Libro fucilati che non vedrà mai la luce

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view post Posted on 16/12/2023, 10:54
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Buongiorno a tutti...
Vorrei chiedere il vostro parere su una questione particolare.
Ho terminato, dopo 5 anni di lavoro, un libro sui fucilati della prima guerra mondale. Sono arrivata a quasi 350 (senza mai andare a Roma). Ho cominciato questa ricerca perchè, negli anni, avevo notato quanti errori anagrafici o militari ci fossero sui fucilati persino sulle stesse sentenze. Un lavoro enorme; basti pensare a cercare di trovare un militare indicato come appartenente al distretto di Milano, invece era di Torino. Classi di nascita errate, nome e cognomi errati, ecc...In più, questa ricerca, aveva lo scopo e la speranza di poter essere una buona base di partenza, verificata e corretta, per eventuali ricercatori futuri che volessero approfondire anche un singolo caso, non avendolo potuto fare, trattando i fucilati a livello nazionale. Non si esprimono giudizi di alcun genere, solo un inquadramento generale fatto da documenti storici pubblici reperibili da chiunque.
Inoltre, addentrandomi nella ricerca, sono emerse tantissime sfaccettature sull'argomento, che spesso sfatano luoghi comuni sui fucilati. Insomma, un argomento estremamente interessante, anche se delicato.
Dove sta il problema?
Un avvocato mi ha prospettato il "pericolo", seppur remoto, che qualche discendente non gradisca il fatto che io abbia messo "in piazza" il nome di un suo nonno o bisnonno e che quindi, mi faccia causa. Tenete presente che ho interpellato il garante della privacy, che mi ha ribadito la regola generale. Ma si sa che spesso, queste regole, sono scritte in modo poco chiaro. Mi rifaccio al regolamento sulla pubblicazione di dati storici; se non si pubblicano informazioni sullo stato di salute, orientamento sessuale, politico e altro, la ricerca, a fini storici, è libera. Ma c'è una aggiunta. Tutte queste regole valgono solo se non si va a ledere la dignità di qualcuno. E nessuno mi chiarisce questo particolare. Può un discentende sentirsi leso nella dignità familiare?
La domanda però, al forum, è un'altra.
Mettetevi nei panni di un ipotetico discendente. Un giorno qualcuno pubblica un libro in cui venite a conoscenza che un vostro nonno o bisnonno venne fucilato. Mi rendo conto dell'impatto emotivo che può dare una notizia del genere, ma arrivereste a far causa, nonostante gli intenti siano solo ed esclusivamente di informazione storica?Tra l'altro senza alcun scopo di lucro?
Leggo su forum o fb discussioni sui fucilati, e nella maggior parte dei casi queste discussioni vengono bloccate perchè vanno a finire in litigate pazzesche senza senso. L'argomento è molto controverso, tutt'oggi, ma da qui a fare causa...
Che ne pensate?
Grazie per le eventuali risposte

Aggiungo...

E' da escludere una pubblicazione con solo le iniziali, poichè si toglierebbe una grande fetta di ricerca. Oltre alle informazioni anagrafiche corrette, vi sono informazioni che, come accennato, vanno a sfatare luoghi comuni: molti fucilati sono sepolti in Sacrari Militari con tombe nominative, oppure sono sull'Albo Caduti, ecc... Quindi, piuttosto di togliere tutta questa parte di ricerca, non pubblico.
Infine, vi faccio un ipotetico esempio in cui un discendente si possa sentire leso nella dignità...

Piccolo paese in Italia...avete presente? Pochi abitanti in cui tutti conoscono tutti. Un ricercatore locale legge il mio libro e vede che c'è un fucilato proprio del suo paese. E riconosce il cognome. E si domanda: "Vuoi vedere che questo è il nonno o bisnonno di Pinco Pallino?". Tempo dopo incontra Pinco Pallino e, con poco garbo gli fa: "Ma lo sai che tuo nonno fu fucilato?Bel patriota!"
Lo sapete benissimo quanto può essere biforcuta la lingua di tante persone e proprio perchè le fucilazioni sono un argomento tutt'ora "caldo", molta gente esprime giudizi di ogni genere, spesso senza averne conoscenza storica. Immaginate come possa reagire il discendente, e porsi la domanda: "Ma dove l'hai letta questa informazione?"...
 
