Stivaletti mod. 1933 (o mod. 1935)

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view post Posted on 27/9/2023, 11:00
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Bellissime foto e grazie per il mio arricchimento culturale...
non conoscevo questo ultimo modello mostrato.

Logica conseguenza: i tanto decantati stivali tropicali tedeschi del DAK altro non furono che una copia più alta dei nostri stivaletti del 1913... :rolleyes:


xx
 
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view post Posted on 27/9/2023, 22:49
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In effetti assomigliano, zip, ma immagino che la qualità dei materiali fosse differente.

Tieni però presente che quanto da me affermato è arricchito da supposizioni, in quanto le circolari sono veramente poco chiare.

Tornando a quelli a gambaletto alto, spulciando il GMU ho trovato la circolare 489 del 1934, relativa all'elenco del materiale distribuito alle truppe: sono semplici elenchi (come quelli con i prezzi di addebito) ma in quanto tali ci permettono di conoscere gli oggetti in uso.
Vengono qui citati:
-stivaletti con gambaletto alto, per armi a piedi (mod 1933) senza chiodatura e con chiodatura, la stessa descrizione quindi riportata sul documento di Gabriele.
Ma tra le circolari del 1933 non si fa cenno a tale tipo di calzatura (solo una relativa alle calzature leggere per le truppe alpine, che a partire dal 1935 sostituiranno anche quelle da lavoro peril genio pontieri e ferrovieri).
 
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view post Posted on 28/9/2023, 11:34
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CITAZIONE (trentaseifant @ 27/9/2023, 23:49) 
In effetti assomigliano, zip, ma immagino che la qualità dei materiali fosse differente.

E' possibile che la qualità fosse differente, anche se stiamo parlando di semplice cuoio e tela, tuttavia quello che conta è l'idea...

Un amico collezionista mi ha riferito che anche gli italiani nella 2 gm ebbero in dotazione in Africa, sebbene in piccole quantità, stivali alti in cuoio e tela simili a quelli tedeschi, evoluzione appunto del modello 33.
A voi esperti risulta? :blink:
Io non ne ho mai visti, ne dal vivo ne in foto.

Marco
 
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view post Posted on 28/9/2023, 12:08
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CITAZIONE (zip3120 @ 28/9/2023, 12:34) 
... stivali alti in cuoio e tela simili a quelli tedeschi, evoluzione appunto del modello 33..

Ma il mod. 33 era solo in cuoio, senza tela.
Comunque mai visti.
 
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view post Posted on 28/9/2023, 12:42
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Scusa Gabriele ho digitato male intendevo evoluzione del mod 1913...
 
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view post Posted on 1/10/2023, 21:10
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Ciao Marco, più che esperti di calzature, siamo solo degli appassionati attenti alle varianti, ma che formulano comunque personalissime ipotesi, cercando supporto nelle immagini d'epoca o nei documenti ufficiali.
E proprio questa che posto, ritrae un gruppo di ufficiali in A.S., nel 1942 (quello alla dx in sahariana è un capitano modenese del 36 di cui conservo un po' di materiale, comprese mostrine e spalline che si vedono in foto e che ho appoggiato su questa mia giubba).

IMG_8108-16961900361322

IMG_5279

Le calzature ipotizzo siano italiane (inizialmente pensavo proprio fosse un tedesco per le calzature), sempre nella versione coloniale o, almeno, così da me chiamata in riferimento alla tavola del 1913 di Cenni

20230929_071043

20230929_071049

Non so il tuo amico che foto abbai visto , ma se Gabriele, il cui archivio fotografico, tra quelle di proprietà o visionate è di tutto rispetto, non le ha mai viste, credo abbiano avuto scarsa diffusione, oppure siano state riciclati vecchi modelli.

Dovrei rivedere le Circ del GMU, ma in questi giorno sono veramente pieno di impegni, e non ne trovo il tempo.

Per completezza, aggiungo questa immagine di un artigliere nel 1917, dove si vedono le calzature che ho sempre considerato quelle da riposo.

IMG_8152

Oppure questo gruppo di allievi uff alpini, negli anni 1927-1928 Tra l'altro curioso l'uso generalizzato del fregio metallico sul cappello alpino!

IMG_6690
 
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view post Posted on 1/10/2023, 22:58
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Grazie Giovanni
bellissime foto ed interessante informazione.
Vediamo se qualcun altro potrà fornire nuove notizie al riguardo di questi ipotetici stivali alti al ginocchio italiani in cuoio e tela utilizzati in AS.
Marco
 
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view post Posted on 2/10/2023, 11:21
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Sembra di vedere negli stivaletti in foto, un puntale rinforzato, rispetto a quelli della tavola di Cenni...inoltre non so se Cenni abbia rappresentato fedelmente questi stivaletti "coloniali" nel numero degli occhielli, oppure li abbia disegnati in modo sommario (quelli da riposo sembrano avere ganci, per come sono allacciati)...
In foto sembrano esserci occhielli e ganci...

ztivalettitela
 
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view post Posted on 2/10/2023, 11:27
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CITAZIONE (trentaseifant @ 1/10/2023, 22:10) 
Non so il tuo amico che foto abbai visto , ma se Gabriele, il cui archivio fotografico, tra quelle di proprietà o visionate è di tutto rispetto, non le ha mai viste, credo abbiano avuto scarsa diffusione, oppure siano state riciclati vecchi modelli.

