Giacca impermeabile da campagna(?) mod.?

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view post Posted on 11/12/2023, 11:17
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CITAZIONE (alvise contarini @ 10/12/2023, 20:42) 
Il sopravestito poliammidico e la termofodera potrebbero non essere coerenti con la giacca.

Aggiungo una foto (novembre 1987) nella quale si vede l'"impermeabile da campagna" : una vera giacca a vento leggermente imbottita, con cappuccio inserito nel colletto, stellette, ala di pipistrello sul petto, termofodera. Dietro aveva il classico elastico mentre il cordino in vita era solo nella termofodera.

giacca%20a%20vento

Altra immagine del 1976: il modello era leggermente diverso, con rinforzo sulle spalle e polsini di maglia, sostituiti poi perchè con la pioggia si impregnavano di acqua.

giacca
 
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view post Posted on 11/12/2023, 12:16
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Avevo letto su un ordine permanente della Brigata Alpina Julia che l'impermeabile antipioggia del 1976 doveva sostituire la giacca a vento modello 65, ma poi quasi subito si sono accorti che la modello 65 era ancora nettamente superiore e in base le attività si usava l'uno o l'altro.
Per quello del post io azzardo un idea, potrebbe essere uno dei primi lotti di prova successivamente adottato dopo il 1987, inizialmente con la cerniera del modello precedente e poi sostituita con quella della foto trovata su facebook.
Nella primavera del 99 la giacca a vento modello 87 è stata dismessa e alla riconsegna abbiamo versato anche anche l'impermeabile antipioggia del post, mai usato per il fatto che era verde e non woodland, perché era parte della giacca a vento
 
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view post Posted on 11/12/2023, 14:14
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Ipotesi credibile che però andrebbe verificata...la sperimentazione di un "antipioggia" nel momento in cui già è stata elaborata una giacca che viene definita "impermeabile da campagna", mi pare che troverebbe una giustificazione solo se lo scopo fosse quello di sostituirla...ma è evidente che l'impermeabile da campagna '76 continuò a lungo ad essere utilizzato con miglior successo, affiancato alla giacca a vento modello '65...

Questo capo mi pare che non godette di una grande popolarità, nel periodo in cui fu in circolazione...come impermeabile per un eventuale uso civile lo trovo molto confortevole e pratico...ma poco adatto invece per un uso operativo: è troppo lungo, ha tasche oblique e poco capienti, il cappuccio fisso può essere di impaccio con l'uso dello zaino, la lunga zip rende difficoltoso una rapida chiusura...

Non ostante ciò lo vedremo riproporre anche negli anni '90 in versione woodland con tessuto rip-stop...

www.ebay.it/itm/394619326831?mkevt...d=&toolid=10050

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view post Posted on 11/12/2023, 14:23
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In effetti, nel '77 - 78, la giacca a vento di tela era stata sostitita con quella di nylon.
Il Gen. Gavazza, resosi conto di quanto fosse scadente, fragile alle basse temperature, assolutamente non traspirante, impossibile da usare nelle attività di someggio ecc., avendo saputo che c'erano grosse giacenza di giacche vecchio tipo in qualche magazzino, si adoperò per farle rimettere in servizio, con immensa soddisfazione di tutti. Dopo qualche anno arrivarono quelle nuove di misto cotone con cerniera a vista, che avevano a corredo giacca e sovrapantaloni di nylon un po' più resistenti e leggermente traspiranti dei precedenti.
La giacca di cotone con i tasconi resta sempre la migliore.
Aggiungo un ulteriore mia annotazione: in questo mio post, non ho mai chiamato mod. ... anche se filologicamente avrei dovuto farlo. Il motivo è che le ho usate tutte e non le ho mai chiamate per nome. Mi ha sempre e solo interessato se funzionavano o meno
 
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view post Posted on 11/12/2023, 20:51
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CITAZIONE (fisool @ 11/12/2023, 14:23) 
In effetti, nel '77 - 78, la giacca a vento di tela era stata sostitita con quella di nylon.
Il Gen. Gavazza, resosi conto di quanto fosse scadente, fragile alle basse temperature, assolutamente non traspirante, impossibile da usare nelle attività di someggio ecc., avendo saputo che c'erano grosse giacenza di giacche vecchio tipo in qualche magazzino, si adoperò per farle rimettere in servizio, con immensa soddisfazione di tutti. Dopo qualche anno arrivarono quelle nuove di misto cotone con cerniera a vista, che avevano a corredo giacca e sovrapantaloni di nylon un po' più resistenti e leggermente traspiranti dei precedenti.
La giacca di cotone con i tasconi resta sempre la migliore.
Aggiungo un ulteriore mia annotazione: in questo mio post, non ho mai chiamato mod. ... anche se filologicamente avrei dovuto farlo. Il motivo è che le ho usate tutte e non le ho mai chiamate per nome. Mi ha sempre e solo interessato se funzionavano o meno

Tutto conferma quello che già dicevo, la giacca della discussione è quella che veniva consegnata con la giacca a vento per TA modello 87.
Non saprei se i reparti non Alpini a cavallo degli anni 80/90 impiegavano ancora la giacca impermeabile del 1976 o se anche loro avevano questo modello, ovviamente senza la giacca a vento per TA.
 
