| Salve,
periodicamente, sorgono queste interessanti discussioni, circa la liceità o meno di portare con sé oggetti che a seconda della circostanza potrebbero diventare offensivi o essere ritenuti tali, in base a luogo e circostanza.
Io ho sempre con me un coltellino svizzero multiaccessorio, donatomi nel lontano 1971 dall'allora Addetto Militare Svizzero in Italia, Brig. Otto Pedrazzini, amico di mio padre. Lo tenevo appeso alla cintura, anche da allievo del Collegio Navale (1973-76), lo ho sempre avuto con me anche all'università, al lavoro e dovunque io sia andato, insomma. Normalmente, lo tengo in tasca.
Poco più di un anno fa, dovevo presentare una perizia (in materia d'armi!) presso il Tribunale di Trento: presentatomi all'ingresso per il controllo al portale con metal detector ed RX della mia cartella, misi nella vaschetta come, si fa all'aeroporto, il portachiavi, il portamonete ed il coltellino. L'agente all'ingresso, cortesemente mi disse che avrebbe trattenuto il coltellino fino alla mia uscita. Quando uscii, l'agente al momento in servizio, alla mia richiesta, restituì l'oggetto, che mi rimisi in tasca e me ne andai.
A presto,
E.L.
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