Ovviamente quelle che non ho mai visto sono calzature che si diceva ispirate allo stivaletto tedesco, ovvero alti fino al ginocchio.
Per queste altre calzature con il gambaletto in tela dovrei guardare, non per verificarne l'uso negli anni '40, già documentato qui, ma al limite per capirne la diffusione.
 
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view post Posted on 2/10/2023, 11:46
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CITAZIONE (Ghebret_ @ 2/10/2023, 12:27) 
CITAZIONE (trentaseifant @ 1/10/2023, 22:10) 
Non so il tuo amico che foto abbai visto , ma se Gabriele, il cui archivio fotografico, tra quelle di proprietà o visionate è di tutto rispetto, non le ha mai viste, credo abbiano avuto scarsa diffusione, oppure siano state riciclati vecchi modelli.

Ovviamente quelle che non ho mai visto sono calzature che si diceva ispirate allo stivaletto tedesco, ovvero alti fino al ginocchio.
Per queste altre calzature con il gambaletto in tela dovrei guardare, non per verificarne l'uso negli anni '40, già documentato qui, ma al limite per capirne la diffusione.

Si ovviamente quelli al ginocchio al momento sembrano più una vana chimera, anche se un tale ritrovamento potrebbe essere una notizia eccezionale.
L'idea invece di capire quanto fossero diffusi i modelli coloniali bassi ha sicuramente una sua importanza. Speriamo di poter definire al meglio la questione. 278-16962434184236
Marco
 
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view post Posted on 2/10/2023, 12:12
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C'è comunque da dire che anche il DAK aveva qualcosa di simile...

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view post Posted on 2/10/2023, 13:17
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CITAZIONE (Ghebret_ @ 2/10/2023, 13:12) 
C'è comunque da dire che anche il DAK aveva qualcosa di simile...

Certo inizialmente furono direttamente gli stessi soldati ad accorciarli, quindi vennero ufficialmente prodotti anche nel modello raccorciato.
Ottime foto di stivaletti bassi del primo tipo, complimenti. Quelli del terzo tipo raccorciati, praticamente i più resistenti all'usura, erano quasi identici, se non identici, a quelli italiani del 1913.
Marco
 
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view post Posted on 2/10/2023, 16:41
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Questi credo siano GG.FF. nella zona di Siwa o Giarabub, estate 1942: questi stivaletti non hanno il tacco, a quanto pare. Ma a questo punto potrebbe anche essere roba britannica raccattata da qualche parte...

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view post Posted on 3/10/2023, 05:49
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Conosco poco il materiale straniero, ma posso dirti che il RE aveva delle calzature con suola piatta, in cordura, per i pontieri. Ricordo un diverso contrafforte. Se riesco, nel we recupero un pò di circolari del GMU e le posto. Magari, ragionandoci insieme, si riescono ad interpretare. Certo che anche questa volta, la discussine iniziale sta migrando su altri lidi!
Dovremmo sempre essere li a cambiare il titolo!
 
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view post Posted on 4/10/2023, 10:00
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CITAZIONE (Ghebret_ @ 2/10/2023, 17:41) 
Questi credo siano GG.FF. nella zona di Siwa o Giarabub, estate 1942: questi stivaletti non hanno il tacco, a quanto pare. Ma a questo punto potrebbe anche essere roba britannica raccattata da qualche parte...

Sicuramente non sono Britannici o del Commonwealth per due valide ragioni:

la prima consiste nel fatto che queste truppe utilizzarono sempre in modo routinario i loro classici stivaletti in cuoio nero (ankle boots) anche nel deserto. Uniche eccezioni, seppur non frequenti e spesso relegate a situazioni di non combattimento, furono l'utilizzo delle plimsoles e delle desert boots.

Le plimsoles, classiche scarpe da riposo britanniche e del Commonwealth, vennero sicuramente utilizzate dalle truppe come calzature leggere e lo furono anche dai tedeschi come preda bellica.

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Le "desert boots", antesignane delle attuali Clarks, erano invece degli stivaletti in pelle scamosciata color sabbia alti fino alla caviglia e caratteristicamente muniti di una suola in gomma crespa.
L’abbinamento della particolare suola alla pelle scamosciata li rendeva molto leggeri e conferiva loro una forte presa sul terreno mantenendo contemporaneamente il necessario supporto alla caviglia.
Queste peculiari calzature, ambite soprattutto dagli Ufficiali, erano prodotti artigianali acquistabili privatamente su ordinazione dai calzolai egiziani presenti al bazaar di Khan el-Khalili al Cairo.
Nathan Clark, pronipote di James Clark (uno dei fondatori di C. & J. Clark International Ltd., il marchio di scarpe più popolarmente noto come Clarks) ed Ufficiale Britannico, al ritorno dalla guerra, convinto dai suoi colleghi che avevano servito in africa settentrionale che unanimemente tessevano le lodi di queste scarpe così resistenti e durevoli ma anche leggere e incredibilmente comode, diede inizio alla loro produzione industriale ancora oggi attuale sotto il nome di Clarks.


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La seconda ragione è data dal fatto che a mio parere le calzature della foto corrispondono esattamente alle scarpe da scalata in dotazione agli alpini del Regio Esercito.



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Molto interessante notare anche il loro utilizzo in AS.

Questa discussione sta diventando sempre più stimolante, speriamo nei futuri prolifici sviluppi... a-16964097496729

Edited by zip3120 - 4/10/2023, 12:57
 
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