Morte del mulo

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view post Posted on 8/12/2023, 12:31


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Navigando sui gruppi Facebook mi sono imbattuto in alcune fotografie su un gruppo di un reparto di Artiglieria da Montagna fatte, probabilmente, negli anni '70 che raffigurano la situazione della morte di un mulo durante una marcia (o campo che fosse comunque in montagna lontano dalla caserma).
Nelle foto si vede l'animale messo nella fossa preventivamente, evidentemente, fatta dagli artiglieri ed, in seguito, prima dell'interramento della cremazione dell'animale stesso.
Premettendo che la cosa mi fa effetto fino ad un certo punto essendo io figlio di contadini ed avendo vissuto alcune rare, ma inevitabili, inumazioni di animali da stalla (mucche, tori etc.) facevo una riflessione su questa casistica.
Un mulo era un animale piuttosto ingombrante e pesante da gestire alla morte ed, immagino, che nessun reparto si prendesse la briga di riportarlo a spalla alla base, se succedeva in zone impervie ed irraggiungibili anche da mezzi meccanici, probabilmente, questa era l'unica soluzione.
Sapendo, però, che sotto naja tutto era previsto mi chiedevo se esistesse un regolamento in merito alla gestione degli animali (muli, cavalli etc.) in tempo di pace. Anche aspetti pratici quale avere un combustibile per la cremazione immagino fosse un dettaglio da organizzare etc...
Sicuramente sì e chiedo se qualcuno ha copia o indicazione su cosa ci fosse in merito.

grazie anticipate

Edited by sesule - 8/12/2023, 17:24
 
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view post Posted on 8/12/2023, 22:02
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Di muli, in montagna, ne ho persi 3.
Due (in tempi diversi), portavano la culla superiore; si sono sbilanciati in punti critici della mulattiera ed hanno rotto l'osso del collo.
Il terzo, che portava il blocco di culatta, si era rotto entrambe gli arti posteriori rotolando da una scarpata; gli ho sparato io dopo aver constato che non era recuperabile.
Tutti e tre gli incidenti sono avvenuti in località impervie, lontane da strade percorribili con automezzi.
Non sono a conoscenza di regolamenti particolari per la gestione delle carcasse, in ogni caso tutti e tre i muli sono stati seppelliti sul posto in buche scavate dai militari. Non abbiamo provveduto ad alcuna cremazione (le normative attuali avrebbero comportato sicuramente procedure molto diverse).

Al rientro dalle escursioni, una breve relazione e le comunicazioni di rito agli organi competenti, hanno completato tutte le pratiche burocratiche per depennare l'animale dal ruolino e perderlo di carico.
Comunque, non è (era) previsto il recupero dello zoccolo matricolato e, essendo l'animale deceduto sotto stress fisico e non essendo stato subito dissanguato, non è (era) previsto il recupero della carcassa ai fini alimentari.
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view post Posted on 9/12/2023, 14:05
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Un "quadrupede" militare è un soldato dal punto di vista matricolare e un "materiale"
dal punto di vista dello scarico amministrativo.
La naja è bella perchè è perfetta, quindi anche nel caso di morte di un animale, le procedure erano chiaramente indicate.

Dice una leggenda della naja che quando moriva un mulo si facevano più "carte" di quando moriva un alpino. Leggende a parte, la morte di un mulo comportava l'elaborazione di un fascicolo di qualche decina di pagine, che agitava abbastanza la sezione logistica del battaglione o del gruppo. Trattandosi di un caso di "danno erariale" l'entità del danno stesso ed eventuali responsabilità dovevano essere valutate e chiarite. Il fascicolo viaggiava poi sulla linea gerarchica fino alla Brigata/Corpo d'Armata e sulla linea tecnica alle direzioni di Amministrazione e di Veterinaria di regione militare.

