Pistola Glisenti 1910, Autore 91TS

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view post Posted on 20/8/2010, 21:58
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Posto la mia Glisenti, sperando che vi piaccia .. :rolleyes: e di avere caricato bene le immagini.. :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

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Uniche pecche, il principio della canna leggermente camolato e la guancetta sinistra che ha una mancanza in basso.. Ma mi è stato detto che è un difetto di quest'arma spaccare le guancette in bachelite. Vi risulta? Grazie!


 
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view post Posted on 20/8/2010, 22:40
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Mi piace moltissimo, per quanto ne sò io la guancette di bachelite, erano fragili, molto fragili.
 
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view post Posted on 21/8/2010, 14:45
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E' veramente un magnifico esemplare, completo della sua fondina originalr e con le guancette originali..bellissima. Le guancette della Glisenti, bellissime per lo stemma sabaudo, sono di una fragilità enorme, la gran parte delle glisenti circolanti porta guancette in legno di realizzazione artigianale o, peggio, guance originali mal rappezzate.
Ancora complimenti per il bellissimo pezzo..a suo tempo gli avevo dedicato alcune note dopo averne maneggiata, smontata e portata in poligono una..spero interessino te e gli amici, sono due paginette scritte senza pretese, pescando da libri e riviste e analizzando le impressioni che mi dava il mio esemplare (in cal. 7,65 para per precisione).

PISTOLA SEMIAUTOMATICA MOD.1910 GLISENTI

La Marina Militare Italiana fu la prima Forza Armata ad adottare ufficialmente una pistola semiautomatica come arma da fianco nel 1899, la scelta cadde sulla Mauser mod.1896.
L'Esercito invece attese fino al 1910 per adottare una pistola semiautomatica, l'arma prescelta fu la Glisenti 1910 che inspiegabilmente venne preferita, probabilmente per motivi di costo e di nazionalismo, alle Colt, alle Parabellum Luger ed alla Mannlicher.
La Società Siderurgica Glisenti, fondata nel 1859 da Francesco Glisenti, aveva aperto intorno al 1870 una sezione armi portatili; nel 1905 venne brevettata una pistola semiautomatica progettata da un ufficiale di artiglieria Giuseppe Revelli cui si deve lo sviluppo e la progettazione della mitragliatrice Fiat mod.1914.
L'arma progettata e calibrata per la cartuccia 7,65 Parabellum prese il nome di mod.1906 e fu
adottata da alcuni reparti in via sperimentale.
Il bando di concorso emesso dal Governo Italiano poneva tra le specifiche il calibro 9mm. già riconosciuto come più efficiente del 7,65 Parabellum.
La sezione armi della Siderurgica Glisenti venne ceduta alla MBT(Meccanica Bresciana Tempini) che condusse le esperienze per adattare la mod.1906 al calibro 9, tali esperienze condotte con il 9mm.Parabellum della DWM rivelarono le debolezze strutturali dell'arma. Il problema venne aggirato riducendo la carica della cartuccia del 25%, la riduzione delle pressioni interne riduceva il tormento meccanico della carica piena, ma contestualmente provocava uno scadimento delle prestazioni. La cartuccia 9mm.Glisenti era oltretutto dimensionalmente identica alla Parabellum con inevitabili danni all'arma quando venivano utilizzate le più potenti cartucce tedesche.
Comunque la mod.1906 con alcune modifiche e nel nuovo calibro venne adottata come mod.1910 e data in dotazione agli ufficiali italiani che ebbero modo di utilizzarla nella campagna di Libia del 1911.
L'arma non si rivelò esente da critiche e ben presto ne verrà proposta la sostituzione con la più semplice e robusta Beretta brevetto 1915; l'arma restò comunque ordinanza degli ufficiali sino al 1939, anche se affiancata da altri modelli, e partecipò a tutte le campagne della II°GM.