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view post Posted on 16/12/2023, 11:43


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Belle domande!!!! certo vedendo oggi come si comportano su eventi quotidiani e.....che polverone sollevano queste sono tutte domande legittime.
E rispondere è difficile, io personalmente se avessi un parente in quell'elenco.....che posso farci è stata una sua storia, una sua decisione, un suo comportamento, non si sentirei ne vittima ne diffamato, certo non farebbe piacere ma è solo storia.
Ma oggigiorno dove ci si attacca per un nonnulla il pericolo giudiziario è dietro l'angolo.
 
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view post Posted on 16/12/2023, 12:17
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Io penso che uno studio di questo tipo potrebbe essere trasmesso all'Ufficio Storico di SME che potrebbe assumersi la responsabilità (?!) della pubblicazione mantenendo le generalità del compilatore, anche se la vedo mooolto dura
 
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view post Posted on 16/12/2023, 12:57
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Si tratta di una ricerca storica, riferita a fatti accaduti ormai più di 100 anni fa. Non credo che questa fattispecie possa ricadere nella normativa sulla privacy.
Altrimenti non si potrebbe più fare ricerca storica. Poniamo caso che qualcuno pubblichi un libro sui condannati per crimini di guerra del conflitto 40-45. Potrebbe qualcuno dei discendenti invocare oggi il diritto alla privacy e contestare il fatto che il proprio antenato venga citato come colpevole di crimini di guerra? Tanto più che si parla, in quel caso sì, di azioni tutt'altro che commendevoli, che pongono davvero la persona citata in una cattiva luce. Credo che nessun giudice potrebbe attuare una condanna per il ricercatore (posto che la ricerca si basi, ovviamente, su fonti e fatti attestati).
In questo caso non vi è memmeno nemmeno un discredito, perché è noto che nelle fucilazioni non si andava per il sottile (si pensi alle decimazioni), ed anzi la tendenza odierna è piuttosto quella di riabilitare i soldati coinvolti in quei tragici eventi.

https://www.ildolomiti.it/politica/2021/ap...i-atto-doveroso
 
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view post Posted on 16/12/2023, 13:32
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Certo…solo documenti storici…
Ove è stato possibile recuperarli fogli matricolari, atti morte, riassunti o diari storici e sentenze. Più storici e attendibili di così..

Certo, anche il tuo esempio è calzante….e la logica mi e ti darebbe ragione. Ma non so se un ipotetico discendente applicherebbe questa logica trattando di un suo parente. Ma soprattutto non ho certezza che un giudice possa accogliere queste motivazioni.
Io posso avere tutte le buone intenzioni di questo mondo, ma con alcune persone che girano oggigiorno… <_<
 
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view post Posted on 16/12/2023, 14:17
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E' vero che oggigiorno se ne sentono di tutti i colori, ma il fatto che si tratti di una ricerca storica documentata, a mio giudizio, comporta l'infondatezza di eventuali contestazioni, tanto più che in questo caso non ravviso nemmeno una possibile diffamazione.
Io sentirei anche un altro legale, magari addentro nelle questioni specifiche: sarebbe davvero un peccato non pubblicare un lavoro in cui si è investito, con passione per la storia, tempo ed impegno.
 