La gestione della carcassa, sempre problematica, veniva fatta in modi diversi a seconda delle circostanze, in tempi recenti in accordo con le autorità sanitarie civili. A seconda dell'accessibilità del luogo del decesso si provvedeva all'interramento, anche con l'intervento del genio militare, o all' incenerimento presso strutture civili tramite gli istituti zooprofilattici provinciali. Il recupero della carne era evento raro per diversi motivi: primo, perchè la legge prevede che la carcassa sia eviscerata "entro trenta minuti" dalla morte, poi perchè era difficile individuare rapidamente un macellaio che si occupasse della "macellazione d'urgenza"; ultimo elemento, nel caso (abbastanza frequente) di morte per colica addominale, la legge vieta espressamente il recupero della carne.

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view post Posted on 9/12/2023, 15:30
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Tutto vero
Ma alla fine le cose erano molto più semplici; si risolvevano con la presa d'atto che l'evento era stato accidentale, in assenza di dolo e si concludevano con le segnalazioni di rito.
Dopo un po' di tempo arrivava l'autorizzazione allo scarico e con la nuova rimonta arrivava il sostituto.
Avrei voluto vedere la commissione nel burrone dalle parti di casera ramaz (quella di allora) per decidere se il mulo era da recuperare.
Diverso sarebbe stato in caso di dolo.

Certo, la risposta di Alvise è quella corretta ma il mio inervento è relativo a ciò che avveniva sostanzialmente quando succedevano queste cose.
Dimenticavo di dire che c'era "tanta naja", come si diceva alla Julia
 
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view post Posted on 9/12/2023, 17:57


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Avrei voluto vedere la commissione nel burrone dalle parti di casera ramaz (quella di allora)


Anche adesso.... :)
 
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view post Posted on 9/12/2023, 19:15
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CITAZIONE (sesule @ 9/12/2023, 17:57) 
Avrei voluto vedere la commissione nel burrone dalle parti di casera ramaz (quella di allora)


Anche adesso.... :)

Non è questo il punto. Di un danno erariale si deve sempre rendere conto, se del caso fino alla corte dei conti. La commissione non era necessariamente tenuta ad andare sul posto: doveva sentire i testimoni, verificare i fatti, redigere i documenti ed assumersi la responsabilità di esprimere un parere.

Il tutto era comunque soggetto a revisione ad ogni livello. Un giorno un mulo si imbizzarrì mentre era in cortile prima di un'uscita. Scartando, andò a cadere su un fucile appoggiato ad uno zaino, che gli entrò nel costato, uccidendolo.

Seguì tutta la trafila, per la perdita del mulo e per la distruzione del fucile. Bene, dopo qualche mese arrivò lo scarico del mulo; per l'alienazione del fucile invece arrivarono richieste di ulteriori chiarimenti, con l'avviso , diciamo, informale di inventarsi "una storia un po' più credibile"...
 
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view post Posted on 9/12/2023, 20:48
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In quegli anni - mi riferisco alla mia esperienza con i muli che va dal 77 all'87 - andava bene un po' tutto, purché non ci fosse malafede.
Pur essendo da tempo in pensione, ritengo di poter dire che, rispetto ad adesso, c'erano meno cavilli e più buon senso.
 
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view post Posted on 10/12/2023, 09:47
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argomento interessantissimo

ottime ed esaustive direi sia le risposte teoriche-burocratiche in termini di regolamenti dettati e sia dal punto di vista pratico da chi le ha vissute, sicuramente in caso di incidente in addestramento con numerosi testimoni e nessun dubbio sull'accaduto si prodeceva a snellire e chiudere le pratiche senza perdersi nei cavilli e dettagli come il recupero dello zoccolo con matricola

resto stupito sull'interramento perche' fare una buca in quei luoghi di quelle dimensioni non e' facile e non sempre e' possibile se parliamo di terreni rocciosi a volte puo' risultare anche impossibile

oggi credo che risolverebbero tutto con l'elicottero visto la facilita' d'uso in ogni condizione, pensiamo solo ai numerosi soccorsi in ambiente alpino, in estate poi quotidiani grazie a turisti sprovveduti, anzi lo dico per certo perche' so di un montanaro che aveva trovato una mucca morta in un burrone e fu recuperata e portata via con tale mezzo

interessante, davvero interessante
 
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view post Posted on 10/12/2023, 13:38
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Sull'interramento, meglio non approfondire.
 