L'arma, di linea elegante, ha notevoli somiglianze con la P08, ma l'organizzazione meccanica è del tutto differente. La 1910 è composta da culatta con canna avvitata, otturatore, fusto, cartella laterale e caricatore. La culatta è di forma parallelepipeda e contiene l'otturatore pure parallelepipedo, anteriormente è avvitata la canna, molto simile a quella della P08. L'otturatore contiene la molla di recupero che svolge pure le funzioni di molla del percussore, attorno al quale è avvolto; posteriormente un traversino vincola l'otturatore alla culatta. L'otturatore presenta posteriormente una chiave a farfalla con funzione di sicura.
Il fusto si presenta indebolito avendo un fianco costituito dalla cartella amovibile che consente l'accesso al congegno di scatto ed al blocco rotante di chiusura con relativa molla.
Il caricatore è di ottima esecuzione, consente grazie alle ampie sfinestrature la verifica delle cartucce contenute il caricamento delle quali è facilitato dagli appigli sull'elevatore. Il vincolo del caricatore è ottenuto da un pezzo basculante che si impegna in un foro del caricatore stesso ed è comandato da un pulsante posto alla base della guancetta sinistra.
L'arma è dotata di una chiusura geometrica attuata dal chiavistello formato da un'appendice verticale e dal corpo cilindrico infulcrato sul fusto. All'atto dello sparo canna e culatta arretrano solidalmente per circa 6 mm. quindi la culatta incontra un risalto sul fusto e si arresta; il blocco rotante compresso dal moto retrogrado di culatta ed otturatore permetterà a quest'ultimo di proseguire finché la molla sarà completamente compressa tra testa del percussore e traversino d'arresto, dopo aver estratto il bossolo spento attraverso la finestra superiore d'espulsione. Esaurita la corsa retrograda l'otturatore avanzerà nuovamente per il distendersi della molla di recupero sfilando una cartuccia dal caricatore e camerandola; il blocco rotante, spinto dalla propria molla a lamina contribuirà a riportare in chiusura canna ed otturatore; la culatta sarà spinta in avanti dalla molla ausiliaria posta sotto l'innesto della canna e compressa dal moto retrogrado. L'avanzanento della culatta riporterà a contatto gli elementi della catena di scatto divisa in due parti: grilletto e levetta di comando nel fusto e dente di scatto nella culatta che intercetta, in fase di chiusura il percussore. Oltre alla sicura a farfalla sulla porzione posteriore dell'otturatore, l'arma è dotata di una leva posta nella parte anteriore dell'impugnatura la cui pressione sblocca il grilletto. Lo smontaggio è semplice e consente grazie alla rimozione della cartella laterale un buon accesso ai meccanismi, anche se ciò riduce la resistenza torsionale del fusto nel suo complesso. Le guancette di bachelite recano lo stemma sabaudo e sono fermate da levette interne anziché da viti, ciò le rende molto fragili e con l'uso appaiono malferme e mobili allo sparo. I materiali impiegati e la finitura complessiva dell'arma sono eccellenti. La mod.1910 dopo l'esperienza di Libia fu parzialmente modificata: scompare la sicura all'impugnatura, viene rinforzato il fusto e il dente di chiusura viene fatto ruotare in fresature ricavate sul fusto e non più imperniato ad esso, il modello così modificato prese il nome di mod.1912 o Brixia.
Arma ben realizzata ed esteticamente piacevole era gravata da una struttura meccanica complessa ed intrinsecamente debole, anche se è doveroso ammettere che la fama di debolezza è legata all'uso improprio di munizioni cal.9PB, usata con idonee munizioni a carica ridotta, disgraziatamente indistinguibili dalle 9 PB, l'arma funzionava ragionevolmente bene.

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Dati tecnici
Calibro: 9mm Glisenti
Lunghezza: 206mm
Lunghezza canna: 95mm
Rigatura: 6 righe destrorse
Peso scarica: 800 gr.
Caricatore: ad astuccio amovibile da 7 colpi
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Cari saluti a tutti gli amici del Forum

giacomo
 
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ste1970
view post Posted on 21/8/2010, 18:46




da urlo quest'ultima . complimenti gislenti910
 
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view post Posted on 21/8/2010, 19:43


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solo un paio di precisazioni :
- le guancette con cui nasce sono in ebanite , NON bachelite
- non dubito si trovino ANCHE guancette in legno artigianali , ma giova ricordare come esistano anche quelle , sempre in legno, adottate ufficialmente nel 1912 ... quelle della 1910 di Carlorot sono appunto mod. 1912 ...

axel 1899
 
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view post Posted on 21/8/2010, 20:04
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Grazie per la preziosa integrazione.

Un caro saluto giacomo
 
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view post Posted on 21/8/2010, 20:32


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CITAZIONE (lancieri novara 5 @ 21/8/2010, 21:04)
Grazie per la preziosa integrazione.

Un caro saluto giacomo

di nulla... anzi scusami ma già IO ero pignolo e bastardo prima , oggi poi ....

buona serata

axel 1899
 
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view post Posted on 22/8/2010, 14:18
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Guarda che non ti ritengo ne pignolo ne tantomeno bastardo. Ognuno di noi scrive quello che gli pare corretto, se qualche altro lo corregge su alcuni punti non si tratta di bastarderia, ma di ricerca della verità. Quando scrivevo "grazie per l'integrazione" ero tutto meno che ironico o altro, volevo SINCERAMENTE ringraziarti di aver corretto un'affermazione inesatta.