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view post Posted on 16/12/2023, 14:51


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Consigli è veramente difficile,ogni famiglia avrà una sua reazione, potresti perdere ancora qualche mese, o di piú credo e cercare di contattare ogni famiglia tramite email o altro e vedere se ti lasciano il permesso per pubblicare i nomi, cosi avresti anche un'approvazione scritta e non so se vale, ma almeno sei tutelato. Peccato perche 5 anni di lavoro sono tanti
 
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view post Posted on 19/12/2023, 21:11
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un libro così devi saperlo gestire bene a partire dal titolo tipo le vittime delle decimazioni tra innocenti e colpevoli etc magari ci fai una bella prefazione coinvolgendo un ex magistrato un ex militare etc citando la risoluzione e lo scopo storico del libro per il resto non si tratta di dati secretati ma pubblici .... visto che li hai trovati presumo su atti di libero accesso tu li hai solo agglomerati
 
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view post Posted on 19/12/2023, 21:23
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non so dare consigli se non chiederti (semmai cambiassi idea) di avvisarci che lo acquisto volentieri
 
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view post Posted on 20/12/2023, 11:26
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CITAZIONE (Dario_67 @ 16/12/2023, 14:51) 
Consigli è veramente difficile,ogni famiglia avrà una sua reazione, potresti perdere ancora qualche mese, o di piú credo e cercare di contattare ogni famiglia tramite email o altro e vedere se ti lasciano il permesso per pubblicare i nomi, cosi avresti anche un'approvazione scritta e non so se vale, ma almeno sei tutelato. Peccato perche 5 anni di lavoro sono tanti

Ci avevo pensato, ma non si tratta di 20 o 30 nomi…sono quasi 350. Impensabile cercare tutti i discendenti…tanto più con le difficoltà che ti fanno oggi nei comuni con la privacy…ho fatto fatica spesso a richiedere atti di morte di 100 anni fa, figuriamoci discendenti in vita.

CITAZIONE (massive @ 19/12/2023, 21:11) 
un libro così devi saperlo gestire bene a partire dal titolo tipo le vittime delle decimazioni tra innocenti e colpevoli etc magari ci fai una bella prefazione coinvolgendo un ex magistrato un ex militare etc citando la risoluzione e lo scopo storico del libro per il resto non si tratta di dati secretati ma pubblici .... visto che li hai trovati presumo su atti di libero accesso tu li hai solo agglomerati

L’ho fatto…ho cercato di essere più obbiettiva possibile. Riporto fedelmente i dati dei documenti storici senza esprimere giudizi. E nella prefazione ho spiegato chiaramente i miei intenti, ma il rischio, a mio parere, rimane…
Tra l’altro un rischio che può durare anni, poiché non sai quando e dove verrà letto il libro e quando e se verrà letto da un ipotetico discendente. Non sarebbe stato un libro a gran tiratura essendo fuori dal commerciale e perdi più argomento di nicchia…
 
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view post Posted on 20/12/2023, 12:23
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CITAZIONE (Amedeo1890 @ 20/12/2023, 11:26) 
CITAZIONE (Dario_67 @ 16/12/2023, 14:51) 
Consigli è veramente difficile,[..]

Ci avevo pensato, [...]
CITAZIONE (massive @ 19/12/2023, 21:11) 
un libro così devi saperlo gestire bene [...]

L’ho fatto…[...]
Tra l’altro un rischio che può durare anni, poiché non sai quando e dove verrà letto il libro e quando e se verrà letto da un ipotetico discendente. Non sarebbe stato un libro a gran tiratura essendo fuori dal commerciale e perdi più argomento di nicchia…

Credo che quello che conta sia capire cosa ti ha mosso in questa impresa, veramente grande e pesante.
Mi sembra che l'intento sia quello di rimettere in piedi una realtà storica, e non certo il lucro
Quindi mi viene di pensare che il miglior consiglio sia quello di FISOOL: trovare il generale giusto del centro di documentazione SME e lavorare sull'offrire tutto il lavoro, bell'e cotto, e coordinare assieme la pubblicazione (magari essenzialmente in versione E-Pub) con copie speciali limitate e numerate distribuite alle persono importanti.
Negli anni studiosi e specialisti ti manderanno ringraziamenti per aver spianato la strada....è il lavoro del Pathfinder, che non è colui che "cerca" i sentieri, ma colui che "trova" le nuove vie.
Auguri
 