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view post Posted on 11/12/2023, 22:24
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CITAZIONE
è evidente che l'impermeabile da campagna '76 continuò a lungo ad essere utilizzato con miglior successo, affiancato alla giacca a vento modello '65.

Andiamo per ordine.
Prima ci fu la giacca di cotone verde chiaro con i tasconi e termofodera color nocciola (la migliore).
Nel 77 arrivò il terribile impermeabile da campagna con termofodera verde scuro (giacca e sovrapantaloni), quello che si bagnava più dentro che fuori e che si spaccava appena la temperatura sfiorava lo zero.
Nel 79 si tornò alla giacca di cotone (sempre quella vede chiaro con i tasconi).
Un paio d'anni dopo comparve una nuova combinazione costituita da giacca di misto cotone verde chiaro (presso la Taurinense venne sperimentata anche una verde scuro - dovrebbe essere la prima postata da Adriano) con cerniera in vista e tasche interne (a volte c'era solo la patella e le tasche non c'erano), termofodera, giacca impermeabile di nylon verde scuro abbastanza pesante, sovrapantaloni dello stesso tessuto ed astuccio con cerniera per mettere i capi in nylon.
Un po' di tempo dopo, i capi in nylon diventarono mimetici e, successivamente, in tessuto antistrappo.
Infine arrivò la giacca mimetica in goretex o altro tessuto traspirante (sulla carta), che successivamente venne dotata di un giacchino che poteva essere portato come termofodera o senza giacca. Per l'NRDC-IT, in teatro afgano, alla giacca in goretex venne cambiato il mimetismo affinché non si confondesse con l'uniforme statunitense.

A voi attribuire ad ogni capo la denominazione del modello.
 
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view post Posted on 11/12/2023, 23:38
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La prima in assoluto fu la giacca a vento modello '50...

DSCF0018-17023333490944

poi segui la modello '65, che sarebbe quella in cotone verde salvia con tasconi e termofodera nocciola...

giacca_60mod_60_2_tipo

Sul piano temporale a questa fa seguito nel 1976 quello che viene definito "impermeabile da campagna", con tutte le caratteristiche strutturali chesembrano renderlo assai poco adatto alle truppe alpine (che pure, come testimoniano le foto d'epoca, fu ampiamente utilizzato)...

49077022_156714861966929_5409671614671355904_n

Abbiamo però foto molto tarde che testimoniano l'utilizzo della giacca a vento modello '65, che risalgono al 1984 come questa...

1984Glorenza_n-17023340801640

Poi per me la cronologia si complica e le date si confondono...
 
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view post Posted on 12/12/2023, 09:02
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A metà anni 80 arrivò la giacca TTAA, data alle truppe alpine e ai paracadusti.

Il passo successivo fu l'adozione dell' impermeabile da libera uscita verde salvia, di lunghezza a tre quarti, dotato di termofodera, sopravvestito poliammidico e sovrapantalone.

Questo capo, vero abisso di abiezione dell'intendenza italiana, doveva assolvere a tutti i compiti, per tutti. In libera uscita era previsto il giaccone di tela, in campagna doveva essere portato il solo sopravvestito, eventualmente con la termofodera, in sostituzione della giacca a vento. Era un capo di qualità scarsissima, povero, brutto anche da vedere; le cuciture si sfaldavano e le cerniere duravano pochissimo. Gli alpini, per attenuare l'aspetto squallido del capo, a volte prescrivevano che il cappuccio fosse ripiegato sul collo e che l'orlo inferiore fosse rimboccato; ma c'era poco da fare. Quanto a impermeabilità e traspirazione, stendiamo davvero un telo mimetico. Tipica dell'aspetto del militare italiano del periodo è la presenza della graffetta da ufficio a riparare la rottura del picandolo della cerniera.

Con l'adozione della mimetica woodland, il sopravvestito divenne mimetico. Con questo capo vergognoso i nostri soldati affrontarono l'inverno 1996 in Bosnia e le successive prime missioni nei Balcani.

Siccome da ogni parte si alzavano lamenti e proteste, venne finalmente adottato un giubbotto in "membrana traspirante" (che sarebbe il goretex privo di trademark): giubbotto sempre abbastanza lungo, con cappuccio – quindi senza stellette – e con sovrapantalone aggiuntivo. Caratteristica di questo capo era il velcro per il grado, posto (non sia mai che se ne faccia una giusta) a sinistra non sul petto ma quasi sull'addome.

Le prime serie erano di un tessuto non male, morbido, impermeabile, traspirante e anche di un bel colore; le serie successive divennero più rigide e rumorose nei movimenti, di colore stranamente scuro.

In queste condizioni si arriva al regime "vegetato". (...)
 
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view post Posted on 12/12/2023, 09:16
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IMG_20231212_091200
La giacca a vento per Truppe Alpine modello 87 abbinato ai pantaloni dell' impermeabile verde antipioggia

IMG_20231212_091136
Qui invece lo vediamo abbinato all'uniforme per servizio armato invernale SAI 1
 
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view post Posted on 12/12/2023, 21:52
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Per la questione goretex sarebbe interessante aprire una discussione specifica, nella versione woodland io conosco 4 modelli.
 
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