Con sincera simpatia giacomo
 
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marpo1
view post Posted on 22/8/2010, 15:08




Conoscete qualcuno che venda le guancette originali in ebanite?PaoloM
 
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view post Posted on 22/8/2010, 20:48
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Grazie ragazzi per i complimenti (ricordo che è stato il mio primo pezzo - ergo - la fortuna del

principiante :shifty: ) ma soprattutto per gli approfondimenti e le precisazioni.. INTERESSANTISSIMI!!!

 
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MKRAMA
view post Posted on 25/8/2010, 09:42




CITAZIONE (marpo1 @ 22/8/2010, 16:08)
Conoscete qualcuno che venda le guancette originali in ebanite?PaoloM

a bologna all'ultima di ansaloni c'era uno che vendeva una coppia di guancette in ebanite e due scatole di 9 glisenti (credo/spero inerti ma non ho indagato). prezzo 200euro per le guancette 50 euro a scatola per le 9 glisenti. i prezzi mi sono sembrati esorbitanti ma non essendo molto ferrato sul materiale WW1 potrei essermi sbagliato. in ogni caso sono rimasti dove erano!

ovvio che se uno ha l'arma senza guancette potrebbe essere disposto a spendere anche di più per completarla...

marco
 
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marpo1
view post Posted on 25/8/2010, 16:44




Grazie infinite!PaoloM
 
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view post Posted on 25/8/2010, 17:08


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CITAZIONE (MKRAMA @ 25/8/2010, 10:42)
CITAZIONE (marpo1 @ 22/8/2010, 16:08)
Conoscete qualcuno che venda le guancette originali in ebanite?PaoloM

a bologna all'ultima di ansaloni c'era uno che vendeva una coppia di guancette in ebanite e due scatole di 9 glisenti (credo/spero inerti ma non ho indagato). prezzo 200euro per le guancette 50 euro a scatola per le 9 glisenti. marco

le scatole di 9 glisenti erano da 7 cartucce (color salmone) , da 25 cartucce , o da quante ?
Le hai per caso fotografate o ricordi chi le aveva ? è da un paio d'anni che mi sono incapricciato di fare un piccolo studio al riguardo.... anche perchè a quanto mi consta si ignora ancora il significato di alcune lettere stampate su alcune scatole ................

quanto ai prezzi : se eran da sette, salvo casi molto particolari, 50 son troppi ... più o meno il doppio ... se non eran da sette invece , tutto sommato...

quanto alle guancette : beh Io francamente 200 euro non li pagherei ... anche perchè si trovano 1910 ritubate in 7,65 non certo a cifre folli ... o ci si fà amico qualche C.C. / P.S. e si attende con pazienza............ :rolleyes:


axe

CITAZIONE (marpo1 @ 22/8/2010, 16:08)
Conoscete qualcuno che venda le guancette originali in ebanite?PaoloM

Ma Ti servono entrambe ? la Tua ne è priva o monta quelle in legno ?

axe
 
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MKRAMA
view post Posted on 25/8/2010, 19:06




erano quelle "classiche" da 7 colpi, color rosa. sopra c'è scritto qualcosa che ora non ricordo... non ho il nome di chi le avesse né le ho fotografate. ricordo che le aveva dentro ad una bacheca in ferro assieme a delle 10,35 e a una scatola di 91 per tiro ridotto.
era all'incirca davanti a meletti.

marco
 
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marpo1
view post Posted on 26/8/2010, 09:39





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axe

CITAZIONE (marpo1 @ 22/8/2010, 16:08)
Conoscete qualcuno che venda le guancette originali in ebanite?PaoloM

Ma Ti servono entrambe ? la Tua ne è priva o monta quelle in legno ?

axe
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Si, io ho montate d'origine quelle di legno (che non sembrano artigianali), pero' quelle in ebanite sono proprio belle con l'emblema sabaudo e le ho sempre sognate cosi'. Certo, 200
euro sono un 'rip off'. Se alla prossima edizione di Bologna, ormai imminente ,saranno ancora disponibili, provero' cash in mano a tirare sul prezzo.Se ho capito bene ce l'ha uno che in genere non fa' sconti, pero' ci provero'. :D PaoloM
 
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99 replies since 2/10/2007, 07:34   18358 views
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