Commenda Santo Sepolcro di Gerusalemme

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view post Posted on 28/5/2014, 22:10
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ciao
vi presento un attestato che ho da tempo in collezione. ditemi che ne pensate, non credo sia comune da trovare.
 
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view post Posted on 29/5/2014, 13:14
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in effetti quanto meno molto suggestivo
 
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foch
view post Posted on 29/5/2014, 15:13




Il motivo di maggior interesse di questo Regio Decreto (non un attestato o decreto di concessione, ma bensì autorizzazione a far uso in Italia di onorificenza estera -pontificia, nel caso specifico) potrebbe -uso il condizionale- consistere nell'identità del destinatario.

Si tratterebbe cioè di appurare se questo Quirino Pacelli fosse un congiunto di Eugenio Pacelli, futuro Pontefice e alla data di questo R.D. già da cinque anni ai vertici della gerarchia vaticana in qualità di Segretario di Stato (ovverossia ministro degli esteri).

L'ipotesi è suggestiva, ma va verificata. I Pacelli erano un'influente famiglia del cd "generone" romano, legatissimi al Vaticano. Marcantonio, il nonno del Pontefice, fu con Pio IX nell'esilio di Gaeta e poi Sostituto Ministro dell'interno e tra i fondatori dell'Osservatore Romano. Filippo, il padre, fu avvocato rotale; e Francesco, il fratello, legale di fiducia del Vaticano.
Niente di più naturale e facile, per un membro anche distante della famiglia, che ottenere un'alta onorificenza pontificia.

Noto, però, che questo Quirino Pacelli di Vincenzo (nomi che non ritrovo nei Pacelli della famiglia del Pontefice) è un semplice "Signor" Pacelli. La Famiglia Pacelli cui apparteneva Eugenio (o almeno il suo specifico ramo) si fregiava dei titoli (pontifici) di Principe, Marchese, Nobile Romano, Nobile di Aquapendente e di Sant'Angelo in Vado.
Non è pertanto da escludere un caso di semplice omonimìa.

Foch
 
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view post Posted on 29/5/2014, 18:42
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ma, all'epoca dell'acquisto mi era stato detto, senza che incidesse sul prezzo, che si trattava di un parente del Papa ma naturalmente non ho altre indicazioni a riguardo.
non so se avessero titoli nobiliari. in tal caso si potrebbero trovare indicazioni nel famoso librone delle famiglie blasonate.
 
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foch
view post Posted on 29/5/2014, 21:33




[QUOTE=Radagast_,29/5/2014, 19:42 ?t=56374763&st=0#entry395939855
all'epoca dell'acquisto mi era stato detto...che si trattava di un parente del Papa...
non so se avessero titoli nobiliari. in tal caso si potrebbero trovare indicazioni nel famoso librone delle famiglie blasonate.
[/QUOTE]

Con "non so se avessero titoli nobiliari", ti riferisci credo che al Quirino Pacelli del Regio Decreto, figlio di Vincenzo.
(I Pacelli del Papa i titoli li avevano eccome, ricevuti da Pio IX, e apposta li ho elecati.)

Io non lo credo, e per il semplice motivo che se questi Pacelli ne avesse avuto uno, esso figurerebbe davanti al nome nel Regio Decreto (nob. Quirino Pacelli; conte Quirino Pacelli; Quirino Pacelli dei conti di..., ecc., secondo il caso).
Eravamo in regime monarchico e l'ordinamento araldico aveva ancora corso ufficiale e forza legale. Se uno, cittadino italiano e suddito del Regno, non era nobile o Eccellenza, nei documenti ufficiali era Signor e basta.
Nel Regio Decreto, se vedo bene, "Signor" è aggiunto a penna come il nome, e non fa parte del testo prestampato.

Ad ogni buon conto, una verifica nel Libro d'Oro della Nobiltà Italiana (un'edizione d'anteguerra, naturalmente) è d'uopo.

Foch
 
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view post Posted on 29/5/2014, 22:24
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si, mi riferivo al destinatario del decreto.
immagino che in epoca di "distensione", siamo nel '35, la nobiltà vaticana fosse riconosciuta dal regno. in sostanza: un principe vaticano per il regno è principe o signor?
 
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foch
view post Posted on 30/5/2014, 17:46




Quello che chiami "distensione" era il regime concordatario quale stabilito dai Patti Lateranensi del 1929.

Ai titoli nobiliari pontifici era dedicato l'Art. 42 del Concordato, che ammetteva il loro riconoscimento in Italia, tramite Decreto del Capo dello Stato (ovverossia tramite Regio Decreto). Il riconoscimento non era, perciò, automatico; e presupponeva la debita sottomissione di una richiesta ed il suo accoglimento, mediante emanazione di un R.D. ad hoc.

I titoli nobiliari pontifici ricompresi nel dettato dell'Art. 42 erano quelli di vecchia e nuova concessione : quelli , cioè, concessi prima della firma del concordato (quindi anche dopo il 1870) e quelli che il Pontefice avrebbe potuto concedere in futuro.

L'Art. 42 del Concordato del 1929 non venne mantenuto nel testo del Nuovo Concordato frutto della revisione del 1984, ciò a dire esso venne abrogato. Fino ad allora e dopo che la Repubblica Italiana aveva tolto riconoscimento giuridico (non vietato o abolito, come impropriamente si dice e si ripete) ai titoli nobiliari riconosciuti e tutelati sotto la cessata Monarchia, si discuteva in dottrina se i titoli nobiliari pontifici potessero o meno formare oggetto di riconoscimento giuridico da parte dello Stato italiano, ex Art. 42 del Concordato del 1929.
Sul punto, i giuristi erano divisi; e a togliere attualità all'argomento è nel frattempo intervenuta la scelta del Vaticano di rinunciare a far uso della propria facoltà di "fons honorum" (come si chiama la prerogativa sovrana di nobilitare e concedere onorificenze). L'ultimo Pontefice a farne uso è stato Pio VI (e l'ultimo a beneficiarne si dice sia stato il titolare della ditta che fornì le tappezzerie per il Concilio Vaticano II !).

Foch
 
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view post Posted on 30/5/2014, 20:03
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CITAZIONE
Quello che chiami "distensione" era il regime concordatario quale stabilito dai Patti Lateranensi del 1929.

visto il clima pre '29 non può che essere definito "distensione" il dopo.... :lol: :lol:
 
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