasce mollettiere, quindi la tenuta da pilota. La bustina è ancora più giustificata. Dall'uniforme del collega dell'esercito poi direi che siamo tra la fine degli anni 20 e i primi anni 30, periodo in cui in campo uniformologico ci sono stati numerosi cambiamenti, temporanei e di breve durata, non tutti noti o documentati. Per quel che riguarda il fondo rosso sulle corone, ne ho viste molte così. Credo che fosse un'abitudine e una moda. In Marina gli ufficiali superiori avevano molti vezzi fuori ordinanza, tollerati se non quasi usuali. D'altra parte chi è che avrebbe potuto far osservazioni sul regolamento uniformologico a un ammiraglio di Squadra o d'Armata???
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| Le fotografie sono molto interessanti. Concordo sul fatto che in nessun regolamento sia mai stato previsto l'utilizzo della bustina per il personale della R.M. , neppure per il S. Marco. La bustina era portata dal personale REI aggregato al S. Marco in base alle disposizione previste per l'esercito. Custodisco, comunque, una bustina khaki di un tenente colonnello con fregio del genio navale e la conferma dell'effettivo utilizzo l'ho avuta visionando una bella fotografia, parecchi anni or sono, ad un mercatino che lasciai dov'era in quanto il prezzo era ben maggiore di quello della bustina stessa. L'ufficiale ritratto nella fotografia porta sul petto il brevetto da pilota o da osservatore, non riesco a capire quale dei due sia e la bustina direi che ha la foggia di quelle previste per la R.A. , quindi, è mia opinione che sia una libera interpretazione del soggetto che pur rientrando nei ranghi della R.M. ha voluto sottolineare il suo status anche nei confronti della, mi pare di poter dire, da non molto nata R.A.; a meno che non esistano indicazioni emanate con fogli d'ordine relative ai piloti e agli osservatori della R.M. di cui non sono a conoscenza.
Meino, interessante la tua affermazione sull'utilizzo della bustina per gli allievi della R.A.N. dove hai reperito tale informazione dato che riscorrendo sia il regolamento del 1929 che quello del 1936 con le successive modifiche del 1938 non ho trovato nulla in merito. Vorrei precisare che la mia domanda non è polemica ma, anzi, volta a chiarire un dubbio che da tempo ho.
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| | In effetti nemmeno a me risultano bustine in uso agli allievi della Regia Accademia Navale, sarebbe interessante avere sotto mano un Album sulle Divise del 1929, perchè su quello del 1936 non c'è traccia
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| | Ho visto foto di allievi della RAN con bustina. Appena le trovo le mostro. Poi possiedo una bustina in tela blu della Accademia anni 50. Ciò non vorrebbe dire niente, ma conoscendo la Marina anche si. Non basiamoci solo sui regolamenti. Le foto d'epoca ci raccontano molto di più...
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| | Molto interessante! Non ci avevo fatto caso!
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| | Anche se siamo nel 43 e a mio avviso la bustina è più di ispirazione di partito che altro, comunque in Marina la bustina c'è stata. Io stesso come detto possiedo una bustina similare da allievo anni 50-60 della Accademia Navale in tela blu con ricamo in filo giallo. Per la bustina dell'immagine dell'opener, ritengo che come detto sia una licenza personale da aviatore dell'ufficiale stesso. Come noto gli ufficiali di Marina, specialmente se imbarcati o spericolati ( aviatori ecc ecc) erano molto inclini alle personali interpretazioni del regolamento sull'uniforme. Anche in epoca repubblicana (anni 80/90) ho testimonianze dirette che era un vezzo da ufficiale un po' scafato di portare i bottoni Regia Marina sull'uniforme invece che quelli Repubblica.
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| | Conferma quindi che a livello di regolamento del '36 non c'é traccia di bustine, ciò non toglie che comunque come vezzo personale siano comunque state usate (esiste anche una famosissima foto del C.te Salvatore Todaro con indosso una bustina.
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