| | Quando l'Italia voleva bombardare New York, Autore la disperata | |
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| gheregheghez |
| | CITAZIONE CITAZIONEG962
Il progetto italiano più realistico, ad opera del comando di Betasom, previde l' impiego di due sottomarini classe CA (Caproni tipo A), privati dei siluri ed armati con grosse cariche esplosive dotate di detonatori a tempo. Il progetto era "stanamente" simile a quanto tentato dagli inglesi con i loro mini sommergibili, con la Tirpitz nel 1944 (e fu un mezzo fiasco) e con l' incrociatore pesante giapponese Takao, ormeggiato a Singapore, nel 1945 ( stavolta con maggior successo); L' armistizio e l' affondamento del R. Som. Da Vinci, che era gia stato modificato per agire da vettore dei mini sommergibili stoncarono il tentativo italiano. Saluti, Fabrizio. Due precisazioni a quanto detto da G962. L'ideatore del progetto di un attacco al porto di New York fu Valerio Junio Borghese, allora comandante del L. da Vinci a Bordeaux. Il battello C.A. (mini-sommergibile d'attacco) superò le prove sia di distacco che di recupero e il da Vinci fu quindi adattato per il trasporto di un battello C.A. che, una volta rilasciato in prossimità della costa, avrebbe dovuto risalire l'Hudson fino al cuore della baia di New York. La missione fu programmata per il dicembre 1943 perchè lo sviluppo tecnico impiegò quasi un anno. L'armistizio fece... il resto!
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