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view post Posted on 20/12/2023, 20:03
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Se si continua così con tutte queste restrizioni e con la farsa della privacy e della tutela altrui, inesistente, si rischia di essere denunciati per ogni frasi che si dice. Già noi collezionisti di "cose" militari veniamo marchiati come guerrafondai, anche se facciamo spillette....ma ormai è tutto un mondo in cui la libertà di parola e solo un modo di dire.

q_p
 
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view post Posted on 20/12/2023, 20:30
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secondo me non si corrono grandi rischi.
la maggior parte dei fucilati lo sono stati per quella che oggi definiremmo ingiusta causa, pertanto nessuna onta nel riportare nominativi a mio parere.
Inoltre il concetto di lesa dignità in questo caso non si pone. non stiamo parlando di calunnie ma di fatti documentati.
Poi certo se qualcuno è stato fucilato per stupro, sostituisci magari la motivazione con una piu generica.
a mio parere dipende molto dalla prefazione che farai al libro. Certo che se li chiami "vili disertori", o simile qualcuno potrebbe averne a male.
Al netto che poi stiamo parlando di gente che ormai appartiene da due o tre generazioni fa.

https://it.wikipedia.org/wiki/Decimazione_di_Cercivento
https://messaggerosantantonio.it/content/g...ati-dimenticati
www.gasparieditore.it/fucilati-senza-un-processo

di quest'ultimo episodio ho conosciuto uno degli alpini che si è salvato. ha passato la vita a chiedere giustizia per i suoi camerati.
https://www.anpi.it/patria-indipendente/me..._JUGOSLAVIA.pdf
 
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view post Posted on 20/12/2023, 20:47
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Secondo me, non si tratta di privacy ma di opportunità.
Se è un privato a proporre una cosa del genere, rischia di sollevare un polverone in quanto ci sarà sempre qualcuno pronto ad attribuire un significato politico.
La presa in carico da un organo istituzionale, invece, renderebbe la forma di documento storico sottraendolo a critiche di parte.

Una nota per AMEDEO1890: nella grande guerra ci sono stati numerosissimi casi di decimazioni ordinate sul campo; credo che la maggior parte dei fucilati non siano stati nemmeno registrati ed alle famiglie sia arrivata semplicemente la comunicazione "caduto per la Patria" o qualcosa del genere. Sei riuscito a risalire a qualche episodio di questi con relativi nominativi?
 
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view post Posted on 20/12/2023, 22:10
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CITAZIONE (Radagast_ @ 20/12/2023, 20:30) 
secondo me non si corrono grandi rischi.
la maggior parte dei fucilati lo sono stati per quella che oggi definiremmo ingiusta causa, pertanto nessuna onta nel riportare nominativi a mio parere.
Inoltre il concetto di lesa dignità in questo caso non si pone. non stiamo parlando di calunnie ma di fatti documentati.
Poi certo se qualcuno è stato fucilato per stupro, sostituisci magari la motivazione con una piu generica.
a mio parere dipende molto dalla prefazione che farai al libro. Certo che se li chiami "vili disertori", o simile qualcuno potrebbe averne a male.
Al netto che poi stiamo parlando di gente che ormai appartiene da due o tre generazioni fa.

https://it.wikipedia.org/wiki/Decimazione_di_Cercivento
https://messaggerosantantonio.it/content/g...ati-dimenticati
www.gasparieditore.it/fucilati-senza-un-processo

di quest'ultimo episodio ho conosciuto uno degli alpini che si è salvato. ha passato la vita a chiedere giustizia per i suoi camerati.
www.anpi.it/patria-indipendente/me..._JUGOSLAVIA.pdf

Stupro, su quasi 350 analizzati, nemmeno uno, ma omicidi si. E qui un discendente potrebbe essere più incline ad arrabbiarsi, per quanto mai ho utilizzato nomi o giudizi nel nominarli. Anzi…nelle schede dei fucilati uso l’impersonale. Solo nella prefazione e capitoli introduttivi utilizzo la prima persona.
 
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27 replies since 16/12/2023, 10:44   1401 views
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