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view post Posted on 10/12/2023, 17:17
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E' ovvio che stiamo parlando di animali morti per cause non infettive, in luoghi impervi e comunque disabitati, in condizioni che rendono difficile il recupero e lo sgombero. Resta il fatto che per la legislazione italiana nessuno è autorizzato ad abbandonare una carcassa, e questo non da ieri ma almeno dagli anni venti del novecento.

Mi riferisco allo stesso periodo temporale, non credo che stiamo parlando di due eserciti diversi, e a quanto mi consta le regole valevano per tutti. A chiudere ogni "evento negativo" si attivava una catena di attività, misconosciute ma importanti, e condotte con grande serietà.

L'istituzione, nella figura del comandante di brigata, sarebbe ritenuta responsabile di eventuali conseguenze quali la propagazione di odori molesti o peggio di malattie o dell'inquinamento di una falda acquifera. Giustamente l'Operativo non deve preoccuparsene, ma il destino dei resti è sanzionato dalla solita commissione la quale, d'intesa con le autorità sanitarie provinciali, analizza, valuta, prescrive e redige apposito verbale, che verrà inserito in allegato nel fascicolo in diverse copie che viaggerà lungo i rami delle catene gerarchiche e amministrative.

Quindi, anche l'interramento sommario o l'abbandono della carcassa, se attuati, lo erano a ragion veduta, considerate le cause di forza maggiore, con gli inevitabili aggiustamenti imposti dalla necessità e dalla natura umana. In proposito (o magari a sproposito ma un nesso ce lo vedo) ricordo che sovente, con najonica astuzia, venivano redatti degli ulteriori verbali da cui risultava che il povero mulo caduto portava (ma guarda) apparati radio o altre apparecchiature costose che così potevano essere rottamate, scaricate e sostituite.

Sto pensando a quanto sarebbe interessante recuperare una di queste "pratiche". Sarebbe davvero un documento importante e nel suo piccolo una lezione di storia.
 
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view post Posted on 10/12/2023, 19:02


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La scelta della cremazione, probabilmente, in questo caso fu dettata, immagino dal fatto che trovandosi su terreno principalmente roccioso fare una fossa di dimensioni corrette non fosse proprio così semplice.
Ne deduco che, forse, onde evitare che i resti, depositati non molto profondamente, riemergessero e, quindi, una volta ridotti in polvere, o quasi, di fossero evitati problemi di questo tipo.....
Allego le immagini, d'altronde su Facebook sono pubbliche quindi visibili a tutti
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view post Posted on 10/12/2023, 21:26
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Domanda: cremare necessita di un certo tempo e temperatura, non è cosa semplice incenerire una mole simile?!
 
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view post Posted on 10/12/2023, 21:45
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Risposta: non è affatto semplice anche perchè la carcassa si arrostisce in superfice invece di incenerirsi. Avranno buttato molta benzina e impiegato molto tempo. Eppure anche all'epoca (1973 da quello che leggo) le brigate avevano la compagnia genio con i mezzi idonei per risolvere in modo rapido e pulito; e il luogo non mi sembra poi così impervio da non farci arrivare una piccola pala meccanica. Sarei curioso di sapere come si è conclusa la vicenda, che vista oggi è abbastanza disturbante da ogni punto di vista.
 
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view post Posted on 10/12/2023, 21:50
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Oggi, ripeto, l'elicottero è ampiamente utilizzato per ogni uso lavorativo in quota, soccorso, approvvigionamenti quotidiani in rifugi ecc. sarebbe una sciocchezza caricarlo in una rete e portarlo a valle in pochi minuti
 
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view post Posted on 21/12/2023, 08:57
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La ragazzina faceva parte delle dotazioni?
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